Ferrovia Novara-Alessandria

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Ferrovia Novara-Alessandria
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioNovara
FineAlessandria
Attivazione1854
GestoreRFI
Precedenti gestoriSFSP (1854-1865)
SFAI (1865-1885)
RM (1885-1905)
FS (1905-2001)
Lunghezza67 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3 kV cc
Ferrovie

La ferrovia Novara-Alessandria è una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collega la città di Novara a quella di Alessandria.

La gestione dell'infrastruttura e degli impianti ferroviari è affidata a RFI SpA, società del gruppo Ferrovie dello Stato, che qualifica la linea come complementare.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tratta Inaugurazione[2]
Alessandria-Mortara 5 giugno 1854
Mortara-Novara 3 luglio 1854

La storia della ferrovia Novara-Alessandria si intreccia con quella della linea Arona-Novara: il progetto di una strada ferrata tra Alessandria, Novara e il Lago Maggiore fu concepito infatti nel periodo di massimo fervore costruttivo da parte del Regno di Sardegna che sotto il Ministero Cavour realizzò in poco tempo la linea tra Torino e Genova e quella dalla capitale piemontese a Cuneo. La linea stessa fu pensata come lunga diramazione della Torino-Genova allo scopo di migliorare i collegamenti fra il porto ligure e la Svizzera in concorrenza alla via naturale, di tipo fluviale, garantita dal Ticino[3].

Le Regie Patenti del 1845, con le quali si posero le basi per la costruzione delle strade ferrate degli Stati Sardi, avevano stabilito la possibilità di una linea che si diramasse dalla stazione di Alessandria per giungere in riva al Lago Maggiore passando per Novara. I lavori, di competenza della compagnia statale, iniziarono sul finire degli anni quaranta e procedettero a rilento, in quanto il Piemonte attese per molto tempo una risposta dai cantoni svizzeri per quanto riguardava la costruzione di una galleria sotto il passo del Lucomagno. Da essa sarebbero dipese le future decisioni sull'attestamento della strada ferrata presso il porto di Arona o su un collegamento alternativo diretto a Locarno. Nel 1853, in mancanza di certezze sullo sviluppo della rete svizzera, si optò per terminare la linea presso la città lacuale novarese e di organizzare dei traghetti con la località svizzera[4].

Ponte ferroviario sul Po presso Valenza

La linea Novara-Alessandria fu aperta nel 1854: il 5 giugno fu la volta del tratto tra stazione di Alessandria e Mortara, mentre Novara fu raggiunta il mese successivo (3 luglio). La linea fino ad Arona fu aperta il 14 giugno 1855[2].

L'intera linea Alessandria-Novara-Arona fu inaugurata la successiva domenica del 17 giugno, alla presenza di Cavour, Rattazzi, Durando e Paleocapa. Il re Vittorio Emanuele II, in lutto per la morte del figlio ultimogenito, inviò in sua rappresentanza il Principe di Carignano. Il quella giornata, le acque del lago in piena lambivano la ferrovia.[5]

Nel 1859 per la prima volta nella storia una ferrovia venne utilizzata in un'operazione militare: proprio la Alessandria-Novara servì infatti per il celere trasporto delle truppe piemontesi fra Casale e Novara, cogliendo di sorpresa le truppe austriache[6].

Con la legge 14 maggio 1865, n. 2279, la proprietà delle linee delle Ferrovie dello Stato piemontese fu ceduta alla Società per le Ferrovie dell'Alta Italia (SFAI) del gruppo Südbahn[7]. Dieci anni dopo, con il riscatto delle linee di proprietà SFAI stabilito dagli accordi di Basilea, la linea ritornò di proprietà dello Stato italiano, mentre l'esercizio rimase affidato a titolo provvisorio alla società ferroviaria privata[8]. Le Convenzioni del 1885 risolsero la situazione provvisoria riunendo le linee statali ad ovest di Milano all'interno della Rete Mediterranea, affidata in concessione sessantennale alla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo[9].

A seguito della statizzazione delle ferrovie (1905) la linea fu poi esercita dalle Ferrovie dello Stato. Il 2 aprile 1909 venne attivato il raddoppio del binario fra Mortara e Novara.[10]

L'elettrificazione, a corrente continua e alla tensione di 3 kV, venne attivata il 2 maggio 1960[11]. L'elettrificazione della linea, parte dell'itinerario dalla Svizzera al porto di Genova, venne decisa da una convenzione italo-elvetica per il potenziamento delle linee internazionali stipulata nel 1955[12].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

La linea è una ferrovia a doppio binario. Lo scartamento ferroviario adottato è quello ordinario da 1435 mm.

