Crush (Bon Jovi)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Crush
album in studio
ArtistaBon Jovi
Pubblicazione13 giugno 2000
Durata61:14
Dischi1
Tracce13
GenereHard rock
Pop rock
EtichettaIsland Records
ProduttoreLuke Ebbin
Jon Bon Jovi
Richie Sambora
Registrazione2000 - Sanctuary II Studio (New Jersey)
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[1]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Germania Germania (5)[2]
(vendite: 750 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[4]
(vendite: 50 000+)
Bandiera dell'Ungheria Ungheria[5]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dell'Uruguay Uruguay[6]
(vendite: 3 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Argentina Argentina[7]
(vendite: 60 000+)
Bandiera dell'Australia Australia[8]
(vendite: 70 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[9]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[10]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[11]
(vendite: 200 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (2)[12]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[13]
(vendite: 62 506+)
Bandiera del Giappone Giappone (3)[14]
(vendite: 750 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[15]
(vendite: 200 000+)
Bandiera del Messico Messico[16]
(vendite: 150 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[17]
(vendite: 80 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[18]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Spagna Spagna (2)[19]
(vendite: 200 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[20]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (3)[21]
(vendite: 150 000+)
Bon Jovi - cronologia
Album precedente
(1995)
Singoli
  1. It's My Life
    Pubblicato: 6 maggio 2000
  2. Say It Isn't So
    Pubblicato: 21 luglio 2000
  3. Thank You for Loving Me
    Pubblicato: 16 novembre 2000

Crush è il settimo album in studio dei Bon Jovi, pubblicato nel 2000 dalla Island Records. Divenne il quinto album consecutivo del gruppo a piazzarsi al primo posto della Official Albums Chart nel Regno Unito. In totale, il disco arrivò a vendere oltre 15 milioni di copie nel mondo, e permise alla band di farsi conoscere anche da un pubblico più giovane, creando una loro nuova generazione di fan. L'album fece guadagnare ai Bon Jovi la loro prima nomination di sempre ai Grammy Awards, in qualità di Miglior album rock all'edizione del 2001, arrivando alla fine a piazzarsi al secondo posto dietro Supernatural di Carlos Santana.

Da Crush furono estratti tre singoli: It's My Life, Say It Isn't So e Thank You for Loving Me.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Per le registrazioni del nuovo disco si pensò inizialmente a un team di produttori composto da Bob Rock e Bruce Fairbairn, dal momento che entrambi avevano già collaborato in passato con il gruppo e, quindi, li conoscevano molto bene. La prematura morte di Fairbairn (che morì nel 1999) fece, però, saltare tutti i piani previsti inizialmente, e i Bon Jovi si videro costretti a cercare un nuovo produttore. La scelta finale cadde su Luke Ebbin, che iniziò a lavorare con la band verso l'inizio del 2000.

Le sessioni di registrazione dell'album, che si svolsero presso i Sanctuary II Studio (New Jersey), furono piuttosto semplici e veloci, anche se diversi problemi creò il nome del disco; tanti furono infatti i cosiddetti "titoli provvisori", pensati dal gruppo per il suo nuovo lavoro, tra cui per esempio Sex Sells, ma alla fine si preferì optare per Crush. Tra i molti nomi pensati per il CD ci fu però quello di One Wild Night[22], che poi fu dato alla penultima traccia del disco, al relativo tour, e al successivo album live pubblicato l'anno successivo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. It's My Life – 3:44 (Jon Bon Jovi, Richie Sambora, Max Martin)
  2. Say It Isn't So – 3:33 (Bon Jovi, Billy Falcon)
  3. Thank You for Loving Me – 5:09 (Bon Jovi, Sambora)
  4. Two Story Town – 5:13 (Bon Jovi, Sambora, Mark Hudson)
  5. Next 100 Years – 6:18 (Bon Jovi, Sambora)
  6. Just Older – 4:29 (Bon Jovi, Falcon)
  7. Mystery Train – 5:16 (Bon Jovi, Falcon)
  8. Save The World – 5:32 (Bon Jovi)
  9. Captain Crash & The Beauty Queen from Mars – 4:31 (Bon Jovi, Sambora)
  10. She's a Mystery – 5:18 (Bon Jovi, Peter Stuart, Greg Wells)
  11. I Got the Girl – 4:37 (Bon Jovi)
  12. One Wild Night – 4:18 (Bon Jovi, Sambora, Desmond Child)
Traccia bonus per la versione internazionale
  1. I Could Make a Living Out of Loving You (Demo) – 4:40 – il brano fu pubblicato in diverse nazioni tra cui l'Italia, l'Australia e il Giappone, ma non nel Nord America
Traccia bonus, solo per le versioni Australiana e Giapponese
  1. Neurotica – 4:45

