Teatro d'ira - Vol. I

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Teatro d'ira - Vol. I
album in studio
ArtistaMåneskin
Pubblicazione19 marzo 2021
Durata29:03
Dischi1
Tracce8
GenereHard rock[1]
EtichettaSony Music, RCA
ProduttoreFabrizio Ferraguzzo, Måneskin
RegistrazioneMulino Recording, Acquapendente (Italia)
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[2]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Francia Francia[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[4]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoBandiera del Brasile Brasile[5]
(vendite: 40 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (5)[6]
(vendite: 250 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia[7]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Polonia Polonia (3)[8]
(vendite: 60 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[9]
(vendite: 30 000+)
Måneskin - cronologia
Album precedente
(2018)
Album successivo
(2023)
Singoli
  1. Vent'anni
    Pubblicato: 30 ottobre 2020
  2. Zitti e buoni
    Pubblicato: 3 marzo 2021
  3. I Wanna Be Your Slave
    Pubblicato: 18 giugno 2021

Teatro d'ira - Vol. I è il secondo album in studio del gruppo musicale italiano Måneskin, pubblicato il 19 marzo 2021 dalla Sony Music e dalla RCA Records.[10]

Il disco, premiato in Ungheria con il Fonogram Award all'album o registrazione internazionale dell'anno di categoria hard rock/metal,[11] è stato posizionato al nono posto della classifica dei venti migliori dischi italiani dell'anno stilata da Rolling Stone Italia.[12]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta della prima parte di un progetto discografico più ampio interamente scritto dai quattro componenti del gruppo. A differenza del precedente Il ballo della vita, il disco è stato registrato interamente in presa diretta al fine di ricreare la stessa atmosfera che i Måneskin hanno provato durante i concerti tenuti negli anni precedenti.[10] Tale concetto è stato ribadito dal gruppo nel corso della presentazione dell'album:[13]

«Ogni brano è stato interamente composto da noi, dalla prima all'ultima nota. Sarà un disco fuori dai canoni, ne siamo consapevoli ma ce ne siamo fottuti per donarvi la versione più sincera e reale di noi stessi, perché la musica è l'unica cosa che conta, e questa volta sarà soltanto lei a parlare. Per ora mettetevi comodi sulle poltrone, il Teatro d'ira sta per alzare il suo sipario.»

Tra gli otto brani presenti vi è Coraline, scritto in una stanza di hotel da David (ispirandosi alla compagna Giorgia Soleri)[14] e Raggi.[15] Riguardo alla scelta del titolo, David ha specificato che esso non rappresenta un omaggio all'omonimo romanzo di Neil Gaiman, bensì trae ispirazione da una storia vera, aggiungendo che la storia narrata non ha alcun lieto fine;[16][17] il testo tratta infatti la vita di una ragazza fragile che sin dalla giovane età non trova il proprio spazio nel quale esprimersi e inizia lentamente a chiudersi in se stessa.[18]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 ottobre 2020 i Måneskin hanno pubblicato il primo singolo Vent'anni,[19] accompagnato una settimana più tardi dal relativo video musicale.[20] Il singolo ha ottenuto un buon successo in Italia, venendo certificato disco di platino dalla FIMI per le oltre 70 000 unità vendute.[21]

Nel mese di dicembre 2020 è stato annunciato il secondo singolo Zitti e buoni in concomitanza con la partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo 2021.[22] Il brano ha successivamente trionfato alla manifestazione, permettendo alla formazione di rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest,[23] evento al quale sono risultati vincitori.[24]

Nel periodo successivo all'Eurovision, il quartetto ha avuto modo di esibirsi in vari programmi televisivi europei durante i quali hanno eseguito sia Zitti e buoni sia il brano I Wanna Be Your Slave.[25][26][27] Quest'ultimo è stato estratto come terzo singolo dall'album inizialmente in Svezia e successivamente anche nel Regno Unito e in Italia.[28][29][30] Il 6 agosto 2021 è uscita una nuova versione del brano realizzata in collaborazione con il cantante statunitense Iggy Pop.[31]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
All Music Italia[32]8+/10
Newsic[33]9/10
Ondarock[1]5/10
Rockol[34]8.5/10
Enrico Silvestrin[35]3.5/10

Teatro d'ira - Vol. 1 ha ricevuto un'accoglienza mista da parte della critica specializzata. Sebbene abbia ottenuto il plauso da siti e riviste come Rockol,[34] Newsic,[33] e Rolling Stone Italia,[12] Ondarock ha assegnato un punteggio di 5 su 10 all'album, riportando che «questo ottetto di brani del primo volume è ancora poco per un verdetto definitivo, ma mostra comunque una qualche crescita rispetto all'esordio, seppure senza particolari entusiasmi».[1] L'attore e divulgatore musicale Enrico Silvestrin ha stroncato l'album assegnandogli una valutazione pari a 3,5/10 e dichiarando che si tratta di «un disco per adolescenti, è l'equivalente di una maglia dei Ramones che compri all'OVS».[35]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio.

