Bebe Vio

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Bebe Vio
Beatrice Vio nel 2018
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Scherma in carrozzina
SpecialitàFioretto
SocietàFiamme Oro
Carriera
Squadre di club
2002-Scherma Mogliano
Fiamme Oro
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 2 1 3
Mondiali 5 0 2
Europei 5 1 0

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Statistiche aggiornate al 5 settembre 2024

Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, detta Bebe Vio (Venezia, 4 marzo 1997), è una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto, campionessa paralimpica, mondiale ed europea di fioretto individuale paralimpico.[1]

Nasce a Venezia da Ruggero Vio, ingegnere ed erede dell'azienda familiare Vio Nautica, e da Teresa Grandis. È cresciuta a Mogliano Veneto, seconda di tre fratelli.[2] Pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scautismo) fin dall'età di 5 anni e mezzo.

Il 20 novembre 2008, a 11 anni, è stata colpita da una meningite che le ha causato un'estesa infezione, tanto da costringere all'amputazione degli arti. Dopo 100 giorni di ricovero è uscita dall'ospedale e ha ripreso immediatamente la scuola.[3] In seguito si è sottoposta a riabilitazione motoria e a fisioterapia presso il centro protesi INAIL di Budrio e a Bologna. Circa un anno dopo l'insorgenza della malattia, ha ripreso l'attività sportiva di schermitrice, anche a livello agonistico, grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto.[4]

Da allora è apparsa come testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale[5]. In un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla sua figura ispiratrice, la plurimedagliata Valentina Vezzali[2].

Nel 2009 la famiglia ha fondato art4sport, ONLUS di sostegno all'integrazione sociale tramite la pratica sportiva dei bambini che hanno subìto amputazioni.[6]

Bebe Vio al Parlamento europeo insieme a Paolo Gentiloni

Nel 2012 è stata tra i tedofori ai Giochi paralimpici di Londra[3].

In occasione di Expo 2015 è stata scelta come testimonial della Regione Veneto alla rassegna internazionale.[7]

Il 18 settembre 2016 è sfilata come portabandiera dell'Italia in occasione della cerimonia di chiusura della Paralimpiade di Rio de Janeiro 2016.

Nel settembre 2016 ha posato per la fotografa Anne Geddes per una campagna a favore della vaccinazione contro la meningite[8].

Il 18 ottobre 2016 ha fatto parte della delegazione italiana alla cena di stato alla Casa Bianca, l'ultima offerta dall'amministrazione Obama[9].

Nel 2017 ha condotto su Rai 1 il programma La vita è una figata[10].

Ha ideato l'evento "giochi senza barriere" insieme alla famiglia e alla sua squadra formata da cantanti, sportivi e persone con disabilità.

Nel 2018 le è stato conferito alla Camera dei deputati il Premio America della Fondazione Italia USA[11].

Nello stesso anno ha recitato come doppiatrice nel film Gli Incredibili 2.

Le è stata dedicata una Barbie in esemplare unico dalla Mattel.[12]

È tifosa dell'AS Roma.

Nel maggio 2023 si è laureata in Comunicazione e Relazioni Internazionali alla John Cabot University di Roma.[13]

Attività sportiva

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Allenata dalle sue maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito[14], ha disputato la prima gara ufficiale a Bologna nel maggio 2010. Già nel 2011 è stata campionessa italiana Under-20 e nel 2012 e 2013 campionessa italiana assoluta[15].

Vincitrice di alcune gare in Coppa del Mondo, nel giugno 2014 ha ottenuto il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre ai campionati continentali di Strasburgo[16], mentre nel settembre successivo ha ottenuto il titolo mondiale Under-18 al campionato mondiale paralimpico di scherma di Varsavia (Polonia)[17].

Dell'ottobre 2014 è inoltre l'Italian Paralympic Award, premio conferito dal Comitato Italiano Paralimpico ai migliori atleti italiani paralimpici[18].

