Utente:Erasmus 89/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Langella

Giuseppe Langella (Loreto, 11 settembre 1952) è un docente, poeta e critico letterario italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Langella trascorse l'infanzia e la prima fanciullezza a Porto Potenza Picena, un paese tra mare e collina, sul litorale adriatico. Suo padre, Pasquale, originario di Poggiomarino, si era arruolato nella Polizia di Stato ed era stato destinato al Centro recuperi di Senigallia. Nel 1960 i suoi genitori presero la decisione di trasferirsi a Senigallia. Dopo le scuole medie nella città marchigiana Langella si iscrisse al liceo Scientifico. Conseguita la maturità scientifica, nel 1971 si iscrisse alla facoltà di Lettere all'Università Cattolica di Milano. Fu ammesso nel collegio Augustinianum e ottenne una borsa di studio con cui poté pagarsi, in parte, gli studi. Si laureò con lode nel 1975 con Francesco Mattesini, di cui aveva triennalizzato l'esame di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea, discutendo una tesi su «La Voce» prezzoliniana e il ruolo degli intellettuali. Sotto la guida di Mattesini, che lo volle suo assistente, Langella avrebbe percorso tutte le tappe della carriera universitaria: addetto alle esercitazioni fin dal 1976, vinse il concorso da ricercatore nel 1984[1]. Associato di Letteratura italiana moderna e contemporanea nel 1992, fu chiamato dall'Università per Stranieri di Perugia dove svolse, fra l'altro, funzioni di preside, in stretto contatto con Francesco Bruni, presidente del Comitato tecnico-ordinatore. Nel 1995 ottenne di poter rientrare in Cattolica dove, da allora, avrebbe prestato ininterrottamente servizio, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, fino alla pensione, giunta col 1° novembre del 2022. All'inizio gli fu assegnato il corso di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella sede di Brescia; quindi, ottenuta l'idoneità alla prima fascia, nel 2002 fu incardinato come professore ordinario nella sede di Milano. A fianco del suo insegnamento, nel 2003 ha dato vita, con un gruppo di giovani studenti universitari suoi allievi, al Caffè versato divenuto, coi suoi appuntamenti settimanali presso un bar situato nelle vicinanze dell'ateneo, un luogo di ritrovo, di confronto, di monitoraggio e di elaborazione artistica, critica e intellettuale. Al gruppo è stata affidata, fra l'altro, la selezione di testi di scrittori esordienti per un'antologia, intitolata Terzo millennio (2006)[2], ideale prosecuzione dell'iniziativa di Pier Vittorio Tondelli "Under 25". Dal 2003 al 2022 ha diretto il Centro di ricerca "Letteratura e cultura dell'Italia unita" mentre dal 2004 al 2021 è stato coordinatore della commissione didattica per il corso di laurea triennale in Lettere e il corso di laurea magistrale in Filologia moderna[3]. Nel 2006 ha costituito, all'interno del Centro di ricerca, l'Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca. Nel collegio docenti della Scuola di dottorato in Scienze umanistiche è stato fino al 2022 il referente per il curriculum di Letteratura italiana. Ha ricoperto, inoltre, il ruolo di presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Luigi Santucci, prima (2018-2021) e, poi, di Mario Pomilio (2021-2023). È stato tra i fondatori della Società italiana per lo studio della modernità letteraria (MOD) della quale, nel 2021 è stato eletto per un triennio presidente[4]. A lui si deve la declaratoria del Gruppo scientifico-disciplinare Letteratura italiana contemporanea, che definisce il perimetro, i contenuti e i metodi delle ricerche e delle attività didattiche e di terza missione di questo settore.

Attività e produzione scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Produzione scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Molteni, Alessandro Manzoni.

