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Beverley Knight
Beverley Knight nel 2015
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereSoul
Rhythm and blues
Pop rock
Neo soul
Periodo di attività musicale1994 – in attività
EtichettaDome, Parlophone, Hurricane
Album pubblicati11
Studio7
Raccolte4

Beverley Knight, nata Beverley Anne Smith (Wolverhampton, 22 marzo 1973), è una cantante e attrice teatrale britannica.

Tra i suoi brani più conosciuti vi sono Greatest Day, Get Up!, Shoulda Woulda Coulda e Come as You Are. Ha recitato in diversi musical nel West End londinese, tra cui Body Guard e Memphis, per cui ha ricevuto una nomination al Laurence Olivier Award alla migliore attrice in un musical nel 2015. Nel 2001 appare nella canzone Love Foolosophy con i Jamiroquai, singolo di grande successo internazionale tratto dall'album A Funk Odyssey

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La formazione[modifica | modifica wikitesto]

Nata Beverley Anne Smith da genitori giamaicani, fin da piccola ebbe modo di entrare in contatto con la musica gospel cantando nel coro della chiesa che frequentava attivamente con la sua famiglia; è infatti cresciuta in un ambiente familiare pentecostale, il quale contribuì ad avviare la sua carriera da cantante. A tredici anni aveva già iniziato a scrivere canzoni, grazie anche all'ispirazione musicale di artisti come Aretha Franklin e Sam Cooke.
Bisogna però attendere il compimento dei suoi diciassette anni di età per vederla esibirsi in pubblico, cantando le proprie canzoni in diversi locali e nightclub della sua città. Nonostante i primi successi musicali ottenuti, Beverley in quegli anni preferì dar la precedenza alla carriera accademica, rifiutando anche un'offerta per un contratto discografico per dedicarsi allo studio della teologia e della filosofia all'Università di Wolverhampton. [1]

Il successo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1994 l'artista ha firmato il suo primo contratto con la Dome Records; grazie anche alla collaborazione con il trio londinese 2BE3, nel 1995 uscì il suo primo album, The B-Funk. L'album non ottenne il successo sperato ma l'anno successivo le fece vincere due premi per i Black Music Awards, "Best Producer" e "Best R&B Act". [2] Fu invece il singolo Flavour of the Old School ad ottenere ottimi risultati, rientrando nella top 40 della UK Singles Chart del 1996. [3]
Nel 1998, dopo aver lasciato la Dome Records ed aver firmato un contratto con la EMI's Parlophone, Beverley Knight rilasciò il suo secondo album, Prodigal Sista; vincendo tre MOBO Awards [4] l'album si confermò un grande successo commerciale, con brani come Greatest Day e Made It Back che si posizionarono nella top 25 delle classifiche dei singoli inglesi. [3]
I due singoli Get Up e Shoulda Woulda Coulda anticiparono l'uscita del terzo album dell'artista, Who I Am, rendendolo già popolare prima ancora del rilascio, rientrando nella top 20 delle classifiche dei singoli britannici. [3] Grazie ad essi l'album divenne il suo LP di maggiore successo, ottenendo ottime recensioni da parte di giornali del calibro di The Guardian[5], tanto che nel 2002 fu nominato per il Mercury Music Prize.[6]
Nel 2003 Beverley Knight dovette affrontare il lutto della perdita di un suo grande amico, Tyrone Jaminson, morto per una complicanza dell'AIDS. È questo evento a farle da ispirazione per le tematiche principali di diversi brani del suo quarto album, Affirmation[7]. Tra i produttori figurano i nomi di Guy Chambers e di Peter-John Vettese; il risultato fu un album pop dai tratti fortemente mainstream, che in particolare con il singolo Come As You Are allontanò una parte del pubblico della cantante. Il brano divenne comunque molto popolare, classificandosi in nona posizione nella UK Singles Chart [3] e ottenendo un moderato successo anche in Germania. [8]