  1. Zitti e buoni – 3:14
  2. Coraline – 5:00
  3. Lividi sui gomiti – 2:45
  4. I Wanna Be Your Slave – 2:53
  5. In nome del padre – 3:39
  6. For Your Love – 3:50
  7. La paura del buio – 3:29
  8. Vent'anni – 4:13
Traccia bonus nell'edizione giapponese
  1. I Wanna Be Your Slave (Måneskin & Iggy Pop) – 2:51
Tracce bonus nella Japan Tour Edition
  1. For Your Love (Live @ Roxy Los Angeles)
  2. I Wanna Be Your Slave (Live @ Roxy Los Angeles)
  3. Mammamia (Live @ Roxy Los Angeles)
  4. Beggin' (Live @ Roxy Los Angeles) (Peggy Farina, Bob Gaudio)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo
Produzione

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Teatro d'ira - Vol. I ha debuttato in cima alla Classifica FIMI Album a fronte del successo ottenuto dal gruppo al Festival di Sanremo. Con la successiva vittoria all'Eurovision Song Contest, il disco è entrato in svariate classifiche europee. Negli Stati Uniti d'America l'album ha raggiunto la settima posizione della World Albums Chart stilata da Billboard.[36]

Pur non essendo uscito come singolo, la seconda traccia Coraline ha ottenuto un buon successo, risultato il terzo video più in tendenza su YouTube ed entrando nelle prime cinque posizioni delle classifiche finlandese, greca e lituana a seguito del trionfo del gruppo all'Eurovision Song Contest 2021;[37] in madrepatria è stato inoltre certificato disco di platino dalla Federazione Industria Musicale Italiana.[38] Nel febbraio 2022 lo stesso brano è stato eseguito dal vivo durante la prima serata del Festival di Sanremo 2022.[39]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2021) Posizione
Austria[54] 19
Belgio (Fiandre)[55] 20
Belgio (Vallonia)[56] 70
Danimarca[57] 50
Finlandia[58] 5
Francia[59] 182
Islanda[60] 9
Italia[61] 3
Norvegia[62] 11
Paesi Bassi[63] 14
Polonia[64] 23
Portogallo[65] 89
Spagna[66] 52
Svezia[67] 10
Svizzera[68] 32
Classifica (2022) Posizione
Belgio (Fiandre)[69] 73
Belgio (Vallonia)[70] 112
Italia[71] 14
Lituania[72] 5
Spagna[73] 84
Classifica (2023) Posizione
Italia[74] 70