La linea è elettrificata con tensione da 3000 V in corrente continua.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Stazioni e fermate
Continuation backward
da Varallo, da Domodossola, da Arona e da Luino
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+lr" Unknown route-map component "CONTfq"
da Torino / da Biella / da Torino (AV) e da Novara Boschetto
Station on track
65+028 Novara
Unknown route-map component "ABZgl" Unknown route-map component "CONTfq"
per Milano
Stop on track
56+810 Garbagna 131 m s.l.m.
Station on track
52+996 Vespolate 124 m s.l.m.
Station on track
48+616 Borgo Lavezzaro 118 m s.l.m.
Straight track + Unknown route-map component "GRZq"
confine Piemonte-Lombardia
Stop on track
46+138 Albonese 116 m s.l.m.
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+lr" Unknown route-map component "CONTfq"
da Vercelli / da Milano
Station on track
40+793 Mortara 108 m s.l.m.
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZglr" Unknown route-map component "CONTfq"
per Asti / per Pavia
Stop on track
36+074 Olevano 104 m s.l.m.
Small bridge over water
torrente Agogna
Station on track
28+940 Valle Lomellina 100 m s.l.m.
Stop on track
24+449 Sartirana 99 m s.l.m.
Unknown route-map component "ABZg+l" Unknown route-map component "CONTfq"
da Pavia
Station on track
18+618 Torreberetti 94 m s.l.m.
Unknown route-map component "hKRZWae"
Po (confine Lombardia-Piemonte)
Unknown route-map component "eHST"
Bozzole-Monte † 98 m s.l.m.
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r"
da Chivasso
Station on track
12+392 Valenza 112 m s.l.m.
Unknown route-map component "tSTRa"
9+707 galleria di Valenza (2330 m)
Unknown route-map component "tSTRe"
7+377
Stop on track
6+572 Valmadonna 117 m s.l.m.
Unknown route-map component "SKRZ-Au"
Autostrada A21 - Strada europea E70
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZg+r"
0+000
88+522
da Torino
Unknown route-map component "hKRZWae"
89+420 fiume Tanaro
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZgr"
per Alessandria Smistamento
Station on track
90+075 Alessandria 96 m s.l.m.
Unknown route-map component "CONTgq" Unknown route-map component "ABZglr" Unknown route-map component "CONTfq"
per Cavallermaggiore e per Savona / per Genova e per Piacenza
Continuation forward
per Ovada

Traffico[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista del servizio passeggeri, la linea è servita da coppie di corse di tipo regionale di Trenord per le relazioni Alessandria-Milano Porta Genova, di Trenitalia per le relazioni Alessandria-Novara e viceversa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ RFI - Rete in esercizio (PDF), su site.rfi.it. URL consultato il 6 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  2. ^ a b Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 25 maggio 2011.
  3. ^ Maggi (2007),  pp. 33-34.
  4. ^ Zaninelli (1995),  pp. 6-7 e p. 29.
  5. ^ Alfredo Comandini, L'italia nei cento anni del secolo XIX, Tomo III 1850-1860, Antonio Vallardi Editore, Milano, 1907-1918
  6. ^ Indro Montanelli, Mario Cervi, Due secoli di guerre, vol. 3, Editoriale Nuova, Milano, 1981, p. 149.
  7. ^ Maggi (2007),  p. 119.
  8. ^ Maggi (2007),  pp. 122-123.
  9. ^ Maggi (2007),  pp. 124-125.
  10. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 87, 1909.
  11. ^ Michele Dard, Potenziate le linee al confine elvetico, in Voci della Rotaia, anno III, n. 7-8, luglio-agosto 1960, p. 4.
  12. ^ Renzo Marello, T.E. dalla Svizzera al mare, in Voci della Rotaia, anno III, n. 7-8, luglio-agosto 1960, p. 3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fascicolo Linea 13 (PDF), su Rete Ferroviaria Italiana, dicembre 2003. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  • Stefano Maggi, Le ferrovie, 2ª ed., Bologna, Il Mulino, 2007, ISBN 978-88-15-12391-6.
  • Sergio Zaninelli, Le ferrovie in Lombardia tra Ottocento e Novecento, Milano, Edizioni Il Polifilo, 1995, ISBN 88-7050-195-7.
  • Luigi Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte. Dalle origini alla vigilia della seconda guerra mondiale, Torino, Il punto, 1996, ISBN 88-86425-26-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]