CD Bonus dell'edizione speciale giapponese[modifica | modifica wikitesto]

  • I seguenti brani sono stati tutti registrati dal vivo a Osaka in Giappone.
  1. Runaway – 5:41 (Jon Bon Jovi, George Karak)
  2. Mystery Train – 5:32 (Bon Jovi, Billy Falcon)
  3. Rockin' in the Free World – 5:45 (Neil Young)
  4. Just Older – 5:17 (Bon Jovi, Falcon)
  5. It's My Life – 3:50 (Bon Jovi, Richie Sambora, Max Martin)
  6. Someday I'll Be Saturday Night – 8:31 (Bon Jovi, Sambora, Desmond Child)

Riscontro di critica e pubblico[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[23]
Rolling Stone[24]

Dopo la sua uscita, Crush fu per lo più ben accolto dalla critica, ma non da parte dei vecchi fan della band, che si aspettavano maggiormente un uso dei toni più seri e introspettivi, come quelli utilizzati nei due album precedenti del gruppo, Keep the Faith e These Days.

A livello commerciale, il disco ottenne enorme successo. Negli Stati Uniti, debuttò alla posizione numero 9 della Billboard 200, rimanendo in classifica per un totale di 51 settimane, e rivelandosi il disco del gruppo dal maggior successo in Nord America dai tempi di Keep the Faith. Secondo alcuni dati aggiornati al 2009, l'album ha venduto 2 071 000 copie negli USA.

Crush raggiunse il primo posto di diverse classifiche europee, trascorrendo ben quindici settimane nella top 10 della European Top 100 Albums, di cui sette alla posizione numero uno. Per questi suoi risultati, l'album fu certificato con due dischi di platino dalla IFPI. Nel Regno Unito, Crush debuttò al primo posto della Official Singles Chart, diventando il quinto disco consecutivo del gruppo a raggiungere la posizione numero uno in tale classifica e ricevendo altri due dischi di platino per le vendite. Fu il secondo, e finora ultimo, disco dei Bon Jovi a raggiungere la prima posizione in Italia, risultato che precedentemente era stato eguagliato solo dalla raccolta Cross Road nel 1994.

Il primo singolo estratto da Crush, It's My Life, è tra le più famose canzoni dei Bon Jovi ed è risultata essere la terza hit più venduta al mondo durante il 2000.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Bon Jovi[modifica | modifica wikitesto]

Altro personale[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
Australia[37] 27
Austria[38] 3
Belgio (Fiandre)[39] 6
Belgio (Vallonia)[40] 31
Finlandia[41] 15
Francia[42] 87
Germania[43] 2
Giappone[44] 36
Italia[45] 18
Paesi Bassi[46] 15
Regno Unito[47] 38
Spagna[48] 26
Stati Uniti[49] 83
Svezia[50] 48
Svizzera[51] 2

Tour promozionale[modifica | modifica wikitesto]

