Francesco Laudadio: differenze tra le versioni
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| Nazionalità = italiano |
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== Biografia == |
== Biografia == |
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A 18 anni leader del Movimento studentesco di Bari nel 1968, poi dirigente del [[Partito comunista italiano]] fino al 1975. Laureato in filosofia, fratello di [[Felice Laudadio]], si avvicina al [[cinema]] nel [[1976]] lavorando come [[segretario di edizione]] e subito dopo come[[aiuto regista]] di [[Ettore Scola]], [[Pasquale Squitieri]], [[Gianni Serra]] e soprattutto [[Mario Monicelli]]. |
A 18 anni principale leader del Movimento studentesco di Bari nel 1968-70, poi dirigente del [[Partito comunista italiano]] fino al 1975. Laureato in filosofia, fratello di [[Felice Laudadio]], abbandona l'attività politica militante a fine [[1975]] e, trasferitosi da [[Bari]] a [[Roma]], si avvicina al [[cinema]] nel [[1976]] lavorando prima come [[segretario di edizione]] e di [[produzione]] e subito dopo come [[aiuto regista]] di [[Ettore Scola]], [[Alberto Sordi]], [[Pasquale Squitieri]], [[Gianni Serra]] e soprattutto [[Mario Monicelli]]. Nel 1992 fonda la propria [[casa di produzione cinematografica]], la Filmola srl, con la quale coprodurrà alcuni dei film da lui scritti e diretti e avvierà la produzione di altre opere cinematografiche dirette dalla regista tedesca [[Margarethe von Trotta]], fra le quali [[La promessa (film 1995)|La promessa]], film d'apertura del [[Festival del Cinema di Berlino|Festival del cinema di Berlino]] nel [[1995]] e candidato dalla [[Germania]] per il [[Premio Oscar]] nello stesso anno. |
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Dopo aver collaborato alla [[sceneggiatura]] per due film di produzione francese, approda in [[televisione]] come regista di due film e alcuni episodi del serial ''[[Il mastino]]''. Colpito da una grave malattia, che lo porta alla morte a soli 55 anni, sul grande schermo torna per l'ultima volta nel [[2004]] con ''[[Signora]]'', un dramma sentimentale ambientato durante il [[fascismo]]. |
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Nel 2007 è stato pubblicato da [[Sellerio Editore]] il suo romanzo postumo ''Scrivano Ingannamorte'', con una prefazione di [[Andrea Camilleri]] e una postfazione di [[Piero Di Siena]]. Ancora postumo è stato pubblicato dalla Fondazione Francesco Laudadio il suo libro |
Nel 2007 è stato pubblicato da [[Sellerio Editore]] il suo romanzo postumo ''Scrivano Ingannamorte'', con una prefazione di [[Andrea Camilleri]] e una postfazione di [[Piero Di Siena]]. Ancora postumo è stato pubblicato dalla Fondazione Francesco Laudadio, creata in suo onore, il suo libro ''La sirena delle 10. Cronaca dell'organizzazione degli scioperi operai del marzo 1943 a Torino'' con prefazione di [[Maurizio Landini]], introduzione di [[Alexander Hoebel]] e una nota di [[Piero Di Siena]]. Sempre la Fondazione Laudadio ha pubblicato i volumi ''Intifada'' di Francesco Laudadio, [[Giorgio Arlorio]] e [[Emile Habibi]], e ''Francesco Laudadio fra politica e cinema'' di [[Eleonora Zonno]] ([[2007]]). Sull'opera cinematografica di Laudadio sono state incentrate alcune tesi di laurea presso l'[[Università degli Studi Aldo Moro]] di [[Bari]]. |
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==Premi e riconoscimenti== |
==Premi e riconoscimenti== |
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* [[David di Donatello per il miglior regista esordiente]] 1983 |
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== Tributi == |
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Francesco Laudadio (Mola di Bari, 2 gennaio 1950 – Bologna, 6 aprile 2005) è stato un regista cinematografico e televisivo, oltre che scrittore italiano.
Biografia
A 18 anni principale leader del Movimento studentesco di Bari nel 1968-70, poi dirigente del Partito comunista italiano fino al 1975. Laureato in filosofia, fratello di Felice Laudadio, abbandona l'attività politica militante a fine 1975 e, trasferitosi da Bari a Roma, si avvicina al cinema nel 1976 lavorando prima come segretario di edizione e di produzione e subito dopo come aiuto regista di Ettore Scola, Alberto Sordi, Pasquale Squitieri, Gianni Serra e soprattutto Mario Monicelli. Nel 1992 fonda la propria casa di produzione cinematografica, la Filmola srl, con la quale coprodurrà alcuni dei film da lui scritti e diretti e avvierà la produzione di altre opere cinematografiche dirette dalla regista tedesca Margarethe von Trotta, fra le quali La promessa, film d'apertura del Festival del cinema di Berlino nel 1995 e candidato dalla Germania per il Premio Oscar nello stesso anno.