Come direttore del Centro di ricerca "Letteratura e cultura dell'Italia unita" Langella ha sviluppato diversi progetti di ricerca e organizzato convegni o giornate di studio (su Roberto Sanesi, Clemente Rebora, Giuseppe Pontiggia, Elio Vittorini, Raffaele Crovi, Luigi Santucci, Francesco Mattesini, Roberto Rebora)[5], anche in sinergia con altre strutture scientifiche dell'Ateneo o di altre università. Condirige, dalla sua fondazione nel 2001, la "Biblioteca letteraria dell'Italia unita" mentre nel 2006 ha fondato la collana editoriale dell'Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca, pubblicata dalle «Edizioni di Storia e Letteratura», d'impianto filologico. È stato, inoltre, tra i fondatori, nel 1997, della rivista di studi sveviani «Aghios». È membro del Comitato Scientifico dell'Edizione Nazionale ed Europea delle opere di Alessandro Manzoni e condirettore della «Rivista di Studi Manzoniani»[6]. È stato responsabile scientifico e curatore di una sezione del Dizionario biblico della letteratura italiana (2018)[7]. Specialista di Manzoni e di Svevo, della letteratura risorgimentale, della poesia contemporanea e delle inquietudini religiose degli scrittori novecenteschi, temi ai quali ha dedicato svariati saggi e monografie, Langella ha perlustrato altresì ampie zone della letteratura militante dell'ultimo secolo. Di Manzoni ha approfondito, in particolare, le implicazioni teologiche e bibliche della sua opera e la corda patriottica[8]. Della letteratura del Risorgimento ha studiato, con ampi sondaggi, il progressivo costituirsi dell'identità nazionale e il successivo fissarsi in religione della patria, fino alle memorie della Grande Guerra.

Italo Svevo

Di Svevo, dopo averne illustrato l'intera parabola letteraria, ha sviscerato invece il tema dell'inettitudine, la "simulazione disonesta" e la strategia ironica de La coscienza di Zeno e l'elaborazione del quarto, incompiuto, romanzo, di cui ha anche allestito un'edizione critica. Il "secolo delle riviste" e il panorama in genere della cultura militante, specialmente di primo e secondo Novecento, è stato da sempre oggetto privilegiato d'indagine: si vedano, in particolare, Il secolo delle riviste. Dal «Baretti» a «Primato» (Vita e Pensiero, Milano 1982), Da Firenze all'Europa. Studi sul Novecento letterario (Vita e Pensiero, Milano 1989), Le ‘favole' della «Ronda» (Bulzoni, Roma 1998), L'utopia nella storia. Uomini e riviste del Novecento (Studium, Roma 2003) e Cronache letterarie italiane. Dal «Convito» all'«Esame» (Carocci, Roma 2004). Quanto alla lirica, oltre alla curatela, con Enrico Elli, di un'antologia della poesia italiana del Novecento, ha condotto di preferenza i suoi sondaggi su un'area compresa tra la generazione vociana e quella ermetica (Poesia come ontologia. Dai vociani agli ermetici, Studium, Roma 1997), occupandosi di autori come Rebora, Betocchi, Quasimodo, Ungaretti, Sinisgalli, Gatto, Luzi, Bigongiari e Caproni, non senza dimenticarsi di maestri a cavallo tra i due millenni, come Roberto Sanesi o Silvio Ramat[9]. Sul versante, infine, della letteratura contemporanea più aperta alla dimensione religiosa ha lavorato su autori e autrici sensibili come Fogazzaro, Papini, Bargellini, Fallacara, Pomilio, Guidacci e Reali, e ha sviluppato molti settori della letteratura cattolica tra modernismo, concordato e concilio in vari saggi[10][11][12]. A parte interessi più contingenti (come Pinocchio, il recupero moderno del mito, gli oggetti, Rocco Scotellaro), ha portato la sua attenzione anche sulla forma romanzo, soprattutto sul romanzo enciclopedico e di formazione, e su alcuni autori di teatro (Pirandello, Bacchelli, Alvaro, Fabbri). Di Pirandello ha curato anche, con Davide Savio, il volume dell'Edizione Nazionale che raccoglie i saggi Arte e scienza e L'umorismo (2022)[13].

