Giovanni Aiello: differenze tra le versioni

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Nel 2012 le indagini ricevettero un nuovo impulso dal pentito calabrese [[Nino Lo Giudice]] il quale affermò che Giovanni Aiello era una sorta di "cerniera" tra [[Cosa nostra|Cosa Nostra]], [['Ndrangheta]] e [[Servizi segreti italiani|servizi segreti]] deviati ed aveva saputo che era coinvolto nella [[strage di via dei Georgofili]] a [[Firenze]], nell'[[attentato di via Fauro]] a [[Maurizio Costanzo]] e nel [[fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma]]<ref>{{cita web|url= http://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-borsellino-quater/62595-processo-borsellino-quater-udienza-del-19-ottobre-16.html |titolo= Lo Giudice: "Aiello coinvolto nelle stragi di Firenze e Roma" |sito= AntiMafiaDuemila }}</ref>. Lo Giudice ha però ritrattato tali dichiarazioni ed è tornato a ribadirle in un secondo momento<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/gli-inserti-del-foglio/2016/08/29/news/farfalloni-di-stato-103306/|titolo=Farfalloni di stato|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>. Sempre nello stesso anno, ha iniziato a collaborare con la giustizia anche Consolato Villani, ex braccio destro di Lo Giudice, il quale affermò di aver visto più volte il suo capo in compagnia di "faccia da mostro", da lui riconosciuto in Aiello, che a suo dire sarebbe coinvolto in tutte le stragi degli [[Anni 1990|anni '90]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/bordin-line/2016/06/01/news/il-pentito-consolato-villani-e-la-pista-calabrese-96759/|titolo=Il pentito Consolato Villani e la pista calabrese|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://livesicilia.it/2016/06/02/pentito-stragi-capaci-mafia-villani-palermo-caltanissetta/|titolo=Le stragi di mafia e il pentito{{!}} Nuova spaccatura tra le Procure|sito=Live Sicilia|data=2 giugno 2016|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/18/ndrangheta-stragista-il-pentito-villani-ho-incontrato-faccia-da-mostro-omicidi-dei-carabinieri-pilotati-da-altri/4047469/|titolo='Ndrangheta stragista, il pentito Villani: "Ho incontrato Faccia da mostro. Omicidi dei carabinieri? Pilotati da altri"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=18 dicembre 2017|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref>. Anche il pentito catanese Giuseppe Di Giacomo (ex boss del [[clan Laudani]]) ha affermato che il suo capo Gaetano Laudani aveva rapporti con un poliziotto dal viso sfregiato che frequentava un campo di addestramento dell'[[organizzazione Gladio]] in [[Sardegna]]<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/66797-delitto-agostino-aiello-paolilli-e-quell-ombra-di-gladio.html Delitto Agostino: Aiello, Paolilli e quell'ombra di Gladio]</ref>, che si accompagnava spesso ad una donna, identificata in [[Virginia Gargano]], agente segreta napoletana ''Stay Behind'' addestrata ad [[Alghero]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/05/03/news/donna_stragi_siciliane_faccia_da_mostro-299165176/|titolo=Ecco chi è la donna del mistero nelle stragi siciliane: per la prima volta svelata la sua identità|autore=Lirio Abbate|sito=L'Espresso|data=3 maggio 2021|lingua=it|accesso=0 giugno 20211}}</ref>. Tali accuse portarono all'iscrizione nel registro degli indagati presso le Procure di [[Palermo]] (per l'omicidio dell'agente [[Antonino Agostino|Agostino]] e della moglie<ref name=":1" />), [[Reggio Calabria]] (nel procedimento "''<nowiki/>'Ndrangheta stragista''" per gli omicidi dei carabinieri [[Antonino Fava (carabiniere)|Fava]] e [[Vincenzo Garofalo (carabiniere)|Garofalo]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/giustizia/2017/08/29/news/la-surreale-storia-di-faccia-da-mostro-libero-da-vivo-e-arrestato-da-morto-150199/|titolo=La surreale storia di|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=25 giugno 2021}}</ref>) e [[Catania]] (per [[concorso esterno in associazione mafiosa]] in base alle accuse di Di Giacomo<ref name=":0" />), anche se l'interessato negò sempre di essere "faccia da mostro" e di aver avuto un ruolo nei fatti di cui era accusato: a sua detta, come dichiarato in un'intervista televisiva, era stato coinvolto da giovane solamente nel [[Piano Solo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/05/news/mafia_nel_rifugio_di_faccia_da_mostro_non_sono_io_il_killer_di_stato-72726909/|titolo=Mafia, nel rifugio di Faccia da mostro: "Non sono io il killer di Stato"|sito=la Repubblica|data=5 dicembre 2013|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/08/stragi-di-mafia-per-pm-ha-nome-faccia-da-mostro-cerniera-tra-stato-e-cosa-nostra/736287/|titolo=Stragi: per i pm ha un nome "Faccia da mostro", cerniera tra Stato e mafia|sito=Il Fatto Quotidiano|data=8 ottobre 2013|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>
