Squallor: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
fonte
fonti ce n'è in abbondanza, se qualcosa non corrisponde, bastano altri "senza fonte" in corpo voce
Riga 1: Riga 1:
{{Nota disambigua|l'album di [[Fabri Fibra]]|Squallor (album)}}
{{Nota disambigua|l'album di [[Fabri Fibra]]|Squallor (album)}}
{{F|gruppi musicali italiani|marzo 2010}}
{{Artista musicale
{{Artista musicale
|nome = Squallor
|nome = Squallor
Riga 20: Riga 19:
|numero raccolte = 21
|numero raccolte = 21
}}
}}
Gli '''Squallor''' sono stati un gruppo musicale [[italia]]no, formato nel [[1969]]<ref name="documentario" /> (altre fonti riferiscono come data di formazione il [[1971]]<ref name="cuorematto">{{Cita|Jacqueline Schweitzer, 2014}}</ref>) e attivo fino al [[1994]]. La loro notorietà è legata soprattutto ai testi particolarmente espliciti, satirici e spesso grotteschi dei vizi e del malcostume italiani del periodo.
Gli '''Squallor''' sono stati un gruppo musicale [[italia]]no, formato nel [[1969]]<ref name="documentario" /> (altre fonti riferiscono come data di formazione il [[1971]]<ref name="cuorematto">{{Cita|Jacqueline Schweitzer, 2014}}</ref>) e attivo fino al [[1994]]. La loro notorietà è legata soprattutto ai testi particolarmente espliciti, satirici e spesso grotteschi {{sf|dei vizi e del malcostume italiani del periodo.}}


==Storia==
==Storia==
Riga 126: Riga 125:
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=http://www.squallor.com/ |titolo=Era meglio quando c'erano gli Squallor |sito=squallor.com}}
* {{cita web |url=http://www.squallor.com/ |titolo=Era meglio quando c'erano gli Squallor |sito=squallor.com}}
* <ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/italia/squallor.htm|titolo=Squallor: I poeti del turpiloquio|accesso=29 ottobre 2018|sito=Ondarock}}</ref>
* {{cita pubblicazione|url=https://www.rivista-incontri.nl/articles/10.18352/incontri.9876/galley/10374/download/|titolo=The Squallor phenomenon. Social and political satire in Italian music during the First Republic|accesso=28 ottobre 2018|rivista= Incontri|anno = 2014|volume= 29|numero= 2| editore= Werkgroep Italië Studies|lingua=EN }}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.rivista-incontri.nl/articles/10.18352/incontri.9876/galley/10374/download/|titolo=The Squallor phenomenon. Social and political satire in Italian music during the First Republic|accesso=28 ottobre 2018|rivista= Incontri|anno = 2014|volume= 29|numero= 2| editore= Werkgroep Italië Studies|lingua=EN }}



Versione delle 22:21, 29 ott 2018

Disambiguazione – Se stai cercando l'album di Fabri Fibra, vedi Squallor (album).
Squallor
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereRock demenziale
Pop rock[1]
Periodo di attività musicale1969 – 1994[2]
EtichettaCBS, CGD, Dischi Ricordi
Sito ufficiale

Gli Squallor sono stati un gruppo musicale italiano, formato nel 1969[2] (altre fonti riferiscono come data di formazione il 1971[3]) e attivo fino al 1994. La loro notorietà è legata soprattutto ai testi particolarmente espliciti, satirici e spesso grotteschi dei vizi e del malcostume italiani del periodo.[senza fonte]

Storia

Il gruppo si forma nel 1969[2] attorno alle figure dei parolieri, compositori e discografici Daniele Pace, Totò Savio, Giancarlo Bigazzi (principale paroliere del gruppo), Alfredo Cerruti (la "voce narrante") ed Elio Gariboldi, che abbandonò il progetto nel 1974, cui in seguito si uniranno temporaneamente altri membri esterni come Gianni Boncompagni (voce tra l'altro nel brano Vacca), e Gigi Sabani che ha collaborato per l'ultimo album Cambiamento, sostituendo alla voce Savio, che a seguito di un intervento chirurgico nel 1990 aveva compromesso l'uso delle corde vocali.[4]

Il fattore determinante alla formazione del gruppo è la visione del film Il mio amico il diavolo (Bedazzled) del 1967, diretto da Stanley Donen e scritto e interpretato da Peter Cook e Dudley Moore.[2] In particolare è una canzone cantanta dal fantomatico gruppo Drimble Wedge and the Vegetation a ispirare Alfredo Cerruti, poiché la canzone non era cantata ma recitata con tono distaccato da parte di Peter Cook, stile che poi caratterizzerà l'intera produzione degli Squallor.[2]

Gli Squallor hanno raccolto un notevole riscontro di pubblico, nonostante l'iniziale mancanza di promozione diretta, il non esser mai apparsi pubblicamente per esibirsi in una loro canzone e una inevitabile censura da parte delle radio (escluse poche emittenti locali).[senza fonte] Nella seconda metà della loro carriera, hanno girato alcuni spot pubblicitari.

Il maggior successo commerciale degli Squallor è l'album del 1985 Tocca l'albicocca[senza fonte], dovuto alla presenza del singolo USA for Italy (parodia del progetto USA for Africa e della famosa We Are the World), con un testo che, rinunciando per una volta al consueto turpiloquio, ottiene il lasciapassare per essere diffuso via etere.

Nonostante la piena libertà espressiva con cui realizzano i loro dischi, essendone anche produttori, diversi filoni tematici ricorrono nei loro dischi:[senza fonte][non è chiaro] tra questi, va menzionato quello legato a Pierpaolo, un soggetto sul quale è stata costruita una vera e propria serie. Personaggio dalla voce querula, rappresenta un figlio viziato che gira il mondo sperperando i soldi che il padre, pur avendolo rinnegato, è costretto a inviargli, in quanto da lui ricattato a causa dei suoi loschi affari. Apparso inizialmente nel brano Famiglia Cristiana nell'album Pompa, avrà negli album successivi, dedicata una traccia fissa attraverso una telefonata a suo padre proveniente dalle località del mondo più disparate. Il personaggio sarà utilizzato da Cerruti anche come concorrente dei quiz telefonici di Indietro tutta!.

Nel 1994 esce l'ultimo album ufficiale degli Squallor, Cambiamento, mentre tutti gli altri dischi sono stati pubblicati anche su vinile, questo è il primo pubblicato nel solo formato CD. Approfittando della voce di Gigi Sabani, all'interno dell'album viene inserito il brano Albachiava (di Giancarlo Bigazzi, Gaetano Savio, Alfredo Cerruti), parodia di Albachiara di Vasco Rossi (nella canzone "Vasco Bossi, quel cantante coi capelli grassi" che nella parte finale del brano viene bistrattato da un manager taccagno dopo un concerto in uno stadio in cui la canzone è coralmente cantata da migliaia di fan).[5][6]

Seguiranno solamente raccolte e, nel 2000, (S)hit Squallor Remix, che contiene anche l'inedita Uh Playboy's, un album di remix, prodotto e realizzato da DJ N-Joy, da un'idea di Giancarlo Bigazzi.

Cerruti aveva caratterizzato una serie di gag nella trasmissione Indietro tutta!, interagendo con Renzo Arbore e lo stesso Nino Frassica facendo il verso alle comunicazioni via radio delle pattuglie della Polizia, confluite anche nei brani Processo a Miami e Abat-jour, rispettivamente tratti dagli album Cielo duro e Vacca, che sottotitolavano "Volante 1 a Volante 2", e rimandavano alle gag televisive che erano solite iniziare con questo richiamo.

Nel novembre 2007, Alfredo Cerruti è protagonista insieme a Nino Frassica di uno spot televisivo della Wind in cui si distingue chiaramente la sua tipica "voce fuori campo". Alla fine del 2008, Cerruti partecipa agli spot radiofonici della Wind, interpretando il personaggio di Pierpaolo, e in seguito i due registrano il brano S'M'S, contenuto nella compilation Wind Winter Collection 4. Si tratta di un'operazione che rievoca in modo plateale lo stile tipico della canzoni degli Squallor, seppure "ammorbidito" e ripulito da ogni possibile turpiloquio.

Formazione

Partecipanti occasionali

Discografia

Album

Remix

Raccolte

Singoli

Filmografia

Note

  1. ^ (EN) Squallor, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 23 aprile 2018. Modifica su Wikidata
  2. ^ a b c d e f Documentario Gli Squallor (2013) di Carla Rinaldi e Michele Rossi, e libretto allegato al DVD
  3. ^ Jacqueline Schweitzer, 2014
  4. ^ Enrico Deregibus, 2010
  5. ^ Salvatore Martorana, 2014
  6. ^ Albachiava, su Tutto Vasco.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica
  1. ^ Squallor: I poeti del turpiloquio, su Ondarock. URL consultato il 29 ottobre 2018.