Philippe de Gaulle
Philippe de Gaulle | |
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Philippe de Gaulle en 1976 | |
Senatore francese | |
Durata mandato | 28 settembre 1986 – 30 settembre 2004 |
Gruppo parlamentare | RPR (1986-2002) UMP (2002-2004) |
Circoscrizione | Parigi |
Tipo nomina | Elezione indiretta |
Incarichi parlamentari | |
Membro della commissione degli affari esteri, della difesa e delle forze armate | |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | RPR (1986-2002) UMP (2002-2004) |
Università | |
Professione | Ispettore generale della marina |
Philippe de Gaulle | |
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Philippe de Gaulle ad Amsterdam | |
Soprannome | "Sosthène"[1] |
Nascita | Parigi, 28 dicembre 1921 |
Morte | Parigi, 13 marzo 2024 |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Colombey-les-Deux-Églises |
Religione | Cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Forces françaises libres Armée française |
Arma | FNFL Marine nationale |
Corpo | Aéronautique navale |
Anni di servizio | 1940-1982 |
Grado | Ammiraglio (1980) |
Ferite | 6 ferite leggere |
Guerre | Seconda guerra mondiale Guerra d'Indocina |
Campagne | Fronte occidentale Liberazione della Francia |
Battaglie | Battaglia d'Inghilterra Battaglia dell'Atlantico Battaglia di Normandia Liberazione di Parigi Battaglia dei Vosgi |
Comandante di | vedi #Carriera militare |
Decorazioni | vedi #Onorificenze |
Studi militari | École navale |
Pubblicazioni | vedi #Bibliografia |
Altre cariche | senatore |
SHD, pp. 91-104 | |
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Philippe Henri Xavier Antoine de Gaulle (Parigi, 28 dicembre 1921 – Parigi, 13 marzo 2024[2]) è stato un ammiraglio e politico francese, figlio del generale de Gaulle.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Philippe de Gaulle nasce a Parigi il 28 dicembre 1921, figlio di Charles e Yvonne de Gaulle, è battezzato l'8 gennaio 1922 nella chiesa di San Francesco Saverio di Parigi, ha come madrina la nonna materna Marguerite Vendroux e come padrino lo zio paterno Xavier de Gaulle.[3]
Sembra che il nome Philippe gli fu dato in onore del Maresciallo di Francia Philippe Pétain, di cui il padre era all'epoca stretto collaboratore.
Aveva due sorelle:
- Élisabeth de Gaulle (1924-2013), moglie del generale Alain de Boissieu (1914-2006), insieme hanno una figlia: Anne de Boissieu (Hardricourt, 20 giugno 1963).
- Anne de Gaulle (1928-1948), affetta da trisomia 21, a cui è dedicata la Fondation Anne-de-Gaulle[4].
Nell'estate del 1947 si fidanza con Henriette de Montalembert de Cers (1929-2014), discendente della famiglia nobile dei Montalembert. La sera del 29 dicembre 1947 presso il municipio di Poncin è svolta la cerimonia civile e l'indomani il matrimonio religioso è celebrato da Georges Thierry d'Argenlieu a Épierre.[5]
La coppia ha quattro figli:
- Charles Roger René Jacques de Gaulle (Digione, 25 settembre 1948), avvocato e politico, inizialmente con l'UDF, poi con l'MPF, infine con l'FN[6];
- Yves Michel Louis Henri de Gaulle (Rabat, 1º settembre 1951), enarca, segretario generale di GDF SUEZ, consigliere di Stato[7];
- Jean Philippe Olivier Pierre de Gaulle (Bourg-en-Bresse, 13 giugno 1953), già deputato di Deux-Sèvres e di Parigi (1986-2007), "conseiller-maître"[8] alla Cour des Comptes[9];
- Pierre Louis Charles François de Gaulle (Suresnes, 20 giugno 1963).
Carriera militare
[modifica | modifica wikitesto]Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1939, Philippe de Gaulle è allievo al Collège Stanislas di Parigi, una scuola cattolica che va dalla scuola dell'infanzia fino alla classe préparatoire aux grandes écoles. In vista dell'ingresso all'École navale a Lanvéoc, segue la preparazione militare superiore.
Philippe de Gaulle, il 18 giugno 1940 è, insieme alla madre e alle sorelle, a Brest in procinto di imbarcarsi su un traghetto per l'Inghilterra. Non ascoltano quindi l'Appello lanciato alla radio, ma ne prendono conoscenza l'indomani (il 19/06), quando, arrivati a Falmouth, Philippe de Gaulle legge su The Daily Mirror che «un certo generale de Gaulle, che si trova a Londra, ha lanciato un appello a tutti i Francesi presenti in Gran Bretagna». In giornata riescono a prendere contatto con Londra e l'indomani (il 20/06), in treno, raggiungono Londra, dove arrivano in serata.[10]
Il manoscritto del testo dell'Appello del 18 giugno, parte integrante del dossier di iscrizione nel «Registro Memoria del mondo» dell'UNESCO, è detenuto da Philippe de Gaulle.[11]
Il 23 luglio 1940 si arruola nelle Forces navales françaises libres (FNFL). Philippe de Gaulle è, insieme a Geoffroy Chodron de Courcel e Élisabeth de Miribel, tra i primi a rispondere all'Appello.[12]
Combatte durante tutta la seconda guerra mondiale:
- Serve come marinaio senza specialità e come pompiere ausiliario durante la battaglia d'Inghilterra.
- Nel settembre 1940 si imbarca sulla corazzata Courbet.
- È allievo dell'École navale (promozione 1940) a bordo della nave Président Théodore Tissier; è allievo ufficiale nell'ottobre 1941.
- Prosegue l'addestramento navale al BRNC a Dartmouth ed è nominato aspirante guardiamarina nel febbraio 1942.
- Da febbraio a maggio 1942 è imbarcato sulla corvetta Roselys (ex Sundew) e partecipa alla battaglia dell'Atlantico.
- Successivamente è assegnato alle campagne di scorta e pattugliamento nella Manica a bordo del cacciasommergibili Chasseur 11.
- Poi, dal settembre 1942 al settembre 1943, nella "23e Flottille FNFL" a bordo di Motor Torpédo Boat (MTB), dove assume le funzioni di secondo a bordo del MTB 96 (20 pattugliamenti nella Manica e 3 scontri con il nemico).
- Nel 1943 è alfiere di vascello e imbarca sulla fregata La Découverte (ex Windrush) (dal 22 ottobre 1943 al 6 gennaio 1944) e partecipa a diverse missioni di scorta nell'Atlantico del Nord.[13]
- Partecipa alla campagna di Francia (1944-1945) come comandante di un plotone del reggimento blindato di fucilieri di marina della 2e division blindée.[14]
- Il 25 agosto 1944 partecipa alla liberazione di Parigi e, in qualità di messaggero, è inviato dalla gare de Paris Montparnasse, per portare l'ordine di resa ai tedeschi che erano asserragliati a palazzo Borbone, nei locali dell'Assemblea nazionale; disarmato e da solo deve negoziare la resa dei tedeschi.[15]
- Combatte nel massiccio dei Vosgi nell'inverno del 1944-1945.
- Durante la seconda guerra mondiale ha avuto 6 ferite leggere. Per aver combattuto durante tutto il conflitto e in particolare nelle campagne dell'Atlantico e della Manica, riceve nel 1945 la Croix de guerre 1939-1945 – con 3 citazioni – dalle mani di Philippe Leclerc de Hauteclocque a Argenton-sur-Creuse.
- Dopo la fine della guerra prosegue l'addestramento aeronavale negli Stati Uniti e diventa pilota e prosegue la carriera militare nella Marine nationale e nell'Aéronautique navale.
Dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Ufficiale subalterno[16]
- 9 luglio 1945 - Raggiunge gli Stati Uniti per un corso di pilotaggio.
- 10 ottobre 1946 - Allievo alla Scuola di appontaggio della base aeronavale di Cuers.
- 1º novembre 1946 - Assegnato alla Flottille 4F, equipaggiata con SBD-5, presso la base aeronavale di Hyères-Le Palyvestre.
- 1º luglio 1947 - Assegnato alla Flottille 3F, incaricato del servizio interno e della compagnia.
