Utente:LorManLor/Carola Rackete

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{{Recentismo|lug 2019}} {{E|L'enciclopedicità non è sinonimo di notorietà, specie se dovuta a [[Wikipedia:Recentismo|recentismi]] e fatti di cronaca. Voce di taglio giornalistico che di fatto copre gli eventi della Sea Watch 3, non tanto la carriera della biografata, per la quale invece non si vedono motivi di grande rilevanza all'interno del proprio campo (se non forse per la giovane età).|biografie|luglio 2019}}

Carola Rackete (Preetz, 27 giugno 1988) è un'ufficiale tedesca, comandante della nave Sea-Watch 3. Ha raggiunto notorietà a livello internazionale nel giugno 2019 attraccando senza l'autorizzazione delle autorità italiane nel porto di Lampedusa la nave dell'organizzazione non governativa con 40 migranti a bordo, raccolti il 12 giugno alla deriva nel Mediterraneo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carola Rackete nasce a Preetz, vicino a Kiel, nella Germania settentrionale, e cresce a Hambühren, in Bassa Sassonia, dove completa gli studi superiori. Il padre, Ekkehart Rackete, è un ingegnere militare. Nel 2011 consegue una laurea in Scienze Nautiche alla Jade University of Applied Sciences a Elsfleth, in Germania, e nel 2015 si iscrive al corso di Conservazione ambientale alla Edge Hill University in Inghilterra, dove si laurea con una tesi sugli albatros della Georgia del Sud.[1]

Dal 2011 al 2013 è ufficiale di navigazione al timone di una nave rompighiaccio nel Polo Nord per l'Istituto Alfred Wegener per la ricerca marina e polare[2]. A 25 anni è secondo ufficiale a bordo della nave da crociera Ocean Diamond e due anni dopo, nel 2015, riveste lo stesso ruolo a bordo dell' Artic Sunrise di Greenpeace.[3] Nel 2016 lavora con la flotta della British Antartic Survey.

Accompagna l'attività di ricerca e di interesse ambientalista al volontariato: nel 2014 svolge dei corsi di educazione ambientale per bambini e ricerche botaniche nelle zone vulcaniche della Kamchatka in Russia, poco prima del master in Inghilterra. Dal maggio 2016 lavora come volontaria a bordo della Sea Watch e da giugno dell'anno successivo prende parte alle operazioni di soccorso dei migranti, in collaborazione con l'ong francese "Pilotes volontaires", come coordinatrice e responsabile dei contatti con “Moonmbird” e “Colibrì”, gli aerei di ricognizione di Sea-Watch. [4]

La scelta di intervenire a favore del soccorso in mare dei migranti viene così spiegata da Carola a un quotidiano italiano: "La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito l'obbligo morale di aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità."[5]

Parla fluentemente cinque lingue straniere: oltre al tedesco, lo spagnolo, l’inglese, il francese e il russo.

Eventi dal 12 giugno al 29 giugno 2019[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 giugno 2019, mentre Carola Rackete è al comando di Sea-Watch 3, vengono raccolte 53 persone su un gommone alla deriva in acque internazionali, a 47 miglia dalla costa libica. La capitana della nave sceglie di non accettare l'invito di attraccare a Tripoli, con cui nel febbraio 2017 l'Italia ha firmato un memorandum d'intesa[6], ritenendo che la capitale libica e l'intero paese non siano un "porto sicuro". [7][8][9][10]

Il 14 giugno il Ministro degli interni Matteo Salvini, come previsto dal nuovo Decreto Legge sulla Sicurezza approvato l'11 giugno 2019[11], firma con il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e quello dell’Economia Giovanni Tria il divieto di ingresso, transito e sosta alla nave Sea Watch 3 nelle acque italiane; attraverso interventi sui social ribadisce che i porti italiani rimarranno chiusi. La nave resta in attesa ai limiti delle acque territoriali italiane.

