Villa Valmarana (Vigardolo)
| Villa Valmarana (Vigardolo) | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | Veneto |
| Località | Monticello Conte Otto |
| Indirizzo | Via Vigardoletto, 33, Vigardoletto, Vigardolo, Monticello Conte Otto (Vicenza) |
| Coordinate | 45°36′26.64″N 11°35′03.84″E |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | In uso |
| Costruzione | 1542 - 1560 |
| Stile | palladiano |
| Realizzazione | |
| Architetto | Andrea Palladio |
| Committente | Giuseppe e Antonio Valmarana |
| Villa Valmarana | |
|---|---|
| Tipo | Architettonico |
| Criterio | C (i) (ii) |
| Pericolo | Nessuna indicazione |
| Riconosciuto dal | 1996 |
| Scheda UNESCO | (EN) City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto (FR) Scheda |
Villa Valmarana, sita a Vigardolo di Monticello Conte Otto in provincia di Vicenza, è una villa veneta progettata da Andrea Palladio nel 1542, tra le prime opere autonome dell'architetto.[1] L'edificio è dal 1996 nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, assieme alle altre ville palladiane del Veneto.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi anni 1540 Palladio progetta una piccola villa per i due cugini Giuseppe e Antonio Valmarana nel fondo ereditato in comune a Vigardolo, pochi chilometri a nord di Vicenza. La necessità di alloggiare nell'edificio due nuclei familiari potrebbe spiegare la particolare disposizione delle stanze, organizzate in due appartamenti autonomi e simmetrici, accessibili dal salone posteriore anziché dalla loggia frontale in comune fra i due cugini.[1]
La data assai precoce colloca il progetto per villa Valmarana fra le prime prove autonome dell'architetto, testimoniate da un ricco gruppo di disegni autografi, uno dei quali (RIBA XVII/2r) è con tutta evidenza il progetto preparatorio per l'edificio. Le differenze fra il disegno e l'edificio realizzato possono spiegarsi con le difficoltà sorte in fase di costruzione: nella villa mancano l'alto podio dove disporre gli ambienti di servizio seminterrati (irrealizzabile per la presenza di numerosi corsi d'acqua) e il frontone interrotto, mentre compare un mezzanino; il soffitto della loggia è piano anziché a volta. Frammenti di decorazione parietale testimoniano che la villa era in origine completamente affrescata.[1]
Si tratta in definitiva di un progetto di transizione, in cui troviamo tuttavia per la prima volta compiutamente formulati i tratti caratterizzanti del linguaggio palladiano. Nella villa sono presenti infatti elementi propri della tradizione costruttiva vicentina, come la disposizione delle stanze, che ricalca quella di villa Trissino a Cricoli, e in particolare di quelle laterali legate da precisi rapporti proporzionali (2:3:5, e precisamente 12,18 e 30 piedi vicentini).[1]
Accanto a loro tuttavia convivono le suggestioni formali derivanti dalle grandi strutture termali antiche, conosciute direttamente da Palladio nel primo viaggio a Roma del 1541, ben riconoscibili nella loggia, nelle strutture voltate delle stanze e nella serliana utilizzata come filtro verso l'ambiente esterno.[1]
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Progetto autografo di Palladio (Londra, RIBA XVII/2r)
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Prospetto posteriore
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Interni affrescati
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Affresco nella sala centrale (foto Archivio CISA)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Villa Valmarana (Vigardolo), in Mediateca, Palladio Museum. URL consultato il 27 maggio 2018.
- ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, City of Vicenza and the Palladian Villas of the Veneto, su whc.unesco.org. URL consultato il 27 maggio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Giacomin, Renzo Perini, Villa Valmarana Bressan, Vigardolo, 1992
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Valmarana (Vigardolo), in Mediateca, Palladio Museum. (fonte della prima revisione di questa voce)
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 247897024 |
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