- 19 ottobre 1948 - Assegnato all'Escadrille 50S dell'École navale a Brest come ufficiale in seconda, poi come ufficiale di volo e pilota.
- 12 maggio 1951 - Capo del servizio istruzione, poi ufficiale in seconda alla Flottille 2F basata a Port-Lyautey (PfM).
- 15 maggio 1952 - Ufficiale in seconda alla Flottille 6F sulla "BAN Lartigue" a Orano (Af).
- 2 ottobre 1952 - Comandante della Flottille 6F.[17]
- 11 ottobre 1954 - Capo del servizio ponte di volo-hangar sulla portaerei La Fayette.
- Effettua due soggiorni nell'Aéronautique navale – imbarcata su portaerei – in Indocina, nel 1946-1948 e 1952-1954; effettuanto appontaggi diurni e notturni (durante la guerra d'Indocina).
Ufficiale superiore[16]
- 1º aprile 1956 - Vice del capo delle operazioni.
- 18 maggio 1956 - Capo del servizio istruzioni alla base aeronavale di Hyères-Le Palyvestre.
- 13 ottobre 1956 - Assegnato al 3º ufficio dello Stato Maggiore generale della Marina a Parigi.
- 16 gennaio 1957 - Stagista alla Scuola di guerra navale.
- 2 gennaio 1958 - Assegnato al 3º ufficio dello Stato Maggiore generale della Marina, sezione aeronautica.
- 15 settembre 1959 - Assistente della 2ª divisione di escorteurs d'escadre sulla nave Duperré.
- 19 dicembre 1960 - Comandante dell'escorteur rapide Le Picard.[18]
- 4 gennaio 1962 - Assegnato allo Stato Maggiore delle forze armate, divisione impiego.
- 24 novembre 1964 - Comandante della base aeronavale di Dugny-Le Bourget.
- 23 agosto 1966 - Assegnato allo Stato Maggiore delle forze armate, divisione navi-armi.
- 23 gennaio 1967 - Comandante della frégate FLE Suffren.[19]
- 22 aprile 1968 - Assegnato allo Stato Maggiore generale della Marina.
- 23 settembre 1968 - Revisore al "Centre des hautes études militaires" (CHEM)–"Institut des hautes études de Défense nationale".
- 22 settembre 1969 - Comandante dell'Aéronautique navale della 2ª région maritime a Brest.
- 17 maggio 1971 - Capo della divisione studi generali dello Stato Maggiore delle forze armate.
Ufficiale generale[16]
- Dal 23 maggio 1973 è Comandante del Groupe Naval d'Essais et de Mesures ("GROUPE M"), e in questo ruolo è spesso a bordo della nave misurazioni Henri Poincaré.
- Dal 6 dicembre 1974 è Comandante dell'Aviation de patrouille maritime ("ALPAMAR") alla BAN Dugny-Le Bourget.
- Dal 9 febbraio 1976 è Comandante dell'Escadre de l'Atlantique.
- Dal 10 ottobre 1977 è Presidente della commissione permanente dei test delle navi della flotta.
- Dal 1º novembre 1980 è Ispettore generale della Marina.
- Dal 29 dicembre 1982 è ammesso nella seconda sezione, cioè in pensione.[20]
Avanzamenti di grado
[modifica | modifica wikitesto]- 23 luglio 1940 : Élève-aspirant (Allievo ufficiale)[16]
- 1º febbraio 1942 : Aspirant (Aspirante guardiamarina)
- 1º febbraio 1943 : Enseigne de vaisseau de 2e classe (Alfiere di vascello / Guardiamarina)
- 1º febbraio 1944 : Enseigne de vaisseau de 1e classe (Alfiere di vascello / Sottotenente di vascello)
- 24 dicembre 1948 : Lieutenant de vaisseau (Tenente di vascello)
- 1º aprile 1956 : Capitaine de corvette (Capitano di corvetta)
- 1º ottobre 1961 : Capitaine de frégate (Capitano di fregata)
- 1º aprile 1966 : Capitaine de vaisseau (Capitano di vascello)
- 1º settembre 1971 : Contre-amiral (Contrammiraglio)
- 1º giugno 1975 : Vice-amiral (Viceammiraglio)
- 1º giugno 1977 : Vice-amiral d'escadre (Viceammiraglio di squadra)[21]
- 25 giugno 1980 : Amiral (Ammiraglio)[21]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Philippe de Gaulle è eletto senatore di Parigi per il Raggruppamento per la Repubblica (RPR) – diventato poi Unione per un Movimento Popolare (UMP) – il 28 settembre 1986 ed è rieletto il 24 settembre 1995; rimane in carica fino al 30 settembre 2004, quando finito il secondo mandato, non si ripresenta.
