Giovanni Maresca Donnorso di Serracapriola

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Giovanni Maresca Donnorso Correale Revertera
Duca di Serracapriola
Stemma
Stemma
Altri titoliDuca di Salandra
Conte di Tricarico
Conte di Terranova
Duca di Serracapriola
Conte di Tronco
Grande di Spagna
NascitaNapoli, 11 gennaio 1893
MorteRoma, 6 settembre 1971 (78 anni)
PadreNicola Maria Maresca Donnorso di Serracapriola
MadreAnna Revertera
ConiugiMaria de la Feld
Clotilde Unger Edle von Loewenburg
FigliAntonino Maresca Donnorso di Serracapriola
Stefano Maresca Donnorso di Serracapriola
Anna Margherita Maresca Donnorso di Serracapriola
Giovanni Maresca Donnorso di Serracapriola

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVIII, XXIX, XXX
Incarichi parlamentari
Vice Presidente della Consulta dei Senatori del Regno d'Italia
Sito istituzionale

Podestà di Sorrento
Durata mandato1926 –
1929

Dati generali
Partito politicoPNF
ProfessionePolitico

Giovanni Maresca Donnorso Correale Revertera, duca di Salandra e di Serracapriola (Napoli, 11 gennaio 1893Roma, 6 settembre 1971[1]), è stato un militare, politico, imprenditore, atleta, dirigente sportivo e pioniere del calcio italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1893, da un'aristocratica famiglia napoletana, di origini sorrentine, ultima feudataria di Serracapriola e possidente di un vasto patrimonio terriero[2]. Diversi erano i titoli nobiliari, alcuni ereditati alla morte del padre Nicola: fu il 10º Duca di Salandra e il 7º Conte di Tricarico, con i predicati di Garaguso, Grassano, Calciano e Miglionico e con Regie Lettere patenti fu anche Conte di Terranova[3]. Il suo trisavolo materno, Don Giovanni Vincenzo Revertera, duca della Salandra, fu Comandante Generale dell'Armata Napolitana, in soccorso del Pontefice, dopo l'instaurazione della Repubblica Romana (1798-1799)[4]. Fu inoltre 5º Duca di Serracapriola[5] e 4º Conte di Tronco[5][6] (con il predicato di Chieuti) dal 1948[7], Grande di Spagna di prima classe, predicato di Cesa con Regie Lettere Patenti di Umberto II Re d'Italia.
Morì per le conseguenze di un investimento automobilistico[8]

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Arruolatosi come Ufficiale dei bersaglieri[9], ricevette numerose decorazioni per le operazioni svolte nell'arco di un trentennio. Partecipò alla guerra Italo-Turca[9], ai due conflitti mondiali[9], riportando ferite in entrambe: nella prima guerra mondiale fu ferito nei pressi del Monte Cimone[9], nella seconda guerra mondiale, in cui fu volontario[8], fu ferito nel 1941 sul fronte africano[9] rimanendo invalido[8], indi fatto prigioniero dagli inglesi e deportato in India[9]. Fu inoltre volontario in Spagna[9] e nella guerra d'Etiopia[9]. Venne nominato Console della M.V.S.N.[10]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua carriera politica ricoprì diverse cariche istituzionali tra le quali, vice Presidente della Consulta dei Senatori del Regno d'Italia[9], fu deputato[9] della 28ª legislatura dal 20 aprile 1929 al 19 gennaio 1934, della 29ª legislatura dal 28 aprile 1934 al 2 marzo 1939 e Consigliere Nazionale[9] nella 30ª legislatura dal 23 marzo 1939 al 2 agosto 1943.
Fu Commissario Prefettizio e successivamente Podestà di Sorrento[9] dal 1926 al 1929 e vice Podestà di Napoli[9] dal 1929 al 1932. Dopo la guerra fu eletto Consigliere comunale[9] di Napoli, incarico che ricoprì dal 1952 al 1956.

Altre cariche[modifica | modifica wikitesto]

Consultore della Regia Consulta araldica; membro della Suprema Corte d'Onore dell'Istituto del Nastro Azzurro; membro del Consiglio Nazionale Combattenti; Presidente della Federazione Provinciale Combattenti di Napoli.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il Duca Giovanni Maresca Donnorso di Serracapriola fu insignito delle seguenti onorificenze[11]:

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di Bronzo al Valor Militare (2 concessioni) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Croce per Meriti di Guerra (5 concessioni) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto 11 aprile 1935.<ref.>Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.43 del 21 febbraio 1936, p.482.</ref>
Medaglia commemorativa per la Guerra Italo-Turca - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per la guerra italo-austriaca (4 anni) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per la Guerra d’Etiopia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per la Guerra di Spagna - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per la Seconda Guerra Mondiale - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Vittorio Veneto - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Gennaro (Casa di Borbone-Napoli) - nastrino per uniforme ordinaria
Balì Cavaliere di Gran Croce d'Onore e Devozione in Obbedienza del Sovrano Militare Ordine di Malta (S.M.O.M.) - nastrino per uniforme ordinaria
Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, decorato del Collare dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio (Casa di Borbone-Napoli) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce pro Merito Melitensi (S.M.O.M.) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore con placca dell'Ordine di Cisneros (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore con placca dell'Ordine imperiale del giogo e delle frecce (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine Piano (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere della Legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Guerra di Spagna (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia della Croce Rossa spagnola (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia al Merito en campana (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Maresca Donnorso di Serracapriola
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Carriera
Squadre di club1
1911-1921Internazionale Napoli24 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Fu un calciatore dell'Internazionale Napoli[12][13], nuotatore[9], canottiere[9] e schermidore[14]. Nel canottaggio, nel 1911 si laureò campione d'Italia nella specialità 4 yole junior[15]. Per anni fu il presidente dell'Accademia Nazionale di Scherma[10]. Nel 1927 divenne presidente dell'Ente Sportivo Provinciale Fascista di Napoli. Nel 1928[16], in seguito alle dimissioni del Consiglio Direttivo della società di calcio del Napoli, l'ESPF di Napoli, presieduta da Serracapriola, avocò a sè la direzione temporanea del sodalizio partenopeo.[17] In questo modo Serracapriola divenne presidente del Napoli[9], carica ricoperta fino all'avvento di Giorgio Ascarelli nel sodalizio partenopeo e dopo la morte di questi, avvenuta il 12 marzo 1930[16], riprese il timone della società azzurra contribuendo all'acquisto, particolarmente costoso per l'epoca, dell'allora famoso calciatore Enrico Colombari[18].

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1911-1912 Internazionale Napoli ? ? ? ?
1912-1913 PC 2 0 2 0
1913-1914 PC 2 0 2 0
1914-1915 PC ? ? ? ?
1919-1920 PC 11 0 11 0
1920-1921 PC 9 0 9 0
Totale carriera 24 0 24 0

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come da necrologi su Il Mattino del 10 settembre 1971, pagina 17
  2. ^ I Maresca e il VII duca di Serracapriola, su serracapriola.net. URL consultato il 16 luglio 2013.
  3. ^ Titolo rinnovato con Decreto Ministeriale del 13 maggio 1937
  4. ^ Giacinto Libertini, Mario Manzo, Karl Mack von Leiberich, Capitano Generale dellʼArmata Napoletana, cede a Caivano, il 16 gennaio 1799, il comando al Duca della Salandra in Testimonianze per la memoria storica di Caivano a cura di Giacinto Libertini, II edizione, vol. I, 2018
  5. ^ a b Regie Lettere Patenti del 7 ottobre 1937
  6. ^ Tronco è una frazione del comune di Serracapriola
  7. ^ Anno di morte del padre
  8. ^ a b c Il Mattino, 10 settembre 1971, pagina 7
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Il quinto Duca di Serracapriola, su serracapriola.net. URL consultato il 16 luglio 2013.
  10. ^ a b La Coppa motociclistica delle 1000 miglia ed il Circuito di Caserta, su dlib.coninet.it, Tutti gli Sports, n. 16, 15-22 aprile 1928.
  11. ^ Maresca Donnorso Correale Revertera, su famiglienobilinapolitane.it. URL consultato il 15 luglio 2013.
  12. ^ Tramontano, pagg. da 9 a 11.
  13. ^ Una lettera, documento storico, dell'allora presidente azzurro riccardocassero.it
  14. ^ Le belle gare del grandioso autunno sportivo partenopeo dell'Ente Provinciale Fascista, su dlib.coninet.it, Tutti gli Sports, n. 39, 23-30 settembre 1938.
  15. ^ Albo d'oro del remo, su crvitalia.it. URL consultato il 16 luglio 2013.
  16. ^ a b Tramontano, pag. 6.
  17. ^ Il Mezzogiorno del 28-29 giugno 1928.
  18. ^ Tramontano, pag. 7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Tramontano, Da Sallustro a Maradona. 90 anni di storia del Napoli, Napoli, Edizioni Meridionali, 1984, SBN IT\ICCU\CAM\0004051.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Calcio Napoli Successore
Emilio Reale 1928–1929 Giorgio Ascarelli I
Giorgio Ascarelli 1930–1931 Eugenio Coppola II