Corvara (Beverino)

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Corvara
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune Beverino
Territorio
Coordinate44°10′13.4″N 9°43′55.88″E / 44.17039°N 9.73219°E44.17039; 9.73219 (Corvara)
Abitanti67
Altre informazioni
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticorvaresi
Patronosan Michele Arcangelo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Corvara
Corvara

Corvara è una frazione del comune sparso ligure di Beverino, nella media e bassa val di Vara, in provincia della Spezia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcuni la prima citazione ufficiale del borgo storico di Corvara è risalente ad un documento del 1077 dell'imperatore Enrico VI di Svevia, ma altri ritengono che nel diploma si faccia riferimento a un'altra località di nome simile in Val di Magra[1]. In ogni caso esiste una attestazione precedente, del 1070, dal Codice Pelavicino in cui è attestato tale Bonfilius de Corvaria[2]

Importante per la sua posizione strategica fu dapprima dominio degli Estensi e in seguito di signori locali che infeudarono Corvara e il borgo di Ponzò, quest'ultima attuale frazione di Riccò del Golfo di Spezia.

Ceduto con diploma imperiale di Federico II ad Obizzo Malaspina nel 1163, il feudo di Corvara fu quindi venduto alla Repubblica di Genova nel 1211. Il ritorno nel 1216 sotto il dominio dei Malaspina causò conseguentemente l'assedio da parte della repubblica genovese, fino alla pace tra le parti nel 1216.

In seguito possedimento della famiglia Fieschi, dal 1271 seguì le sorti della Repubblica di Genova che eresse Corvara a sede di podesteria nel levante ligure, soppressa nel 1458 con l'annessione alla podesteria della Spezia[3].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Castelli[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio sono presenti i ruderi dell'antico castello feudale, citato dal noto cartografo della Repubblica di Genova Matteo Vinzoni. Possedimento dei locali marchesi, signori di Corvara e di Ponzò, fu venduto per la somma di 1.800 lire alla famiglia Malaspina, nelle persone di Obizzo e Guglielmo, dopo vari contrasti con Genova per il suo controllo.

I contrasti tra i marchesi locali, i Malaspina e la repubblica genovese per il possedimento del castello portarono infine ad un assedio del borgo di Corvara. Ceduto nel 1202 al vescovo di Luni Gualtiero II e dal 1273 proprietà della famiglia Fieschi (Nicola Fieschi), il castello è citato in un documento dell'epoca per lo stazionamento di Oberto Doria nella spedizione contro La Spezia. Nel 1276 fu venduto alla Repubblica di Genova dagli eredi dei Fieschi.

Luoghi di culto[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Repetti nel Dizionario Geografico Fisico della Toscana http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/sk.php?id=1472 Archiviato il 25 ottobre 2020 in Internet Archive.
  2. ^ Lupo Gentile, Michele. 1912. «Il regesto del codice Pelavicino». Atti della Società Ligure di Storia Patria XLIV, n. 324, pp. 313-314
  3. ^ Barbara Bernabò, Corvara e la sua podesteria fra Medioevo ed Età Moderna, in "Via haec a Sigestro oppido ad Sarzanam urbem ferens". Pignone e le sue vie tra Medioevo ed Età Moderna, a cura di D. Calcagno, Pignone 2001, pp. 241-258.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]