Teoria del passaggio: differenze tra le versioni

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La '''teoria del passaggio''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''gateway drug theory'') è l'ipotesi secondo cui l'uso di droghe "[[droghe leggere|leggere]]" come quelle derivate dalla ''[[cannabis]]''<ref>in questo senso definite "sostanze di passaggio"</ref> porterebbe in futuro all'uso di [[droghe]] più "pesanti", ovvero di sostanze più dannose e capaci di creare [[dipendenza]], come [[eroina]], [[morfina]] o [[cocaina]].
La '''teoria del passaggio''' (in [[Lingua inglese|inglese]] ''gateway drug theory'') è la teoria secondo cui l'uso di alcune sostanze stupefacenti predisponga al futuro consumo di altre sostanze illecite a causa sia di fattori biologici (alterazioni a livello del sistema nervoso), psicologici (vulnerabilità) e sociali (contatto con ambienti illeciti).<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Michael M.|cognome=Vanyukov|data=2012-6|titolo=Common liability to addiction and “gateway hypothesis”: Theoretical, empirical and evolutionary perspective|rivista=Drug and alcohol dependence|volume=123|numero=Suppl 1|pp=S3–17|accesso=2020-01-29|doi=10.1016/j.drugalcdep.2011.12.018|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3600369/|nome2=Ralph E.|cognome2=Tarter|nome3=Galina P.|cognome3=Kirillova}}</ref> Molto più comunemente però si riferisce alla teoria secondo cui l'utilizzo di droghe "[[droghe leggere|leggere]]" come quelle derivate dalla ''[[cannabis]]''<ref>in questo senso definite "sostanze di passaggio"</ref> aumenterebbe la probabilità di un futuro uso delle [[droghe]] così dette "pesanti" ovvero di sostanze più dannose e capaci di creare [[dipendenza]] come [[eroina]], [[morfina]] o [[cocaina]].


== Casi tipici ==
La teoria nacque negli [[Stati Uniti]], negli anni in cui il [[Federal Bureau of Narcotics]] promosse una campagna pubblicitaria a favore della promulgazione di un [[proibizionismo della cannabis]]. Questa teoria è stata oggetto di critiche, e non è stata scoperta alcuna proprietà intrinseca della ''cannabis'' che possa metterne in relazione il consumo con quello di sostanze di altra natura, oppiacea o altro.<ref name="ReferenceA">Lester Grinspoon, "Marihuana Reconsidered", Harvard University Press, Cambridge (Mass.), 1971 e Rufus King, "The Drug Hang-Up; America's Fifty-Year Folly", Charles C. Thomas, Springfield (Ill.), 1972</ref><ref>[http://www.cannabisculture.com/v2/content/research-proves-marijuana-not-gateway-drug Research Proves Marijuana is Not a "Gateway Drug" | Cannabis Culture Magazine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>''ad oggi l'unica accertata causa di "passaggio" dalla Cannabis ad altre sostanze è la promiscuità dei mercati delle droghe e la conseguente collocazione di tutte le sostanze psicotrope in un unico insieme concettuale, quello appunto di "droghe"''. Cannabis: Uso e Abuso, cap. 1, par. 1.1 (http://www.girodivite.it/Uso-e-Abuso-un-libro-di-Giancarlo.html)</ref> Alcuni studi hanno notato che l'uso di marjuana aumenta i recettori della dopamina, e ciò può portare nei soggetti ad una maggiore vulnerabilità verso altre droghe.<ref>http://www.drugabuse.gov/publications/marijuana/marijuana-gateway-drug</ref>
Il concetto fondante della teoria è l'uso di una sostanza ricreativa possa predisporre al futuro uso di sostanze illecite sempre più potenti e pericolose, e che quindi il passaggio da una sostanza stupefacente ad un'altra non sia casuale ma mostri un trend tipico. La teoria è stata chiaramente dimostrata non solo nel caso delle sostanze stupefacenti "pesanti" ma anche per altre sostanze ricreative come alcol, nicotina, cannabis ed energy drinks.<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.drugabuse.gov/news-events/news-releases/2017/08/energy-drinks-risk-to-future-substance-use|titolo=Energy drinks and risk to future substance use|autore=National Institute on Drug Abuse|sito=www.drugabuse.gov|data=2017-08-08|lingua=en|accesso=2020-01-29}}</ref> E' doveroso sottolineare che maggiore predisposizione non è sinonimo di certezza ma di una maggiore probabilità che dipende oltre che dalla sostanza, da fattori personali e dal contesto sociale.

