Hieracium amplexicaule: differenze tra le versioni
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Il nome generico (''Hieracium'') deriva dalla parola [[lingua greca antica|greca]] ''hierax'' o ''hierakion'' (= sparviere, falco). Il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] è stato dato dal botanico francese [[Joseph Pitton de Tournefort]] (1656 - 1708) rifacendosi probabilmente ad alcuni scritti del naturalista romano [[Gaio Plinio Secondo]] (23 - 79) nei quali, secondo la tradizione, i rapaci si servivano di questa pianta per irrobustire la loro vista.<ref>{{cita|Motta 1960|Vol. 2 - pag. 454 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageHI-HY.html|titolo=Botanical names|accesso=16 agosto 2013}}</ref> Il nome specifico (''amplexicaule'') fa riferimento alla tipica forma delle foglie circondanti lo stelo.<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageAB-AM.html|titolo=Botanical names|accesso=9 settembre 2013}}</ref> |
Il nome generico (''Hieracium'') deriva dalla parola [[lingua greca antica|greca]] ''hierax'' o ''hierakion'' (= sparviere, falco). Il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] è stato dato dal botanico francese [[Joseph Pitton de Tournefort]] (1656 - 1708) rifacendosi probabilmente ad alcuni scritti del naturalista romano [[Gaio Plinio Secondo]] (23 - 79) nei quali, secondo la tradizione, i rapaci si servivano di questa pianta per irrobustire la loro vista.<ref>{{cita|Motta 1960|Vol. 2 - pag. 454 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageHI-HY.html|titolo=Botanical names|accesso=16 agosto 2013}}</ref> Il nome specifico (''amplexicaule'') fa riferimento alla tipica forma delle foglie circondanti lo stelo.<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageAB-AM.html|titolo=Botanical names|accesso=9 settembre 2013}}</ref> |
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Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] della pianta è stato proposto da [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]] - 2: 803"''<ref>{{cita web|url=http://www.biodiversitylibrary.org/page/358824|titolo=BHL - Biodiversity Heritage Library|accesso= |
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] della pianta è stato proposto da [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]] - 2: 803"''<ref>{{cita web|url=http://www.biodiversitylibrary.org/page/358824|titolo=BHL - Biodiversity Heritage Library|accesso=4 luglio 2017}}</ref> del 1753.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=214716-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=9 settembre 2013}}</ref> |
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== Descrizione == |
== Descrizione == |
Versione delle 10:51, 4 lug 2017
Lo sparviere a foglie abbraccianti (nome scientifico Hieracium amplexicaule L., 1753) è una pianta erbacea spermatofita dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.
Etimologia
Il nome generico (Hieracium) deriva dalla parola greca hierax o hierakion (= sparviere, falco). Il nome del genere è stato dato dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656 - 1708) rifacendosi probabilmente ad alcuni scritti del naturalista romano Gaio Plinio Secondo (23 - 79) nei quali, secondo la tradizione, i rapaci si servivano di questa pianta per irrobustire la loro vista.[1][2] Il nome specifico (amplexicaule) fa riferimento alla tipica forma delle foglie circondanti lo stelo.[3]
Il binomio scientifico della pianta è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 803"[4] del 1753.[5]
Descrizione
Questa pianta può raggiungere una altezza compresa tra 10 – 50 cm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve ed hanno l'asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. L'Hieracium amplexicaule è vischioso per fitti peli ghiandolari (non piumosi) ed è provvisto di lattice (i vasi latticiferi sono anastomizzati). Questa pianta, priva di stoloni, viene definita di tipo "fillopode" in quanto le foglie basali formano una rosetta e sono presenti alla fioritura.[6][7]
Radici
Le radici sono fittonanti.
Fusto
La parte aerea del fusto è ascendente o eretta e in tutti i casi è robusta; nella parte alta è ramosa con formazioni corimbose. In questa pianta sia le foglie cauline che i capolini sono numerosi. L'acladio (la parte del fusto compresa tra il capolino e la prima ramificazione sottostante) è breve ed è di 2,5 cm. La pubescenza del fusto è di tipo ghiandolare (peli molto fitti) insieme a sparsi peli semplici.
Foglie
Le foglie si dividono in basali e cauline. Le foglie basali forma una rosetta ed hanno una lamina da lineare-spatolata a oblanceolata, il contorno è formato da brevi denti acuti e distanziati. Le foglie cauline hanno delle forme da ovali a lanceolate, la base è allargata e amplissicaule; i bordi sono interi o ondulati o più o meno dentati. La pubescenza delle foglie è di tipo ghiandolare (peli molto fitti) insieme a peli, da abbondanti a sparsi, di tipo stellato. Dimensioni delle foglie basali: larghezza 2 – 3 cm; lunghezza 10 – 15 cm.
Infiorescenza
Le infiorescenze sono composte da 3 - 6 (massimo 30) capolini peduncolati. La pubescenza del peduncolo è di tipo ghiandolare (peli molto fitti) insieme a peli, da abbondanti a sparsi, di tipo stellato. I capolini sono formati da un involucro cilindrico composto da brattee (o squame) disposte su 2 - 4 serie (interne ed esterne) in modo embricato, all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. La pubescenza dell'involucro è di tipo ghiandolare (peli molto fitti) insieme a peli, da abbondanti a sparsi, di tipo stellato. Il ricettacolo, nudo, cioè privo di pagliette a protezione della base dei fiori, è provvisto di fossette dentellate sul bordo e cigliate. Dimensione dell'involucro: larghezza 7 – 9 mm; lunghezza 12 – 16 mm. Diametro del capolino: 30 – 45 mm.
Fiore
I fiori sono tutti del tipo ligulato[8] (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi.
- Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
- * K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[9]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: la corolla è colorata di giallo. I dentelli apicali sono cigliati. Dimensioni delle ligule: larghezza 2 mm; lunghezza 15 – 20 mm.
- Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere alla base sono acute.
- Gineceo: lo stilo giallo è filiforme e peloso sul lato inferiore; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. La superficie stigmatica è interna.[7]
- Fioritura: da maggio ad agosto.
Frutti
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni a forma colonnare sono ristretti alla base, mentre la superficie è provvista di 10 coste che nella parte apicale confluiscono in un orlo anulare. Il pappo è formato da setole semplici, color bianco sporco, disposte su due serie (quelle interne sono più lunghe e più rigide, quelle esterne sono fragili).
Riproduzione
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
- Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita - Ovest Mediterraneo.
- Distribuzione: in Italia è rara e si trova solamente sul continente. Inoltre è presente su tutta la catena alpina. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella Foresta Nera, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei e Alpi Dinariche.[12]
- Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono le rupi e i pendii sassosi. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.[12]
- Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 400 fino a 1900 m s.l.m. (massimo 2600 m s.l.m.); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano e subalpino, e in parte quello alpino e collinare.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]
- Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
- Classe: Asplenietea trichomanis
- Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Sistematica
La famiglia di appartenenza del Hieracium amplexicaule (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[13] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[14]). All'interno della famiglia il genere Hieracium fa parte della sottofamiglia Cichorioideae (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre Cichorieae è una delle 7 tribù della sottofamiglia, e la sottotribù Hieraciinae è una dell 11 sottotribù di Cichorieae.[15] H. amplexicaule appartiene a un genere estremamente polimorfo con maggioranza di specie apomittiche. Di questo genere sono descritte circa 770 specie sessuali e oltre 5200 specie apomittiche[16], delle quali circa 250 e più sono presenti nella flora spontanea italiana.
Hieracium amplexicaule fa parte del sottogenere Hieracium (sinonimo: Euhieracium). È il sottogenere più numeroso distribuito in Eurasia e nel Nord America.[6]
Il numero cromosomico di H. amplexicaule è: 2n = 27.[17]
Polimorfia
La specie di questa voce è a capo di un gruppo polimorfo. Il gruppo comprende una ventina di sottospecie e una dozzina di agamospecie raggruppabili in due serie:[6]
- a) "gruppo" H. amplexicaule L. s.s. caratterizzato dalla presenza di peli ghiandolari fittissimi, mentre i peli semplici sono scarsi o assenti. (appartiene a questo gruppo Hieracium amplexicaule subsp. berardianum (Arv.-Touv.) Zahn - sinonimo: H. berardianum Arv.-Touv.);
- b) "gruppo" H. amplexicaule subsp. pulmonarioides (Vill.) Zahn (sinonimo: H. pulmonarioides (Vill.) Zahn) caratterizzato dalla presenza di peli ghiandolari fittissimi misti a peli semplici abbondanti; questa pubescenza è particolarmente evidente sul bordo e sul picciolo delle foglie e sulla nervatura centrale della faccia inferiore delle foglie.