Didattica della letteratura e rapporti con la scuola[modifica | modifica wikitesto]

Da sempre interessato al mondo della scuola e alla didattica disciplinare della letteratura, all'interno della Società italiana per lo studio della modernità letteraria nel 2007 Langella ha fondato la sezione Mod per la Scuola, di cui è stato coordinatore nazionale ininterrottamente dalle origini fino al 2021[14]. Ha scritto con alcuni colleghi (Paolo Gresti, Uberto Motta e Pierantonio Frare) dei libri di testo della scuola secondaria superiore, Letteratura.it (2012) e Amor mi mosse (2019), usciti entrambi per le Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori. È autore, inoltre, di un manuale universitario La modernità letteraria (Pearson, Milano-Torino 2021). Per sua iniziativa, nella collana della "Modernità Letteraria" (Edizioni ETS, Pisa) sono usciti tre volumi di Atti dei seminari della Mod per la Scuola: Il Novecento a scuola (2011), La didattica della letteratura nella scuola delle competenze (2014) e Insegnare letteratura nell'era digitale (2017). Nel 2021 ha creato un proprio canale YouTube dove carica suoi video didattici[15].

La vocazione poetica[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni e la "prima" maturità[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un iniziale interesse giovanile per la poesia, Giuseppe Langella tornò a cimentarsi in quest'arte all'inizio degli anni Novanta e nel 2002 pubblicò, in appendice a un volume sulla montagna, un mannello di testi di Escursioni alpine, utilizzando lo pseudonimo "Pietro Cantagallo". Giorno e notte. Piccolo cantico d'amore, pubblicate nel 2003 e dedicate alla moglie, piacquero a Raffaele Crovi, direttore editoriale di Aragno, che propiziò la pubblicazione della raccolta Il moto perpetuo (Torino 2008) insignita del Premio Metauro[16]. Nel 2013 ha dato alle stampe, nella "Lyra" di Interlinea, La bottega dei cammei. 39 profili di donna dalla A alla Z, dedicati «ai nomi parlanti» e «alle muse ignare», opera di raffinato cesello artigianale, Premio Casentino[16]. Nel 2015, sempre per Interlinea, nella collana "Passio", ha pubblicato il Reliquiario della grande tribolazione. Via crucis in tempo di guerra, ispirato al calvario della guerra bianca combattuta dai reparti alpini in alta quota durante il primo conflitto mondiale (secondo classificato nel Premio Alpi Apuane).

Il "realismo terminale"[modifica | modifica wikitesto]