Il 19 settembre 2015 si è laureata campionessa mondiale paralimpica del fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Eger, in Ungheria[19]. Pochi giorni più tardi ha vinto anche la medaglia di bronzo nella prova a squadre.

Nel maggio 2016 ha preso parte ai Campionati Europei di Casale Monferrato, conquistando l'oro nel fioretto individuale e l'argento in quello a squadre.

Il 14 settembre 2016 ha vinto la medaglia d'oro nella prova individuale ai XV Giochi paralimpici di Rio de Janeiro, battendo in finale la cinese Zhou Jingjing per 15-7[20].

Il 16 settembre 2016 ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova a squadre, assieme alle compagne Loredana Trigilia e Andreea Mogoș, al termine della finalina vinta per 45-44 contro Hong Kong.

L'8 novembre 2017 ha conquistato il suo secondo titolo di campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Fiumicino[21]. A seguito di questa vittoria ha deciso di mettere all'asta la medaglia appena conquistata, con lo scopo di raccogliere fondi a favore del Cesvi, organizzazione umanitaria che opera per la solidarietà internazionale[22].

Il 19 settembre 2018, battendo a Terni la russa Irina Mišurova in finale, si è laureata campionessa europea per la terza volta consecutiva[23].

Il 28 agosto 2021 ha conquistato la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Tokyo, battendo in finale per 15-9 la cinese Zhou Jingjing[24]. Il giorno seguente si è laureata vice-campionessa olimpica nella prova a squadre, dopo che l'Italia era stata sconfitta per 45-41 dalla Cina. Nel 2024, alle Paralimpiadi di Parigi, conquista la medaglia di bronzo sia nel fioretto individuale che nella categoria a squadre, quest'ultimo insieme ad Andreea Mogoș, Loredana Trigilia e Rossana Pasquino.[25]

  • Medaglie ai Giochi paralimpici: 6
      Oro Fioretto individuale: Rio 2016
      Oro Fioretto individuale: Tokyo 2020
      Argento Fioretto a squadre: Tokyo 2020
      Bronzo Fioretto a squadre: Rio 2016
      Bronzo Fioretto individuale: Parigi 2024
      Bronzo Fioretto a squadre: Parigi 2024
  • Campionati mondiali paralimpici di scherma: 4
    individuale: 2015, 2017, 2019, 2023
    a squadre: 2017
  • Campionati europei paralimpici di scherma: 5
    individuale: 2014, 2016, 2018, 2019
    a squadre: 2014
  • Campionati italiani paralimpici assoluti di scherma: 2
    individuale: 2012, 2013
Medaglia d'argento al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa europea scherma paralimpica fioretto femminile individuale e a squadre (brevetto 6577)»
— 2014
Medaglia d'oro al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa mondiale scherma paralimpica fioretto femminile cat. B (brevetto 3734)»
— 2015
Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica[28]»
— 2016
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile cat. B (brevetto 675)»
— 2016
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile individuale e a squadre proposta CIP (brevetto 17)»
— 2017
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile cat. B proposta CIP (brevetto 65)»
— 2019
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile cat. B»
— 2021