Gli anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 Beverley partecipò al reality show musicale britannico Just The Two Of Us. Il programma televisivo le garantì una maggiore popolarità, che la portò nello stesso anno a rilasciare Voice: The Best of Beverley Knight, una compilation di alcuni dei suoi brani di maggiore successo, e il singolo Piece Of My Heart, una cover del brano della cantante gospel statunitense Erma Franklin. Il singolo rientrò nella top 20 della classifica dei singoli britannici di quell'anno, posizionandosi sedicesimo. [3]
Nel 2007 l'artista rilasciò il suo quinto album, Music City Soul, che con il brano No Man's Land ottenne buoni risultati.
Il 2009 fu l'anno del suo sesto album, 100%. In un'intervista la cantante ha spiegato come il titolo scelto fosse sia un modo per mostrare la totale dedizione che ha sempre avuto verso la propria carriera, che un omaggio al suo impegnarsi totalmente nella relazione con il proprio partner, James O'Keefe, al quale ha dedicato l'album. [9]
Nel 2011 uscì il settimo album di Beverley Knight, Soul UK, che si posizionò tredicesimo nella UK Albums Chart. [3]
L'anno successivo fu sia l'anno in cui l'artista si esibì alla cerimonia di apertura dei giochi paralimpici di Londra che l'anno in cui rilasciò un'altra raccolta con i suoi maggiori successi, The Collection 1995-2007.
Dal 2013 al 2015 Beverley si dedicò principalmente al teatro, recitando in diversi musical di Londra tra cui The Bodyguard (2014), Memphis (2014) e Cats (2015).
Fu il 2016 l'anno in cui l'artista ritornò in studio per rilasciare un nuovo album, Soulsville. L'album ottenne la nona posizione nella classifica britannica degli album di quell'anno [3]; include delle collaborazioni con i musicisti Jamie Cullum, Jools Holland e Sam Moore e contiene il brano Middle of Love, che è tuttora nella top 3 dei brani dell'artista più ascoltati di Spotify. [10]
Nel 2019, per celebrare i propri venticinque anni di carriera, Beverley Knight ha rilasciato BK25, un album registrato al Royal Festival Hall di Londra con il Leo Green Orchestra che contiene una versione orchestrale di molti dei suoi brani.
Nel 2022 l'artista ha recitato nel musical The Drifters Girl portato in scena al Garrick Theatre di Westminster, che parla della storia del gruppo statunitense The Drifters e in particolare della loro manager Faye Treadwell, interpretata appunto da Beverley Knight, che fu anche la prima manager musicale afroamericana. [11]
Sempre nel 2022 la cantante è stata scelta per interpretare Delores Van Cartier nel revival del musical Sister Act all'Eventim Apollo Theatre. [11]

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Beverley Knight si impegna da anni nel supportare diverse importanti campagne di beneficienza. È infatti ambasciatrice di Christian Aid, un'associazione cristiana che lotta contro la povertà e per il rispetto dei diritti umani nei paesi meno sviluppati.[12]
Beverley sostiene inoltre numerose associazioni per combattere l'AIDS, come la Stop AIDS Campaign e la Terrence Higgings Trust.
A causa del suo grande impegno in queste cause sociali, la cantante è stata resa nel 2006 un membro dell'Ordine dell'Impero Britannico dalla Regina Elisabetta II. [1] Nel 2020 l'artista ha partecipato anche al progetto del National Health Service (NHS) britannico per il supporto degli operatori sanitari durante la crisi del Covid-19, prendendo parte insieme ad altri musicisti a un video con una cover di Lean On Me di Bill Withers. [13] Lo stesso anno Beverley Knight si è esibita con una cover di Wish You Were Here dei Pink Floyd per l'evento della BBC di Children in Need. [14]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album studio
Raccolte
  • 2006 - Voice - The Best of Beverley Knight
  • 2009 - The Collection
  • 2012 - The Collection 1995-2007
Album remix
  • 2012 - 100% - The Remixes
  • 2012 - Soul UK - The Remixes

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • The Bodyguard, Londra (2014)
  • Memphis, Londra (2014)
  • Cats, Londra (2015)
  • The Bodyguard, Londra (2016)
  • Cenerentola, Birmingham (2017)
  • Sylvia, Londra (2018)
  • Sweet Charity, Londra (2019)
  • Pantolandat the Palladium, Londra (2020)
  • The Drifters Girl, Londra (2021)
  • Sister Act, Londra (2022)

Tour[modifica | modifica wikitesto]

  • Who I Am Tour (2002)
  • Who I Am Tour - Second Leg (2002)
  • Affirmation Tour (2005)
  • Voice - The Best of Tour (2006)
  • Music City Soul Tour (2007)
  • 100% Tour (2009)
  • The Life & Soul Summer 2011 UK Tour (2011)
  • The Soul UK Tour (2011)
  • Soulsville (2016)
  • I Love Soulsville UK Tour (2017)
  • BK25 (2019)
  • The Songs of Stevie Wonder (2019)