Nel 2012 le indagini ricevettero un nuovo impulso dal pentito calabrese [[Nino Lo Giudice]] il quale affermò che Giovanni Aiello era una sorta di "cerniera" tra [[Cosa nostra|Cosa Nostra]], [['Ndrangheta]] e [[Servizi segreti italiani|servizi segreti]] deviati ed aveva saputo che era coinvolto nella [[strage di via dei Georgofili]] a [[Firenze]], nell'[[attentato di via Fauro]] a [[Maurizio Costanzo]] e nel [[fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma]]<ref>{{cita web|url= http://www.antimafiaduemila.com/dossier/processo-borsellino-quater/62595-processo-borsellino-quater-udienza-del-19-ottobre-16.html |titolo= Lo Giudice: "Aiello coinvolto nelle stragi di Firenze e Roma" |sito= AntiMafiaDuemila }}</ref>. Lo Giudice ha però ritrattato tali dichiarazioni ed è tornato a ribadirle in un secondo momento<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/gli-inserti-del-foglio/2016/08/29/news/farfalloni-di-stato-103306/|titolo=Farfalloni di stato|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>. Sempre nello stesso anno, ha iniziato a collaborare con la giustizia anche Consolato Villani, ex braccio destro di Lo Giudice, il quale affermò di aver visto più volte il suo capo in compagnia di "faccia da mostro", da lui riconosciuto in Aiello, che a suo dire sarebbe coinvolto in tutte le stragi degli [[Anni 1990|anni '90]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/bordin-line/2016/06/01/news/il-pentito-consolato-villani-e-la-pista-calabrese-96759/|titolo=Il pentito Consolato Villani e la pista calabrese|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://livesicilia.it/2016/06/02/pentito-stragi-capaci-mafia-villani-palermo-caltanissetta/|titolo=Le stragi di mafia e il pentito{{!}} Nuova spaccatura tra le Procure|sito=Live Sicilia|data=2 giugno 2016|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/18/ndrangheta-stragista-il-pentito-villani-ho-incontrato-faccia-da-mostro-omicidi-dei-carabinieri-pilotati-da-altri/4047469/|titolo='Ndrangheta stragista, il pentito Villani: "Ho incontrato Faccia da mostro. Omicidi dei carabinieri? Pilotati da altri"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=18 dicembre 2017|lingua=it|accesso=23 luglio 2021}}</ref>. Anche il pentito catanese Giuseppe Di Giacomo (ex boss del [[clan Laudani]]) ha affermato che il suo capo Gaetano Laudani aveva rapporti con un poliziotto dal viso sfregiato che frequentava un campo di addestramento dell'[[organizzazione Gladio]] in [[Sardegna]]<ref>[http://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/66797-delitto-agostino-aiello-paolilli-e-quell-ombra-di-gladio.html Delitto Agostino: Aiello, Paolilli e quell'ombra di Gladio]</ref>, che si accompagnava spesso ad una donna, identificata in [[Virginia Gargano]], agente segreta napoletana ''Stay Behind'' addestrata ad [[Alghero]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/05/03/news/donna_stragi_siciliane_faccia_da_mostro-299165176/|titolo=Ecco chi è la donna del mistero nelle stragi siciliane: per la prima volta svelata la sua identità|autore=Lirio Abbate|sito=L'Espresso|data=3 maggio 2021|lingua=it|accesso=10 giugno 2021}}</ref>. Tali accuse portarono all'iscrizione nel registro degli indagati presso le Procure di [[Palermo]] (per l'omicidio dell'agente [[Antonino Agostino|Agostino]] e della moglie<ref name=":1" />), [[Reggio Calabria]] (nel procedimento "''<nowiki/>'Ndrangheta stragista''" per gli omicidi dei carabinieri [[Antonino Fava (carabiniere)|Fava]] e [[Vincenzo Garofalo (carabiniere)|Garofalo]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/giustizia/2017/08/29/news/la-surreale-storia-di-faccia-da-mostro-libero-da-vivo-e-arrestato-da-morto-150199/|titolo=La surreale storia di|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=25 giugno 2021}}</ref>) e [[Catania]] (per [[concorso esterno in associazione mafiosa]] in base alle accuse di Di Giacomo<ref name=":0" />), anche se l'interessato negò sempre di essere "faccia da mostro" e di aver avuto un ruolo nei fatti di cui era accusato: a sua detta, come dichiarato in un'intervista televisiva, era stato coinvolto da giovane solamente nel [[Piano Solo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/05/news/mafia_nel_rifugio_di_faccia_da_mostro_non_sono_io_il_killer_di_stato-72726909/|titolo=Mafia, nel rifugio di Faccia da mostro: "Non sono io il killer di Stato"|sito=la Repubblica|data=5 dicembre 2013|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/08/stragi-di-mafia-per-pm-ha-nome-faccia-da-mostro-cerniera-tra-stato-e-cosa-nostra/736287/|titolo=Stragi: per i pm ha un nome "Faccia da mostro", cerniera tra Stato e mafia|sito=Il Fatto Quotidiano|data=8 ottobre 2013|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>


