Giuseppe Adami (arbitro)

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Giuseppe Adami
Figurina del campionato 1964/65
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Federazione Bandiera dell'Italia Italia
Sezione Roma
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1954-1956
1956-1964
Serie B
Serie A
Arbitro
Arbitro
Attività internazionale
1960-1964 UEFA Guardalinee, Arbitro
Premi
Anno Premio
1962 Premio Giovanni Mauro

Giuseppe Adami (Roma, 14 luglio 1915Roma, 7 febbraio 2007) è stato un arbitro di calcio italiano.

Carriera sui campi[modifica | modifica wikitesto]

Divenuto arbitro molto tardi, nel 1947 già trentaduenne, "brucia" ben presto le tappa della carriera arbitrale: nel 1951 debutta in Serie C in occasione di Benevento-Nissena,[senza fonte] nel 1954 arriva l'esordio in Serie B con Alessandria-Lanerossi Vicenza, e infine il 27 maggio 1956 debutta nella massima divisione in occasione della partita L.R. Vicenza-Juventus (3-2).

Nel 1960 viene promosso al rango di arbitro internazionale, e con tale status viene dapprima impiegato come guardalinee in occasione del torneo calcistico all'Olimpiade di Roma 1960, e poi nel 1963 viene designato per la finale di andata della Coppa delle Fiere tra Dinamo Zagabria e Valencia.[1]

Si ritira dai campi nel 1964 per raggiunti limiti d'età, con un bilancio di 105 gare dirette in Serie A e ben 100 a livello internazionale. Nel 1962 ottiene anche l'ambito Premio Giovanni Mauro.

Episodi controversi[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 marzo 1962 si verificò uno dei pochi episodi controversi che lo vede coinvolto: venne designato per il derby lombardo Atalanta-Milan,[2] con gli orobici in lotta per classificarsi alla Coppa Mitropa e i rossoneri in corsa per lo scudetto; il pubblico bergamasco fu assai numeroso e non riuscì ad essere contenuto all'interno dello stadio; l'arbitro Adami decise quindi di non far disputare la gara per mancanza delle condizioni minime di sicurezza, e la Federazione assegnò la vittoria a tavolino al Milan tra mille polemiche.[3]

Carriera dirigenziale[modifica | modifica wikitesto]

Appeso il fischietto al chiodo, si mette a disposizione dell'AIA come dirigente: diventa prima vicecommissario alla CAN guidata da Giulio Campanati tra il 1968 e il 1972, poi è vicepresidente dell'AIA tra il 1972 e il 1981. Nel frattempo svolge anche le funzioni di osservatore degli arbitri UEFA[senza fonte] e dal 1981 al 1987 è commissario alla Commissione Arbitri Interregionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Fairs' Cup 1962-63, su rsssf.com. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  2. ^ Serie A 1961-1962, 31ª giornata, su enciclopediadelcalcio.it. URL consultato il 4 febbraio 2016.
  3. ^ (EN) Italy 1961/62, su rsssf.com. URL consultato il 4 febbraio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Baldini Castoldi Dalai, 2000, pagg. 643-644
  • Rivista "L'Arbitro", n° 8, Ottobre 1999, pagg. 18-21

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]