A titolo di esempio, uno studio condotto negli USA su 14,577 ragazzi ha mostrato che i maggiori utilizzatori di bevande alcoliche e i [[Binge drinking|binge drinkers]] hanno una maggiore probabilità di utilizzare in futuro tabacco, marijuana o altre sostanze illecite; gli adolescenti che fumano sigarette hanno una probabilità tra 15 e 80 volte maggiore di provare sostanze illecite rispetto a coloro che non fumano regolarmente;<ref>{{Cita web|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22712674-alcohol-as-a-gateway-drug-a-study-of-us-12th-graders/|titolo=Alcohol as a Gateway Drug: A Study of US 12th Graders|autore=Kirby T, Barry Ae|sito=The Journal of school health|data=2012-08|lingua=en|accesso=2020-01-29}}</ref> l'uso regolare di cannabis è associato ad un rischio 2 volte maggiore di fare misuso di alcol;<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Andrea H.|cognome=Weinberger|data=2016-04-01|titolo=Is cannabis use associated with an increased risk of onset and persistence of alcohol use disorders? A three-year prospective study among adults in the United States|rivista=Drug and alcohol dependence|volume=161|pp=363–367|accesso=2020-01-29|doi=10.1016/j.drugalcdep.2016.01.014|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5028105/|nome2=Jonathan|cognome2=Platt|nome3=Renee D.|cognome3=Goodwin}}</ref> curiosamente, le ''e-cig'' sono state dimostrate essere un ''gateway'' verso le sigarette nei soggetti che non hanno mai fumato.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Matthew C.|cognome=Fadus|data=2019-08-01|titolo=The rise of e-cigarettes, pod mod devices, and JUUL among youth: Factors influencing use, health implications, and downstream effects|rivista=Drug and Alcohol Dependence|volume=201|pp=85–93|lingua=en|accesso=2020-01-29|doi=10.1016/j.drugalcdep.2019.04.011|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0376871619301553|nome2=Tracy T.|cognome2=Smith|nome3=Lindsay M.|cognome3=Squeglia}}</ref>

== Caso della Cannabis ==
La teoria del passaggio così come è nota ai più, nacque negli [[Stati Uniti]] negli anni in cui il [[Federal Bureau of Narcotics]] promosse una campagna pubblicitaria a favore del [[proibizionismo della cannabis]], indicandola perciò come responsabile di diversi casi di dipendenza da narcotici. Questa teoria è stata oggetto di critiche e nel corso degli anni ha generato ampi dibattiti per verificarne la reale fondatezza scientifica.<ref name="ReferenceA">Lester Grinspoon, "Marihuana Reconsidered", Harvard University Press, Cambridge (Mass.), 1971 e Rufus King, "The Drug Hang-Up; America's Fifty-Year Folly", Charles C. Thomas, Springfield (Ill.), 1972</ref> Studi condotti su cavie e più recentemente su esseri umani, hanno mostrato che che l'uso di marjuana aumenta i recettori della dopamina, un neurotrasmettitore implicato nella ricerca di stimoli piacevoli, e ciò può portare nei soggetti ad una maggiore vulnerabilità verso altre droghe.<ref>http://www.drugabuse.gov/publications/marijuana/marijuana-gateway-drug</ref> Tuttavia, gli studi dimostrano che la cannabis non causa il passaggio all'uso di droghe pesanti, nella grande maggioranza dei consumatori essa è una fine, anziché una droga di passaggio; la probabilità che qualcuno approdi verso droghe illegali è determinata più da inclinazioni personali e situazioni sociali (contesto criminale associato all'utilizzo di cannabis) piuttosto che da droghe precedentemente utilizzate.<ref>{{Cita web|url=https://europepmc.org/article/med/17151165|titolo=Europe PMC|sito=europepmc.org|accesso=2020-01-29}}</ref> La maggioranza dei consumatori adulti e saltuari è quindi esule dal "passaggio", tuttavia questo rischio esiste in adolescenza quando il cervello, ancora in sviluppo, è più sensibile agli effetti delle sostanze psicotrope: è stato mostrato come l'uso di cannabis in adolescenza possa sovrastimolare ed alterare le strutture di piacere e ricompensa del cervello aumentano la successiva suscettibilità all'uso di droghe pesanti.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maria|cognome=Ellgren|data=2007-03|titolo=Adolescent Cannabis Exposure Alters Opiate Intake and Opioid Limbic Neuronal Populations in Adult Rats|rivista=Neuropsychopharmacology|volume=32|numero=3|pp=607–615|lingua=en|accesso=2020-01-29|doi=10.1038/sj.npp.1301127|url=https://www.nature.com/articles/1301127|nome2=Sabrina M.|cognome2=Spano|nome3=Yasmin L.|cognome3=Hurd}}</ref>