[15]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Anno Evento Categoria Nomination Risultato
1996 Black Music Awards Best R&B Act [2] Vincitore/trice
Best Producer [2] Vincitore/trice
1998 MOBO Awards Best R&B Act [4] Vincitore/trice
1999 MOBO Awards Best R&B Act [4] Vincitore/trice
Best Album [4] Prodigal Sista Vincitore/trice
EMMA Awards Best British Music Act [2] Vincitore/trice
2000 Brit Awards Best British Female Solo Artist [16] Candidato/a
2002 Mercury Music Prize Who I Am [6] Candidato/a
MOBO Awards UK Act Of The Year [17] Candidato/a
2003 Brit Awards Best British Female Solo Artist [18] Candidato/a
British Urban Act [18] Candidato/a
2004 Urban Music Awards Lifetime Achievement [2] Vincitore/trice
2006 MOBO Awards Best UK Female [19] Candidato/a
2007 MOBO Awards Best UK Female [20] Candidato/a
2009 MOBO Awards Best UK Act [21] Candidato/a
2011 Urban Music Awards Best Album [2] Soul UK Vincitore/trice
2015 Laurence Olivier Awards Best Actress in a Musical [22] Memphis Candidato/a
WhatsOnStage Awards Best Actress in a Musical [23] Memphis Candidato/a
2016 WhatsOnStage Awards Best Actress in a Musical [24] Cats Candidato/a
2022 Laurence Olivier Awards Best Actress in a Musical [25] The Drifters Girl Candidato/a
WhatsOnStage Awards Best Performer in a Female Identifying Role in a Musical [26] The Drifters Girl Candidato/a

Stile musicale e influenze[modifica | modifica wikitesto]

Il gospel e il R&B: Aretha Franklin e Sam Cooke[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 Beverley ha presentato una serie su BBC Radio 2, Beverley’s Gospel Nights [27]. La serie, attraverso anche le interviste di numerose celebrità tra cui Michelle Williams e Shirley Caesar, ripercorre la storia della musica gospel e del suo impatto sulla comunità afroamericana.
Il gospel è considerato dalla cantante stessa il genere musicale che la ha formata, assieme al rhythm and blues. Beverley Knight ha infatti detto: "Non sono una purista del soul. Le mie radici sono nel gospel e nel R&B. [...] Solo perché sono una cantante donna e nera non aspettatevi che io faccia una cosa sola." [28]
Tra le grandi influenze musicali dell'artista del genere gospel troviamo Aretha Franklin e Sam Cooke, i cui dischi erano una presenza fissa nella casa dove è cresciuta. Sono comunque rimasti una grande ispirazione per la cantante anche negli anni successivi della sua carriera, come lo sono tuttora: "Sam e Aretha erano delle divinità per me e questo non è mai cambiato" ha detto Beverley in un'intervista per il The Guardian. [29]
Per omaggiare l'influenza che questi musicisti hanno avuto nella musica di Beverley Knight, quest'ultima ha registrato nel corso degli anni diverse cover di alcuni dei loro brani, tra cui I Knew You Were Waiting (For Me), Do Right Woman e Rock Steady di Aretha Franklin e A Change Is Gonna Come di Sam Cooke. [30]
Un'altra presenza importante per Beverley nell'ambiente pentecostale in cui è cresciuta è stato Jim Reeves, che però non ha mai suscitato interesse nell'artista. In ogni caso, la cantante è rimasta sempre legata alle sue origini e alla sua formazione nel coro della chiesa che frequentava la sua famiglia, come ha affermato lei stessa parlando della sua compilation Voice - The Best of Beverley Knight: "Il modo in cui canto fa istantaneamente ripensare alla chiesa. Non posso scappare da questo."[31]

Il pop e il funk: Prince[modifica | modifica wikitesto]

L'ispirazione principale per Beverley Knight per quanto riguarda il pop e il funk è stata la figura di Prince, da lei definito da sempre il suo idolo. La prima canzone dell'artista che ha ascoltato è stata Little Red Corvette quando aveva nove anni. La famiglia di Beverley non ha mai apprezzato le tematiche esplicite sulla sessualità affrontate nelle sue canzoni. [29]
Sono molte le cover di Prince registrate dalla cantante, tra queste ricordiamo Baby I'm A Star [30] e I Wanna Be Your Lover. [32]
Nel 2007 Beverley ha cantato come supporto per Prince al The O2 Arena di Londra. L'anno successivo è quindi stata invitata dal musicista a Los Angeles per il suo post-Oscars party annuale: Beverley si è esibita sul palco assieme a Prince, cantando diversi brani dell'artista tra cui Cream e U Got The Look, ma anche Rock Steady di Aretha Franklin. Si è poi unito all'esibizione anche Stevie Wonder, con il quale Beverley e Prince hanno cantato altri brani famosi. Alla festa erano presenti numerose celebrità tra cui Javier Bardem, Penelope Cruz, Orlando Bloom, Kate Beckinsale, Sean Combs, Spike Lee e Forest Whitaker. [33]

