Premio Buone Notizie

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Il Premio Buone Notizie nasce nel 2009. Il focus principale è dare valore alle buone notizie, promuovendo i giornalisti, i comunicatori e le persone che fanno buona informazione, sapendo cogliere gli aspetti positivi della quotidianità.[1] È anche un incubatore di buone pratiche perché sceglie la «Buona Notizia dell'anno» e promuove iniziative speciali culturali in località difficili italiane, spesso ad alta presenza mafiosa, come la venuta dei finalisti 2019 del Premio Strega a Casal di Principe e il festival letterario «Transit»,[2] ma promuove anche, come spin-off, il festival letterario «Un Borgo di Libri» e la «Summer School Ucsi di Giornalismo Investigativo» a Casal di Principe. Il nome per esteso è «Premio Buone Notizie – Civitas Casertana»: si tiene nella Biblioteca del Seminario di Caserta,[3] nella settimana in cui ricorre la festa di San Francesco di Sales, santo patrono dei giornalisti (24 gennaio). La manifestazione nasce da un'idea dell’UCSI Caserta, in collaborazione, tra gli altri, con la Diocesi di Caserta e il Corso di Comunicazione per addetti stampa del terzo settore, ecclesiali e istituzionali dell’ISSR e l’Ordine dei Giornalisti della Campania. È patrocinato da Ordine nazionale dei Giornalisti[1] e Federazione nazionale della Stampa.[4] Il Premio ha ricevuto il plauso e il sostegno da parte del Quirinale e in particolare dell'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.[4][5]

Funzionamento e giuria[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno, entro la fine di giugno, cento allievi di Facoltà di Lettere o Corsi di Scienze della Comunicazione della Campania segnalano una rosa di nomi al Comitato Tecnico Scientifico. Vengono selezionati, di solito, cinque uomini e cinque donne, poi scremati fino a quattro dal Comitato.[6] Il premio consiste materialmente in una scultura in bronzo fusa in edizione unica da don Battista Marello.[7]

Il Comitato Tecnico Scientifico è composto da un rappresentante dell’Assostampa di Caserta; dal presidente dell’UCSI di Caserta; dal direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Caserta; da un rappresentante del Corso di Comunicazione per addetti stampa e da un rappresentante del movimento letterario "Scriveremo". Dal 2013, fa parte della giuria anche un rappresentante dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Al 2023 risultano membri: Luigi Ferraiuolo (segretario generale),[3][8][2] Michele De Simone, Ottavio Lucarelli e i direttori dei quotidiani che sostengono il Premio (Il Mattino di Napoli, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Avvenire, L'Osservatore Romano, TV2000 e InBlu2000).[6] Il presidente onorario, senza diritto di voto, è il vescovo pro tempore della Diocesi di Caserta (dal 2020 Pietro Lagnese). Sono stati presidenti onorari del Premio i monsignori Raffaele Nogaro, Pietro Farina, Angelo Spinillo e Giovanni D'Alise.[6]

Vincitori[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Il premio "Buone Notizie" a Maggioni, Scavo e Osservatore di Strada, su ansa.it, 18 gennaio 2023. URL consultato il 15 maggio 2023.
  2. ^ a b Premio Strega, i dodici candidati con gli studenti a Casal di Principe, su ilmattino.it, 7 aprile 2019. URL consultato il 15 luglio 2023.
  3. ^ a b Premio Buone Notizie – L'organizzazione, su premiobuonenotizie.it. URL consultato il 15 maggio 2023.
  4. ^ a b Premio Buone Notizie – La storia, su premiobuonenotizie.it. URL consultato il 15 maggio 2023.
  5. ^ “Premio Buone Notizie”, messaggio del presidente Napolitano, su pupia.tv, 23 gennaio 2014. URL consultato il 15 maggio 2023.
  6. ^ a b c Premio Buone Notizie – Funzionamento, su premiobuonenotizie.it. URL consultato il 15 maggio 2023.
  7. ^ Premio Buone Notizie – Il premio, su premiobuonenotizie.it. URL consultato il 15 maggio 2023.
  8. ^ Paolo Foschini, Mattarella a Casal di Principe per don Diana e per la biblioteca di Maria, su corriere.it, 9 marzo 2023. URL consultato il 15 luglio 2023.
  9. ^ Caserta, il Buone Notizie 2016 a Quirico, Masi, Capulli, Scaraffia. Il 23 gennaio in città, su ecodicaserta.it, 15 gennaio 2016. URL consultato il 15 maggio 2023.
  10. ^ A p. Lombardi, Leccese, Jozsef e Mari il premio “Buone Notizie” 2017, su archivioradiovaticana.va, 6 gennaio 2017. URL consultato il 15 maggio 2023.
  11. ^ Premio "Buone Notizie", i vincitori dell'edizione 2018, su stamparomana.it, 15 gennaio 2018. URL consultato il 15 maggio 2023.
  12. ^ Volontariato: la «Buona Notizia» dell’anno è Giuseppe Guzzetti, presidente di «Fondazione Cariplo» e Acri: papà del no profit sociale con le fondazioni bancarie, su premiobuonenotizie.it, 19 gennaio 2019. URL consultato il 15 maggio 2023.
  13. ^ Giornalisti: Sardoni, Rizzolo, Lampertico vincono il «Premio Buone Notizie» 2019. La premiazione il 26 gennaio a Caserta nella Biblioteca del Seminario, su premiobuonenotizie.it, 11 gennaio 2019. URL consultato il 15 maggio 2023.
  14. ^ Giornalisti 2020, Ammirati Monda e Romagnoli i vincitori del Buone Notizie, su premiobuonenotizie.it, 22 gennaio 2021. URL consultato il 15 maggio 2023.
  15. ^ Giornalisti: Zazzaroni, Frenda, Ceresoli vincono il «Buone Notizie 2022». Gli artigiani di Bergamo sono la «Buona Notizia» dell’anno, su premiobuonenotizie.it, 19 maggio 2022. URL consultato il 15 maggio 2023.
  16. ^ Premio Buone Notizie 2023 a Monica Maggioni, Nello Scavo e Osservatore di strada, su napoli.repubblica.it, 23 gennaio 2023. URL consultato il 15 maggio 2023.
  17. ^ Luigi Ferraiuolo, Il Premio Buone Notizie: sapere che il bene esiste è il primo passo per farlo, su corriere.it, 30 gennaio 2023. URL consultato il 15 maggio 2023.
  18. ^ Premio 'Buone notizie' 2024, il 27 gennaio a Caserta la cerimonia di consegna, su fnsi.it, 25 gennaio 2024. URL consultato il 29 gennaio 2024.
  19. ^ "Buone Notizie 2024", premiata la Banda Rulli Frulli, su ansa.it, 24 gennaio 2024. URL consultato il 21 febbraio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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