Una variante della teoria indica che l'uso abituale di sostanze "leggere" potrebbe condurre all'uso di droghe più pericolose, o porterebbe al rischio di rimanere invischiati nel mondo del crimine: in questa chiave la teoria del passaggio è applicata non solo alla [[cannabis]], ma anche ad [[Etanolo|alcool]] e [[tabacco]]. Coloro che hanno fatto uso di cannabis prima dei 17 anni sono, secondo uno studio, dalle 2 alle 5 volte più soggetti a fare uso di droghe pesanti <ref>http://medicalmarijuana.procon.org/view.source.php?sourceID=000815</ref>
Una variante della teoria indica che l'uso abituale di sostanze "leggere" potrebbe condurre all'uso di droghe più pericolose, o porterebbe al rischio di rimanere invischiati nel mondo del crimine: in questa chiave la teoria del passaggio è applicata non solo alla [[cannabis]], ma anche ad [[Etanolo|alcool]] e [[tabacco]]. Coloro che hanno fatto uso di cannabis prima dei 17 anni sono, secondo uno studio, dalle 2 alle 5 volte più soggetti a fare uso di droghe pesanti <ref>http://medicalmarijuana.procon.org/view.source.php?sourceID=000815</ref>


==Il Rapporto La Guardia==
===Il Rapporto La Guardia===
Che la [[marijuana]] non conducesse all'uso di [[droghe]] più pesanti era tra i risultati pubblicati nel [[1944]] dal famoso [[Rapporto La Guardia]] (''La Guardia Marijuana Committee''), commissionato dal sindaco di [[New York]] [[Fiorello La Guardia]] per verificare le asserzioni dell'[[FBN]] riguardo ai presunti danni provocati dal fumo di marijuana. Esso evidenziò come la marijuana non fosse causa di alcuna violenza ma potesse addirittura essere un salubre [[farmaco]] contro le dipendenze da [[Alcolismo|alcool]] o [[eroina]]<ref>[http://www.druglibrary.net/schaffer/History/murd3.htm Hemp Around Their Necks by Harry Anslinger<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. [[Harry Anslinger]], capo dell'FBN, denunciò il sindaco [[Fiorello La Guardia]], la [[New York Academy of Medicine]] e i medici che per anni avevano lavorato alle ricerche per il rapporto, dichiarando che non avrebbero fatto più esperimenti e studi sulla marijuana senza un suo permesso personale, pena l'arresto per infrazione delle leggi sugli stupefacenti<ref name="dolcevitaonline.it">[http://www.dolcevitaonline.it/hemperor/chapter5.html Jack Herer - L'Imperatore non ha vestiti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Che la [[marijuana]] non conducesse all'uso di [[droghe]] più pesanti era tra i risultati pubblicati nel [[1944]] dal famoso [[Rapporto La Guardia]] (''La Guardia Marijuana Committee''), commissionato dal sindaco di [[New York]] [[Fiorello La Guardia]] per verificare le asserzioni dell'[[FBN]] riguardo ai presunti danni provocati dal fumo di marijuana. Esso evidenziò come la marijuana non fosse causa di alcuna violenza ma potesse addirittura essere un salubre [[farmaco]] contro le dipendenze da [[Alcolismo|alcool]] o [[eroina]]<ref>[http://www.druglibrary.net/schaffer/History/murd3.htm Hemp Around Their Necks by Harry Anslinger<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. [[Harry Anslinger]], capo dell'FBN, denunciò il sindaco [[Fiorello La Guardia]], la [[New York Academy of Medicine]] e i medici che per anni avevano lavorato alle ricerche per il rapporto, dichiarando che non avrebbero fatto più esperimenti e studi sulla marijuana senza un suo permesso personale, pena l'arresto per infrazione delle leggi sugli stupefacenti<ref name="dolcevitaonline.it">[http://www.dolcevitaonline.it/hemperor/chapter5.html Jack Herer - L'Imperatore non ha vestiti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.


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Si sarebbe dovuto attendere il [[1972]] affinché la stessa fonte istituzionale che aveva fabbricato e diffuso tutta la serie di voci scientificamente infondate sulla [[cannabis]] (la [[Casa Bianca]], nella figura della [[Commissione Shafer]]) ammettesse che "''quei racconti erano ampiamente falsi''" e che "''se si esamina accuratamente la documentazione, non si trova conferma dell'esistenza di una relazione causale tra l'uso di marihuana e l'eventuale uso di eroina''".<ref name="ReferenceC">National Commission on Marihuana and Drug Abuse, "Marihuana. A signal of Misunderstanding"</ref> Veniva quindi palesemente dichiarato che il bando sulla cannabis era stato attuato e sussisteva "''senza che nessuna ricerca seria e completa fosse stata eseguita sugli effetti della marijuana: la sostanza veniva accusata di essere [[stupefacente]], di causare [[dipendenza]] fisica, di provocare [[crimini]] violenti e [[malattia mentale|pazzia]]''".<ref name="ReferenceC"/>
Si sarebbe dovuto attendere il [[1972]] affinché la stessa fonte istituzionale che aveva fabbricato e diffuso tutta la serie di voci scientificamente infondate sulla [[cannabis]] (la [[Casa Bianca]], nella figura della [[Commissione Shafer]]) ammettesse che "''quei racconti erano ampiamente falsi''" e che "''se si esamina accuratamente la documentazione, non si trova conferma dell'esistenza di una relazione causale tra l'uso di marihuana e l'eventuale uso di eroina''".<ref name="ReferenceC">National Commission on Marihuana and Drug Abuse, "Marihuana. A signal of Misunderstanding"</ref> Veniva quindi palesemente dichiarato che il bando sulla cannabis era stato attuato e sussisteva "''senza che nessuna ricerca seria e completa fosse stata eseguita sugli effetti della marijuana: la sostanza veniva accusata di essere [[stupefacente]], di causare [[dipendenza]] fisica, di provocare [[crimini]] violenti e [[malattia mentale|pazzia]]''".<ref name="ReferenceC"/>


==Dagli anni ottanta a oggi==
===Dagli anni ottanta a oggi===
Nonostante questo, la confusione diffusa e scarsa [[conoscenza]] scientifica dell'[[opinione pubblica]] in tema di "''[[droghe]]''"<ref>{{Cita web |url=http://www.thesite.org/drinkanddrugs/drugsafety/usingdrugs/drugsmyths |titolo=Drugs myths - TheSite.org<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=17 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100124093152/http://www.thesite.org/drinkanddrugs/drugsafety/usingdrugs/drugsmyths |dataarchivio=24 gennaio 2010 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.drugpolicy.org/marijuana/factsmyths/ Marijuana Policy Facts | Effects of Marijuana | Drug Policy Alliance<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110216113749/http://www.drugpolicy.org/marijuana/factsmyths/ |data=16 febbraio 2011 }}</ref> fece sì che questa voce rimanesse in vita, riciclata ampiamente dai proibizionisti negli [[anni 1980|anni ottanta]] e spesso, più o meno in buona fede, passata per ''verità scientifica accertata''. [[Reagan]] e la moglie [[Nancy Reagan|Nancy]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], così come [[Bettino Craxi]] in [[Italia]], furono fautori della "[[War on Drugs]]" e di un conseguente inasprimento delle leggi riguardanti la cannabis, usando questo assunto come principale cavallo di battaglia.
Nonostante questo, la confusione diffusa e scarsa [[conoscenza]] scientifica dell'[[opinione pubblica]] in tema di "''[[droghe]]''"<ref>{{Cita web |url=http://www.thesite.org/drinkanddrugs/drugsafety/usingdrugs/drugsmyths |titolo=Drugs myths - TheSite.org<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=17 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100124093152/http://www.thesite.org/drinkanddrugs/drugsafety/usingdrugs/drugsmyths |dataarchivio=24 gennaio 2010 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.drugpolicy.org/marijuana/factsmyths/ Marijuana Policy Facts | Effects of Marijuana | Drug Policy Alliance<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110216113749/http://www.drugpolicy.org/marijuana/factsmyths/ |data=16 febbraio 2011 }}</ref> fece sì che questa voce rimanesse in vita, riciclata ampiamente dai proibizionisti negli [[anni 1980|anni ottanta]] e spesso, più o meno in buona fede, passata per ''verità scientifica accertata''. [[Reagan]] e la moglie [[Nancy Reagan|Nancy]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], così come [[Bettino Craxi]] in [[Italia]], furono fautori della "[[War on Drugs]]" e di un conseguente inasprimento delle leggi riguardanti la cannabis, usando questo assunto come principale cavallo di battaglia.



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La teoria del passaggio (in inglese gateway drug theory) è la teoria secondo cui l'uso di alcune sostanze stupefacenti predisponga al futuro consumo di altre sostanze illecite a causa sia di fattori biologici (alterazioni a livello del sistema nervoso), psicologici (vulnerabilità) e sociali (contatto con ambienti illeciti).[1] Molto più comunemente però si riferisce alla teoria secondo cui l'utilizzo di droghe "leggere" come quelle derivate dalla cannabis[2] aumenterebbe la probabilità di un futuro uso delle droghe così dette "pesanti" ovvero di sostanze più dannose e capaci di creare dipendenza come eroina, morfina o cocaina.

Casi tipici

Il concetto fondante della teoria è l'uso di una sostanza ricreativa possa predisporre al futuro uso di sostanze illecite sempre più potenti e pericolose, e che quindi il passaggio da una sostanza stupefacente ad un'altra non sia casuale ma mostri un trend tipico. La teoria è stata chiaramente dimostrata non solo nel caso delle sostanze stupefacenti "pesanti" ma anche per altre sostanze ricreative come alcol, nicotina, cannabis ed energy drinks.[1][3] E' doveroso sottolineare che maggiore predisposizione non è sinonimo di certezza ma di una maggiore probabilità che dipende oltre che dalla sostanza, da fattori personali e dal contesto sociale.

A titolo di esempio, uno studio condotto negli USA su 14,577 ragazzi ha mostrato che i maggiori utilizzatori di bevande alcoliche e i binge drinkers hanno una maggiore probabilità di utilizzare in futuro tabacco, marijuana o altre sostanze illecite; gli adolescenti che fumano sigarette hanno una probabilità tra 15 e 80 volte maggiore di provare sostanze illecite rispetto a coloro che non fumano regolarmente;[4] l'uso regolare di cannabis è associato ad un rischio 2 volte maggiore di fare misuso di alcol;[5] curiosamente, le e-cig sono state dimostrate essere un gateway verso le sigarette nei soggetti che non hanno mai fumato.[6]

Caso della Cannabis

La teoria del passaggio così come è nota ai più, nacque negli Stati Uniti negli anni in cui il Federal Bureau of Narcotics promosse una campagna pubblicitaria a favore del proibizionismo della cannabis, indicandola perciò come responsabile di diversi casi di dipendenza da narcotici. Questa teoria è stata oggetto di critiche e nel corso degli anni ha generato ampi dibattiti per verificarne la reale fondatezza scientifica.[7] Studi condotti su cavie e più recentemente su esseri umani, hanno mostrato che che l'uso di marjuana aumenta i recettori della dopamina, un neurotrasmettitore implicato nella ricerca di stimoli piacevoli, e ciò può portare nei soggetti ad una maggiore vulnerabilità verso altre droghe.[8] Tuttavia, gli studi dimostrano che la cannabis non causa il passaggio all'uso di droghe pesanti, nella grande maggioranza dei consumatori essa è una fine, anziché una droga di passaggio; la probabilità che qualcuno approdi verso droghe illegali è determinata più da inclinazioni personali e situazioni sociali (contesto criminale associato all'utilizzo di cannabis) piuttosto che da droghe precedentemente utilizzate.[9] La maggioranza dei consumatori adulti e saltuari è quindi esule dal "passaggio", tuttavia questo rischio esiste in adolescenza quando il cervello, ancora in sviluppo, è più sensibile agli effetti delle sostanze psicotrope: è stato mostrato come l'uso di cannabis in adolescenza possa sovrastimolare ed alterare le strutture di piacere e ricompensa del cervello aumentano la successiva suscettibilità all'uso di droghe pesanti.[10]