Il soul: Whitney Houston[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda la musica soul, il genere predominante di Beverley Knight, non si può non nominare l'enorme influenza di Whitney Houston. Beverley, omaggiando la cantante americana in occasione della sua morte, dice: "Non ho mai incontrato Whitney ma non potete sottovalutare la sua influenza su circa ogni cantante femminile dal 1985 - me inclusa."
L'artista racconta inoltre di come a scuola i suoi compagni le chiedevano di cantare le sue canzoni, e di come a 14 anni si è esibita con Greatest Love of All di Whitney. [34]

Altre influenze[modifica | modifica wikitesto]

Tra le altre influenze di Beverley si ricordano Carole King, Mary J. Blige, D'Angelo (in particolare per il suo primo album, Brown Sugar) e Marvin Gaye.
Riguardo a Blige, l'artista ne apprezza in particolare la sua capacità di trasmettere ciò che prova attraverso la musica: "Molte cantanti moderne riescono a stupire con la tecnica ma senza provare realmente emozioni, e riesci a sentire la storia di Blige mentre canta." [29]
Beverley Knight nel corso degli anni ha comunque realizzato numerose cover di diversi artisti che apprezza e che in qualche modo le hanno comunque fatto da ispirazione, come nel caso di Stevie Wonder con il brano Love's in Need of Love Today.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Beverley nel 2012 si è sposata con il tecnico di produzione James O’Keefe, con il quale aveva già pubblicamente annunciato il fidanzamento nel 2010. La coppia non ha figli. [35]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Beverley Knight - Artist Biography, su allmusic.com. URL consultato il 12 maggio 2022.
  2. ^ a b c d e f West End Performers Directory: Beverley Knight, su londontheatredirect.com. URL consultato il 12 maggio 2022.
  3. ^ a b c d e f g Beverley Knight: Artist Chart History, su officialcharts.com. URL consultato il 12 maggio 2022.
  4. ^ a b c d Beverley's Mobo night to remember, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 12 maggio 2022.
  5. ^ Who I Am Review - The Guardian, su theguardian.com. URL consultato il 12 maggio 2022.
  6. ^ a b Mercury Music Prize: 2002 nominees, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 12 maggio 2022.
  7. ^ Beverley Knight Affirmation Review - BBC, su bbc.co.uk. URL consultato il 12 maggio 2022.
  8. ^ Beverley Knight: Come As You Are - Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de. URL consultato il 12 maggio 2022.
  9. ^ Beverley Knight Interview, su uk.real.com. URL consultato il 14 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2009).
  10. ^ Spotify: Beverley Knight, su open.spotify.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  11. ^ a b Beverley Knight in The Drifters Girl & Sister Act, su westendtheatre.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  12. ^ Christian Aid, su christianaid.org.uk. URL consultato il 12 maggio 2022.
  13. ^ NHS Relief Project, su nhsreliefproject.org. URL consultato il 12 maggio 2022.
  14. ^ Beverley Knight - Children in Need, su whatsonstage.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  15. ^ Beverley Knight Concert Setlists & Tour Dates, su setlist.fm. URL consultato il 14 maggio 2022.
  16. ^ Brits 2000: The Winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  17. ^ Mobos 2002: The Winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  18. ^ a b Brits 2003: The Winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  19. ^ Mobo Awards 2006: Winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  20. ^ Mobo Awards 2007: Winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  21. ^ Mobo Awards 2009, su bbc.co.uk. URL consultato il 14 maggio 2022.
  22. ^ Olivier Winners 2015, su officiallondontheatre.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  23. ^ 15th Annual WhatsOnStage Awards, su whatsonstage.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  24. ^ 16th Annual WhatsOnStage Awards, su londontheatre1.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  25. ^ Olivier Awards 2022, su officiallondontheatre.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  26. ^ 22nd Annual WhatsOnStage Awards, su whatsonstage.com. URL consultato il 14 maggio 2022.
  27. ^ Actor Profile: Beverley Knight, su londontheatre.co.uk. URL consultato il 17 maggio 2022.
  28. ^ Beverley's Gospel Nights, su bbc.co.uk. URL consultato il 17 maggio 2022.
  29. ^ a b c Home entertainment: Beverley Knight, su theguardian.com. URL consultato il 17 maggio 2022.
  30. ^ a b Artist Covers: Beverley Knight, su secondhandsongs.com. URL consultato il 17 maggio 2022.
  31. ^ We're Jammin': Beverley Knight, su theguardian.com. URL consultato il 17 maggio 2022.
  32. ^ Prince - I Wanna Be Your Lover (Beverley Knight cover), su facebook.com. URL consultato il 23 maggio 2022.
  33. ^ Beverley’s Prince performance, su metro.co.uk. URL consultato il 23 maggio 2022.
  34. ^ OPINION By Beverley Knight, su mirror.co.uk. URL consultato il 23 maggio 2022.
  35. ^ Beverley Knight facts, su smoothradio.com. URL consultato il 23 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]