Nel [[2014]] iniziarono a collaborare con la giustizia Vito e Giovanna Galatolo, figli del ''boss'' Vincenzo (uno degli esecutori materiali degli omicidi di [[Carlo Alberto dalla Chiesa]], [[Ninni Cassarà]] e [[Rocco Chinnici]] e dell'attentato all'Addaura), i quali riconobbero fotograficamente Aiello e rivelarono che partecipava a ''summit'' mafiosi a casa loro insieme a [[Bruno Contrada]]<ref name=":52">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2014/07/09/news/bombe_omicidi_e_stragi_in_sicilia_ecco_tutte_le_accuse_a_faccia_da_mostro-91071602/|titolo=Bombe, omicidi e stragi in Sicilia: ecco tutte le accuse a 'faccia da mostro'|sito=la Repubblica|data=9 luglio 2014|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>, che era già stato condannato per [[Concorso esterno in associazione di tipo mafioso|concorso esterno in associazione mafiosa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/22/faccia-da-mostro-dopo-la-morte-la-procura-di-reggio-calabria-sequestra-casa-barca-e-il-cellulare-di-giovanni-aiello/3810590/|titolo=Faccia da mostro, dopo la morte la procura di Reggio Calabria sequestra casa, barca e il cellulare di Giovanni Aiello|data=22 agosto 2017|accesso=2 giugno 2020|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]}}</ref>. Aiello e Contrada sarebbero stati soprannominati "il bruciato e lo zoppo", per via del volto sfigurato del primo e della gamba del secondo.<ref>[https://www.lanuovasardegna.it/regione/2014/07/16/news/faccia-da-mostro-mesina-e-il-conflitto-a-fuoco-che-non-ci-fu-1.9606328 ''“Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu'']</ref><ref>[https://www.lanuovasardegna.it/regione/2014/07/16/news/faccia-da-mostro-mesina-e-il-conflitto-a-fuoco-che-non-ci-fu-1.9606328/amp/ “Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu]</ref><ref>[https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2014/07/16/NU_08_01.html "Faccia da mostro", Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu - La Nuova Sardegna]</ref>
Nel [[2014]] iniziarono a collaborare con la giustizia Vito e Giovanna Galatolo, figli del ''boss'' Vincenzo (uno degli esecutori materiali degli omicidi di [[Carlo Alberto dalla Chiesa]], [[Ninni Cassarà]] e [[Rocco Chinnici]] e dell'attentato all'Addaura), i quali riconobbero fotograficamente Aiello e rivelarono che partecipava a ''summit'' mafiosi a casa loro insieme a [[Bruno Contrada]]<ref name=":52">{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2014/07/09/news/bombe_omicidi_e_stragi_in_sicilia_ecco_tutte_le_accuse_a_faccia_da_mostro-91071602/|titolo=Bombe, omicidi e stragi in Sicilia: ecco tutte le accuse a 'faccia da mostro'|sito=la Repubblica|data=9 luglio 2014|lingua=it|accesso=24 giugno 2021}}</ref>, che era già stato condannato per [[Concorso esterno in associazione di tipo mafioso|concorso esterno in associazione mafiosa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/22/faccia-da-mostro-dopo-la-morte-la-procura-di-reggio-calabria-sequestra-casa-barca-e-il-cellulare-di-giovanni-aiello/3810590/|titolo=Faccia da mostro, dopo la morte la procura di Reggio Calabria sequestra casa, barca e il cellulare di Giovanni Aiello|data=22 agosto 2017|accesso=2 giugno 2020|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]}}</ref>. Aiello e Contrada sarebbero stati soprannominati "il bruciato e lo zoppo", per via del volto sfigurato del primo e della gamba del secondo.<ref>[https://www.lanuovasardegna.it/regione/2014/07/16/news/faccia-da-mostro-mesina-e-il-conflitto-a-fuoco-che-non-ci-fu-1.9606328 ''“Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu'']</ref><ref>[https://www.lanuovasardegna.it/regione/2014/07/16/news/faccia-da-mostro-mesina-e-il-conflitto-a-fuoco-che-non-ci-fu-1.9606328/amp/ “Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu]</ref><ref>[https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2014/07/16/NU_08_01.html "Faccia da mostro", Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu - La Nuova Sardegna]</ref>

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Giovanni Aiello
NascitaMontauro, 3 febbraio 1946
MorteMontauro, 21 agosto 2017
Cause della morteInfarto
EtniaItaliana
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataForze di polizia italiane
CorpoPolizia di Stato
GradoAgente
Altre caricheCoinvolto in crimini mafiosi
voci di militari presenti su Wikipedia

Giovanni Pantaleone Aiello (Montauro, 3 febbraio 1946Montauro, 21 agosto 2017) è stato un poliziotto italiano, detto faccia da mostro, per il viso sfigurato da un colpo di fucile[1].

Biografia

Si arruola in Polizia come agente nel 1963. Nel 1969 rimane sfigurato al volto nel corso di un conflitto a fuoco in Sardegna contro la banda di Graziano Mesina.[2][3] Trasferito a Cosenza e poi presso la Squadra Mobile di Palermo, all'epoca guidata da Bruno Contrada, venne congedato nel 1976 e da allora dichiara di non aver più messo piede nel capoluogo siciliano[4].

Le accuse dei collaboratori di giustizia

Nel 2009 Giovanni Aiello venne identificato come "faccia da mostro" dal procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia Gianfranco Donadio (delegato dall'allora Procuratore Nazionale Pietro Grasso di seguire le indagini sulle stragi del '92)[5] grazie al riconoscimento fotografico operato dai collaboratori di giustizia Vito Lo Forte e Francesco Marullo, che associarono il suo nome ad eventi oscuri della storia siciliana: l'attentato dell'Addaura a Giovanni Falcone, la morte di Paolo Borsellino nella strage di via D'Amelio, il delitto del commissario Ninni Cassarà e del suo amico Roberto Antiochia, l'esecuzione del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie Ida[4]. Si è indagato inoltre sui suoi rapporti con la mafia catanese e quella calabrese, con terroristi della destra eversiva tra cui Pierluigi Concutelli[6].

Sempre nel 2009, la Procura di Caltanissetta iscrisse Aiello nel registro degli indagati per il suo presunto ruolo nell'attentato dell'Addaura e nelle stragi di Capaci e via d'Amelio[7] ma l'indagine venne archiviata nel 2012 perché non si trovarono conferme al racconto di Lo Forte e Marullo, pur sostenendo che «molteplici altre circostanze inducono a identificare il soggetto di cui hanno parlato i collaboratori Lo Forte e Marullo nella persona dell'odierno indagato».[4][8]

Nel 2012 le indagini ricevettero un nuovo impulso dal pentito calabrese Nino Lo Giudice il quale affermò che Giovanni Aiello era una sorta di "cerniera" tra Cosa Nostra, 'Ndrangheta e servizi segreti deviati ed aveva saputo che era coinvolto nella strage di via dei Georgofili a Firenze, nell'attentato di via Fauro a Maurizio Costanzo e nel fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma[9]. Lo Giudice ha però ritrattato tali dichiarazioni ed è tornato a ribadirle in un secondo momento[10]. Sempre nello stesso anno, ha iniziato a collaborare con la giustizia anche Consolato Villani, ex braccio destro di Lo Giudice, il quale affermò di aver visto più volte il suo capo in compagnia di "faccia da mostro", da lui riconosciuto in Aiello, che a suo dire sarebbe coinvolto in tutte le stragi degli anni '90[11][12][13]. Anche il pentito catanese Giuseppe Di Giacomo (ex boss del clan Laudani) ha affermato che il suo capo Gaetano Laudani aveva rapporti con un poliziotto dal viso sfregiato che frequentava un campo di addestramento dell'organizzazione Gladio in Sardegna[14], che si accompagnava spesso ad una donna, identificata in Virginia Gargano, agente segreta napoletana Stay Behind addestrata ad Alghero[15]. Tali accuse portarono all'iscrizione nel registro degli indagati presso le Procure di Palermo (per l'omicidio dell'agente Agostino e della moglie[16]), Reggio Calabria (nel procedimento "'Ndrangheta stragista" per gli omicidi dei carabinieri Fava e Garofalo[3]) e Catania (per concorso esterno in associazione mafiosa in base alle accuse di Di Giacomo[15]), anche se l'interessato negò sempre di essere "faccia da mostro" e di aver avuto un ruolo nei fatti di cui era accusato: a sua detta, come dichiarato in un'intervista televisiva, era stato coinvolto da giovane solamente nel Piano Solo.[17][18]

Nel 2014 iniziarono a collaborare con la giustizia Vito e Giovanna Galatolo, figli del boss Vincenzo (uno degli esecutori materiali degli omicidi di Carlo Alberto dalla Chiesa, Ninni Cassarà e Rocco Chinnici e dell'attentato all'Addaura), i quali riconobbero fotograficamente Aiello e rivelarono che partecipava a summit mafiosi a casa loro insieme a Bruno Contrada[19], che era già stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa[20]. Aiello e Contrada sarebbero stati soprannominati "il bruciato e lo zoppo", per via del volto sfigurato del primo e della gamba del secondo.[21][22][23]

Nel 2016, nel corso di un confronto all'americana disposto dal gip di Palermo, Vincenzo Agostino (padre dell'agente Antonino Agostino, ucciso nel 1989) riconobbe Aiello come l'uomo con la faccia butterata che andava in cerca del figlio prima del suo omicidio[16].

È morto all'età di 71 anni a causa di un infarto mentre cercava di portare a riva la propria barca[24]. La Procura di Catanzaro dispose l'autopsia sul corpo, che accertò il decesso per cause naturali[25].

Bibliografia

Note

  1. ^ Sandro Ruotolo, Faccia da mostro, chi è il poliziotto 007 coinvolto in omicidi, stragi di mafia e altri misteri, su fanpage.it, 11 maggio 2018. URL consultato il 2 giugno 2020.
  2. ^ Mafia, nel rifugio di Faccia da mostro: "Non sono io il killer di Stato", su la Repubblica, 5 dicembre 2013. URL consultato il 7 agosto 2021.
  3. ^ a b La surreale storia di, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 25 giugno 2021.
  4. ^ a b c Stragi: per i pm ha un nome "Faccia da mostro", cerniera tra Stato e mafia, su Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2013. URL consultato il 24 giugno 2021.
  5. ^ Blog | Esclusivo/2 Stragi mafiose: L’atto di impulso investigativo della Dna su “faccia di mostro” scompare nella Procura di Palermo, su Guardie o ladri, 16 novembre 2016. URL consultato il 25 luglio 2021.
  6. ^ La Repubblica
  7. ^ Bombe, omicidi e stragi in Sicilia: ecco tutte le accuse a 'faccia da mostro', su la Repubblica, 9 luglio 2014. URL consultato il 24 giugno 2021.
  8. ^ Relazione di minoranza sulla morte di Attilio Manca, Doc. XXIII, n. 45-bis - Atti Parlamentari, su camera.it, Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere - XVII Legislatura.
  9. ^ Lo Giudice: "Aiello coinvolto nelle stragi di Firenze e Roma", su AntiMafiaDuemila.
  10. ^ Farfalloni di stato, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 24 giugno 2021.
  11. ^ Il pentito Consolato Villani e la pista calabrese, su www.ilfoglio.it. URL consultato il 23 luglio 2021.
  12. ^ Le stragi di mafia e il pentito| Nuova spaccatura tra le Procure, su Live Sicilia, 2 giugno 2016. URL consultato il 23 luglio 2021.
  13. ^ 'Ndrangheta stragista, il pentito Villani: "Ho incontrato Faccia da mostro. Omicidi dei carabinieri? Pilotati da altri", su Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2017. URL consultato il 23 luglio 2021.
  14. ^ Delitto Agostino: Aiello, Paolilli e quell'ombra di Gladio
  15. ^ a b Lirio Abbate, Ecco chi è la donna del mistero nelle stragi siciliane: per la prima volta svelata la sua identità, su L'Espresso, 3 maggio 2021. URL consultato il 10 giugno 2021.
  16. ^ a b Omicidio Agostino, il padre dell'agente riconosce l'ex poliziotto Giovanni Aiello: "E' lui Faccia da mostro", su Il Fatto Quotidiano, 26 febbraio 2016. URL consultato il 24 giugno 2021.
  17. ^ Mafia, nel rifugio di Faccia da mostro: "Non sono io il killer di Stato", su la Repubblica, 5 dicembre 2013. URL consultato il 24 giugno 2021.
  18. ^ Stragi: per i pm ha un nome "Faccia da mostro", cerniera tra Stato e mafia, su Il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2013. URL consultato il 24 giugno 2021.
  19. ^ Bombe, omicidi e stragi in Sicilia: ecco tutte le accuse a 'faccia da mostro', su la Repubblica, 9 luglio 2014. URL consultato il 24 giugno 2021.
  20. ^ Faccia da mostro, dopo la morte la procura di Reggio Calabria sequestra casa, barca e il cellulare di Giovanni Aiello, in Il Fatto Quotidiano, 22 agosto 2017. URL consultato il 2 giugno 2020.
  21. ^ “Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu
  22. ^ “Faccia da mostro”, Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu
  23. ^ "Faccia da mostro", Mesina e il conflitto a fuoco che non ci fu - La Nuova Sardegna
  24. ^ Faccia da mostro, muore in spiaggia Giovanni Aiello: ordinata l'autopsia. Il caso Agostino e le stragi: tutte le accuse, su Il Fatto Quotidiano, 21 agosto 2017. URL consultato il 24 giugno 2021.
  25. ^ «Giovanni Aiello è morto per cause naturali», l'autopsia fuga i dubbi, su www.lasicilia.it. URL consultato il 25 giugno 2021.

Voci correlate

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