Una variante della teoria indica che l'uso abituale di sostanze "leggere" potrebbe condurre all'uso di droghe più pericolose, o porterebbe al rischio di rimanere invischiati nel mondo del crimine: in questa chiave la teoria del passaggio è applicata non solo alla cannabis, ma anche ad alcool e tabacco. Coloro che hanno fatto uso di cannabis prima dei 17 anni sono, secondo uno studio, dalle 2 alle 5 volte più soggetti a fare uso di droghe pesanti [11]

Il Rapporto La Guardia

Che la marijuana non conducesse all'uso di droghe più pesanti era tra i risultati pubblicati nel 1944 dal famoso Rapporto La Guardia (La Guardia Marijuana Committee), commissionato dal sindaco di New York Fiorello La Guardia per verificare le asserzioni dell'FBN riguardo ai presunti danni provocati dal fumo di marijuana. Esso evidenziò come la marijuana non fosse causa di alcuna violenza ma potesse addirittura essere un salubre farmaco contro le dipendenze da alcool o eroina[12]. Harry Anslinger, capo dell'FBN, denunciò il sindaco Fiorello La Guardia, la New York Academy of Medicine e i medici che per anni avevano lavorato alle ricerche per il rapporto, dichiarando che non avrebbero fatto più esperimenti e studi sulla marijuana senza un suo permesso personale, pena l'arresto per infrazione delle leggi sugli stupefacenti[13].

Usando il potere di Ufficiale del Governo degli Stati Uniti fece fermare, fra il 1944 e il 1945, ogni ricerca in corso sui derivati della cannabis e incaricò la American Medical Association di prepararne una che rispecchiasse le posizioni governative. Va notato che nel 1937 la A.M.A. si era opposta al passaggio del Marijuana Tax Act. Nel 1939 però circa 3.000 membri dell'Associazione vennero arrestati dagli agenti del Federal Bureau of Narcotics di Anslinger, incaricati di perseguire i dottori che prescrivevano narcotici per quelli che egli giudicava scopi illeciti: alla fine del 1939 la American Medical Association stipulò un accordo con Anslinger e nel corso dei dieci anni successivi, dal 1939 al 1949, solo tre medici furono accusati per utilizzo di droghe illecite[13].

Lo studio condotto dalla A.M.A. su richiesta personale di Anslinger, fra il 1944 e il 1945, doveva smentire quanto dichiarato precedentemente nel Rapporto La Guardia: vi si trovano asserzioni come "del gruppo sperimentale, 34 erano negri e uno era bianco; quelli che fumavano marijuana divenivano irrispettosi dei soldati bianchi e degli ufficiali durante la segregazione militare"[13][14].

Si sarebbe dovuto attendere il 1972 affinché la stessa fonte istituzionale che aveva fabbricato e diffuso tutta la serie di voci scientificamente infondate sulla cannabis (la Casa Bianca, nella figura della Commissione Shafer) ammettesse che "quei racconti erano ampiamente falsi" e che "se si esamina accuratamente la documentazione, non si trova conferma dell'esistenza di una relazione causale tra l'uso di marihuana e l'eventuale uso di eroina".[15] Veniva quindi palesemente dichiarato che il bando sulla cannabis era stato attuato e sussisteva "senza che nessuna ricerca seria e completa fosse stata eseguita sugli effetti della marijuana: la sostanza veniva accusata di essere stupefacente, di causare dipendenza fisica, di provocare crimini violenti e pazzia".[15]

Dagli anni ottanta a oggi

Nonostante questo, la confusione diffusa e scarsa conoscenza scientifica dell'opinione pubblica in tema di "droghe"[16][17] fece sì che questa voce rimanesse in vita, riciclata ampiamente dai proibizionisti negli anni ottanta e spesso, più o meno in buona fede, passata per verità scientifica accertata. Reagan e la moglie Nancy negli Stati Uniti, così come Bettino Craxi in Italia, furono fautori della "War on Drugs" e di un conseguente inasprimento delle leggi riguardanti la cannabis, usando questo assunto come principale cavallo di battaglia.

