Rhonda Fleming

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Rhonda Fleming nel 1951

Rhonda Fleming, pseudonimo di Marilyn Louis (Los Angeles, 10 agosto 1923Santa Monica, 14 ottobre 2020), è stata un'attrice e cantante statunitense.

È ricordata per il fisico da pin-up e per i fiammeggianti capelli rossi che contribuirono a farle guadagnare il soprannome di Queen of Technicolor[1] (la Regina del Technicolor).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origine franco-anglo-irlandese, e nata nel sobborgo di Hollywood, la Fleming crebbe sulla costa californiana, avvicinandosi alla recitazione quando ancora frequentava la Beverly Hills High School[2], dove si diplomò nel 1941. Dopo aver preso parte, non accreditata, ad alcune produzioni cinematografiche, fu notata da un talent-scout che la presentò a David O. Selznick. Fu lo stesso produttore cinematografico a scegliere per lei lo pseudonimo di Rhonda Fleming. Debuttò ufficialmente nel 1945 in Io ti salverò (1945) di Alfred Hitchcock. Subito dopo fu diretta da Robert Siodmak in La scala a chiocciola (1945).

Pur non toccando vette eccelse, durante la sua carriera la Fleming interpretò numerosi film drammatici di rilievo come Quando la città dorme (1956) di Fritz Lang, ma soprattutto avventure in Technicolor come La corte di re Artù (1949) di Tay Garnett, accanto a Bing Crosby, un musical basato sul romanzo omonimo di Mark Twain[3]. In quella circostanza, la Fleming poté mostrare anche le proprie doti nel canto, duettando con Crosby in Once and For Always ed eseguendo come solista When Is Sometime. Lei e Crosby registrarono i brani musicali per la colonna sonora prodotta in un 78 giri dalla Decca Records.

Di rilievo anche le partecipazioni dell'attrice a celebri film western come Sfida all'O.K. Corral (1957) di John Sturges e ad alcuni film storici come Gli amori di Cleopatra (1953) di William Castle, dedicato alla grande regina egizia Cleopatra VII, e il peplum La rivolta degli schiavi (1960) di Nunzio Malasomma. Lavorò anche in produzioni di cinema tridimensionale, come Teste rosse (1953) e apparve nel ruolo di se stessa nel comico Jerry 8¾ (1964), diretto e interpretato da Jerry Lewis. Nel 1965 recitò in Italia in Una moglie americana di Gian Luigi Polidoro, accanto ad Ugo Tognazzi. Sul piccolo schermo, fu spesso guest star in trasmissioni televisive di successo, come The Red Skelton Show e Here's Hollywood (1961), assieme al terzo marito Lang Jeffries.

Interruppe la carriera nel 1965 per riprenderla in televisione nel 1973. Lavorò saltuariamente dal 1976 al 1990.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Si sposò sei volte[4] (e 4 volte divorziò): con Thomas Lane (quando aveva 15 anni e dal quale ebbe il figlio Kent; la coppia divorziò nel 1948); con Lewis Morrill (dal 1952 al 1956); col collega Lang Jeffries (dal 1960 al 1962); con il regista e sceneggiatore Hall Bartlett (dal 1966 al 1972); con Ted Mann (dal 1978 al 2001) e con Darol Wayne Carlson (sposato nel 2003).

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ha una stella nella Hollywood Walk of Fame al numero 6660 dell'Hollywood Boulevard.[5]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Dhia Cristiani in Sfida all'O.K. Corral, L'arma della gloria, Le catene della colpa, Il cielo è affollato, La danza proibita, Il messaggio del rinnegato, Pony Express, Quando la città dorme, La storia di Buster Keaton, Veneri rosse, Nei bassifondi di Los Angeles
  • Lydia Simoneschi in L'assassino è perduto, Yankee Pascià, Inferno, La frusta dell'amazzone, La jungla dei temerari
  • Rosetta Calavetta in L'assedio di Fort Point, L'aquila e il falco, Il grande circo, Il grande amante, Ellery Queen
  • Andreina Pagnani in Fuoco a Cartagena, Arriva Jesse James, La rivolta degli schiavi
  • Laura Carli in Io ti salverò[6]
  • Renata Marini in I predoni della città
  • Tina Lattanzi in Gli amori di Cleopatra

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brian's Drive-In Theater.
  2. ^ (EN) Beverly Hills High School, su Seeing Stars. URL consultato il 15 aprile 2023.
  3. ^ (EN) Rhonda Fleming - Bing Crosby tribute, su rhondafleming.com (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2009).
  4. ^ (EN) Rhonda Fleming, ‘Queen of Technicolor’ Who Appeared in ‘Spellbound,’ Dies at 97, su Variety, 16 ottobre 2020.
  5. ^ (EN) Rhonda Fleming, su Hollywood Walk of Fame. URL consultato il 14 agosto 2023.
  6. ^ Io ti salverò su ciakhollywood.com

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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