Pablo Ansaldo

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Pablo Ansaldo
Nazionalità Bandiera dell'Ecuador Ecuador
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1966
Carriera
Squadre di club1
1954-1966Barcelona SC? (-?)
Nazionale
19??-1965Bandiera dell'Ecuador Ecuador7+ (-?)
Carriera da allenatore
1966-1967Barcelona SC
1971Once Caldas
1971Atlético Bucaramanga
1973-1974Barcelona SC
1983Barcelona SC
1984Barcelona SC
1985Barcelona SC
1996Barcelona SC
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pablo Mario Giovanny Ansaldo Villacís[1] (Guayaquil, 2 marzo 1935Guayaquil, 31 ottobre 2016[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio ecuadoriano, di ruolo portiere, si ritirò dall'attività agonistica a causa delle lesioni subite durante una partita disputata con la Nazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discende da una famiglia di origini italiane[1].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Portiere molto agile, fu soprannominato el gato (il gatto) per via delle sue movenze[3]. Durante la sua carriera si rifiutò sempre di utilizzare i guanti preferendo parare il pallone a mani nude[4].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Esordì nella massima serie ecuadoriana il 24 luglio 1954 con la maglia del Barcelona SC, squadra della sua città natale, nella partita giocata contro l'Emelec[5]. Nel corso della sua carriera non cambiò mai club, in totale vinse tre titoli nazionali (1960, 1963, 1966) e partecipò a due edizioni della Copa Libertadores (1961 e 1964).

Ansaldo fu il primo portiere a parare un calcio di rigore nella storia del campionato ecuadoriano: il 23 ottobre 1960, in occasione dell'incontro disputato contro il Deportivo Quito, respinse la conclusione calciata dal dischetto da Ernesto Guerra[6]. Il 13 agosto 1961 affrontò il Real Madrid impegnato in una tournée in Sudamerica, la partita terminò 3-1 per gli spagnoli e il portiere ecuadoriano subì le reti di Puskás, Gento e Di Stéfano[7].

Si ritirò dall'attività agonistica nel 1966 per problemi di salute, tuttavia rimase sempre in forza al Barcelona diventandone l'allenatore.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Con la Nazionale di calcio dell'Ecuador prese parte alla Coppa America 1963[8].

Il 15 agosto 1965 durante la partita giocata tra Ecuador e Cile valida per le qualificazioni al Mondiale del 1966 si scontrò con il centravanti cileno Carlos Campos e nell'impatto si fratturò tre costole, nonostante l'infortunio terminò comunque il match[9]. Il colpo subito provocò una lesione al polmone che afflisse Ansaldo per tutto il resto della vita, tanto che parecchi anni dopo i medici dovettero asportare l'organo[3]. L'atto di coraggio del giocatore fu largamente celebrato dalla stampa locale[10] e il portiere venne dichiarato héroe deportivo nacional[3] ma l'infortunio patito compromise irrimediabilmente la sua carriera da calciatore.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la sua carriera da allenatore nel 1966 sempre nel Barcelona SC e al termine della stagione conquistò il titolo nazionale.

In seguito ebbe una breve esperienza in Colombia[11] dove allenò l'Once Caldas (Torneo Apertura 1971) e l'Atlético Bucaramanga (Torneo Finalización 1971)[12].

Nel corso degli anni fu richiamato diverse volte sulla panchina del club di Guayaquil soprattutto in momenti di transizione, nel 1985 ricoprì brevemente l'incarico di tecnico ad interim e diede quindi il suo contributo alla vittoria del campionato[13]. In segno di gratitudine per la sua lunga militanza nel club lo spogliatoio dell'Estadio Monumental Isidro Romero Carbo è stato intitolato a suo nome[14]. Nella storia del club oltre ad Ansaldo solo un altro uomo è riuscito a vincere il titolo nazionale sia da giocatore che da allenatore, si tratta dell'argentino Rubén Darío Insúa che vinse da calciatore nel 1991 e da tecnico nel 1997[4].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia presenze e reti in Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Ecuador
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-03-1963 La Paz Paraguay Bandiera del Paraguay 3 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Campeonato Sudamericano de Football 1963 - Ingresso
17-03-1963 La Paz Perù Bandiera del Perù 2 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Campeonato Sudamericano de Football 1963 - Uscita al 18’ 18’
20-03-1963 Cochabamba Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Campeonato Sudamericano de Football 1963 - Ingresso
31-03-1963 La Paz Ecuador Bandiera dell'Ecuador 4 – 3 Bandiera della Colombia Colombia Campeonato Sudamericano de Football 1963 - Uscita al 46’ 46’
20-07-1965 Barranquilla Colombia Bandiera della Colombia 0 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 1966 -
26-07-1965 Guayaquil Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 1966 -
15-08-1965 Guayaquil Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 1966 -
Totale Presenze 7 Reti 0

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Barcelona SC: 1960, 1963, 1966

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Barcelona SC: 1966, 1985

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Esteban Ávila, Pablo Ansaldo salvó a Ecuador en Barranquilla en 1965, su benditofutbol.com, 6 settembre 2013. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  2. ^ Fallece exgolero ecuatoriano, Pablo Ansaldo, su eltiempo.com.ec. URL consultato il 7 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
  3. ^ a b c (ES) Jaime Naranjo, Ansaldo aún sufre secuelas, su hoy.com.ec, 2 giugno 2001. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  4. ^ a b (ES) Ex jugadores:“El equipo recuperó su herencia”, Diario La Opinión, 1º dicembre 2012. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  5. ^ (ES) Almanaque Ecuador total, Publimprent S.A, 1996, p. 434.
  6. ^ (ES) Antonio Ubilla, Anécdotas de un partido con historia, El Universo, 9 novembre 2008. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  7. ^ (EN) International Trip of Real Madrid CF 1961, su rsssf.com, Rsssf.com. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  8. ^ (EN) Southamerican Championship 1963, su rsssf.com, Rsssf.com. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  9. ^ Marco Maioli, In Brasile nel nome del Chucho: l’Ecuador non è più una sorpresa, su calciosudamericano.it, 30 ottobre 2013. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  10. ^ El acto heroico de Pablo Ansaldo, El Universo, 17 agosto 1965.
  11. ^ (ES) Hernán Peláez Restrepo, Nuestro fútbol... 1948-1976, A. Renteria Editores, 1976.
  12. ^ (ES) Fabio León Naranjo, Millonarios, buen local, Eltiempo.com, 21 novembre 2011. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  13. ^ (ES) Campeonatos, su bsc.ec. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
  14. ^ (ES) ¡Cevallos, Morales y Ansaldo, “bautizados” en el Monumental!, Extra.ec. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]