Il 15 giugno il Viminale autorizza lo sbarco di 10 persone, per ragioni mediche: “tre minori, tre donne di cui due incinte e due accompagnatori, due uomini malati”.[12] Ad essi si aggiungerà un altro uomo fatto sbarcare tra il 25 e 26 giugno, a causa di un "serio peggioramento delle sue condizioni di salute".[13]

Il 18 giugno il TAR respinge il ricorso presentato dai responsabili della ong contro la decisione italiana di divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane, ritenendo che non sussistano quelle condizioni di eccezionale gravità e urgenza che determinano una sospensiva della direttiva applicata. [14]

Il 22 giugno il ministro Salvini, dopo aver rimarcato il disinteresse dell'Europa sulla questione dei migranti raccolti nel Mediterraneo, sottolinea come la nave avrebbe potuto dirigersi verso altri paesi, come la Tunisia o l'Olanda - paese di cui Sea Watch 3 batte bandiera - e scrive al ministro dell'Interno olandese per chiedere un suo intervento.[15]

Nella settimana fra il 15 e il 24 giugno diversi paesi e istituzioni si rendono disponibili ad accogliere i migranti a bordo della nave, fra cui 50 sindaci tedeschi, il comune di Firenze, la diocesi di Torino, la Chiesa Valdese, le chiese protestanti.[16]. Fonti della Farnesina dichiarano che anche altri paesi europei, come Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo sono disposti a farlo.[17]

In un'intervista pubblicata sul quotidiano La Repubblica del 24 giugno Carola Rackete annuncia di essere pronta ad entrare nelle acque territoriali italiane in caso di rifiuto della richiesta avanzata alla Corte europea, assumendosene tutte le conseguenze, anche penali, perchè "io sono responsabile delle 42 persone che ho recuperato in mare e che non ce la fanno più. Quanti altri soprusi devono sopportare? La loro vita viene prima di qualsiasi gioco politico o incriminazione".[18]

Il 24 giugno la Corte europea dei diritti umani respinge la richiesta avanzata dalle persone a bordo della Sea Watch di adottare "misure urgenti" per consentire il loro sbarco in Italia, affinchè siano impedite "serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani."[19]

Il 25 giugno Carola Rackete avvisa la Capitaneria di Lampedusa che la Sea Watch per ragioni di necessità entrerà nelle acque territoriali italiane. Precisa su twitter: "Non per provocazione ma per necessità, per responsabilità [...]. La colpa: essere stati soccorsi da una Ong. La punizione: friggere sul ponte di una nave per settimane. Rifiutati e abbandonati dall'Europa. Intanto sono più di 200 le persone sbarcate nei giorni scorsi a Lampedusa. BASTA, siamo entrati. Ora FateliScendere". Nonostante il divieto ribadito dalla Capitaneria di porto, la Sea Watch 3 si avvia verso il porto italiano.[20]

Il 26 giugno salgono a bordo della Sea Watch 3 i parlamentari Matteo Orfini, Graziano Del Rio, Davide Faraone del Partito Democratico, Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Riccardo Magi di +Europa.

Dopo l'una di notte del 29 giugno Carola Rackete entra nel porto di Lampedusa, nonostante le intimazioni all'alt della motovedetta della Guardia di finanza. Per cause ancora in via di accertamento la Sea Watch sperona la motovedetta che si era posta fra la banchina e la nave nel tentativo di impedirne l'attracco. Nella stessa notte la capitana della nave viene arrestata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e inosservanza dell'ordine di una nave militare italiana di non entrare nelle acque territoriali.

Richieste di donazione[modifica | modifica wikitesto]

Prima e subito dopo l'arresto, in Germania nascono iniziative di solidarietà nei confronti di Carola Rackete; il 29 giugno 2019 i presentatori televisivi Jan Böhmermann e Klaas Heufer-Umlauf promuovono una raccolta fondi che in un giorno totalizza oltre 600.000 euro.[21] Una campagna di donazioni lanciata in Italia a favore dell'organizzazione per il soccorso dei rifugiati Sea-Watch e Rackete raccoglie in 24 ore 220.000 euro.[22]

Aspetti legali[modifica | modifica wikitesto]

Carola Rackete viene arrestata il 29 giugno 2019 con l'accusa di resistenza o violenza contro nave da guerra (articolo 1100 del Codice della navigazione) per cui rischia una condanna da tre a dieci anni, e per tentato naufragio (articoli 110 e 428 del Codice penale) per aver speronato la motovedetta della Guardia di Finanza nel porto di Lampedusa, reato sanzionato con la pena massima di 12 anni.[23] Il 28 giugno 2019, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto Sicurezza dell'11 giugno, la Procura di Agrigento contesta inoltre a Rackete il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di violazione del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane[24]. Il reato prevede una multa massima di 50.000 euro, la confisca della nave e fino a 15 anni di carcere.

