McFlurry
| McFlurry | |
|---|---|
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| Origini | |
| Luogo d'origine |  Canada
|
| Diffusione | mondiale |
| Creato da | McDonald's |
| Dettagli | |
| Categoria | dolce |
Il McFlurry è un marchio di gelato aromatizzato distribuito e venduto ufficialmente dal 1997 dalla catena di fast food statunitense McDonald's.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il McFlurry nasce nel 1995 a Bathurst, Canada, da un'idea di Ron McLennan, direttore della sede locale McDonald's.[1][2] Negli Stati Uniti, il McFlurry arrivò solamente nel 1997, quando venne diffuso per essere testato in alcune regioni selezionate. Nel marzo del 1998 il prodotto era disponibile in tutte le località degli Stati Uniti e del Canada e da allora è stato gradualmente introdotto in altre città.[3]
Nel 2006 nel Regno Unito venne fatta una protesta contro il coperchio del prodotto, poiché la loro apertura era di dimensioni tali da causare l'intrappolamento di alcuni piccoli animali che provavano ad entrare con la testa, tra cui i ricci attratti dagli zuccheri.[4] La richiesta fu fatta dalla British Hedgehog Preservation Society, anche se dopo "ricerche significative e test di progettazione" la dimensione dell'apertura è stata ridotta,[5] il problema ha continuato a persistere a causa dell'inesatto smaltimento dei rifiuti.[6] Nel 2019, McDonald's ha annunciato che avrebbe rimosso completamente i coperchi per ridurre l'uso di plastica monouso da parte della catena.[7]
La serie televisiva 30 Rock ha messo in risalto i McFlurry nella trama dell'episodio 11 della terza stagione "St. Valentine's Day", causando una polemica nei media per pubblicità indiretta.[8]
Il caso delle rotture delle Taylor C602[modifica | modifica wikitesto]
Le "Taylor C602" sono i macchinari prodotti dalla Taylor Company e utilizzati per la produzione del gelato McFlurry. Vista la facilità di rottura del macchinario industriale, dal 2016 le Taylor C602 e i McFlurry hanno ottenuto un notevole riscontro sui social, a tal punto da diventare dei meme.[9] La causa delle frequenti rotture si deve riscontrare nelle mancate manutenzioni, infatti la macchina ne necessita di continue dal costo elevato, a tal punto che il 25% del fatturato dell'azienda produttrice viene da operazioni di manutenzione e riparazione effettuate dal servizio tecnico.[10] Queste vicende si sono diffuse così velocemente sul web che alcune persone hanno creato un sito web per tracciare in tempo reale la percentuale dei macchinari rotti o non funzionanti.[11]
Preparazione[modifica | modifica wikitesto]
Il McFlurry è un gelato alla spina al gusto di vaniglia, che viene montato e messo in un contenitore, che viene poi arricchito con vari tipi di caramelle o biscotti, mescolati poi attraverso il cucchiaio progettato appositamente per funzionare come un frullatore.[12][13] I gusti variano da mercato a mercato e nuovi gusti vengono introdotti regolarmente. I gusti disponibili sono M&M's, Caramel Brownie, Reese’s Peanut Butter Cup, Heath, Butterfinger, Bubblegum Squash (solo in Australia e Nuova Zelanda) e Dulce de leche (solo in America Latina), Smarties, Fudgee O Cookies, pistacchio, caffè croccante, Oreo.[14]
La tipologia del gelato utilizzato è lo stesso che McDonald's usa per i suoi coni e gelati. Il gelato è prodotto con latte UHT (Ultra High Temperature Processing), arricchito con metilcellulosa. CNBC ha riferito che, dalla fine del 2016, McDonald's ha iniziato a eliminare gradualmente i sapori artificiali dal suo gelato per cercare di recuperare le perdite di consumatori, che ammontavano a oltre 500 milioni dal 2012.[15]
Recensioni[modifica | modifica wikitesto]
Nonostante abbia definito il McFlurry "un miscuglio veloce di gelato gelatinoso e innocuo che alcuni recensori potrebbero considerare più vicino al mastice che ai latticini", Wil Fulton di Thrillist ha classificato il McFlurry alle M&M's alla fine della sua lista dei 17 migliori dessert da fast food,[16] mentre. The Daily Meal ha inserito quello all'Oreo nella sua lista dei migliori dessert fast food.[17]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) McFlurry at 20: celebrating a Canadian concoction, su CTVNews, 15 giugno 2015. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) This Is Where McDonald's McFlurry Was Actually Invented, su Mashed, 20 settembre 2021. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Heather Pauly, McDonald's new dessert draws flurry, su infoweb.newsbank.com, 27 giugno 1998. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Istituto dei Pubblici Affari degli Stati Uniti, Rewiew, vol. 58, 2006, p. 56.
- ^ http://www.brandarling.com/2006/09/good-news-for-miss-tiddywinkle.html.
- ^ Il tappo del McFlurry è fatto così per via dei ricci golosi, su superEva, 14 gennaio 2022. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) McDonald's to scrap plastic lids from McFlurrys, su The Independent, 21 giugno 2019. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Jennifer Gillan, Television and New Media: Must-Click TV, Routledge, 18 ottobre 2010, ISBN 978-1-135-96567-9. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Andy Greenberg, The Cold War Over Hacking McDonald’s Ice Cream Machines, in Wired. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ Lorenzo Millucci, McDonald, l'epidemia di McFlurry e il diritto alla riparazione, su Lorenzo Millucci, 27 aprile 2021. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) mcbroken, su mcbroken.com. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Jacob Rawley, Man shares McDonald's McFlurry spoons have a 'true reason' behind 'weird' shape, su Daily Record, 12 gennaio 2023. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ Ecco perché i cucchiai del McFlurry di McDonald’s hanno una strana forma [+VIDEO], su Commenti memorabili, 2 febbraio 2023. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ Sapete perché il McFlurry si chiama in questo modo?, su superEva, 17 agosto 2021. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Sarah Whitten, McDonald's changed its vanilla ice cream 6 months ago, and nobody noticed, su CNBC, 18 maggio 2017. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) Wil Fulton, The Best Fast Food Desserts, Ranked, su Thrillist, 21 agosto 2013. URL consultato il 21 agosto 2023.
- ^ (EN) The 10 Best and Worst Fast Food Desserts, su The Daily Meal, 5 aprile 2016. URL consultato il 21 agosto 2023.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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