Il risolutore

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Disambiguazione – Se stai cercando la serie TV del 2012, spin-off di Bones, vedi Il risolutore (serie televisiva).

«Se io ti avessi voluto morto, a quest'ora tu saresti morto!»

Il risolutore
Una scena del film
Titolo originaleA Man Apart
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Germania
Anno2003
Durata110 minuti
Genereazione, thriller
RegiaF. Gary Gray
SoggettoChristian Gudegast
SceneggiaturaChristian Gudegast, Paul Scheuring
ProduttoreTucker Tooley, Vincent Newman, Joey Nittolo, Vin Diesel
Casa di produzioneNew Line Cinema
Distribuzione in italianoNew Line Cinema
FotografiaJack N. Green
MontaggioRobert Brown, William Hoy
MusicheAnne Dudley
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il risolutore (A Man Apart) è un film del 2003 diretto da F. Gary Gray, con Vin Diesel.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

I due soci Sean Vetter e Demetrius Hicks sono agenti della DEA. La loro attuale missione è quella di combattere il traffico di droga passante per il confine messicano. Dopo aver catturato il capo del cartello, Memo Lucero, Vetter può riservare le sue attenzioni alla moglie Stacy. Il cartello, ormai senza guida, diventa l'obiettivo di Diablo che, divenuto la nuova preda per la coppia di agenti, uccide Stacy, azione che scatenerà la furia vendicativa di Vetter.[1].

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Prodotto dalle società "DIA" Productions GmbH & Co. KG, Joseph Nittolo Entertainment, New Line Cinema e Newman/Tooley Films.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito in varie nazioni, fra cui:[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Film realizzato con cura,[3] penalizzato da una sceneggiatura che non rientra fra le migliori per il tema trattato.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ trama 17/9/2009 Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive..
  2. ^ Info sulle date di uscita
  3. ^ Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 11 luglio 2003
  4. ^ Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 luglio 2003

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