Intanto, nel 2012 Langella si era venuto avvicinando al Realismo Terminale, poetica lanciata nel 2010 da Guido Oldani con l'omonimo manifesto[17]. A cura sua e della collega italianista Elena Salibra erano usciti, per Mursia, gli Atti di un convegno promosso da Oldani a Cagliari, nell'ambito del Festival dei "Traghetti di poesia", cui avevano preso parte medici, matematici, filosofi, antropologi e psicanalisti, oltre che poeti e critici, impegnati a discutere, dai rispettivi punti di vista, le tesi del Realismo Terminale[18]. Il 10 maggio 2014, al Salone del Libro di Torino, firma con Guido Oldani ed Elena Salibra il manifesto breve del Realismo Terminale, A testa in giù, che segna la nascita ufficiale del movimento. Da allora si sono moltiplicate le sue riflessioni teoriche e gli interventi militanti dedicati a questa poetica[19]. Il contributo più significativo resta l'Introduzione all'antologia del Realismo Terminale, Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio[20], dove figura anche in veste di poeta. Punto d'arrivo di questa feconda stagione è la raccolta Pandemie e altre poesie civili, uscita nel 2022 nella collana Mursia degli "Argani", diretta da Oldani. Suoi testi poetici sono comparsi in diverse riviste, tra cui «Poesia», «Incroci», «Soglie», «PoliScritture», «Euterpe», «Capoverso», «La Terrazza», «Bezkres», «Studi Medievali e Moderni», «Poeti e Poesia», «Noria», «Mosaico Italiano», nonché in siti dedicati, come «Ossigeno nascente», in antologie tematiche e in rassegne di festival di poesia. A Ponte di Legno, "paese della poesia", nel 2011 gli è stato dedicato un totem con incisa la sua lirica All'Oglio dove nasce[21].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Monografie[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Langella, Il secolo delle riviste. Lo statuto letterario dal «Baretti» a «Primato», Milano, Vita e Pensiero, 1982, SBN IT\ICCU\SBL\0303781.
  • Giuseppe Langella, Da Firenze all'Europa. Studi sul Novecento letterario, Milano, Vita e Pensiero, 1989, SBN IT\ICCU\CFI\0190382.
  • Giuseppe Langella, Italo Svevo, Napoli, Morano, 1992, SBN IT\ICCU\CAG\1024655.
  • Giuseppe Langella, Il tempo cristallizzato. Introduzione al testamento letterario di Svevo, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995, SBN IT\ICCU\LO1\0383638.
  • Giuseppe Langella, Poesia come ontologia. Dai vociani agli ermetici, Roma, Studium, 1997, SBN IT\ICCU\LO1\0444761.
  • Giuseppe Langella, Le ‘favole' della «Ronda», Roma, Bulzoni, 1998, SBN IT\ICCU\LO1\0450489.
  • Giuseppe Langella, L'utopia nella storia. Uomini e riviste del Novecento, Roma, Studium, 2003, SBN IT\ICCU\LIG\0008980.
  • Giuseppe Langella, Cronache letterarie italiane. Il primo Novecento dal «Convito» all'«Esame», Roma, Carocci, 2004, SBN IT\ICCU\VIA\0110043.
  • Giuseppe Langella, Amor di patria. Manzoni e altra letteratura del Risorgimento, Novara, Interlinea, 2005, ISBN 88-8212-544-0.
  • Giuseppe Langella, Manzoni poeta teologo [1809-1819], Pisa, ETS, 2009, ISBN 978-88-467-2230-0.
  • Giuseppe Langella, Svevo, Milano, RCS MediaGroup, SBN IT\ICCU\NAP\0797307.
  • Giuseppe Langella, La modernità letteraria. Coordinate - Storia - Canone, Milano-Torino, Pearson, 2021, SBN IT\ICCU\BMT\0024970.

Sillogi poetiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Langella, Escursioni, in Ascensioni umane, Brescia, Grafo, 2002, SBN IT\ICCU\UFE\0238486.
  • Giuseppe Langella, Giorno e notte. Piccolo cantico d'amore, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2003, SBN IT\ICCU\LEK\0012592.
  • Giuseppe Langella, Il moto perpetuo, Torino, Aragno, 2008, SBN IT\ICCU\MIL\0770963.
  • Giuseppe Langella, La bottega dei cammei. 39 profili di donna dalla A alla Z, Novara, Interlinea, 2013, SBN IT\ICCU\BA1\0086277.
  • Giuseppe Langella, Reliquiario della grande tribolazione. Via crucis in tempo di guerra, Novara, Interlinea, 2015, SBN IT\ICCU\LZ1\0001505.
  • Giuseppe Langella, Konzentrationslager, in Giuseppe Langella (a cura di), Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio, Milano, Mursia, 2017, SBN IT\ICCU\BVE\0749884.
  • Giuseppe Langella, Lapidi, in Tania Di Malta (a cura di), Il gommone forato. La poesia civile del Realismo Terminale, Pasturana, Puntoacapo, 2022, ISBN 9788866793472.
  • Giuseppe Langella, Pandemie e altre poesie civili, Milano, Mursia, 2022, SBN IT\ICCU\MOD\1743649.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tutte le notizie relative alla carriera universitaria di Langella sono estratte dal suo curriculum accademico, nella pagina docente del sito dell'Università Cattolica.
  2. ^ Caffé versato (a cura di), Under 25. Terzo millennio, Milano, Costa & Nolan, 2006, ISBN 978-88-7437-014-6.
  3. ^ Docenti Università Cattolica del Sacro Cuore, su docenti.unicatt.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  4. ^ letteratura.it | Il primo manuale di letteratura italiana tra carta e digitale, su www.pearson.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  5. ^ Temi di ricerca, su Temi di ricerca |. URL consultato il 30 marzo 2023.
  6. ^ Giuseppe Langella – Dills, su dipsumdills.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  7. ^ (Italian) Marco Ballarini, Pierantonio Frare e Giuseppe Frasso, Dizionario biblico della letteratura italiana, ITL, 2018. URL consultato il 30 marzo 2023. Lingua sconosciuta: Italian (aiuto)
  8. ^ Si guardi la bibliografia riportata in basso
  9. ^ Per una schedatura completa della produzione critica di Langella, che conta più di 300 titoli, si rimanda alla Bibliografia degli scritti che correda il volume: Alberto Carli e Davide Savio (a cura di), Inseguo il colpo d'ala. Studi sulla modernità letteraria in onore di Giuseppe Langella, Novara, Interlinea, 2022, p. 257-275, ISBN 978-88-6857-491-8.
  10. ^ Scrittori cattolici e cattolici scrittori. «Il Frontespizio» e la cultura neoguelfa all'indomani della Conciliazione (1929-1934), in Studi di storia e di critica della letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento in onore di Giuseppe Farinelli, Milano, Edizioni di Otto/Novecento, 2011, pp. 605-622, SBN IT\ICCU\VEA\1055606.
  11. ^ Giuseppe Langella, L'annuncio di una Chiesa nuova: la letteratura italiana nello spirito del Concilio, in Angelo Bianchi (a cura di), Il Concilio Vaticano II crocevia dell'umanesimo contemporaneo, Milano, Vita e Pensiero, 2015, pp. 219-232.
  12. ^ Giuseppe Langella, Antonio Fogazzaro e la letteratura cattolica: 1878-1978, in Giulio Ferroni (a cura di), Il contributo italiano alla storia del pensiero. Letteratura, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 504-510, SBN IT\ICCU\IEI\0500244.
  13. ^ Docenti Università Cattolica del Sacro Cuore, su docenti.unicatt.it. URL consultato il 30 marzo 2023.
  14. ^ Modlet - Società italiana per lo studio della modernità letteraria, su Modlet. URL consultato il 30 marzo 2023.
  15. ^ Giuseppe Langella - YouTube, su www.youtube.com. URL consultato il 30 marzo 2023.
  16. ^ a b Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti" – Civitanova Marche (MC) » Domenica alla Scuola SibillA. Giuseppe Langella, su bibliotecazavatti.com. URL consultato il 30 marzo 2023.
  17. ^ Guido Oldani, Il Realismo Terminale, Milano, Mursia, 2010, ISBN 978-88-425-4696-2.
  18. ^ Elena Salibra e Giuseppe Langella (a cura di), La faraona ripiena. Bulimia degli oggetti e Realismo Terminale, Milano, Mursia, 2013, ISBN 978-88-425-5153-9.
  19. ^ Cfr. almeno: Giuseppe Langella, I servi padroni. La tirannia degli oggetti nella civiltà tecnologica, in La Modernità Letteraria, vol. 7, 2014, pp. 27-52.; Giuseppe Langella, Prime notizie sul “Realismo Terminale”, in Oblio, X, n. 38-39, 2020, pp. 60-64.; Giuseppe Langella, La vocazione civile del Realismo Terminale, in Oblio, XII, n. 45, 2022, pp. 219-224.
  20. ^ Luci di posizione. Poesie per il nuovo millennio, Milano, Mursia, 2017, pp. 5-19, SBN IT\ICCU\BVE\0749884.
  21. ^ PontedilegnoPoesia - I totem - Pontedilegno-MirellaCultura, su www.mirellacultura.it. URL consultato il 30 marzo 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]