L'uomo dalla croce

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L'uomo dalla croce
Il cappellano (Alberto Tavazzi), al centro, in una foto di scena del film
Lingua originaleitaliano, russo
Paese di produzioneItalia
Anno1943
Durata88 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, guerra
RegiaRoberto Rossellini
SoggettoAsvero Gravelli
SceneggiaturaAsvero Gravelli, Alberto Consiglio, Giovanni D'Alicandro, Roberto Rossellini
Casa di produzioneCines
Distribuzione in italianoE.N.I.C.
FotografiaGuglielmo Lombardi
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheRenzo Rossellini, diretta da Pietro Sassoli
ScenografiaGastone Medin
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

L'uomo dalla croce è un film del 1943 diretto da Roberto Rossellini.

È la terza ed ultima pellicola della cosiddetta Trilogia della guerra fascista del regista, a cui seguirà la più famosa trilogia della guerra antifascista (composta da Roma città aperta, Paisà e Germania anno zero).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ucraina, fronte russo, estate del 1942: un reparto di carri armati del C.S.I.R., di ritorno da un'azione di guerra, riceve l'ordine di spostare altrove il proprio campo base per favorire una manovra bellica. Uomini e mezzi si spostano secondo il piano stabilito, tranne il cappellano militare del reparto, che rimane ad assistere un carrista ferito non trasportabile. Catturato dai russi, riesce a fuggire e trova rifugio insieme al ferito in un casolare, dove ha modo di esplicare il suo apostolato tra donne e bambini che vi si sono rifugiati.

Scene dal film[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Girato nel 1942 in bianco e nero nella campagna di Ladispoli, impiegando attori non professionisti, è ispirato al sacrificio di padre Reginaldo Giuliani e chiude la trilogia rosselliniana della guerra fascista, composta da La nave bianca (1941), Un pilota ritorna (1942) e appunto L'uomo dalla croce (1943).

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 3 febbraio del 1943.

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