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Media[modifica | modifica wikitesto]

L'arresto di Rackete ha avuto una risonanza a livello internazionale, ed è stato ampiamente trattato nei mezzi di comunicazione di vari paesi europei e non, come Le Figaro[25], El Pais,[26] New York Times[27].

Carola Rackete e gli eventi di cui si è resa protagonista con la Sea Watch 3 sono stati oggetto di commenti controversi, soprattutto in Italia, dove le vicissitudini della nave sono state spesso presentate come un braccio di ferro, un duello personale ingaggiato fra "due capitani", la trentunenne tedesca e il ministro Salvini[28][29].

Alcuni media e una parte dell'opinione pubblica hanno espresso solidarietà e sostegno alla "comandante" per le sue scelte in materia di soccorso ai migranti e per l'assunzione di responsabilità con cui si è contraddistinta nell'accettare tutte le conseguenze, anche penali, delle sue decisioni come comandante della Sea Watch 3. Roberto Saviano, ad esempio, ha ringraziato Carola per aver sostenuto una battaglia di civiltà[30]; Roberto Vecchioni, riferendosi all'eroina greca che ha anteposto la disobbedienza morale, la legge del cuore, a quella degli dei, ha chiamato Carola "capitana Antigone"[31].

Dall'altra parte molti altri hanno espresso giudizi negativi nei suoi confronti: il quotidiano Il Giornale nell'articolo #IoNonStoConCarola ha descritto la capitana della Sea Watch come una "talebana dell'accoglienza", elevata a eroina da "una bella fetta della Chiesa e dai pezzi da novanta del facile buonismo radical chic come Saviano, Fazio, Lerner e Murgia".[32] Il ministro dell'Interno Matteo Salvini l'ha definita "comandante fuorilegge"[33], una "sbruffoncella" che "fa politica sulla pelle degli immigrati, pagata non si sa da chi". [34]

Altri, come Domenico Quirico, hanno sottolineato come - indipendentemente dalla buona fede e dall'impegno umanitario che la contraddistingue - le scelte compiute da Carola Rackete e il suo "fanatismo delle buone intenzioni", non abbiano affatto giovato alla causa dei migranti, perchè "oggi esser virtuosamente sovversivi non è violare la Legge ma obbligare chi è al potere a rispettarla".[35]

