Villa Chiericati
Villa Chiericati Da Porto Rigo | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Località | Grumolo delle Abbadesse |
Indirizzo | Via Nazionale, 1, Vancimuglio, Grumolo delle Abbadesse (Vicenza) |
Coordinate | 45°30′11.16″N 11°38′38.04″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1555 ca. - 1584[1] [2] |
Stile | palladiano |
Realizzazione | |
Architetto | Andrea Palladio |
Committente | Giovanni Chiericati |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Villa Chiericati | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Architettonico |
Criterio | C (i) (ii) |
Pericolo | Nessuna indicazione |
Riconosciuto dal | 1996 |
Scheda UNESCO | (EN) City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto (FR) Scheda |
Villa Chiericati Da Porto Rigo è una villa veneta sita a Vancimuglio di Grumolo delle Abbadesse (Provincia di Vicenza). L'edificio principale venne costruito a partire da un progetto di Andrea Palladio dopo il 1550. Il cantiere si concluse nel 1584 sotto la direzione di Domenico Groppino.[1][2]
È stata inserita nel 1996 nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.[3]
Progetto palladiano
[modifica | modifica wikitesto]La villa segna una tappa fondamentale nell'evoluzione del linguaggio palladiano perché per la prima volta un vero e proprio pronao di tempio antico viene applicato al corpo di una villa, dando origine a un motivo che diventerà una soluzione classica nei progetti successivi (per esempio nel caso della Rotonda e della Malcontenta).[1]
Il committente della villa è Giovanni Chiericati, fratello di Girolamo, per il quale negli stessi anni Palladio sta realizzando il palazzo all'Isola di Vicenza. Con buona probabilità il progetto per la villa è pressoché contestuale a quello per palazzo Chiericati, e quindi da far risalire ai primi anni cinquanta, anche se nel 1554 il cantiere non risulta ancora aperto. Nel 1557, un anno prima della morte del committente, la villa è largamente incompiuta, tanto che nel 1564 risulta coperta ma ancora priva di solai e finestre, e non abitata.[1]
Acquistata da Ludovico Porto nel 1574, la villa è ultimata nel 1584 (quattro anni dopo la morte dell'architetto), ad opera di Domenico Groppino, abituale collaboratore palladiano.[1]
Alcuni disegni e schizzi autografi conservati a Londra documentano il progetto originale palladiano per la villa, sensibilmente modificato in fase esecutiva: è sparito infatti il salone centrale biabsidato a favore di un semplice vano cubico. Il cambiamento di programma ha portato alla chiusura di una finestra termale posteriore ancora visibile nel progetto. In uno schizzo di studio si coglie anche una prima soluzione per un pronao con colonne anche sui fianchi, poi sostituita dall'attuale muro forato da un arco, garanzia di irrigidimento della struttura, secondo l'esempio antico del portico di Ottavia. L'esecuzione appare comunque molto poco controllata da Palladio, che sicuramente non avrebbe mai realizzato colonne prive di entasi, come invece appaiono. Inoltre la distribuzione interna a due sale frontali obbliga a porre la finestra in prossimità degli angoli della fabbrica: una disposizione sconsigliata anche nei Quattro libri dell'architettura perché indebolisce eccessivamente l'angolo dell'edificio che, infatti, mostra visibili segni di cedimento.[1]
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Pianta (Ottavio Bertotti Scamozzi, 1781)
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Sezione (Ottavio Bertotti Scamozzi, 1781)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Villa Chiericati, in Mediateca, Palladio Museum. URL consultato il 26 maggio 2018.
- ^ a b https://unitesi.iuav.it/handle/20.500.12609/2170
- ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto, su whc.unesco.org. URL consultato il 26 maggio 2018.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Chiericati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Chiericati, in Mediateca, Palladio Museum. (fonte per la prima revisione di questa voce)