Alcuni taxon di questo gruppo sono sottospecie o varietà di H. amplexicaule, mentre altri sono considerati "intermediari" (o impropriamente ibridi in quanto queste specie essendo apomittiche non si incrociano e quindi non danno prole feconda) con altre specie. A causa di ciò si pongono dei problemi di sistematica quasi insolubili e per avere uno sguardo d'insieme su questa grande variabilità può essere necessario assumere un diverso concetto di specie. Nella "Flora d'Italia" sono proposte due nuove unità tassonomiche: (1) gruppo-cardinale (insieme di forme elementari di singole serie evolutive come le specie o le agamospecie con proprie combinazioni di caratteri morfologici); (2) gruppo-intermediario (insieme di specie o agamospecie che riuniscono i caratteri morfologici di due o più gruppi-cardinali).[6]
Sottospecie
Per questa specie sono riconosciute le seguenti sottospecie, alcune delle quali sono presenti nella flora spontanea italiana:[18][19]
Sottospecie | Autore e anno | Distribuzione italiana | Distribuzione euro-mediterranea |
---|---|---|---|
amplexicaule | Presente | Europa occidentale e Marocco | |
atlanticum | (Fr.) Zahn (1921) | Algeria e Marocco | |
attracticaule | (Arv.-Touv.) Greuter (2007) | Spagna | |
balleyanum | Zahn (1921) | Francia | |
belveriense | (Arv.-Touv. & Gaut.) Zahn (1921) | Spagna | |
berardianoides | Zahn (1921) | Presente | Francia |
berardianum | (Arv.-Touv.) Zahn (1901) | Presente | Europa occidentale e Marocco |
cadinense | (Evers) Zahn (1921) | Presente | zona alpina |
chenevardianum | Zahn (1905) | Presente | Europa occidentale |
euplecum | (Sudre) Zahn (1921) | Francia | |
fouresii | (Sudre) Zahn (1921) | Francia | |
neopetraeum | Zahn (1921) | Presente | |
olivicolor | Jahand. & Zahn (1925) | Marocco | |
peyerimhoffii | (Maire) Zahn (1923) | Algeria | |
pseudocerinthoides | (Arv.-Touv.) Zahn (1936) | Francia e Marocco | |
pseudoligusticum | (Gremli) Zahn (1905) | Presente | Svizzera e Francia |
pulmonarioides | (Vill.) Zahn (1905) | Presente | Europa occidentale |
segranum | (Arv.-Touv.) Zahn (1923) | Spagna | |
shuttleworthianum | (Rouy) Zahn (1923) | Francia | |
sonchophyllum | (Arv.-Touv. & Cadevall) Zahn (1923) | Francia e Spagna | |
spelaeum | (Arv.-Touv.) Zahn (1905) | Presente | Europa occidentale |
Alla lista precedente vanno aggiunte altre due sottospecie riconosciute valide solamente da alcune checklist:[20]
- Hieracium amplexicaule subsp. blanci (J.Serres) Zahn
- Hieracium amplexicaule subsp. petraeum (Bluff & Fingerh.) Zahn
Intermediari (o ibridi)
Sandro Pignatti nella Flora d'talia descrive alcuni intermediari con altri gruppi (lawsonii, humile e altri). L'elenco seguente descrive alcuni di questi intermediari presenti in Italia.[6]
Specie | Autore e anno | Taxa inclusi | Distribuzione italiana | Distribuzione euro-mediterranea | Si ibrida con: |
---|---|---|---|---|---|
Hieracium pseudocerinthe | (Gaudin) W. D. J. Koch (1843) | 6 sottospecie | Alpi Occidentali | Europa occidentale | H. lawsonii Vill. |
Hieracium pedemontanum | Burnat & Gremli (1883) | Alpi Piemontesi | Francia | H. tomentosum L. | |
Hieracium urticaceum | Arv.-Touv. & Ravaud (1876) | 6 sottospecie | Alpi Marittime | Francia e Svizzera | H. humile Jacq. |
Hieracium viscosum | Arv.-Touv. (1876) | 8 sottospecie | Alpi Marittime | Europa occidentale e Marocco | H. prenanthoides Vill. |
Hieracium arpadianum | Zahn (1907) | 5 sottospecie | Alpi Marittime | Spagna e Penisola balcanica | H. juranum Rapin |
Alcuni di questi "intermediari" (H. pseudocerinthe) si distinguono per le foglie olivacee con perimetro sia dentellato che intero e per la pubescenza formata da fitti peli ghiandolari mentre quelli semplici sono pochi o assenti.
