Mario Golf: Toadstool Tour

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Mario Golf: Toadstool Tour
videogioco
La copertina del gioco
Titolo originaleマリオゴルフ ファミリーツアー
PiattaformaNintendo GameCube
Data di pubblicazione 29 luglio 2003
Bandiera del Giappone 5 settembre 2003
Bandiera dell'Australia 11 febbraio 2004
Bandiera dell'Europa 18 giugno 2004
GenereGolf
OrigineGiappone
SviluppoCamelot
PubblicazioneNintendo
Modalità di giocoGiocatore singolo
SupportoDisco Ottico
Fascia di etàCEROA · ESRBE · PEGI: 3+
SerieMario Golf
Preceduto daMario Golf
Seguito daMario Golf: Advance Tour

Mario Golf: Toadstool Tour è un videogioco sportivo sviluppato da Camelot Software Planning e pubblicato, per la prima volta nel 2003, da Nintendo per il GameCube. È il sequel di Mario Golf uscito nel 1999 per Nintendo 64, nonché il quinto gioco della serie Mario Golf. I personaggi giocabili provengono tutti dalle franchise di Mario.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Personaggio Tipo di tiro Lunghezza del tiro
Mario Dritto 197 m
Luigi Smorzato 188 m
Peach Dritto 183 m
Daisy Curvo 195 m
Yoshi Dritto 190 m
Bowser Smorzato 201 m
Wario Smorzato 191 m
Waluigi Curvo 190 m
Donkey Kong Curvo 191 m
Diddy Kong Dritto -
Koopa Troopa Smorzato -
Strutzi Curvo -
Bowser Jr. Dritto 192 m
Boo Curvo 191 m
Mario Ombra Curvo 195 m
Pipino Piranha Smorzato 199 m

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Vedendo una gigantesca coppa d'argento, Mario e Luigi decidono di partecipare con Peach e Daisy ad un torneo di golf per vincerla;tuttavia Wario e Waluigi si ingelosiscono della concorrenza dei rivali tentando di superarli facendo la stessa cosa con Yoshi, Koopa Troopa, Donkey Kong e Diddy Kong, ma con esiti negativi. Alla fine i due finiscono per fare un occhio nero a Bowser lanciandogli la palla in lontananza, così questi li insegue inferocito per punirli buttandogli delle bob-ombe a raffica, mentre Mario è arrivato all'ultima buca. Subito dopo Bowser cerca di annientare Wario e Waluigi nel proprio castello e, quando questi riescono a varcarne le porte, Mario tira la palla su di loro facendogli un occhio nero e facendo cadere una bob-omba di Bowser. Nell'ultima scena, vedendo il castello esplodere, Mario rimane in dubbio su cosa sia accaduto osservando le facce di Wario, Waluigi e Bowser arrabbiate.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Toadstool Tour è stato sviluppato da Camelot Software Planning, lo stesso team responsabile del gioco precedente, Mario Golf. Durante un'intervista con due sviluppatori di Camelot, Hiroyuki e Shugo Takahashi, è stato rivelato che il gioco era stato sviluppato contemporaneamente al titolo per GameCube Mario Power Tennis. Secondo i due fratelli, le idee e la tecnologia utilizzate per lo sviluppo di Toadstool Tour sono state utilizzate anche per Power Tennis.[1] La musica è stata composta da Motoi Sakuraba, che in precedenza aveva composto la colonna sonora di Mario Golf. Il gioco è stato mostrato alla convention E3 del 2003,[2] dove era possibile provarlo. Toadstool Tour è entrato a far parte dell'etichetta Player's Choice nel 2004, che offriva a prezzo ridotto giochi che avevano venduto più di un milione di copie.[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
Metacritic (media al) 81/100[4]
BBC Sport 85%[5]
Edge 6/10[6]
Electronic Gaming Monthly 7,83/10[7]
Eurogamer 7/10[8]
Game Informer 8/10[9]
Game Revolution B[10]
GamePro 4,5/5[11]
GameSpot 8,3/10[12]
GameSpy 3/5[13]
GameZone 9/10[14]
IGN 8/10[15]
Nintendo Life 8/10[16]
Nintendo Power 4,2/5[17]
The Cincinnati Enquirer 4/5[18]

Toadstool Tour ha ricevuto una reazione positiva dalla critica, anche se è stato criticato per essere troppo simile al suo predecessore.[8][12] Tom Bramwell di Eurogamer ha dichiarato che "Mario Golf non è cresciuto molto dai suoi tempi sull'N64", nonostante abbia apprezzato il design del campo e il "senso del divertimento".[8] Sia GameSpot che IGN hanno elogiato i corsi del gioco, sebbene le fasi successive siano state preferite ai corsi iniziali più basilari.[12][15] Electronic Gaming Monthly ha elogiato la fisica del gioco evidenziata dall'uso del vento, del tempo e delle condizioni della superficie. Il gioco è stato spesso paragonato ai giochi Tiger Woods PGA Tour, che è stato citato quando Eurogamer ha notato l'assenza di eventi e la progressione nella modalità giocatore singolo del gioco.[8] Questo punto è stato condiviso da Jennifer Tsao di EGM, che ha affermato di desiderare "una modalità per giocatore singolo più avvincente" che offrisse un "professionista di golf che mi allena in base ai miei swing".[7]

Vendite[modifica | modifica wikitesto]

GameSpot ha definito Toadstool Tour il miglior gioco per GameCube del luglio 2003.[19]

A luglio 2006, Toadstool Tour aveva venduto 830 000 copie e guadagnato 26 milioni di dollari negli Stati Uniti. Next Generation lo ha classificato come il 72° gioco più venduto per PlayStation 2, Xbox o GameCube tra gennaio 2000 e luglio 2006 in quel Paese.[20] Le vendite combinate dei giochi sportivi di Mario rilasciati negli anni 2000 hanno raggiunto 2,5 milioni di unità negli Stati Uniti entro luglio 2006. Toadstool Tour aveva venduto 1,03 milioni di unità in Nord America al 27 dicembre 2007..[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IGN staff, Camelot talks Mario Power Tennis, su IGN, 2 dicembre 2004. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  2. ^ Cory D. Lewis, E3 2003: Hands-on Mario Golf: Toadstool Tour, su IGN, 14 maggio 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  3. ^ IGN staff, Mario Golf, F-Zero Go Bargain-Priced, su IGN, 16 marzo 2004. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  4. ^ Mario Golf: Toadstool Tour for GameCube Reviews, su Metacritic. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  5. ^ Alex Trickett, Let's Play: Mario Golf [Toadstool Tour], in BBC Sport, 7 luglio 2004. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  6. ^ Edge staff, Mario Golf: Toadstool Tour, in Edge, n. 128, ottobre 2003, p. 101.
  7. ^ a b EGM staff, Mario Golf: Toadstool Tour, in Electronic Gaming Monthly, n. 171, ottobre 2003, p. 162. URL consultato il 14 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2004).
  8. ^ a b c d Tom Bramwell, Mario Golf: Toadstool Tour, su Eurogamer, 26 giugno 2004. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  9. ^ Justin Leeper, Mario Golf: Toadstool Tour, in Game Informer, n. 125, settembre 2003, p. 110. URL consultato il 18 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2005).
  10. ^ Ben Silverman, Mario Golf: Toadstool Tour Review, su gamerevolution.com, Game Revolution, agosto 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  11. ^ Fennec Fox, Mario Golf: Toadstool Tour Review for GameCube on GamePro.com, in GamePro, 28 luglio 2003 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2005).
  12. ^ a b c Ryan Davis, Mario Golf: Toadstool Tour Review, su GameSpot, 30 luglio 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  13. ^ Raymond Padilla, GameSpy: Mario Golf: Toadstool Tour, su cube.gamespy.com, GameSpy, 6 agosto 2003. URL consultato il 25 dicembre 2008.
  14. ^ Louis Bedigian, Mario Golf: Toadstool Tour - GC - Review, su gamezone.com, GameZone, 31 luglio 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008).
  15. ^ a b Matt Casamassina, Mario Golf: Toadstool Tour, su IGN, 29 luglio 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  16. ^ Mark Reece, Review: Mario Golf: Toadstool Tour (GameCube), su Nintendo Life, 8 novembre 2011. URL consultato il 18 gennaio 2015.
  17. ^ Mario Golf: Toadstool Tour, in Nintendo Power, vol. 171, settembre 2003, p. 134.
  18. ^ Marc Saltzman, Racing, golf games have sporty appeal, in The Cincinnati Enquirer, 9 settembre 2003. URL consultato il 18 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).
  19. ^ The Editors of GameSpot, GameSpot's Month in Review: July 2003, in GameSpot, 1º agosto 2003 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2004).
  20. ^ Campbell, Colin e Keiser, Joe, The Top 100 Games of the 21st Century, in Next Generation, 29 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2007).
  21. ^ US Platinum Videogame Chart, su The Magic Box, The Magic Box. URL consultato l'8 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàBNF (FRcb170777068 (data)