Trivulzio (famiglia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Trivulzio
Ne te smay
Palato d'oro e di verde
Stato Ducato di Milano
Aurea Repubblica Ambrosiana
Repubblica Transpadana
Repubblica Cisalpina
Repubblica italiana
Regno d'Italia
bandiera Regno Lombardo-Veneto
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Titoli
FondatoreAmbrogio Trivulzio
Data di fondazioneX secolo
Etniaitaliana
Rami cadetti
  • Ramo di Formigara (est. 1543)
  • Ramo di Casteldidone (est. 1549)
  • Ramo di Pizzighettone (est. 1532)
  • Ramo di Vigevano (est. 1567)
  • Ramo di Melzo (est. 1678)
  • Ramo di Borgomanero (est. 1549)
Stemma della famiglia Trivulzio dagli Arazzi Trivulzio al Castello sforzesco.

La nobile e antica famiglia Trivulzio è stata una delle grandi casate di Milano e della Lombardia, originaria dell'attuale Provincia di Pavia (in particolare dal comune di Trivolzio, dal quale hanno preso il cognome), detentrice di numerosi feudi (Melzo, Borgomanero, Retegno, Casteldidone, Vigevano, Mesocco, Codogno, Omate, ecc.), i cui primi membri sono registrati sin dal X secolo. La casata toccò il suo apogeo nella seconda metà del XV secolo, al tempo degli Sforza, che ne favorirono l'ascesa, salvo poi essere traditi dagli stessi Trivulzio, che passarono al servizio dei Re di Francia.

La famiglia ha dato alla storia molti uomini politici, d'arme e diversi ecclesiastici. Giustina Trivulzio, sposa di Sigismondo II d'Este, fu madre di Filippo I d'Este, primo marchese di San Martino.

Gli edifici storici riconducibili ai Trivulzio sono numerosi, importanti e dislocati su un ampio spazio territoriale. Tra questi l'omonimo palazzo sito in Milano di proprietà del Casato dalla fine del Quattrocento, sede della Biblioteca e della Collezione Trivulziana che oggi sono ubicate nel Castello Sforzesco. In tale Palazzo nacque Cristina Trivulzio, poi Principessa Barbiano di Belgiojoso d'Este.

Le spoglie della famiglia Trivulzio riposavano nel mausoleo Trivulzio presso la basilica di San Nazaro in Brolo: disperse nel XVIII secolo, oggi rimangono solo i cenotafi, realizzati da Francesco Briosco e Marco d'Agrate.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Trivulzio a Milano.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto alcuni autori indichino le origini della casata dei Trivulzio tra il X e l'XI secolo, vi sono prove documentarie certe della sua esistenza solo a partire dal XII secolo. Nel 1277 l'arcivescovo Ottone Visconti citò la famiglia tra le 200 del patriziato milanese i cui membri erano autorizzati ad essere creati canonici del duomo di Milano.

Ascesa[modifica | modifica wikitesto]

Nella politica milanese, ad ogni modo, la famiglia si inserì solo a partire dal XV secolo con diversi personaggi di rilievo sia in ambito militare che in ambito amministrativo. Fanno del quartiere di Porta Romana la loro residenza.

XV secolo[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Trivulzio (m. 1423) fu il primo ad entrare nel consiglio dei Decurioni di Milano. Suo figlio, Antonio, intraprese la carriera militare al servizio del duca Filippo Maria Visconti e prese parte come condottiero alla guerra contro la Repubblica di Venezia, venendo nominato commissario ducale a Crema dal 1441 al 1442, passando alla piazzaforte di Ancona sotto il governo di Francesco Sforza, non prima di essere passato dopo la morte del duca Visconti tra i promotori della Repubblica Ambrosiana. Nel 1450 viene incluso nel consiglio ducale per volontà di Francesco Sforza.

Suo figlio sarà il celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio al servizio della Francia nonché principale avversario di Bartolomeo Colleoni.

Albero genealogico della famiglia Trivulzio[modifica | modifica wikitesto]

Sono riportati i membri titolati della famiglia[1].

 Gian Giacomo

Antonia Fagnani
 
     
Giacomello
1465
Isabella Conti
 Pietro
1473
Laura Bossi
 Cristoforo
Frate
 Antonio
1454
Francesca Visconti Aicardi
Michele

Dottore Collegiato
   
       
SIGNORI DI CASTELDIDONE

Erasmo
I signore di Casteldidone
1513
Veronica Cavalcabò
MARCHESI DI PIZZIGHETTONE

Teodoro
marchese di Pizzighettone
*14541532
Bona Bevilacqua


Estinzione del ramo
Luigi
I consignore di Borgomanero
1508
Lucrezia Visconti
Giovanni
I consignore di Borgomanero
1508
Angiola Martinengo
MARCHESI DI VIGEVANO

Gian Giacomo
Il Grande
I marchese di Vigevano
*14471518
1. Margherita Colleoni
2. Beatrice d'Avalos d'Aquino
 Gian Fermo
1491
Margherita Valperga
 Ranieri (detto Renato)
I signore di Formigara
1458
1. Luchina Visconti
2. Taddea Torelli
     
      
Giacomo
II signore di Casteldidone
1536
Bianca Borromeo
 SIGNORI poi CONTI DI BORGOMANERO
Gian Niccolò
*14791512
Paola Gonzaga di Castiglione
 Giorgio
1512
Caterina Trivulzio
Girolamo Teodoro
1524
Antonia Fiorbellina Barbiano di Belgioioso
SIGNORI DI FORMIGARA
    