Diverse reazioni hanno infine suscitato gli insulti sessisti rivolti in più occasioni, specie nei social, alla capitana della Sea Watch 3, prima, durante e dopo lo sbarco avvenuto a Lampedusa[36]. Tali insulti hanno raggiunto anche coloro - in particolare donne - che ne hanno assunto le difese[37].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Von Frank Behling, Wer ist Carola Rackete?, su Kieler Nachrichten, 27 giugno 2019. URL consultato il 1º luglio 2019.
  2. ^ (DE) Die deutsche Kapitänin, die sich Italiens rechtem Innenminister widersetzt, su Focus online, 29 giugno 2019. URL consultato il 30 giugno 2019.
  3. ^ Salvatore Dama, Sea Watch 3, Carola Rackete? Tedesca, vegana e ricca: chi è la nuova eroina della sinistra, in Libero, 27 giugno 2019. URL consultato il 30 giugno 2019.
  4. ^ (FR) Jérôme Gautheret, Julia Pascual, Qui est Carola Rackete, la capitaine du bateau humanitaire « Sea-Watch 3, su Le Monde, 29 giugno 2019. URL consultato il 1º luglio 2019.
  5. ^ Andrea Gagliardi, Chi è Carola Rackete, la capitana di Sea Watch che ha sfidato Salvini, in Il Sole 24 ore, 26 giugno 2019. URL consultato il 1º luglio 2019.
  6. ^ Memorandum di intesa tra Italia e Libia firmato a Roma il 2 Febbraio 2017 (1/2017), su Osservatorio sulle fonti.
  7. ^ (FR) Jérôme Gautheret, Après avoir forcé le blocus italien, le « Sea-Watch 3 » attend à quelques milles de Lampedusa, su lemonde.fr, 27 giugno 2019. URL consultato il 1º luglio 2019.
  8. ^ Attività di soccorso in mare nel Mediterraneo Centrale, su guardiacostiera.gov.it.
  9. ^ Fulvio Vassallo Paleologo, Gli obblighi di soccorso in mare nel diritto sovranazionale e nell’ordinamento interno, in Questione giustizia: rivista trimestrale, vol. 2, 2018.
  10. ^ Marta Serafini, La Libia è un porto sicuro?, in Il Corriere della Sera, 25 giugno 2018.
  11. ^ Laura Biarella, Decreto Sicurezza bis: in vigore le nuove norme, su altalex.com, 17 giugno 2019.
  12. ^ Gia.Ber., Sea Watch 3. Autorizzato lo sbarco di 10 persone a Lampedusa dopo una visita medica, in Avvenire, 15 giugno 2019.
  13. ^ Migranti. Sea Watch chiede intervento alla Corte europea per sbarcare i 42 a bordo, su Avvenire, 24 giugno 2019.
  14. ^ Sea Watch in mare da 7 giorni con 43 persone a bordo. 50 Comuni tedeschi: ‘Li accogliamo’. Germania: ‘Competenza Ue’, su Il Fatto Quotidiano, 19 giugno 2019.
  15. ^ Lettera di Salvini: «Olandesi responsabili della SeaWatch», su Corriere della Sera, 23 giugno 2019.
  16. ^ Diocesi Torino pronta ad accogliere profughi Sea Watch, su adnkronos.com, 24 giugno 2019.
  17. ^ Nicoletta Cottone, Sea Watch, indagata la capitana Carola Rackete, su Il Sole 24 ore, 27 giugno 2019.
  18. ^ Fabio Tonacci, La capitana Carola: "Perderò la Sea-Watch, ma ora forzo il blocco", su La Repubblica, 24 giugno 2019.
  19. ^ Sea Watch, respinto il ricorso alla Corte di Strasburgo. I migranti: “Siamo esausti, fateci scendere”, su La Stampa, 25 giugno 2019.
  20. ^ Chiara Serra, "Devo entrare in acque italiane", così la Sea watch ha forzato il blocco, su Il Giornale, 26 giugno 2019.
  21. ^ (DE) Solidaritätsaktionen für Carola Rackete angelaufen, in Deutschlandfunk, 29 giugno 2019.
  22. ^ Ettore Livini, Sea-Watch, corsa alle donazioni: in sole 24 ore raccolti 220 mila euro, su repubblica.it, 27 giugno 2019.
  23. ^ Sea Watch 3: le accuse alla comandante e cosa rischia, su Rai news, 29 giugno 2019.
  24. ^ Sea Watch, Carola Rackete indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, su Libero, 28 giugno 2019.
  25. ^ (FR) Migrants: la capitaine du Sea-Watch arrêtée en Italie, su lefigaro.fr, 29 giugno 2019.
  26. ^ (ES) Daniel Verdù, La capitana que desafía a Salvini, in El Pais, 28 giugno 2019.
  27. ^ (EN) Elisabetta Povoledo, Italy Arrests Captain of Ship That Rescued Dozens of Migrants at Sea, in New York Times, 29 giugno 2019.
  28. ^ http://www.ilgiornale.it/news/politica/capitana-contro-capitano-braccio-ferro-rackete-salvini-1717195.html, La Capitana contro il Capitano: braccio di ferro Rackete-Salvini, in Il Giornale, 26 giugno 2019.
  29. ^ Anna Ammanniti, Focus – Sea Watch: Salvini vs Rackete, capitani a confronto, su tg24.info, 1. luglio 2019.
  30. ^ Saviano: "Carola, hai obbedito alla legge degli Uomini e hai messo il tuo corpo al servizio della battaglia di civiltà", in Huffington Post, 29 giugno 2019.
  31. ^ Roberto Vecchioni, La capitana Antigone, in La Repubblica, 29 giugno 2019.
  32. ^ Fausto Biloslavo, #IoNonStoConCarola, in Il Giornale, 30 giugno 2019.
  33. ^ Salvini attacca: "Carola fuorilegge", su Adn Kronos, 30 giugno 2019.
  34. ^ Sea Watch, Salvini: “Comandante è sbruffoncella che fa politica sulla pelle dei migranti”, in Il fatto quotidiano, 26 giugno 2019.
  35. ^ Domenico Quirico, Cara Carola, stai sbagliando, in La Stampa, 29 giugno 2019.
  36. ^ Sea Watch 3, insulti choc a Carola Rackete sulla pagina Lega Lampedusa: «Spero ti violentino sti negri». Poi le scuse:«Ero ubriaco», su ilmattino.it.
  37. ^ Emma attaccata sui social per aver difeso la capitana Carola Rackete: "Solo una parola: vergogna", su repubblica.it, 1. luglio 2019.