In Italia, al 2009, sono ancora molti i politici (come i cittadini votanti) i quali affermano che non esistano differenze tra "droghe leggere" e "droghe pesanti" e che le prime costituiscano un ponte per le seconde, o a livello farmacologico o a livello psicosociale di bisogno di evasione dalla "realtà" nella "cultura della droga". In più occasioni hanno manifestato opinioni simili Gianfranco Fini, Carlo Giovanardi, Pier Ferdinando Casini, Girolamo Sirchia (ex Ministro della Salute), Ignazio La Russa, Antonio Tajani e molti altri.

Il diffondersi della consapevolezza riguardo l'innegabile infondatezza scientifica della Teoria del passaggio, è inoltre una probabile causa della diffusione della cosiddetta "Teoria del 16 percento", secondo la quale la marijuana in vendita "oggi" sarebbe molto più potente di quella del "passato", in base a un contenuto medio di THC superiore di oltre il 16% che la qualificherebbe a pieno titolo come "droga pesante".

Note

  1. ^ a b Michael M. Vanyukov, Ralph E. Tarter e Galina P. Kirillova, Common liability to addiction and “gateway hypothesis”: Theoretical, empirical and evolutionary perspective, in Drug and alcohol dependence, vol. 123, Suppl 1, 2012-6, pp. S3–17, DOI:10.1016/j.drugalcdep.2011.12.018. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  2. ^ in questo senso definite "sostanze di passaggio"
  3. ^ (EN) National Institute on Drug Abuse, Energy drinks and risk to future substance use, su www.drugabuse.gov, 8 agosto 2017. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) Kirby T, Barry Ae, Alcohol as a Gateway Drug: A Study of US 12th Graders, su The Journal of school health, 2012-08. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  5. ^ Andrea H. Weinberger, Jonathan Platt e Renee D. Goodwin, Is cannabis use associated with an increased risk of onset and persistence of alcohol use disorders? A three-year prospective study among adults in the United States, in Drug and alcohol dependence, vol. 161, 1º aprile 2016, pp. 363–367, DOI:10.1016/j.drugalcdep.2016.01.014. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  6. ^ (EN) Matthew C. Fadus, Tracy T. Smith e Lindsay M. Squeglia, The rise of e-cigarettes, pod mod devices, and JUUL among youth: Factors influencing use, health implications, and downstream effects, in Drug and Alcohol Dependence, vol. 201, 1º agosto 2019, pp. 85–93, DOI:10.1016/j.drugalcdep.2019.04.011. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  7. ^ Lester Grinspoon, "Marihuana Reconsidered", Harvard University Press, Cambridge (Mass.), 1971 e Rufus King, "The Drug Hang-Up; America's Fifty-Year Folly", Charles C. Thomas, Springfield (Ill.), 1972
  8. ^ http://www.drugabuse.gov/publications/marijuana/marijuana-gateway-drug
  9. ^ Europe PMC, su europepmc.org. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  10. ^ (EN) Maria Ellgren, Sabrina M. Spano e Yasmin L. Hurd, Adolescent Cannabis Exposure Alters Opiate Intake and Opioid Limbic Neuronal Populations in Adult Rats, in Neuropsychopharmacology, vol. 32, n. 3, 2007-03, pp. 607–615, DOI:10.1038/sj.npp.1301127. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  11. ^ http://medicalmarijuana.procon.org/view.source.php?sourceID=000815
  12. ^ Hemp Around Their Necks by Harry Anslinger
  13. ^ a b c Jack Herer - L'Imperatore non ha vestiti
  14. ^ “Army Study of Marijuana,” Newsweek, 15 gennaio 1945
  15. ^ a b National Commission on Marihuana and Drug Abuse, "Marihuana. A signal of Misunderstanding"
  16. ^ Drugs myths - TheSite.org, su thesite.org. URL consultato il 17 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2010).
  17. ^ Marijuana Policy Facts | Effects of Marijuana | Drug Policy Alliance Archiviato il 16 febbraio 2011 in Internet Archive.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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