     
Luigi
1536

Estinzione del ramo
 Gian Francesco
II marchese di Vigevano
*15091573
Giulia Trivulzio
Niccolò
I conte di Vespolate
1599
Girolama Doria
Gian Fermo
I conte di Melzo
*15011556
1. Bianca Cavazzi della Somaglia
2. Caterina Landi
Gian Giacomo Teodoro
1577
1. Laura Gonzaga di Vescovato
2. Ottavia Marliani
    
    
 Gian Giacomo
1567
Antonia d'Avalos d'Aquino d'Aragona


Estinzione del ramo
CONTI DI VESPOLATE
CONTI poi MARCHESI DI MELZO / PRINCIPI DELLA VAL MESOLCINA
nat. legitt.
Paolo Alessandro
1589
1. Anna Savelli
2. Sulpizia Della Torre Rezzonico
 
 
 Giorgio Teodoro
*15851648
Gabriella de' Lazzari
 
 
 Alessandro Teodoro
I marchese di Sesto Ulteriano
*16161693
1. Brigida Maria Secco d'Aragona
2. Violante Visconti di Massino
 
 
 MARCHESI DI SESTO ULTERIANO / PRINCIPI DI MUSOCCO

Membri celebri[modifica | modifica wikitesto]

Rami dei Trivulzio[modifica | modifica wikitesto]

Grande stemma della famiglia Trivulzio, creato per Giangiacomo Teodoro quando venne investito del titolo di Principe della Val Mesolcina.
È composto dagli stemmi e imprese appartenuti ai membri più illustri della famiglia.[3]

Signori di Formigara (1486)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Ranieri (m. 1498), fratello minore del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio.

  • Ranieri (m. 1498), I signore di Formigara, feudo acquistato nel 1486
  • Francesco (m. 1501), II signore di Formigara
  • Renato (m. 1545), III signore di Formigara
Estinzione del ramo

Signori di Casteldidone (1499)[modifica | modifica wikitesto]

  • Erasmo (m. 1513), I signore di Casteldidone (1499-1502)
  • Giacomo (m. 1536), II signore di Casteldidone (1531-1536)
    • Luigi (m. 1536), premorto al padre
Estinzione del ramo

Marchesi di Vigevano (1499)[modifica | modifica wikitesto]

Estinzione del ramo

Marchesi di Pizzighettone (1514)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Teodoro (1454-1532), cugino di primo grado del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio in quanto figlio di Pietro (m. 1473), fratello maggiore di Antonio (m. 1454), padre appunto di Gian Giacomo.

  • Teodoro (1454-1532), I marchese di Pizzighettone
Estinzione del ramo

Signori (1477) poi conti di Borgomanero, poi duchi di Boiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi (m. 1508), I consignore di Borgomanero, con
    • Giovanni (m. 1508), I consignore di Borgomanero
  • Paolo Camillo (m. 1528), II signore di Borgomanero (1508-1513; 1513-1522; 1522-1528), I duca di Boiano, figlio di Giovanni
  • Giovanni (1526-1549), III signore di Borgomanero, II duca di Boiano dal 1531
Estinzione del ramo

Conti di Vespolate (1581)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Niccolò (m. 1599), figlio naturale legittimato di Gianfrancesco, II marchese di Vigevano.

Estinzione del ramo

Conti di Melzo (1532) poi marchesi (1656), principi della Val Mesolcina (1622)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Gianfermo (1501-1556), figlio di Giorgio (m. 1512), figlio a sua volta di Gianfermo (m. 1491), fratello minore di Gian Giacomo, I marchese di Vigevano.

  • Gianfermo (1501-1556), I conte di Melzo
  • Claudio (1538-1591), II conte di Melzo
  • Carlo Emanuele Teodoro (1565-1605), III conte di Melzo, nipote del precedente
  • Giangiacomo Teodoro (1597-1656), cardinale, IV conte di Melzo, I principe della Val Mesolcina
  • Ercole Teodoro (1620-1664), V conte di Melzo, II principe della Val Mesolcina, nipote del precedente
  • Antonio Teodoro (1649-1678), VI conte di Melzo, III principe della Val Mesolcina, I marchese di Melzo (1656)

passaggio del titolo per eredità alla famiglia Gallio che assunse il cognome Trivulzio

Estinzione del ramo

Marchesi di Sesto Ulteriano (1656), principi di Musocco (1885)[modifica | modifica wikitesto]

Il ramo si origina da Alessandro Teodoro, figlio del patrizio milanese Giorgio Teodoro (1585-1648), figlio a sua volta di Paolo Alessandro (m. 1589), figlio naturale legittimato di Gian Giacomo Teodoro (m. 1577), figlio di Girolamo Teodoro (m. 1524), figlio di Gianfermo (m. 1491), fratello del celebre condottiero Gian Giacomo Trivulzio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie
  2. ^ Senato italiano. Scheda.
  3. ^ L Tettoni e F Saladini, Teatro araldico ovvero raccolta generale delle armi ed insegne gentilizie delle più illustri e nobili casate che esisterono un tempo e che tutora fioriscono in tutta l'italia, 1846, pp. [1].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Genealogia dei Trivulzio. (PDF), su bibliomilanoest.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  • La famiglia Trivulzio. (PDF), su fondazionetrivulzio.it. URL consultato il 15 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2015).
Controllo di autoritàVIAF (EN52514201 · CERL cnp00559911 · LCCN (ENsh97004064 · GND (DE120183889 · J9U (ENHE987007282903005171 · WorldCat Identities (ENviaf-52514201
  Portale Storia di famiglia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di storia di famiglia