Paolo Vidoz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Paolo Vidoz
Vidoz contro Audley Harrison alle Olimpiadi di Sydney
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 191[1] cm
Peso 108 kg
Pugilato
Categoria Pesi supermassimi, massimi
Termine carriera 16 dicembre 2011
Carriera
Incontri disputati
Totali 39
Vinti (KO) 28 (15)
Persi (KO) 11 (3)
Pareggiati 0
Palmarès
 Olimpiadi
Bronzo Sydney 2000 supermassimi
 Mondiali
Bronzo Budapest 1997 supermassimi
Bronzo Houston 1999 supermassimi
 Europei
Argento Tampere 2000 supermassimi
 Giochi del Mediterraneo
Oro Bari 1997 supermassimi
Statistiche aggiornate al 16 dicembre 2011

Paolo Vidoz (Gorizia, 21 agosto 1970) è un ex pugile italiano, medaglia di bronzo nei pesi supermassimi alle Olimpiadi di Sydney 2000 e, da professionista, Campione europeo dei pesi massimi tra il 2005 e il 2006.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Allenato da Bruno Piccotti, esordisce tra i dilettanti nel 1988 dando avvio ad una carriera decennale.[2] A livello amatoriale si aggiudica diversi riconoscimenti[3], il più importante dei quali è il bronzo alle Olimpiadi di Sydney tra i supermassimi.[4][5][6]

In tale occasione, il 23 settembre 2000 sconfigge Calvin Brock, mentre 4 giorni dopo ha la meglio sul nigeriano Samuel Peter.[7] Battuto in semifinale da Audley Harrison[8], conquista la terza piazza.[9]

Da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce come professionista il 27 gennaio 2001[10][11], rimanendo imbattuto fino al 17 agosto 2002.[1]

Il 9 ottobre 2004 sfida Nikolaj Valuev per la versione WBA del titolo intercontinentale dei massimi[12], cedendo in nove riprese.[13] Nel corso dell'incontro si frattura la mascella[14], tanto da dover ricorrere all'applicazione di una placca in titanio.[15]

Nel giugno 2005 sostituisce Michael Sprott nella sfida valida per il titolo europeo, battendo Timo Hoffmann ai punti e conquista la cintura continentale dei pesi massimi.[16] È il sesto italiano a indossarla dopo Erminio Spalla, Primo Carnera, Francesco Cavicchi, Lorenzo Zanon e Francesco Damiani.

Difende con successo il titolo europeo fino al 15 luglio 2006, quando viene battuto da Vladimir Virchis per k.o. alla sesta ripresa.[17] Anche la rivincita - andata in scena il 19 maggio 2007[18] termina con la vittoria dell'ucraino.[19]

Dal 2008 al 2010 tenta di riconquistare il titolo per 4 volte[20], ma tutti gli assalti si risolvono in sconfitte.[21][22]

Si ritira il 16 dicembre 2011[23], dopo aver perso ai punti contro Matteo Modugno.[24]

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al ritiro dall'attività agonistica ha avuto esperienze culinarie[24], aprendo anche un ristorante a Gorizia, oltre che a collaborare nell'azienda agricola di famiglia.[25][26]

Ha partecipato come concorrente a due programmi culinari di Sky Italia: la prima edizione di MasterChef Italia, si classifica diciassettesimo venendo eliminato nella quinta puntata, e la prima di Cuochi d'Italia, eliminato nella sfida contro il cuoco della Campania.

Record professionale[modifica | modifica wikitesto]

N. Risultato Record Avversario Metodo Round, tempo Data Luogo Note
39 Sconfitta 28–11 Bandiera dell'Italia Matteo Modugno UD 10 16 dicembre 2011 Bandiera dell'Italia Rezzato, Italia Per il titolo Italiano dei pesi massimi.
38 Vittoria 28–10 Bandiera dell'Ungheria Sandor Balogh PTS 6 9 settembre 2011 Bandiera dell'Italia Manzano, Italia
37 Vittoria 27–10 Bandiera dell'Ungheria Gabor Farkas PTS 6 15 luglio 2011 Bandiera dell'Italia Monfalcone, Italia
36 Sconfitta 26–10 Bandiera della Bulgaria Kubrat Pulev UD 8 18 dicembre 2010 Bandiera della Germania Berlino, Germania
35 Sconfitta 26–9 Bandiera della Russia Alexander Ustinov UD 12 26 giugno 2010 Bandiera dell'Ucraina Odessa, Ucraina Per il titolo EBA dei pesi massimi.
34 Sconfitta 26–8 Bandiera della Danimarca Claus Bertino MD 8 30 gennaio 2010 Bandiera della Danimarca Aarhus, Danimarca
33 Sconfitta 26–7 Bandiera della Polonia Albert Sosnowski UD 12 18 dicembre 2009 Bandiera del Regno Unito Londra, Gran Bretagna Per il vacante titolo Europeo dei pesi massimi.
32 Vittoria 26–6 Bandiera della Polonia Tomasz Zeprzalka TKO 4 (6) 7 marzo 2009 Bandiera dell'Italia Gorizia, Italia
31 Sconfitta 25–6 Bandiera del Regno Unito Matt Skelton RTD 9 (12), 3:00 19 dicembre 2008 Bandiera dell'Italia Milano, Italia Per il vacante titolo Europeo dei pesi massimi.
30 Sconfitta 25–5 Bandiera della Turchia Sinan Şamil Sam MD 12 4 luglio 2008 Bandiera della Turchia Ankara, Turchia Per il vacante titolo Europeo dei pesi massimi.
29 Vittoria 25–4 Bandiera del Regno Unito Paul Butlin KO 2 (6) 16 maggio 2008 Bandiera dell'Italia Torino, Italia
28 Vittoria 24–4 Bandiera dell'Ungheria Zoltan Peto TKO 1 (6) 21 dicembre 2007 Bandiera dell'Italia Mantova, Italia
27 Sconfitta 23–4 Bandiera dell'Ucraina Volodymyr Virchis UD 12 19 maggio 2007 Bandiera della Germania Amburgo, Germania Per il titolo Europeo dei pesi massimi.
26 Vittoria 23–3 Bandiera della Francia Antoine Palatis UD 8 27 gennaio 2007 Bandiera dell'Italia Cividale del Friuli, Italia
25 Vittoria 22–3 Bandiera della Russia Alexey Osokin UD 8 11 novembre 2006 Bandiera dell'Italia Camisano Vicentino, Italia
24 Sconfitta 21–3 Bandiera dell'Ucraina Volodymyr Virchis KO 6 (12), 2:17 15 luglio 2006 Bandiera della Germania Amburgo, Germania Perde il titolo Europeo dei pesi massimi.
23 Vittoria 21–2 Bandiera della Germania Cengiz Koç UD 12 28 gennaio 2006 Bandiera della Germania Berlino, Germania Mantiene il titolo Europeo dei pesi massimi.
22 Vittoria 20–2 Bandiera del Regno Unito Michael Sprott UD 12 1 ottobre 2005 Bandiera della Germania Oldenburg, Germania Mantiene il titolo Europeo dei pesi massimi.
21 Vittoria 19–2 Bandiera della Germania Timo Hoffmann SD 12 11 giugno 2005 Bandiera della Germania Berlino, Germania Vince il titolo IBF Intercontinentale e il vacante titolo Europeo dei pesi massimi.
20 Vittoria 18–2 Bandiera della Lituania Mindaugas Kulikauskas TKO 3 (6) 16 aprile 2005 Bandiera dell'Italia Bergamo, Italia
19 Sconfitta 17–2 Bandiera della Russia Nikolai Valuev TKO 9 (12), 2:33 9 ottobre 2004 Bandiera della Germania Erfurt, Germania Per il vacante titolo WBA Intercontinentale dei pesi massimi.
18 Vittoria 17–1 Bandiera dell'Egitto Tamer Mourad KO 2 (6) 6 agosto 2004 Bandiera dell'Italia Palermo, Italia
17 Vittoria 16–1 Bandiera della Francia Thierry Guezouli KO 3 (6) 12 marzo 2004 Bandiera dell'Italia Camisano Vicentino, Italia
16 Vittoria 15–1 Bandiera della Bielorussia Siarhei Dychkou PTS 8 6 febbraio 2004 Bandiera dell'Italia Ariano nel Polesine, Italia
15 Vittoria 14–1 Bandiera della Germania Ralf Packheiser TKO 4 (6) 17 dicembre 2003 Bandiera dell'Italia Bergamo, Italia
14 Vittoria 13–1 Bandiera della Francia Antoine Palatis PTS 6 7 giugno 2003 Bandiera dell'Italia Trieste, Italia
13 Vittoria 12–1 Bandiera dell'Argentina Eduardo Andres Sandivares KO 1 (6), 0:58 15 aprile 2003 Bandiera dell'Italia Piacenza, Italia
12 Sconfitta 11–1 Bandiera degli Stati Uniti Zuri Lawrence UD 8 17 agosto 2002 Bandiera degli Stati Uniti Atlantic City, Stati Uniti d'America
11 Vittoria 11–0 Bandiera degli Stati Uniti Joe Lenhart UD 6 26 luglio 2002 Bandiera degli Stati Uniti Chester, Stati Uniti d'America
10 Vittoria 10–0 Bandiera dell'Italia Alessandro Guni TKO 5 (10) 19 aprile 2002 Bandiera dell'Italia Udine, Italia Vince il vacante titolo italiano dei pesi massimi.
9 Vittoria 9–0 Bandiera degli Stati Uniti Craig Tomlinson TKO 3 (8), 2:29 9 maggio 2002 Bandiera degli Stati Uniti Pittsburgh, Stati Uniti d'America
8 Vittoria 8–0 Bandiera della Germania Marco Heinichen KO 2 (6) 9 febbraio 2002 Bandiera dell'Italia Civitavecchia, Italia
7 Vittoria 7–0 Bandiera degli Stati Uniti Nicholus Nurse UD 6 9 novembre 2001 Bandiera degli Stati Uniti San Antonio, Stati Uniti d'America
6 Vittoria 6–0 Bandiera degli Stati Uniti Ronnie Copeland TKO 4 (6), 0:37 28 settembre 2001 Bandiera degli Stati Uniti Paradise, Stati Uniti d'America
5 Vittoria 5–0 Bandiera degli Stati Uniti Chris Hairston TKO 2 (6) 7 luglio 2001 Bandiera degli Stati Uniti Brooklyn, Stati Uniti d'America
4 Vittoria 4–0 Bandiera dell'Argentina Eduardo Antonio Carranza UD 4 26 maggio 2001 Bandiera dell'Italia Trieste, Italia
3 Vittoria 3–0 Bandiera degli Stati Uniti Bobby McGraw TKO 1 (4), 2:36 20 aprile 2001 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati, Stati Uniti d'America
2 Vittoria 2–0 Bandiera degli Stati Uniti Marcus Johnson UD 4 24 marzo 2001 Bandiera degli Stati Uniti Paradise, Stati Uniti d'America
1 Vittoria 1–0 Bandiera degli Stati Uniti Chris Morris KO 1 (4), 2:22 27 gennaio 2001 Bandiera degli Stati Uniti New York, Stati Uniti d'America

Palmarès come dilettante[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990: 3º Campionati Italiani pesi massimi.
  • 1991: 1º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1992: 2º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1993: 1º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1994: 3º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1995: 1º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1996: Ottavi di finale Olimpiadi di Atlanta pesi supermassimi.
  • 1996-1997: 1º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 1997: 1º Giochi del Mediterraneo pesi supermassimi.
  • 1997: 3º Campionati Mondiali pesi supermassimi.
  • 1998: Finale Campionati Italiani pesi supermassimi (il titolo resta vacante per forfait dell'avversario).
  • 1998: 1º Goodwill Games pesi supermassimi.
  • 1999: 3º Campionati Mondiali pesi supermassimi.
  • 1999: 1º Campionati Italiani pesi supermassimi.
  • 2000: 2º Campionati Europei pesi supermassimi.
  • 2000: Medaglia di bronzo Olimpiadi di Sydney pesi supermassimi.

Record dilettantistico complessivo: 135 incontri: 114 vittorie, 19 sconfitte, 2 pareggi.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Paolo Vidoz, su boxrec.com.
  2. ^ Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Enciclopedia dello sport, Garzanti Libri, 2008, pp. 1670.
  3. ^ Ivan Malfatto, Pugni da Barone, Isef e Olimpiadi, in La Gazzetta dello Sport, 14 dicembre 1999.
  4. ^ Vidoz, esordio facile con vista sulla finale Ma Gini sbatte contro i pugni di Kazakov, in La Gazzetta dello Sport, 14 maggio 2000.
  5. ^ Ecco la squadra italiana che parteciperà a Sidney, su repubblica.it, 26 luglio 2000.
  6. ^ Stefano Arcobelli, Italia k.o. prima del gong, in La Gazzetta dello Sport, 15 settembre 2000.
  7. ^ Pugilato tra le lacrime spunta una medaglia, su repubblica.it, 27 settembre 2000.
  8. ^ Vincenzo Martucci, Rino Tommasi e Stefano Arcobelli, Vidoz, infiamma l'arena, in La Gazzetta dello Sport, 29 settembre 2000.
  9. ^ La madre di Vidoz Smettila con la boxe, in la Repubblica, 2 ottobre 2000, p. 54.
  10. ^ Emanuela Audisio, Vidoz, da Sydney al sogno americano, in la Repubblica, 27 gennaio 2001, p. 56.
  11. ^ Emanuela Audisio, Profumo di Madison, in la Repubblica, 27 gennaio 2001, p. 56.
  12. ^ Emanuela Audisio, Forconi, cazzotti e fisarmonica storia di Vidoz, uno che combatte, in la Repubblica, 24 settembre 2004, p. 58.
  13. ^ Riccardo Crivelli, Vidoz, crollo gigante, in La Gazzetta dello Sport, 10 ottobre 2004.
  14. ^ Antonio Gaier, Sul ring con la mascella fratturata, in Il Piccolo, p. 4.
  15. ^ Boxe, Vidoz operato alla mandibola: intervento riuscito, su sport.repubblica.it, 13 ottobre 2004.
  16. ^ NOTIZIE FLASH, in La Tribuna di Treviso, 13 giugno 2005, p. 29.
  17. ^ Stefano Arcobelli, Vidoz, un Europeo per Carnera, in La Gazzetta dello Sport, 15 luglio 2006.
  18. ^ Riccardo Crivelli, Vidoz paladino del vino: farà a pugni per il Tocai, in La Gazzetta dello Sport, 3 gennaio 2007.
  19. ^ (EN) Virchis retained his title, su boxnews.com.ua, 19 maggio 2007.
  20. ^ Alberto Francescut, Vidoz adotta tre orfani armeni, in La Gazzetta dello Sport, 25 ottobre 2007.
  21. ^ Gennaro Bozza, Vidoz nel far west Giudice aggredito, in La Gazzetta dello Sport, 6 luglio 2008.
  22. ^ Pietro Scibetta, Branco re dei superleggeri Massimi: Vidoz abbandona, su gazzetta.it, 19 dicembre 2008.
  23. ^ Alberto Francescut, L'addio di Vidoz «Salgo sul ring per smaltire i cotechini», in La Gazzetta dello Sport, 15 dicembre 2011.
  24. ^ a b Alberto Francescut, Vidoz, ultima sul ring e prima come cuoco, in La Gazzetta dello Sport, 18 dicembre 2011.
  25. ^ Alessandro Fulloni, A scrocco nel ristorante del pugile: birra e grigliate per 25, poi la fuga, su corriere.it, 10 novembre 2016.
  26. ^ Ivan Malfatto, Boxe, chef Vidoz beffato: comitiva mangia e se ne va senza pagare, su gazzetta.it, 11 novembre 2016.
  27. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Paolo Vidoz, su quirinale.it. URL consultato l'11 aprile 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ivan Malfatto, I cani del ring, Pordenone, Edizioni Biblioteca Dell'Immagine, 2004, ISBN 978-8889199077.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN90239490 · ISNI (EN0000 0004 1969 978X · SBN LO1V294102 · GND (DE1147299919 · WorldCat Identities (ENviaf-90239490