Esordisce alla regia nel 1982 con Grog, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1982, vincitore al Festival di San Sebastian e di un David di Donatello. Autore attento alle problematiche del nostro tempo, in dieci anni firma cinque film di buon interesse e successo, tra i quali Fatto su misura, che affronta un tema scottante come la fecondazione artificiale, Topo Galileo, una delle poche interpretazioni al cinema di Beppe Grillo, e La riffa, girato interamente a Bari e rifacimento di un celebre episodio di Boccaccio '70 con Monica Bellucci nel ruolo che fu di Sophia Loren.
Dopo aver collaborato alla sceneggiatura per due film di produzione francese, approda in televisione come regista di due film e alcuni episodi del serial Il mastino. Colpito da una grave malattia, che lo porta alla morte a soli 55 anni, sul grande schermo torna per l'ultima volta nel 2004 con Signora, un dramma sentimentale ambientato durante il fascismo.
Nel 2007 è stato pubblicato da Sellerio Editore il suo romanzo postumo Scrivano Ingannamorte, con una prefazione di Andrea Camilleri e una postfazione di Piero Di Siena. Ancora postumo è stato pubblicato dalla Fondazione Francesco Laudadio, creata in suo onore, il suo libro La sirena delle 10. Cronaca dell'organizzazione degli scioperi operai del marzo 1943 a Torino con prefazione di Maurizio Landini, introduzione di Alexander Hoebel e una nota di Piero Di Siena. Sempre la Fondazione Laudadio ha pubblicato i volumi Intifada di Francesco Laudadio, Giorgio Arlorio e Emile Habibi, e Francesco Laudadio fra politica e cinema di Eleonora Zonno (2007). Sull'opera cinematografica di Laudadio sono state incentrate alcune tesi di laurea presso l'Università degli Studi Aldo Moro di Bari.
Premi e riconoscimenti
- David di Donatello per il miglior regista esordiente per Grog, 1983
- Gran premio del Pubblico per Grog al Festival di San Sebastian, 1982
- Globo d'oro della stampa estera per Signora, 2005
Tributi
A partire dal 2009 il Bif&st di Bari assegna un Premio intitolato a Francesco Laudadio per la migliore opera prima tra i film del festival.[1]
Filmografìa
Regista
- Grog (anche soggetto e sceneggiatura) (1982)
- L'addio a Enrico Berlinguer (documentario in collaborazione con altri 32 registi) (1984)
- Fatto su misura (anche soggetto e sceneggiatura) (1985)
- Topo Galileo (1987)
- La riffa (anche soggetto e sceneggiatura) (1991)
- Persone perbene (anche soggetto e sceneggiatura) (1992)
- Esercizi di stile (episodio Un addio nel west, anche soggetto e sceneggiatura) (1996)
- L'ultimo concerto (film tv, anche soggetto e sceneggiatura) (1996)
- Il mastino (serie telefilm, co-regia Ugo Fabrizio Giordani (anche soggetto e sceneggiatura) (1997)
- Inviati speciali (film tv, anche soggetto e sceneggiatura) (2001)
- Signora (anche soggetto e sceneggiatura) (2004)
Collaborazioni
- Signore e signori, buonanotte, regia di Ettore Scola, Mario Monicelli, Luigi Comencini e Luigi Magni (assistente regista) (1976)
- Un borghese piccolo piccolo, regia di Mario Monicelli (segretario di edizione) (1977)
- Il prefetto di ferro, regia di Pasquale Squitieri (segretario di edizione) (1977)
- Il nero muove, regia di Gianni Serra (aiuto regista) (1977)
- Viaggio con Anita, regia di Mario Monicelli (aiuto regista)(1978)
- Temporale Rosy, regia di Mario Monicelli (aiuto regista) (1979)
- Camera d'albergo, regia di Mario Monicelli (aiuto regista) (1980)
- La promessa (Les années du mur), regia di Margarethe von Trotta (ideazione e avviamento produzione) (1995)
- Le persone normali non hanno niente di eccezionale (Les gens normaux n'ont rient d'exceptionnel), regia di Laurence Ferreira Barbosa (collaborazione alla sceneggiatura) (1996)
Note
Controllo di autorità | VIAF (EN) 63479975 · ISNI (EN) 0000 0000 7689 8145 · SBN REAV096380 · LCCN (EN) n2008034336 · GND (DE) 1061854019 · BNE (ES) XX4896990 (data) |
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