Dopo la prova

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Dopo la prova
Lena Olin
Titolo originaleEfter repetitionen
PaeseSvezia
Anno1984
Formatofilm TV
Generedrammatico
Durata70 min
Lingua originalesvedese
Crediti
RegiaIngmar Bergman
SoggettoIngmar Bergman
SceneggiaturaIngmar Bergman
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaSven Nykvist
MontaggioSylvia Ingemarsson
ScenografiaAnna Asp
Effetti speciali-
ProduttoreJörn Donner
Casa di produzioneCinematograph AB, Personafilm GmbH
Prima visione
Data9 aprile 1984
Rete televisivaTV Channel 1

Dopo la prova è un film TV del 1984 scritto e diretto dal regista svedese Ingmar Bergman, realizzato per la televisione ma distribuito anche nelle sale cinematografiche.

È stato presentato fuori concorso al 37º Festival di Cannes.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sul palcoscenico di un teatro "dopo la prova" il vecchio regista Henrik Vogler, che è alle prese con la messa in scena dell'opera Il sogno di Strindberg, dorme con la testa appoggiata su un copione mentre si sente la sua voce fuori campo che dice: "Dopo le prove mi trattengo volentieri sul palcoscenico. Mi serve per riflettere in pace e con calma sul lavoro della giornata. È nell'ora del crepuscolo che piomba il silenzio sul grande teatro" [2].

Entra intanto una giovane attrice, Anna, che ha perso un braccialetto e tra i due si intreccia un dialogo e la colonna sonora viene sovrastata dalla voce che, fuori campo, espone i pensieri dell'uomo. Anna parla del padre e della madre, anch'ella attrice e morta alcolizzata e dice di averla odiata. Il regista ricorda che era una bellissima donna. Poi Henrik parla dei problemi dello spettacolo e fa alcune considerazioni sul teatro. Segue un breve flashback in cui si vede il regista bambino nascosto tra due riflettori. I due continuano ancora a parlare. Lui le parla della morte, dell'infanzia del suo rapporto con gli attori e con il pubblico e lei parla ancora dei genitori e ne ricorda i litigi.

Intanto Henrik rivede come in sogno Rakel, la madre di Anna che anni addietro aveva amato e che era morta in una clinica per alcolisti da ormai cinque anni.
Il secondo dialogo avviene tra Henrick e Rakel che dopo averlo invitato a fare l'amore gli rimprovera la piccola parte che le ha assegnato e piange lamentandosi e gli riferisce di aver litigato con il marito. A questo punto, in un secondo e breve flashback, si vede in un angolo del palcoscenico Anna bambina. I due continuano a dialogare e Rakel chiede a Henrick di avere ancora fiducia in lei, ma egli la respinge per poi seguirla per alcuni passi chiamandola per nome. Attraverso la voce fuori campo si ascoltano i suoi pensieri: "Le cose di sempre che si ripetono. Andarle dietro e chiamarla per nome. E poi di nuovo menzogne e inutili riconciliazioni, coscienza in subbuglio, paura, maledizioni represse e infine pietà: sempre lo stesso meccanismo" [3].

Il terzo dialogo avviene ancora tra Henrick e Anna e il regista le confessa di provare per lei un sentimento d'amore. Anna gli confida di essere rimasta incinta di un certo Johan e di avere abortito, poi lo bacia. Lui le confida la sua solitudine e ricorda la loro vita insieme, ma è solo fantasia. Anna deve lasciarlo perché ha una prova alla radio e gli dice di non essere triste. Henrick rimane solo a fantasticare e a riflettere e si sente la sua voce che dice: "La cosa che più mi preoccupa in questo momento è che non ho potuto sentire le campane della chiesa" [3].

Titoli con cui è stato distribuito[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Official Selection 1984, su festival-cannes.fr. URL consultato il 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2013).
  2. ^ Ingmar Bergman, Dopo le prove, 1983
  3. ^ a b op. cit.

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