Campionato Riserve 1913-1914

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Campionato Riserve 1913-1914
Competizione Campionato Riserve
Sport Calcio
Edizione
Organizzatore Comitati Regionali della FIGC
Date dal novembre 1913
al primavera 1914
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Formula Gironi all'italiana semplici e/o di a/r.
Cronologia della competizione
1912-1913 1914-1915

Il Campionato Riserve 1913-1914 fu la seconda edizione del rinnovato campionato di calcio di seconde squadre disputato in Italia. In precedenza, le seconde squadre dei club maggiori, già partecipanti ai campionati di Prima Categoria, partecipavano al campionato di Seconda Categoria.[1]

Il campionato non aveva limiti di età perché il regolamento campionati FIGC non lo definiva e prevedeva,[2] e perciò in campo scendevano siano minorenni che maggiorenni (si era maggiorenni a 21 anni). I giocatori dovevano essere tutti tesserati e dilettanti, perché in caso di provato caso di professionismo potevano essere squalificati.[3]

Si svolse su base regionale, e la ricostruzione dei risultati è ancora frammentaria.

Il calendario era lo stesso delle prime squadre che disputavano il campionato di Prima Categoria perché le partite delle squadre riserve erano disputate la mattina prima delle gare di Prima Categoria. Unendo alla comitiva gli undici giocatori delle riserve più uno o due giocatori di scorta in caso di infortunio o improvvisa indisposizione di un titolare queste squadre avevano la certezza di poter mettere in campo una squadra completa e ridurre le spese di trasferta, anche se all'epoca le Ferrovie dello Stato non concedevano alle squadre di calcio le riduzioni tariffarie che furono garantite solo a partire dal 1925.[4]

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda i gironi dell'Italia settentrionale, 17 delle 29 società di Prima Categoria decisero di iscrivere la propria seconda squadra al Campionato Riserve.[5]

Girone ligure-piemontese[modifica | modifica wikitesto]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

  • 30 novembre:
    • Alessandria II-Piemonte II 7-1
    • Casale II-Andrea Doria II 6-0
    • Genoa II-Pro Vercelli II 1-3

Girone lombardo[modifica | modifica wikitesto]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

  • 30 novembre: Inter II-Milan II 1-0

Girone veneto-emiliano[modifica | modifica wikitesto]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

  • 9 novembre 1913: Pro Roma II-Lazio II 2-4
  • 16 novembre 1913: Fortitudo II-Lazio II 2-3
  • 23 novembre 1913: Roman II-Lazio II 2-2
  • 30 novembre 1913:
    • Juventus Roma II-Lazio II 0-0
    • Roman II-Pro Roma II 1-1
  • 7 dicembre 1913: Audace II-Lazio II ?-?
  • 14 dicembre 1913: Lazio II-Pro Roma II 6-1
  • 21 dicembre 1913: Lazio II-Fortitudo II 7-0
  • 18 gennaio 1914: Lazio II-Roman II 6-2
  • 25 gennaio 1914: Lazio II-Juventus Roma II 2-1
  • 15 marzo 1914: Lazio II-Audace II 2-1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario italiano del giuoco del calcio - Pubblicazione Ufficiale della F.I.G.C. 1926-1927 (1° volume) a cura di Luigi Saverio Bertazzoni - Modena, Biblioteca Universitaria. Riff. Storia della Federazione Italiana Giuoco del Calcio parte prima - pag. 28 Assemblea del 1912.
  2. ^ Il regolamento campionati della FIGC pubblicato il 23 agosto 1909 dal settimanale sportivo "Lettura Sportiva" di Milano e dal libro "Azzurri 1990" edito a Milano dalla FIGC e Biblioteca nazionale braidense non definisce alcun limite di età per l'epoca sia alla Seconda che alla Terza Categoria.
  3. ^ Vedere Attilio Fresia che fu squalificato per un anno.
  4. ^ Gazzetta dello Sport dell'11 maggio 1920, interpellanza dell'ex Presidente della Juventus Sandro Zambelli al deputato Gino Olivetti a causa degli aumenti tariffari ferroviari del 10% e del bollo sui biglietti d'ingresso per gli spettacoli pubblici. Sulla Gazzetta dello Sport del 28 maggio 1920 c'è la risposta della Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato inoltrata al Prefetto di Novara: rigetta l'istanza a causa delle ".. non floride condizioni del bilancio ferroviario ...". Le riduzioni tariffarie per le comitive calcistiche furono varate dal Governo Mussolini nel 1925.
  5. ^ Almanacco dello Sport 1914, p. 359.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

(omessa)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

(omessi)

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