Riconoscimenti

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Categoria Atleta paralimpico: 2016, 2018, 2021
Categoria Legend paralimpica: 2022
2017
  1. ^ Bebes, su Bebe Vio. URL consultato il 2 maggio 2022.
  2. ^ a b Beatrice Vio "Bebe" promessa della scherma paralimpica, su abilitychannel.tv, Ability Channel, 21 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2013).
  3. ^ a b Luca Pisapia, Tirare di scherma con 4 arti protesi, è Beatrice Vio tedofora alle Paralimpadi, in il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2012. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato il 21 luglio 2012).
  4. ^ Beatrice Vio tedofora alle Olimpiadi: la petizione inviata a Londra, su direttaradio.it, Diretta Radio, 20 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
  5. ^ Guido Giuliani, La storia di Bebe Vio: chi è la più famosa atleta paralimpica italiana?, su AccessiWay, 16 settembre 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
  6. ^ art4sport, su art4sport.com, Associazione art4sport ONLUS. URL consultato il 29 ottobre 2017 (archiviato il 6 agosto 2017).
  7. ^ Expo: la campionessa Bebe Vio ambasciatrice del Veneto, in Corriere del Veneto, RCS MediaGroup, 3 aprile 2015. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
  8. ^ Bebe Vio per Anne Geddes: gli scatti della campagna per le vaccinazioni contro la meningite, su deejay.it, 20 settembre 2016. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 4 dicembre 2019).
  9. ^ Renzi martedì sarà a cena da Obama con Benigni, Sorrentino e 4 donne dell'eccellenza italiana, in Repubblica.it, 15 ottobre 2016. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato il 16 dicembre 2016).
  10. ^ La vita è una figata, su raiplay.it. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 14 ottobre 2017).
  11. ^ Fondazione Italia Usa, ecco i vincitori del Premio America, in Gente d'Italia, 23 settembre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2018.
  12. ^ Arriva la Barbie Bebe Vio (e non è marketing) (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2019). vanityfair.it
  13. ^ Marianna Grazi, Bebe Vio si laurea: "È stato un percorso meraviglioso", su luce.lanazione.it, 16 maggio 2023. URL consultato il 4 settembre 2024.
  14. ^ Bebe e la scherma è il nostro primo progetto, in Newsletter Anno 2n. 1, Art4Sport, 1º marzo 2010. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  15. ^ Beatrice Maria Vio (PDF), su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  16. ^ Europei Strasburgo 2014 - III giornata - Beatrice "Bebe" Vio è campionessa europea. Bronzo nella sciabola per Rossella Gregorio, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 9 giugno 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  17. ^ Scherma paralimpica : Beatrice Vio è campionessa del mondo Under-17, argento per Emanuele Lambertini, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 26 settembre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  18. ^ Scherma paralimpica - Beatrice Vio premiata con l'Italian Paralympic Award 2014, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 9 ottobre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
  19. ^ Giochi paralimpici 2015, Beatrice Vio vince medaglia d'oro di scherma, in Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2015. URL consultato il 24 settembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
  20. ^ Paralimpiadi, magica Bebe Vio, oro nel fioretto., in il Corriere dello Sport, 14 settembre 2016. URL consultato il 14 settembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2017).
  21. ^ Mondiali paralimpici: è sempre Bebe Vio, medaglia d'oro nel fioretto individuale, in Repubblica.it, 8 novembre 2017. URL consultato l'8 novembre 2017 (archiviato l'11 novembre 2017).
  22. ^ Paralimpici, scherma, Bebe Vio: "La mia medaglia d'oro per beneficenza", in La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017 (archiviato il 12 novembre 2017).
  23. ^ Scherma paralimpica, inarrivabile Bebe Vio: oro europeo nel fioretto, in la Repubblica, 19 settembre 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
  24. ^ Bebe Vio da favola: è bis d’oro, su La Gazzetta dello Sport, 28 agosto 2021. URL consultato il 29 agosto 2021.
  25. ^ Infinita Bebe Vio, sul podio anche a Parigi, su Il Sole 24 ORE, 4 settembre 2024. URL consultato il 5 settembre 2024.
  26. ^ (EN) Carole Horst, Netflix’s ‘Rising Phoenix’ Celebrates Top Paralympic Athletes, su Variety, 25 agosto 2020. URL consultato il 21 luglio 2024 (archiviato l'8 ottobre 2022).
  27. ^ (EN) Rising Phoenix (2020). URL consultato il 15 gennaio 2021.
  28. ^ Vio Sig.ra Beatrice Maria, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 5 agosto 2020.
  29. ^ (EN) IAU, WGSBN Bulletin del 20 settembre 2021, vol. 1 n. 8, pag. 7 (PDF), su iau.org. URL consultato il 27 novembre 2021.

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