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[21][22]
- Catonia cordifolia Moench
- Hieracium amplexicaule subsp. petraeum (Bluff & Fingerh.) Zahn (sinonimo della sottospecie berardianum)
- Hieracium amplexicaule subsp. speluncarum (Arv.-Touv.) Zahn (sinonimo della sottospecie spelaeum)
- Hieracium amplexicaule subsp. tappeineri (Murr & Zahn) Dalla Torre & Sarnth.
- Hieracium amplexicaule var. amplexicaule
- Hieracium amplexicaule var. glutinosum Arv.-Touv.
- Hieracium amplexicaule var. spisciense Zahn
- Hieracium amplexicaule var. spelaeum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie spelaeum)
- Hieracium amplexicaule var. tappeineri Murr & Zahn
- Hieracium atlanticum Fr. (sinonimo della sottospecie atlanticum)
- Hieracium attracticaule Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie attracticaule)
- Hieracium balsameum Asso
- Hieracium belveriense Arv.-Touv. & Gaut. (sinonimo della sottospecie belveriense)
- Hieracium berardianum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie berardianum)
- Hieracium berardianum Arv.-Touv. var. derbezianum Belli (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium berardianum Arv.-Touv. var. pseudocerinthoides Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie pseudocerinthoides)
- Hieracium cadinense Evers (sinonimo della sottospecie cadinense)
- Hieracium chenevardianum (Zahn) Prain (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium derbezianum (Belli) Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium dioscorideum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium euplecum Sudre (sinonimo della sottospecie euplecum)
- Hieracium fouresii Sudre (sinonimo della sottospecie fouresii)
- Hieracium petraeum Bluff & Fingerh. (sinonimo della sottospecie berardianum)
- Hieracium petrophilum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie berardianum)
- Hieracium peyerimhoffii Maire (sinonimo della sottospecie peyerimhoffii)
- Hieracium pseudocerinthoides (Arv.-Touv.) Arv.-Touv. & Gaut. (sinonimo della sottospecie pseudocerinthoides)
- Hieracium pulmonarioides (Vill.) Zahn (sinonimo della sottospecie pulmonarioides)
- Hieracium pulmonarioides (Vill.) Zahn subsp. belveriense (Arv.-Touv. & Gaut.) Greuter (sinonimo della sottospecie belveriense)
- Hieracium pulmonarioides (Vill.) Zahn subsp. chenevardianum (Zahn) Greuter (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium pulmonarioides (Vill.) Zahn subsp. spelaeum (Arv.-Touv.) Greuter (sinonimo della sottospecie spelaeum)
- Hieracium segranum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie segranum)
- Hieracium shuttleworthianum Rouy (sinonimo della sottospecie shuttleworthianum)
- Hieracium sonchophyllum Arv.-Touv. & Cadevall (sinonimo della sottospecie sonchophyllum)
- Hieracium speluncarum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie spelaeum)
- Hieracium tappeineri (Murr & Zahn) Prain
- Hieracium valbusanum Arv.-Touv. & Belli (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
- Hieracium vidalianum Arv.-Touv. (sinonimo della sottospecie chenevardianum)
Note
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 454
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 16 agosto 2013.
- ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 9 settembre 2013.
- ^ BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 4 luglio 2017.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 9 settembre 2013.
- ^ a b c d e Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 307
- ^ a b Judd 2007, pag. 523
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 12
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1
- ^ Conti et al. 2005, pag. 105
- ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 698
- ^ Judd 2007, pag. 520
- ^ Strasburger 2007, pag. 858
- ^ Funk & Susanna, pag. 348
- ^ Kilian 2009, pag. 354
- ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato l'11 settembre 2013.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 2 settembre 2013.
- ^ Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu. URL consultato il 4 settembre 2013.
- ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 10 settembre 2013.
- ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato l'11 settembre 2013.
- ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato l'11 settembre 2013.
Bibliografia
- Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp.171-189.
- Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782.
- Norbert Kilian, Birgit Gemeinholzer and Hans Walter Lack, Cichorieae Cap.24 (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp.343-383.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 2, 1960, pag. 454.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 194, Berlin, Heidelberg, 2007.
- Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu, p. Hieracium amplexicaule. URL consultato il 10 settembre 2013.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Hieracium amplexicaule Cichorieae Portal - Checklist Database
- Hieracium amplexicaule Global Compositae Checklist Database
- Hieracium amplexicaule IPNI Database
- Hieracium amplexicaule EURO MED - PlantBase Checklist Database