Il volto di Karin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il volto di Karin
Titolo originaleKarins ansikte
Lingua originalesvedese
Paese di produzioneSvezia
Anno1984
Durata14 minuti
RegiaIngmar Bergman
SoggettoIngmar Bergman
Casa di produzioneCinematograph AB
Interpreti e personaggi
  • Karin Bergman: se stessa

Il volto di Karin[1] (Karins ansikte) è un cortometraggio del 1984 diretto da Ingmar Bergman.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il tema di questo piccolo film è il volto della madre del regista, Karin Åkerblom. Come racconta lui stesso nella propria autobiografia, si limita a riprendere con una macchina da presa a 8 millimetri e un obiettivo speciale fotografie dell'album di famiglia. Il volto della madre compare dalla prima fotografia fatta all'età di tre anni fino all'ultima fototessera scattata poco tempo prima della morte avvenuta all'età di settantasei anni. Il regista ripercorre i momenti salienti della vita della madre.[2].

Commento[modifica | modifica wikitesto]

Il commento è costituito da didascalie di scritte bianche su fondo nero.[3]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Le musiche sono arrangiate ed eseguite dalla pianista Käbi Laretei.[4]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è prodotto da Ingmar Bergman per Cinematograph AB.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il cortometraggio terminato nel 1983 viene presentato il 2 novembre 1985 in un festival del cinema nordico a Lubecca abbinato al film Åke and His World di Allan Edwall e al festival di Berlino del 1986 abbinato a un film di Miklós Jancsó, L'aube. Viene trasmesso dalla televisione svedese il 29 settembre 1986.

In Italia viene distribuito nel marzo 2005, come contenuto speciale dell'edizione in DVD de Il posto delle fragole.

In inglese il film è conosciuto con il titolo di Karin's Face.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il volto di Karin (1984), su FilmTv. URL consultato il 22 luglio 2015.
  2. ^ Ingmar Bergman, Lanterna magica, Garzanti, 1987, p. 257
  3. ^ Roberto Chiesi, Il cinema di Ingmar Bergman, p. 254.
  4. ^ Luko Alexis, Sonatas, Screams, and Silence: Music and Sound in the Films of Ingmar Bergman, p. 36

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ingmar Bergman, Lanterna magica, Garzanti, 1987, ISBN 9788811684947
  • A. Costa, Il cinema di Ingmar Bergman, Venezia, Marsilio, 2009, ISBN 978-8831796712.
  • Roberto Chiesi, Il cinema di Ingmar Bergman, Gremese Editore, 2018 ISBN 9788866920243
  • Luko Alexis, Sonatas, Screams, and Silence: Music and Sound in the Films of Ingmar Bergman, Routledge, New York 2015 ISBN 9780415840309

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema