Coordinate: 41.962014°N 12.42733°E

Riserva naturale dell'Insugherata

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Riserva naturale dell'Insugherata
Tipo di areaRiserva naturale
Codice WDPA178887
Codice EUAPEUAP1044
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lazio
Province  Roma
Superficie a terra740,00 ha
Provvedimenti istitutiviL.R. n. 29 del 6/10/1997
GestoreRomaNatura
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

La Riserva naturale dell'Insugherata è un'area naturale protetta della Regione Lazio istituita con L.R. n. 29 del 6/10/1997. Occupa una superficie di 740 ha ricadente nel territorio del comune di Roma, nelle zone Ottavia e Tomba di Nerone[1] tra la via Trionfale e la via Cassia, e presenta numerosi reperti archeologici al suo interno oltre a costituire un corridoio naturalistico tra l'area urbanizzata a nord di Roma ed il sistema naturalistico Veio-Cesano, a nord-ovest della capitale. La nuova perimetrazione e i recenti lavori del GRA (Grande Raccordo Anulare) hanno ridotto considerevolmente l'area protetta a Nord del Raccordo Anulare.

Storia

La riserva è stata istituita con la legge regionale 29/97, ed è gestita dall'Ente Regionale Romanatura; le attività didattiche e le visite guidate sono state affidate, nel periodo 2000-2004 e 2008-2011, al soggetto gestore Cooperativa Climax[2].

Nel 2010, dopo 6 mesi di lavori di sistemazione, a maggio è stato inaugurato il sentiero del Picchio realizzato dalla Cooperativa Climax con il contributo dell'Ente RomaNatura: è attualmente garantita una maggiore protezione ambientale, seppure essa sia stata resa possibile dal ripristino della recinzione delle proprietà private lungo parte del suo perimetro, e quindi con una limitazione dell'accessibilità. L'agibilità del parco è quindi parzialmente compromessa; seppure sia già stato firmato un protocollo tra i proprietari e Romanatura[3].

Fauna

Tra i mammiferi sono comuni la volpe, la donnola, l'istrice. È segnalato il tasso, la cui presenza è probabilmente saltuaria e il cinghiale. Tra i micromammiferi sono presenti roditori - il moscardino, il topo selvatico, l'arvicola di Savi - e insettivori come la talpa, il mustiolo, il riccio. L'avifauna è ricchissima; nidificano regolarmente quattro specie di rapaci notturni: l'allocco, il barbagianni, la civetta, l'assiolo. È stata segnalata la nidificazione di un gufo comune sulla terrazza di un condominio: un bell'esempio di convivenza tra uomo e animali selvatici. Nidificano regolarmente estese colonie di gruccioni, l'upupa, il gheppio, il picchio rosso maggiore, il cuculo, il picchio verde, la gallinella d'acqua, il nibbio bruno. Tra i rettili, la biscia d'acqua dal collare, la vipera, il ramarro, il biacco. Tra gli anfibi, dei quali è facile scoprire le uova, il rospo comune, la rana verde, la rana italica, la raganella, la salamandrina dagli occhiali

Flora

Nella riserva sono state censite oltre 630 specie floristiche di cui 44 peculiari della riserva[3]: è l'area protetta che contiene la maggior parte delle erbe censite a Roma. Prende il suo nome dalla presenza di numerosi esemplari di sughere.

Accessi

Gli accessi sono ufficialmente quattro, di cui due da via Trionfale (da via Castagnola e da via Conti) e due da via Cassia (da via Panattoni e da via Angiulli). In realtà, alcuni sono chiusi o sono stati riaperti informalmente dai residenti nelle recinzioni della proprietà privata in attesa di sviluppi. L'accesso più agibile è quello da via Castagnola.

Note

  1. ^ Fonte: Ministero dell'Ambiente.
  2. ^ Climax, Riserva naturale dell'Insugherata, su coopclimax.com.
  3. ^ a b Cecilia Gentile, Parco dell' Insugherata, accesso vietato: proprietà privata, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica (on line), 2 aprile 2010.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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