Terra d'Otranto

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«utta la Terra d'Otranto è fuori di sé. Se ne è andata chissà dove. È una terra nomade, gira su se stessa. A vuoto.»

La Terra d'Otranto è un'antica circoscrizione del Regno di Napoli, costituita in giustizierato e divenuta in seguito provincia del Regno delle due Sicilie. Attualmente appartiene alla regione Puglia.

Terra d'Otranto, una mappa antica

Storia

La Terra d'Otranto comprendeva fin dal XI secolo i territori delle attuali province di Lecce, Taranto e Brindisi (con l'eccezione di Fasano e Cisternino). Fino al 1663 comprendeva anche il territorio di Matera (Basilicata). Il suo capoluogo fu in un primo momento Otranto, ma in epoca normanna (XII secolo) fu sostituita da Lecce. Dopo l'unità d'Italia, la Terra d'Otranto cambiò nome in Provincia di Lecce, e il suo territorio fu diviso nei quattro circondari di Lecce, Gallipoli, Brindisi e Taranto. Il suo smembramento iniziò nel 1923, quando la parte occidentale della Provincia di Lecce si costituì come Provincia dello Jonio (la quale sarebbe stata rinominata Provincia di Taranto nel 1951). Nel 1927 fu invece privata del restante territorio settentrionale, che fu unito a due comuni della Provincia di Bari dell'epoca (Fasano e Cisternino, già appartenenti alla Terra di Bari) per costituire la Provincia di Brindisi.

Geografia

La Terra d'Otranto confinava a nord con la Terra di Bari, ad ovest con la Basilicata, a sud con il mar Ionio e ad est con il mare Adriatico. Si estendeva per circa 140 km dalla cosiddetta "soglia messapica" situata a nord, fino a Santa Maria di Leuca a sud, e mediamente per circa 40 km tra il Golfo di Taranto ad ovest ed il Canale d'Otranto ad est. Conteneva quindi l'intera penisola Salentina, ma anche una parte notevole della Murgia dei Trulli conosciuta come Valle d'Itria e una parte dell'Alta Murgia che declina verso il mar Ionio.

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