Utente:Congolandia.g/Sandbox Patrimoni dell'umanità dell'Albania

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I patrimoni dell'umanità dell'Albania sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Albania, la quale è divenuta parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 10 luglio 1989[1].

Al 2020 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono quattro, e altrettante sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. Il primo sito iscritto nella lista è stato nel 1992 l'antica città di Butrinto, durante la sedicesima sessione del comitato del patrimonio mondiale. Nel 2005 il centro storico di Argirocastro è stato iscritto come "Città-museo di Argirocastro"; nel 2008 anche il centro storico di Berat è stato incluso in questo sito che da allora è denominato Centri storici di Berat e Argirocastro. Durante la quarantunesima sessione del comitato nel 2017 due siti sono stati aggiunti al patrimonio seriale transnazionale Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, situati nella valle del fiume Gashi e nella località di Rrajcë. L'ultimo sito aggiunto alla lista è frutto di un'ulteriore estensione di un patrimonio già individuato (in Macedonia del Nord): il Patrimonio naturale e culturale della regione di Ocrida che dal 2019 include anche la sponda albanese del lago omonimo.

Siti del Patrimonio mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Foto Sito Luogo Tipo Anno Descrizione
Butrinto Saranda Culturale
(570; iii)
1992-1999 Butrinto (in latino Buthrōtum) fu un'antica città greca, poi romana e sede vescovile in età tardoantica. Dopo un periodo di abbandono fu occupata dai bizantini, poi dagli Angioini e dai veneziani. Fu infine abbandonata nel tardo Medioevo. Ricco sito archeologico, comprende un teatro greco, un battistero tardoantico, una basilica del IX secolo e fortificazioni che risalgono al periodo della colonia greca e sviluppatesi fino al Medioevo[2].
Centri storici di Berat e Argirocastro Argirocastro, Berat Culturale
(569; iii, iv)
2005-2008 Berat e Argirocastro sono iscritte come raro esempio di un'architettura tipica del periodo ottomano. Berat conserva testimonianze della coesistenza di varie comunità culturali e religiose lungo i secoli; presenta un castello, la maggior parte del quale costruito nel XIII secolo, nonostante le sue origini risalgano al IV secolo a.C. La cittadella conserva molte chiese bizantine, prevalentemente del XIII secolo, ma anche diverse moschee costruite nel XV secolo. Argirocastro ospita una serie di case a due piani costruite nel XVII secolo; la città conserva anche un bazar, una moschea del XVIII secolo, due chiese dello stesso periodo e un imponente castello del XII secolo[3].
Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa Prrenjas, Tropojë
(altri 76 sono in Bandiera dell'Austria Austria, Bandiera del Belgio Belgio, Bandiera della Bulgaria Bulgaria, Bandiera della Croazia Croazia, Bandiera della Germania Germania, Bandiera dell'Italia Italia, Bandiera della Romania Romania, Bandiera della Slovacchia Slovacchia, Bandiera della Slovenia Slovenia, Bandiera della Spagna Spagna e Bandiera dell'Ucraina Ucraina)
Naturale
(1133; ix)
2017 Questo sito transnazionale (condiviso con Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ucraina) comprende l'area del fiume Gashi a Tropojë, nel nord-est del paese, e le antiche faggete di Rrajcë, nella municipalità di Prrenjas, nell'Albania centrale. Il sito documenta e segue la diffusione post-glaciale e l'evoluzione del faggio nel continente europeo, mostrando la più completa serie di foreste pure e miste attraverso una grande varietà di condizioni ambientali[4].
Patrimonio naturale e culturale della regione di Ocrida Pogradec
(condiviso con la Bandiera della Macedonia del Nord Macedonia del Nord)
Misto
(99; i, iii, iv, vii)
2019 Si tratta di un'estensione del sito iscritto in Macedonia del Nord sin dal 1979. L'area circostante la città di Pogradec sulle sponde del Lago di Ocrida fu abitata dagli Illiri nel V secolo a.C., seguiti poi dai romani e dagli slavi. Tracce della strada consolare Via Egnatia sono prova dell'importante ruolo di passaggio svolto dalla regione. Le rovine della Chiesa paeocristiana di Lin, con i suoi mosaici pavimentali, documenta l'antica presenza cristiana. La città di Pogradec rappresenta un esempio di architettura spontanea albanese dei secoli XIX e XX[5].

Siti candidati[modifica | modifica wikitesto]

Foto Sito Luogo Tipo Anno Descrizione
Anfiteatro di Durazzo Durazzo Culturale
(910; iv)
11/10/1996 L'anfiteatro romani di Durazzo fu il più grande della penisola balcanica. Esso ha una forma ellittica con l'asse maggiore di 136 metri ed era alto 20 metri, permettendo di ospitare fino a 20000 spettatori. Dopo il IV secolo d.C. l'anfiteatro cessò di essere utilizzato per il suo scopo originario e venne progressivamente abbandonato. Scavi sistematici nel sito sono cominciate nel 1966[6].
Tombe di Selcë e Poshtme Pogradec Culturale
(909; iii)
11/10/1996 Le tombe illiriche sono situate vicino alla città di Pogradec, presso il villaggio di Selcë e Poshtme (Bassa Selza in italiano). La maggior parte delle tombe furono create nel III secolo a.C. e furono scavate nella roccia. Realizzate inizialmente per dei re illirici, furono successivamente riutilizzate[7].
Antica città di Apollonia Fier Misto
(5585; ii, iii, x)
03/04/2014 La città di Apollonia fu fondata probabilmente nel VI secolo a.C. da coloni greci provenienti da Corfù e Corinto; fiorì nel IV secolo a.C. quando fu un importante centro economico e commerciale, tra le principali città del bacino adriatico. Durante il dominio romano fu uno dei punti d'accesso della Via Egnatia. Per tutta la sua esistenza la cultura e lo sviluppo generale della città mantennero uno spiccato carattere greco, pur mantenendo una stretta relazione con i dintorni illirici. La città fu abbandonata nel Medioevo[8].
Castello di Bashtovë Kavajë Culturale
(6259; iv)
22/05/2017 Secondo fonti ottomane, il castello fu costruito dai veneziani per proteggere alcune importanti vie di comunicazione. Gli ottomani lo conquistarono nel 1478 e avviarono ulteriori modifiche strutturali. Il castello ha una pianta rettangolare, di 60x90 metri, e aveva tre ingressi; due torricircolari e una rettangolare sono ancora oggi conservate[9].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ENFR) Albania, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  2. ^ (ENFR) Butrint, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  3. ^ (ENFR) Historic Centres of Berat and Gjirokastra, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  4. ^ (ENFR) Ancient and Primeval Beech Forests of the Carpathians and Other Regions of Europe, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  5. ^ (ENFR) Natural and Cultural Heritage of the Ohrid region, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  6. ^ (ENFR) L'amphithéâtre de Durres, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  7. ^ (ENFR) Les tombes de la Basse Selca, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  8. ^ (ENFR) The Ancient City of Apollonia, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.
  9. ^ (ENFR) The Castle of Bashtova, su whc.unesco.org. URL consultato il 18 giugno 2020.

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