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Antonio Silvestri, Måneskin Teatro d'ira - Vol. I, su Ondarock. URL consultato il 29 marzo 2021.
  2. ^ (DA) Teatro d'ira - Vol. I, su IFPI Danmark. URL consultato il 4 gennaio 2022.
  3. ^ (FR) Måneskin - Teatro d'ira - Vol. 1 – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  4. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 7 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  5. ^ (PT) Maneskin – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 6 aprile 2023.
  6. ^ Teatro d'ira - Vol. I (certificazione), su FIMI. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  7. ^ (NO) Troféoversikt - 2022, su IFPI Norge. URL consultato il 1º luglio 2022.
  8. ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 24 febbraio 2024. Digitare "Måneskin" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
  9. ^ (SV) M%E5neskin – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 23 settembre 2022.
  10. ^ a b Maneskin: a marzo il nuovo album "Teatro d'ira – Vol.I", su Spettacolo News, 12 febbraio 2021. URL consultato il 16 marzo 2021.
  11. ^ (HU) Fonogram-díjas lett a Måneskin!, su Fonogram. URL consultato il 30 aprile 2022.
  12. ^ a b I 20 migliori album italiani usciti nel 2021, su Rolling Stone Italia, 21 dicembre 2021. URL consultato il 21 dicembre 2021.
  13. ^ Riccardo De Palo, Maneskin, grande attesa per il nuovo album "Teatro d'ira": ecco tutte le anticipazioni, su Il Messaggero, 14 marzo 2021. URL consultato il 16 marzo 2021.
  14. ^ Eleonora Pepe, 'Coraline' dei Måneskin non parla solo di anoressia. Il significato della canzone è più ampio, su Mashable Italia, 4 febbraio 2022. URL consultato il 3 luglio 2022.
  15. ^ Mattia Marzi, Il rock secondo i Maneskin, su Rockol, 22 marzo 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
  16. ^ I Måneskin ci presentano il loro nuovo album: "La vera rivoluzione è essere noi stessi", su Rockon, 17 marzo 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
  17. ^ Alberto Graziola, Maneskin, Teatro d'Ira Vol. 1: conferenza stampa dell'album: "Un'ira catartica, non distruttiva", su soundsblog.it, 17 marzo 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
    «Coraline necessita di una precisazione: non è la storia di un uomo cavaliere che salva la principessa in difficoltà. La favola finisce male, non c'è il lieto fine. È qualcosa di reale, è l'appassimento di questo fiore, di questa ragazza, e il cavaliere è inerme e impotente di fronte a quello che sta succedendo [...] Per quanto riguarda Coraline, non è riferito al cartone, al film. La scelta del nome è puramente musicale, fonetica. La storia è reale, della quale non parlerò, riportata in favola e ognuno può interpretarla come preferisce.»
  18. ^ Vincenzo Nasto, Il significato di Coraline, la favola dei Maneskin sull'adolescenza, senza lieto fine, su Fanpage.it, 22 marzo 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
  19. ^ Mattia Marzi, Ecco cosa hanno fatto i Maneskin a Londra, su Rockol, 30 ottobre 2020. URL consultato il 16 marzo 2021.
  20. ^ Cristian Pedrazzini, Online il videoclip di "Vent'anni", il nuovo singolo dei Måneskin, su spettacolinews.it, 6 novembre 2020. URL consultato il 6 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2021).
  21. ^ "Vent'anni" dei Måneskin è certificato disco di platino!, su MTV, 8 febbraio 2021. URL consultato il 16 marzo 2021.
  22. ^ Vincenzo Nasto, Il significato e il testo di Zitti e buoni, la canzone dei Maneskin a Sanremo 2021, su Fanpage.it, 2 marzo 2021. URL consultato il 7 marzo 2021.
  23. ^ Sanremo 2021, Maneskin: "Ora l'Eurovision", su Adnkronos, 7 marzo 2021. URL consultato il 16 marzo 2021.
  24. ^ (EN) Alex Marshall, Elisabeth Vincentelli, Italy wins the 2021 Eurovision Song Contest., su The New York Times, 22 maggio 2021. URL consultato il 23 maggio 2021.
  25. ^ Antonio Adessi, Eurovision, i Måneskin si esibiscono in Svezia a Lotta på Liseberg (VIDEO), su Eurofestival News, 21 giugno 2021. URL consultato il 15 luglio 2021.
  26. ^ Emanuele Lombardini, Måneskin, esibizione ed intervista al programma "Quotidien" di TMC in Francia (VIDEO), su Eurofestival News, 26 giugno 2021. URL consultato il 15 luglio 2021.
  27. ^ Federico Gallicchio, I Måneskin in Polonia: "L'amore non è mai sbagliato" (VIDEO), su Eurofestival News, 27 giugno 2021. URL consultato il 15 luglio 2021.
  28. ^ (SV) P3:s spellista - Spellista vecka 25 2021, su Sveriges Radio. URL consultato il 18 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2021).
  29. ^ (EN) BBC - Radio 1 - Playlist: Friday 2nd July, su BBC Radio 1. URL consultato il 2 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2021).
  30. ^ Beatrice Capitanio, Måneskin - I Wanna Be Your Slave (Radio Date: 16-07-2021), su EarOne, 13 luglio 2021. URL consultato il 13 luglio 2021.
  31. ^ Adesso è ufficiale: i Måneskin e Iggy Pop faranno un singolo insieme, su Rolling Stone Italia, 4 agosto 2021. URL consultato il 4 agosto 2021.
  32. ^ Fabio Fiume, MANESKIN – IL TEATRO DELL’IRA… DA CUI FUORIESCE TUTTA L’IRA MA NON SOLO, su All Music Italia, 26 marzo 2021. URL consultato il 24 dicembre 2021.
  33. ^ a b Alessia Bisini, Recensione: MANESKIN – "Teatro d’Ira – Vol. 1", su Newsic, 19 marzo 2021. URL consultato il 24 dicembre 2021.
  34. ^ a b Mattia Marzi, Zitti e buoni: i Maneskin suonano davvero. E fanno sul serio., su Rockol, 19 marzo 2021. URL consultato il 19 marzo 2021.
  35. ^ a b Filmato audio RECENSIONE A RICHIESTA: MANESKIN "TEATRO D'IRA, VOL.1" (2021), su YouTube. URL consultato l'8 giugno 2023.
  36. ^ (EN) World Albums - The week of July 31, 2021, su Billboard. URL consultato il 23 agosto 2021.
  37. ^ Maneskin, Coraline è terza fra le tendenze YouTube: il successo dalla band romana, su Il Messaggero, 19 marzo 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
  38. ^ Federico Rossini, Måneskin, è disco d'oro con "I wanna be your slave" e "Coraline", su Eurofestival News, 14 giugno 2021. URL consultato il 15 giugno 2021.
  39. ^ Måneskin, ecco chi è la 'Coraline' che ha fatto piangere Damiano, su la Repubblica, 10 febbraio 2022. URL consultato il 3 luglio 2022.
  40. ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Maneskin - Teatro d'ira vol. I, su Ultratop. URL consultato il 29 luglio 2021.
  41. ^ a b (EN) Måneskin – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 9 aprile 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
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  73. ^ (EN) Top 100 Albums Annual - 2022, su El Portal de Música. URL consultato il 31 gennaio 2023.
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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