Al Sénat è "Membro della commissione degli affari esteri, della difesa e delle forze armate".
Ha depositato 4 rapporti:
- 1991-1992: Forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1992) - Avis numéro 95 Tome VI;
- 1990-1991: Quelques enseignements immédiats de la crise du Golfe quant aux exigences nouvelles en matière de défense - Rapport d'information numéro 303;
- 1990-1991: Section forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1991) - Avis numéro 88 Tome VI;
- 1990-1991: Section forces terrestres (Projet de loi de finances pour 1990) - Avis numéro 62 Tome VI.
Dal 2006, Philippe de Gaulle è stato membro del comitato d'onore del movimento politico di ispirazione gollista: Mouvement Initiative et Liberté (MIL).[22]
Philippe de Gaulle è stato membro del comitato d'onore e presidente onorario dell'Union nationale inter-universitaire (UNI)[23], movimento universitario creato da Jacques Foccart nel 1969.
Memorie
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del padre, Philippe da Gaulle ha curato l'uscita del secondo volume (incompleto) delle Mémoires d’espoir – l'opera doveva comporsi di tre volumi, ma alla morte del Generale, solo il primo volume era già stato pubblicato e del secondo volume solo i primi 2 capitoli erano pronti per la stampa – e soprattutto ha curato i 13 volumi di Lettres, Notes et Carnets (pubblicati tra il 1980 e il 1997); nel 1988, grazie a questa pubblicazione, Philippe de Gaulle riceve il Prix d’Académie dell'Académie française.[24]
Nel 1997 e nel 2000, Philippe de Gaulle pubblica, in due volumi, le sue Mémoires accessoires, che idealmente completano quelle del padre.
Sotto la forma di interviste di Michel Tauriac, Philippe de Gaulle pubblica: Les 30 jours qui ont fait de Gaulle (2001), De Gaulle, mon père (in due volumi, nel 2003 e 2004) e Mon père en images (2006).
In particolare De Gaulle, mon père è un successo di vendite e riceve il premio letterario Prix Honneur et Patrie della SMLH[25]; tuttavia, l'opera suscita anche diverse critiche, in particolare riguardo un'intervista concessa da Philippe de Gaulle circa gli harkis, o ancora riguardo alcune inesattezze o errori rilevati da diversi storici; tuttavia, l'opera rimane una fonte primaria sul generale de Gaulle, la sua via privata e politica.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Il Generale de Gaulle non ha mai fatto il figlio Philippe Compagno della Liberazione, sicuramente per non prestare il fianco ad eventuali accusazioni di nepotismo. Probabilmente per lo stesso motivo, Philippe de Gaulle non ricevette nemmeno la Médaille de la Résistance. Philippe de Gaulle a questo proposito riporta nelle Mémoires accessoires un dialogo avuto col padre: «Naturalmente, io non potevo, figlio mio, farti compagno della Liberazione. Se non a titolo postumo o se tu eri rimastro gravemente mutilato, e ancora! D'altra parte, io ho nominato un consiglio dell'Ordine che non me l'ha proposto e adesso [l'ordine] è chiuso... salvo per la Croce che si riserva a Churchill.»[26]
— 1946, ..., ..., 1980, 2005[28]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Philippe de Gaulle, De Gaulle, Paris, Plon, 1989, ISBN 2-259-01988-9, bnf:35064778 .
- (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires 1921-1946, Paris, Plon, 1997, ISBN 978-2-259-18586-8. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2017).
- (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires 1921-1946, Paris, Edi8 (Plon), 2014 [1997], ISBN 978-2-259-22905-0.
