Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
Medaglia ai benemeriti della cultura | |
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Repubblica Italiana | |
Tipo | Medaglia di benemerenza |
Status | attuale |
Istituzione | Roma, 16 novembre 1950 |
Concessa a | Persone ed enti |
Diametro | 32 mm |
Gradi | bronzo, argento, oro |
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani | |
Nastro | |
La medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte, ed il relativo diploma, sono stati istituiti dal Governo italiano con legge n. 1093 del 1950[1], per le persone e gli enti che, con opere di riconosciuto valore, segnalati servigi o cospicue elargizioni, hanno acquistato titoli di particolare benemerenza nel campo dell'educazione, della scuola e nella diffusione ed elevazione della cultura.
Il diploma di benemerenza può essere di prima, di seconda o di terza classe e dà la facoltà di fregiarsi, rispettivamente, della medaglia d'oro, d'argento o di bronzo.
Il regolamento per la concessione è stato approvato nel 1952[2]. Questo riconoscimento ha sostituito la stella al merito della scuola, la benemerenza della pubblica istruzione e la benemerenza delle arti e quindi i relativi provvedimenti istitutivi del 1939[3] e 1940[4], sono stati abrogati con la legge n. 1093 del 1950. La stessa legge ha invece raddoppiato il numero di concessioni annue della benemerenza dell'istruzione elementare e materna istituita nel 1928[5].
Conferimento
[modifica | modifica wikitesto]Ogni anno, il 2 giugno giorno della Festa della Repubblica, l'onorificenza viene concessa con decreto del Presidente della Repubblica, su proposte fatte dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in base ad un parere espresso da una Commissione, nominata e presieduta dallo stesso ministro[6] e costituita:
- dai direttori generali del Ministero della pubblica istruzione;
- da un membro di ciascuna delle tre sezioni del Consiglio superiore della pubblica istruzione; da un membro del Consiglio superiore delle antichità e belle arti e da uno del Consiglio superiore delle accademie e biblioteche, tutti designati dai rispettivi Consigli;
- da un rappresentante rispettivamente dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia di San Luca e dell'Accademia di Santa Cecilia;
- da due membri scelti dal ministro per la pubblica istruzione tra coloro che sono già insigniti dell'onorificenza;
i membri della Commissione durano in carica due anni e possono essere confermati.
Insegne
[modifica | modifica wikitesto]La medaglia, che va portata alla parte sinistra del petto, ha un diametro di 32 millimetri e reca;
- nel recto
- l'emblema della Repubblica,
- nel verso
- una corona di quercia che racchiude la leggenda «Ai benemeriti della cultura».
Il nastro è di seta, largo di 32 millimetri, con i colori nazionali e una banda di colore viola larga 4 millimetri sui bordi.
Suddivisione
[modifica | modifica wikitesto]In occasione dei vari trasferimenti delle specifiche competenze tra diversi ministeri la medaglia è stata rinominata in diverse categorie, comunque identiche nelle insegne ma differenti nelle motivazioni a seconda del ministero competente:
- Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte, conferita su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per «... premiare quanti hanno illustrato la Nazione nei campi della cultura, dell'arte, dello spettacolo.»
- Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura, conferita su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per «... premiare i titoli di particolare benemerenza nel campo accademico e della ricerca.»
- Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte, conferita su proposta del ministro della Pubblica Istruzione, per «Premiare i titoli di particolare benemerenza nel campo dell'educazione, della scuola e nella diffusione ed elevazione della cultura, ottenuti attraverso opere di riconosciuto valore, segnalati servigi o cospicue elargizioni.»
Regioni, Province, Città, Comuni decorati
[modifica | modifica wikitesto]Regioni
[modifica | modifica wikitesto]Province
[modifica | modifica wikitesto]- Provincia di Bologna, 1970[8]
- Provincia di Alessandria, 1969[9]
- Provincia di Como, 1982[10]
- Provincia di Cuneo, 1963[11]
- Provincia di Salerno, 1966[12]
- Provincia di Varese, 1966[13]
Città e Comuni
[modifica | modifica wikitesto]- Busto Arsizio (VA), 1963[14]
- Cantù (CO), 1966[15]
- Como, 2 conferimenti: 1965[16], 1983[17]
- Gallarate (VA),1966[18]
- Grado (GO), 1978[19]
- Gubbio (PG), 1970[20]
- Imola (BO), 1971[21]
- Lignano Sabbiadoro (UD), 1978[22]
- Macerata, 1980[23]
- Saronno (VA), 1965[24]
- Sondrio, 1962[25]
- Varese, 1965[26]
- Vicenza, 1969[27]
Città e Comuni
[modifica | modifica wikitesto]- Abano Terme (PD), 1963[28]
- Cagliari, 1975[29]
- Portogruaro (VE), 1962[30]
- Rovigo, 1966[31]
- Volterra (PI), 1975[32]
Città e Comuni
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Legge 16 novembre 1950, n. 1093, in materia di "Concessione di diplomi ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte" (G. U. 17 gennaio 1951, n. 13)
- ^ D.P.R. 18 dicembre 1952, n. 4553 - Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge 16 novembre 1950, n. 1093, per il conferimento dei diplomi ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte (G. U. 13 maggio 1953, n. 109 - 1/circ.)
- ^ Legge 22 giugno 1939 n. 975 - Conferimento di diplomi di benemerenza e istituzione della stella al merito della scuola (G. U. 15 luglio 1939, n. 164)
- ^ Legge 25 giugno 1940 n. 844 - Modificazioni alla legge 22 giugno 1939, n. 975, concernente il conferimento dei diplomi di benemerenza e l'istituzione della stella al merito della scuola (G. U. 18 luglio 1940, n. 167).
- ^ Articoli 384 e seguenti del R. D. 26 aprile 1928, n. 1297 - Approvazione del regolamento generale sui servizi dell'istruzione elementare (Supplemento ordinario alla G. U. 19 luglio 1928, n. 167)
- ^ In caso di assenza o di impedimento del ministro la Commissione sarà presieduta dal sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione.
- ^ Sardegna, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Bologna, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Alessandria, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Como, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Cuneo, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Salerno, su quirinale.it.
- ^ Provincia di Varese, su quirinale.it.
- ^ Busto Arsizio, su quirinale.it.
- ^ Cantù, su quirinale.it.
- ^ Como, su quirinale.it.
- ^ Como, su quirinale.it.
- ^ Gallarate, su quirinale.it.
- ^ Grado, su quirinale.it.
- ^ Gubbio, su quirinale.it.
- ^ Imola, su quirinale.it.
- ^ Lignano Sabbiadoro, su quirinale.it.
- ^ Macerata, su quirinale.it.
- ^ Saronno, su quirinale.it.
- ^ Sondrio, su quirinale.it.
- ^ Varese, su quirinale.it.
- ^ Vicenza, su quirinale.it.
- ^ Abano Terme, su quirinale.it.
- ^ Cagliari, su quirinale.it.
- ^ Portogruaro, su quirinale.it.
- ^ Rovigo, su quirinale.it.
- ^ Volterra, su quirinale.it.
- ^ Monfumo, su quirinale.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Medaglia ai benemeriti della cultura e dell'arte
- Medaglia ai benemeriti della scienza e della cultura
- Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su quirinale.it.
- Elenco Onorificenze conferite, su quirinale.it.
- Seguito della discussione e approvazione del disegno di legge: « Concessione di diplomi ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte» (N. 1156) (PDF), su senato.it, Senato, 27 luglio 1950.