Per promuovere l'album, il gruppo intraprese il Crush Tour, partito il 12 luglio 2000 dal Tokyo Dome di Tokyo, e conclusosi il 3 dicembre dello stesso anno al Great Western Forum di Inglewood.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Bon Jovi - Crush – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 4 aprile 2023.
  2. ^ (DE) Bon Jovi – Crush – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  3. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  4. ^ Guld- och Platinacertifikat − År 2000 (PDF), su ifpi.se, IFPI Sverige, p. 7. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  5. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2000, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 aprile 2021.
  6. ^ (ES) Premios, su cudisco.org, Cámara Uruguaya del Disco. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2004).
  7. ^ (ES) Gold & Platinum Discs, su CAPIF. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  8. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2000 Albums, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2011.
  9. ^ (DE) Bon Jovi - Crush – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  10. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2000, su Ultratop. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  11. ^ (EN) Crush – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  12. ^ IFPI Platinum Europe Awards – 2000, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 22 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  13. ^ (FI) Musiikkituottajat - Tilastot - Kulta- ja platinalevyt - Bon Jovi, su Musiikkituottajat. URL consultato il 25 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2023).
  14. ^ Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  15. ^ Bon Jovi nel nuovo video con la Schiffer e Schwarzenneger, su www1.adnkronos.com, Adnkronos, 23 agosto 2000. URL consultato il 2 giugno 2012.
  16. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 5 aprile 2023. Digitare "Crush" in "Título".
  17. ^ (NL) Goud & Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 13 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2019).
  18. ^ (EN) Crush, su British Phonographic Industry. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  19. ^ (ES) Discos de platino y oro 2000, su elmundo.es, El Mundo. URL consultato il 2 giugno 2012.
  20. ^ (EN) Bon Jovi - Crush – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  21. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  22. ^ Everything Bon Jovi, su everythingbonjovi.com. URL consultato l'8 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
  23. ^ Allmusic Review, su allmusic.com.
  24. ^ (EN) Rob Sheffield, Crush by Bon Jovi, su rollingstone.com, Rolling Stone, 7 luglio 2004. URL consultato il 2 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2006).
  25. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Argentina, su books.google.it, Billboard, 8 luglio 2000, p. 47. URL consultato il 2 giugno 2012.
  26. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Bon Jovi - Crush, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 2 maggio 2015.
  27. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 71, No. 8, June 26 2000 [collegamento interrotto], su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 ottobre 2013.
  28. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Denmark, su books.google.it, Billboard, 24 giugno 2000, p. 99. URL consultato il 2 giugno 2012.
  29. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, su books.google.it, Billboard, 22 luglio 2000, p. 71. URL consultato il 2 giugno 2012.
  30. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Japan, su books.google.it, Billboard, 3 giugno 2000, p. 70. URL consultato il 2 giugno 2012.
  31. ^ (EN) Top 75 Artist Album, Week Ending June 1, 2000, su chart-track.co.uk, GfK. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2012).
  32. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Portugal, su books.google.it, Billboard, 8 luglio 2000, p. 47. URL consultato il 2 giugno 2012.
  33. ^ (EN) All the Number One Albums: 2000, su theofficialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 20 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2011).
  34. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Spain, su books.google.it, Billboard, 24 giugno 2000, p. 99. URL consultato il 2 giugno 2012.
  35. ^ a b (EN) Allmusic (Bon Jovi charts and awards), su allmusic.com, All Media Network.
  36. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista, su slagerlistak.hu, Mahasz, 11 giugno 2000. URL consultato il 27 luglio 2011.
  37. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 100 Albums 2000, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 16 giugno 2014.
  38. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 2000, su austriancharts.at. URL consultato il 26 maggio 2014.
  39. ^ (NL) Jaaroverzichten 2000 (Vl), su Ultratop.be/nl, ULTRATOP & Hung Medien / hitparade.ch.. URL consultato il 29 novembre 2013.
  40. ^ (FR) Jaaroverzichten 2000 (Wa), su Ultratop.be/fr, ULTRATOP & Hung Medien / hitparade.ch.. URL consultato il 29 novembre 2014.
  41. ^ La prima classifica è quella degli album più venduti degli artisti locali nel 2000 in Finlandia, mentre la seconda fa riferimento agli album stranieri:
  42. ^ (FR) Les Albums (CD) de 2000 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 5 aprile 2015 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2015).
  43. ^ (DE) Album – Jahrescharts 2000, su offiziellecharts.de. URL consultato il 24 giugno 2014.
  44. ^ (JA) 2000年 アルバム年間TOP100 [Oricon Year-end Albums Chart of 2000], su geocities.jp. URL consultato il 12 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2014).
  45. ^ Gli album più venduti del 2000, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 15 novembre 2014.
  46. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 2000, su dutchcharts.nl. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  47. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2000, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato l'11 luglio 2011.
  48. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  49. ^ (EN) 2000: Billboard 200 Albums, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 12 luglio 2011.
  50. ^ (SV) Årslista Album – År 2000, su hitlistan.se, Sverigetopplistan. Swedish Recording Industry Association. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  51. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2000, su Hitparade.ch, Hung Medien. URL consultato il 19 ottobre 2013.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock