Godeperto
Godeperto | |
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Re dei Longobardi Re d'Italia (con Pertarito) | |
In carica | 661 – 662 |
Predecessore | Ariperto I |
Successore | Grimoaldo |
Nome completo | Godepert (in longobardo), Godepertus o Godipertus (in latino) |
Nascita | 645 circa |
Morte | Pavia, Palazzo Reale[1], 662 |
Dinastia | Bavarese |
Padre | Ariperto I |
Figli | Ragimperto |
Godeperto (o Godeberto; 645 circa – Pavia, 662) è stato re dei Longobardi e re d'Italia dal 661 al 662.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 661, alla morte di Ariperto I e secondo la sua volontà, i suoi due figli Godeperto e Pertarito furono nominati successori congiunti sul trono longobardo. Il regno fu bipartito, un procedimento rimasto unico nella storia dei Longobardi ma frequente, per esempio, tra i vicini Franchi, anche se è più probabile che questa divisione fosse frutto delle discordie tra i due fratelli, in quanto Godeperto era sostenuto dagli ariani a Pavia mentre Pertarito dai cattolici a Milano.[2]
Tra i due fratelli si aprì immediatamente un conflitto civile; Godeperto invocò, tramite il duca di Torino, Garibaldo, l'aiuto del duca di Benevento, Grimoaldo, che accorse con truppe provenienti, oltre che dal suo ducato, anche da quelli di Spoleto e di Tuscia (662). Giunto a Pavia, il duca, istigato da Garibaldo, uccise il sovrano e ne occupò il trono.[2] Il figlioletto Ragimperto venne portato via e allevato di nascosto dai fedeli del padre.[2] Grimoaldo, essendo il bambino non pericoloso data la sua età, non si preoccupò di cercarlo.[2] Un suo fedele, successivamente, uccise il Garibaldo per vendicare il padrone.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, IV, 51.
- ^ a b c d e Paolo Diacono, Libro IV, 51, nota al testo 51, in Antonio Zanella (a cura di), Storia dei Longobardi, Vignate (MI), BUR Rizzoli, p. 405, ISBN 978-88-17-16824-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Paolo Diacono, Historia Langobardorum, in Georg Waitz (a cura di), Monumenta Germaniae Historica, Hannover, 1878, Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI–IX, 12–219. Trad. it: Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, a cura di Lidia Capo, Milano, Lorenzo Valla/Mondadori, 1992, ISBN 88-04-33010-4. Testo disponibile su Wikisource.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Lidia Capo, Commento, in Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, Milano, Lorenzo Valla/Mondadori, 1992, ISBN 88-04-33010-4.
- Jörg Jarnut, Storia dei Longobardi, traduzione di Paola Guglielmotti, Torino, Einaudi, 1995 [1982], ISBN 88-06-13658-5.
- Sergio Rovagnati, I Longobardi, Milano, Xenia, 2003, ISBN 88-7273-484-3.
- Vasco La Salvia, GODEPERTO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 57, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001. URL consultato il 22 gennaio 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Godepèrto, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 272110679 · GND (DE) 1023569558 |
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