- (FR) Charles de Gaulle e Philippe de Gaulle, Mémoires d'espoir : L'esprit de la Ve République, Paris, Plon, 1999, ISBN 978-2-259-19137-1.
- (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires 1947-1979, Paris, Plon, 2000, ISBN 978-2-259-18587-5. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2017).
- (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires 1947-1979, Paris, Edi8 (Plon), 2014 [2000], ISBN 978-2-259-22906-7.
- (FR) Philippe de Gaulle e Michel Tauriac, Les 30 jours qui ont fait de Gaulle : 18 mai-18 juin 1940 : le récit de son fils, l'amiral Philippe de Gaulle, et des témoins de l'époque, Paris, Economica, 2001, ISBN 978-2-7178-4352-1.
- (FR) Philippe de Gaulle e Michel Tauriac, De Gaulle, mon père : entretiens avec Michel Tauriac, vol. 1, Paris, Plon, 2003, ISBN 978-2-259-19754-0.
- (FR) Philippe de Gaulle e Michel Tauriac, De Gaulle, mon père : entretiens avec Michel Tauriac, vol. 2, Paris, Plon, 2004, ISBN 978-2-259-20003-5.
- (FR) Philippe de Gaulle e Michel Tauriac, Mon père en images : entretiens avec Michel Tauriac, Paris, Michel Lafon, 2006, ISBN 978-2-7499-0547-1.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il soprannomme Sosthène gli fu dato dal settimanale satirico Le Canard enchaîné, probabilmente in riferimento alle pubblicazioni di Philippe de Gaulle sul padre, e ispirato o da Sosthènes de La Rochefoucauld, ultrarealista e difensore di Luigi XVI di Francia, o da Sosthène de Plessis-Vaudreuil, personaggio del romanzo Au plaisir de Dieu ("A Dio piacendo") di Jean d'Ormesson.
- ^ (FR) L’amiral Philippe de Gaulle, fils du Général, est mort, su www.lemonde.fr, 13 marzo 2024. URL consultato il 13 marzo 2024.
- ^ (FR) Michel Tauriac, De Gaulle avant de Gaulle: La construction d'un homme, Parigi, Plon, p. 471, ISBN 978-2-259-21657-9.
- ^ (FR) Fondation Anne de Gaulle, su fondation-anne-de-gaulle.org.
- ^ (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires, tome 2 : 1946-1982, edi8, 2014, p. 35, ISBN 2-259-22906-9.
- ^ (FR) Non !, in Le Monde, 19 maggio 1999. (FR) Les signataires, in Le Monde, 19 maggio 1999.
- ^ (FR) Décret du 15 septembre 2016 portant nomination d'un conseiller d'Etat en service extraordinaire - M. de GAULLE (Yves), su legifrance.gouv.fr, 15 settembre 2016.
- ^ Magistrato della Cour des comptes di grado superiore.
- ^ (FR) Décret du 21 décembre 2006 portant nomination d'un conseiller maître à la Cour des comptes - M. de Gaulle (Jean), su legifrance.gouv.fr, 21 settembre 2006.
- ^ (FR) Les heures bretonnes de De Gaulle, in Le Télégramme, 18 giugno 2010.
- ^ (FR) L'inscription de l'Appel du 18 juin 1940 au Registre Mémoire du monde de l'UNESCO, su charles-de-gaulle.org. URL consultato il 18 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2017).
- ^ (FR) Témoignages : Philippe de Gaulle, su charles-de-gaulle.org, 14 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2017).
- ^ (FR) La Frégate LA DECOUVERTE, devenue LUCIFER II, su academiedecherbourg.wordpress.com, 15 febbraio 2014.
- ^ (FR) RBFM - Historique, su rbfm-leclerc.com.
- ^ (FR) Chronologie de la Libération de Paris, su charles-de-gaulle.org (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2017).
- ^ a b c d SHD, pp. 91-104.
- ^ (FR) Flottille 6 F, su netmarine.net.
- ^ (FR) Escorteur rapide Le Picard, su netmarine.net.
- ^ (FR) Frégate Suffren, su netmarine.net.
- ^ (FR) Projet de loi portant statut général des militaires, su senat.fr, 26 gennaio 2005.
