Pietro Paolini

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Un artigiano di strumenti matematici

Pietro Paolini (Lucca, 3 giugno 1603Lucca, 12 aprile 1681) è stato un pittore italiano del periodo barocco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu inviato dal padre a studiare a Roma, dove, sotto la guida di Angelo Caroselli, noto copista e falsificatore prese conoscenza delle arti di numerose scuole come quella di Caravaggio, quella bolognese, quella fiorentina. Nel 1628 Paolini si reca a Venezia per approfondire la conoscenza della pittura veneta, ma nel 1629 il padre muore e Pietro deve tornare a Lucca, dove la pestilenza del 1630 gli porterà via anche la madre. Da quel momento in poi, Paolini lavorò principalmente a Lucca dove nel 1652 fondò l'«Accademia del naturale», introducendo nell'ambiente lucchese le più importanti tematiche estetiche della nuova scuola naturalistica. Tra i suoi allievi si ricordano Francesco Cassiano, Simone del Tintore e Girolamo Scaglia[1]. Morì a Lucca nel 1681. Parte della storiografia lucchese (in primis il Sardini) ricorda che Paolo Biancucci fu il suo principale antagonista.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo romano, Paolini dipinse tele di matrice caravaggesca come La buona novella, Marta che parla a Maria, La Deposizione e Il martirio di S. Bartolomeo.

Parte consistente delle sue opere si trova a Lucca. Una stanza con i suoi dipinti è presso il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca. Il dipinto, Adorazione dei pastori, si può ammirare presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca[2]. Il dipinto, Eccidio degli ufficiali del generale Wallenstein - realizzato su commissione di Lelio Diodati - è visibile sempre a Lucca in Palazzo Orsetti (già Diodati) - oggi sede dell'Amministrazione Comunale della città.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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