Jeffrey Hammond
Jeffrey Hammond | |
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Jeffrey Hammond in una foto del 1973 | |
Nazionalità | Regno Unito |
Genere | Rock progressivo Progressive folk |
Periodo di attività musicale | 1967 – 1975 |
Strumento | Basso |
Gruppi | Jethro Tull |
Jeffrey Hammond, talvolta accreditato come Jeffrey Hammond-Hammond[1][2] (Blackpool, 30 luglio 1946), è un bassista britannico, componente del gruppo storico progressive dei Jethro Tull dal 1971 al 1975: ha partecipato alla realizzazione di 6 album. Del quarto di essi, A Passion Play, ha anche contribuito come co-autore e voce narrante della parte centrale dell'album: The Story of The Hare Who Lost His Spectacles.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Amico di Ian Anderson fin dal periodo scolastico, all'età di 17 anni formò una band giovanile insieme allo stesso Anderson e ad altri due futuri membri dei Jethro Tull, John Evan e Barriemore Barlow. La band si chiamava The Blades e provava nello scantinato messo a disposizione di Evan[3]. Ben presto il nome cambiò in The John Evan Band[4][5], ma di li a poco Hammond decise di lasciare la musica per dedicarsi alla pittura.
Dopo che Ian Anderson gli ebbe dedicato tre canzoni nei primi tre album dei Jethro Tull (Song for Jeffrey in This Was, Jeffrey Goes to Leicester Square in Stand Up e For Michael Collins, Jeffrey And Me in Benefit[6]), nel 1971 fu convinto ad entrare a far parte del gruppo per sostituire Glenn Cornick, suonando il basso nell'album Aqualung che rese la band celebre in tutto il mondo[3].
Durante i concerti, spesso indossava un caratteristico abito a strisce bianche e nere, intonato col suo basso che aveva gli stessi colori.[7]
Nell'album A Passion Play è accreditato come co-autore ed è la voce narrante (con un accento esagerato del Lancashire) della parte centrale dell'opera: The Story of The Hare Who Lost His Spectacles.[8]
A lui è attribuita l'invenzione del claghorn, uno strumento ibrido ottenuto da un sassofono e da un flauto, suonato da Ian Anderson in Dharma for one.[3]
Nel 1975, dopo la registrazione di Minstrel in the Gallery, Hammond abbandonò la musica per tornare a dedicarsi alla pittura e fu sostituito da John Glascock. Come pittore è sempre stato molto riservato e, fino al 2017, solo amici intimi e parenti potevano osservare le sue opere[9].
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Con i Jethro Tull
[modifica | modifica wikitesto]LP
[modifica | modifica wikitesto]- Aqualung (1971), (Chrysalis)
- Thick as a Brick (1972), (Chrysalis)
- Living in the Past (compilation, 1972), (Chrysalis)
- A Passion Play (1973), (Chrysalis)
- War Child (1974), (Chrysalis)
- Minstrel in the Gallery (1975), (Chrysalis)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il padre e la madre avevano infatti lo stesso cognome, Hammond.
- ^ (EN) Biografia di Hammond sul sito ufficiale dei Jethro Tull, su jethrotull.com.
- ^ a b c Scott Allen Nollen, 2002
- ^ All Music Net, pag. 8, 18.
- ^ The John Evan Band su Discogs
- ^ Jeffrey Hammond è menzionato anche nella canzone Inside di Benefit
- ^ Brian Rabey, pag. 95.
- ^ All Music Net, pag. 53.
- ^ (EN) Jethro Tull guitarist Jeffrey Hammond, in Lancashire Life, 17 Ottobre 2017. URL consultato il 4 maggio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scott Allen Nollen, Jethro Tull: A History of the Band, 1968-2001, McFarland & Co, 2002, ISBN 0-7864-1101-5. pg. 24, 36, 37, 62-63, 72, 76
- All Music Net, Jethro Tull. Storia della musica rock, Edizioni R.E.I., 2014, ISBN 978-2-37297-0013.
- (EN) Brian Rabey, A Passion Play: The Story Of Ian Anderson & Jethro Tull, Soundcheck Books, 2013, ISBN 9780957144248.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jeffrey Hammond
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jeffrey Hammond, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Jeffrey Hammond, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Jeffrey Hammond, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 261509759 · ISNI (EN) 0000 0000 0312 6128 · Europeana agent/base/66584 · LCCN (EN) n2021015752 · GND (DE) 1176163299 · BNF (FR) cb140473889 (data) |
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