- ^ a b (FR) LE VICE-AMIRAL PHILIPPE DE GAULLE ACCÈDE AU RANG D'AMIRAL, in Le Monde, 24 giugno 1980.
- ^ (FR) Mouvement Initiative et Liberté - Comité d'honneur (PDF), su lemil.org.
- ^ (FR) Le comité d'honneur - UNI, su uni.asso.fr, novembre 2009. URL consultato il 16 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2018).
- ^ (FR) M. Philippe de GAULLE. Publication de Lettres, notes et carnets, du général de Gaulle. médaille de vermeil, su academie-francaise.fr.
- ^ (FR) Allocution de M. Jacques Chirac, Président de la République, à propos de l'ouvrage de Philippe de Gaulle et Michel Tauriac : "De Gaulle, mon père", Paris le 16 avril 2004., su discours.vie-publique.fr, 16 aprile 2004. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
- ^ (FR) Philippe de Gaulle, Mémoires accessoires, tome 2 : 1946-1982, edi8, 2014, p. 30, ISBN 2-259-22906-9.«Naturellement, je ne pouvais pas, toi mon fils, te faire compagnon de la Libération. Sinon à titre posthume ou si tu étais revenu gravement mutilé, et encore ! D'ailleurs, j'ai nommé un conseil de l'Ordre qui ne me l'a pas proposé et maintenant c'est terminé... sauf pour la Croix qu'on réserve à Churchill.»
- ^ (FR) Un Français Libre parmi 50689: Philippe Henri Xavier Antoine de Gaulle, su francaislibres.net.
- ^ (FR) Décret du 31 décembre 2004 portant élévation aux dignités de grand'croix et de grand officier, su legifrance.gouv.fr, 31 dicembre 2004.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Joseph Valynseele e Nicole Dreneau, La Parentèle de Charles et Yvonne de Gaulle, in Histoires de familles, prefazione di Alain Peyrefitte, Parigi, l'Intermédiaire des chercheurs et des curieux, 1990, ISBN 978-2-908003-01-7, bnf:35095411 .
- (FR) Emile Chaline e Pierre Santarelli, Historique des forces navales françaises libres, vol. 1-5, Service historique de la Marine, 1990-2006, bnf:34334391 .
- (FR) Christine Clerc, Les de Gaulle : une famille française, NiL, 2000, ISBN 2-84111-153-9, bnf:37208631 .
- (FR) Service historique de la Défense e altri, 3 K 97 – Amiral Philippe de Gaulle (PDF), in Inventaire analytique des archives orales : archives de la défense, sous-séries 3K et TO, Archives de la défense, vol. 1, 2011, pp. 91-104, ISBN 978-2-11-098062-5, OCLC 785853186, bnf:42458397 . URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2017).
- (FR) Henri-Christian Giraud e altri, Réplique à l'amiral de Gaulle, Editions du Rocher, 2004, ISBN 978-2-268-05131-4.
- (FR) Pierre Nora, Jean Lacouture e Éric Roussel, Qui était Charles de Gaulle ? : Du général à l'amiral / Un général bleu et blanc / Les étranges vérités de l'amiral de Gaulle, in Le Débat, vol. 2, n. 134, Gallimard, 2005, pp. 155-175, ISBN 978-2-07-077427-2, ISSN 0246-2346 .
- (FR) Sylvain Rakotoarison, Philippe De Gaulle, entre père et mer, su agoravox.fr, 26 dicembre 2016.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Philippe de Gaulle
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Philippe de Gaulle, su senat.fr, Senato francese.
- (EN) Philippe de Gaulle, su IMDb, IMDb.com.
- (FR) Biografia di Philippe de Gaulle, su decouvrir.charles-de-gaulle.org. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2017).
- Foto di Philippe de Gaulle, su gettyimages.com.
- (FR) Philippe De Gaulle, su ecole.nav.traditions.free.fr.
- (FR) Philippe De Gaulle, entre père et mer, su rakotoarison.over-blog.com, 26 dicembre 2016.
- (FR) Coup de projecteur sur: l'Amiral Philippe de Gaulle, su union-gaulliste-de-france.org, 21 luglio 2009. URL consultato il 3 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2017).
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