Giuseppe Fanin

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Giuseppe Fanin

Giuseppe Fanin (San Giovanni in Persiceto, 8 gennaio 1924San Giovanni in Persiceto, 5 novembre 1948) è stato un sindacalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di immigrati veneti di Sossano, che nel 1910 avevano comprato un terreno in località Tassinara, e terzo di dieci figli, dopo un breve periodo in seminario si ritirò, proseguendo poi gli studi e laureandosi in Agraria all'università di Bologna.

Fortemente impegnato nelle lotte sindacali agrarie del secondo dopoguerra quale segretario provinciale bolognese delle ACLI-terra[1], Fanin, che stava creando una forte adesione attorno al sindacato cattolico in un'area di tradizionale componente comunista, venne più volte a scontrarsi con esponenti di altri sindacati a causa di una differente visione delle proposte contrattuali per quel settore.

L'uccisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1948 la rottura dell'unità sindacale, con la fuoriuscita di CISL (nell'ottobre) e UIL dalla CGIL, portò al culmine gli scontri ideologici fra le diverse componenti cattoliche, socialiste e comuniste entro le organizzazioni dei lavoratori.

La sera del 4 novembre 1948 Fanin venne aggredito da tre militanti del PCI mentre rientrava a casa in bicicletta recitando il Rosario, e fu ridotto in fin di vita a colpi di bastone. I soccorsi furono inutili e Fanin morì senza riprendere conoscenza: era l'1.50 del mattino dopo.

Dopo 20 giorni di indagini, il 24 novembre, il segretario della sezione PCI di S. Giovanni in Persiceto, Gino Bonfiglioli, arrestato ed interrogato dai Carabinieri confessò di essere il mandante dell'omicidio e rivelò i nominativi dei tre esecutori: Enrico Lanzarini, Renato Evangelisti e Indrio Morisi.

Tra le città e i comuni che hanno una via a suo ricordo ci sono ovviamente Bologna (esiste un viale Giuseppe Fanin nel quartiere San Donato dove attualmente sorge la Facoltà di Agraria); San Giovanni in Persiceto, sua città natale; Imola, città in cui frequentò l'Istituto tecnico agrario "Giuseppe Scarabelli"; inoltre Agugliano (AN), nel quartiere "Montevarino", Sedriano, Arluno nella contrada Mulino, Lainate Segrate in provincia di Milano e Casalecchio di Reno in provincia di Bologna. A Reggio Emilia, nel quartiere Belvedere, in via Pietro Bembo, gli è stato dedicato un parco comunale, a Casalecchio di Reno

L'arcidiocesi di Bologna ha aperto il 1º novembre 1998 un processo di beatificazione per Giuseppe Fanin, conferendogli di fatto l'appellativo di servo di Dio.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, p.379
  2. ^ Apertura del processo di beatificazione di Giuseppe Fanin, su chiesadibologna.it, 1º novembre 1998. URL consultato il 12 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Giuseppe Fanin, Editrice ABES, Bologna, 1948
  • Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, Italia contemporanea, 1974
  • Giuseppe Trevisi, Il delitto Fanin, Il Mulino, 1998, ISBN 88-15-06793-0
  • Enzo Biagi, Giuseppe Fanin. Un democristiano ucciso dai "massaggiatori" del PCI, in Enzo Biagi cronista, Milano, RCS Periodici, 2007, SBN IT\ICCU\MIL\0809477.
  • AA. VV., Giuseppe Fanin - Fedele a Cristo, Ass. Cult. il Mascellaro, San Giovanni in Persiceto, 2008, ISBN 978-88-903147-2-8

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN77166269 · ISNI (EN0000 0000 2378 1429 · LCCN (ENn00085521 · GND (DE121237079 · WorldCat Identities (ENlccn-n00085521
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