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Vetrina

La battaglia delle Alpi Occidentali (in francese Bataille des Alpes) avvenne sul confine fra il Regno d'Italia e la Repubblica francese tra il 10 e il 25 giugno 1940, durante la seconda guerra mondiale. All'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nazista e la dichiarazione di guerra a Francia e Regno Unito non corrispose un piano preordinato: il Regio Esercito, ammassato lungo la frontiera, intraprese disordinate azioni offensive che furono efficacemente contrastate dall'esercito francese, trincerato sulle posizioni difensive della Linea Maginot. Solo la sconfitta dell'Armée française a opera dell'esercito tedesco mascherò in parte la notevole impreparazione militare italiana; il governo di Philippe Pétain, infatti, sottoscrisse il secondo armistizio di Compiègne il 22 giugno, nel quale la Germania impose alla Francia di arrendersi entro pochi giorni anche all'Italia, nonostante sul campo di battaglia si stesse delineando l'effettivo fallimento tattico-strategico delle forze armate italiane e una sostanziale vittoria difensiva francese. L'armistizio di Villa Incisa, nei pressi di Roma, firmato il 24 giugno ed entrato in vigore il giorno successivo, sancì l'annessione di alcune porzioni di territorio francese all'Italia, la creazione di una zona demilitarizzata lungo il confine e l'inizio dell'occupazione italiana della Francia meridionale.

L'aggressione italiana fu percepita come una «pugnalata alla schiena» a una nazione ormai allo stremo, oltre che un atto moralmente dubbio, dato che la dichiarazione di guerra avvenne in contemporanea con le fasi finali della campagna di Francia, quando ormai le sorti della Repubblica francese erano segnate di fronte all'avanzata inarrestabile della Wehrmacht. Oltre a essere stati alleati durante la prima guerra mondiale, i due paesi avevano una fitta rete di relazioni sociali ed economiche, soprattutto nelle zone di confine, che furono sconvolte dalla guerra. La battaglia delle Alpi dunque ruppe definitivamente queste relazioni, facendo nascere il risentimento delle popolazioni francesi che si sentirono tradite dall'attacco italiano.

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Voci di qualità

Radiant Silvergun (レイディアントシルバーガン?, Reidianto Shirubāgan) è un videogioco arcade sparatutto a scorrimento sviluppato e pubblicato da Treasure nel 1998. Ambientato in un lontano futuro, ha per protagonisti dei piloti che hanno la missione di sconfiggere un oggetto a forma di ottaedro, risvegliatosi dopo essere stato dissotterrato durante uno scavo sulla Terra, e le orde di nemici da esso evocate. Il giocatore ha sei tipi diversi di proiettili, nonché una spada per distruggere i bersagli più vicini. I livelli sono disegnati proprio per accogliere differenti metodologie di approccio, a seconda dell'arma scelta.

Il titolo fu il primo arcade della Treasure, all'epoca nota principalmente per lo sviluppo di giochi d'azione e platform per console domestiche: malgrado le preoccupazioni sulla fattibilità finanziaria di un prodotto da sala giochi e del genere shoot 'em up, la software house avvertiva di avere un progetto interessante e potenzialmente buono e così decise di portarlo avanti. Lo staff, con a capo Hiroshi Iuchi, co-fondatore dell'azienda, era costituito da dieci persone e programmò l'opera per la scheda arcade ST-V, avendo cura di mantenere un'architettura simile per la versione per Sega Saturn. Verso la fine della fase di sviluppo, Iuchi reclutò giocatori professionisti e con record nazionali negli sparatutto per testare il gioco.

Radiant Silvergun uscì per la prima volta nelle sale giochi giapponesi nel maggio 1998 e due mesi dopo fu portato su Sega Saturn, la cui edizione presentava due filmati anime, uno introduttivo e uno conclusivo, realizzati dallo studio Gonzo. Il presidente della Treasure Masato Maegawa si recò di persona in alcune sale per valutare la reazione dei giocatori. Nonostante la sua esclusività sul suolo nipponico, il videogioco attirò comunque l'interesse dei critici occidentali, che lo accolsero in maniera entusiasta: lodarono soprattutto il suo complesso e innovativo sistema di punteggio, basato sulle catene dei colori giallo, arancione e blu e particolarmente apprezzato dagli appassionati del genere. I giornalisti convennero che il lavoro rilanciò il genere degli shoot 'em up, ridimensionato in seguito alla crescente popolarità dei picchiaduro negli anni novanta, e cementificò la reputazione della software house nella produzione di giochi originali e con un ispirato level design. In retrospettiva, è considerato uno dei migliori titoli sia del suo genere sia del Sega Saturn di tutti i tempi. Nonostante il grande successo e sebbene Ikaruga del 2001 sia visto come il suo seguito spirituale, Radiant Silvergun non ebbe mai un sequel e venne per la prima volta distribuito in tutto il mondo soltanto nel 2011, su Xbox 360.

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Lo sapevi che...

Margaret Ives Abbott (Calcutta, 15 giugno 1878Greenwich, 10 giugno 1955) è stata una golfista statunitense. Fu la prima donna americana a vincere un evento olimpico, il torneo femminile di golf alle Olimpiadi di Parigi 1900, senza mai però sapere che si trattasse dei Giochi olimpici.

Nata a Calcutta, all'epoca capitale del Raj britannico, Abbott si trasferì con la famiglia a Chicago nel 1884, imparando a giocare a golf in un club cittadino. Nel 1899, viaggiò con sua madre a Parigi per studiare arte e qui, l'anno seguente, si iscrisse insieme alla madre ad un torneo femminile di golf. Senza intuire si trattasse della competizione del Golf ai Giochi della II Olimpiade, Abbott vinse il torneo con un punteggio di 47 colpi (mentre sua madre si piazzò settima), ricevendo in premio una ciotola di porcellana (le consuete medaglie verranno infatti assegnate solamente dall'edizione di Saint Louis 1904).

Nel dicembre 1902 sposò lo scrittore Finley Peter Dunne, autore di satira politica e creatore di "Mr. Dooley", con il quale si trasferì a New York e dal quale ebbe 4 figli, tra cui Philip Dunne. Abbott morì all'età di 76 anni nel 1955, non realizzando mai di essere stata campionessa olimpica.

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Ricorrenze del 30 giugno

Carlo VIII di Francia

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: la Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi primi martiri della Chiesa romana.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 30 giugno 2024): English (inglese) (6 843 234) · Binisaya (cebuano) (6 117 212) · Deutsch (tedesco) (2 922 355) · Français (francese) (2 620 567) · Svenska (svedese) (2 589 943) · Nederlands (olandese) (2 161 329) · Русский (russo) (1 986 664) · Español (spagnolo) (1 963 292) · Italiano (1 870 460) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 989)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Coreani in Micronesia)

La felicità è un'opera d'arte. Trattatela con cura.
Edith Wharton

Surfisti che cavalcano un'onda vicino a Paea, sull'isola di Tahiti, Polinesia francese.


Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Hildesheim

È una città della Bassa Sassonia, in Germania. È il capoluogo e il centro maggiore del circondario (Landkreis) omonimo. Hildesheim si fregia del titolo di "Grande città indipendente" (Große selbständige Stadt) e si trova circa 30 km a sud-est di Hannover, sulle rive del fiume Innerste, che è un piccolo affluente del Leine.