Bebe Vio
Bebe Vio | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Scherma in carrozzina ![]() | ||
Specialità | Fioretto | |
Società | Fiamme Oro | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
2002- | Scherma Mogliano | |
Fiamme Oro | ||
Palmarès | ||
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Oro | Tokyo 2020 | Fior. in. |
Argento | Tokyo 2020 | Fior. sq. |
Oro | Rio de Janeiro 2016 | Fior. in. |
Bronzo | Rio de Janeiro 2016 | Fior. sq. |
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Oro | Eger 2015 | Fior. in. |
Oro | Roma 2017 | Fior. in. |
Oro | Roma 2017 | Fior. sq. |
Oro | Cheongju 2019 | Fior. in. |
Oro | Terni 2023 | Fior. in. |
Bronzo | Cheongju 2019 | Fior. sq. |
Bronzo | Eger 2015 | Fior. sq. |
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Oro | Strasburgo 2014 | Fior. in. |
Oro | Strasburgo 2014 | Fior. sq. |
Oro | Casale Monferrato 2016 | Fior. in. |
Oro | Terni 2018 | Fior. in. |
Oro | Terni 2018 | Fior. sq. |
Argento | Casale Monferrato 2016 | Fior. sq. |
Statistiche aggiornate al 29 agosto 2021 |
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio Grandis, detta Bebe Vio (Venezia, 4 marzo 1997), è una schermitrice italiana, specializzata nel fioretto, campionessa paralimpica, mondiale ed europea in carica di fioretto individuale paralimpico.[1]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nata a Venezia, ma cresciuta a Mogliano Veneto, è seconda di tre fratelli. [2]; pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scoutismo) fin dall'età di cinque anni e mezzo. Il 20 novembre 2008, all'età di 11 anni, è colpita da una meningite che le causa un'estesa infezione tanto da costringere all'amputazione degli arti; dopo 100 giorni di ricovero è uscita dall'ospedale e riprende immediatamente la scuola.[3] In seguito, si sottopone a riabilitazione motoria e a fisioterapia presso il centro protesi INAIL di Budrio, presso Bologna, e, circa un anno dopo l'insorgenza della malattia, riprende l'attività sportiva di schermitrice, anche di livello agonistico, grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto[4].
Da allora è apparsa come testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale[5]; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla sua figura ispiratrice, la plurimedagliata Valentina Vezzali[2]. Nel 2009 la famiglia di Vio fonda art4sport, ONLUS di sostegno all'integrazione sociale tramite la pratica sportiva dei bambini che hanno subìto amputazioni.[6]

Nel 2012 è tra i tedofori ai Giochi paralimpici di Londra[3]; in occasione di Expo 2015 Vio è scelta quale testimonial della Regione Veneto alla rassegna internazionale[7].
Il 18 settembre 2016 sfila come portabandiera dell'Italia in occasione della cerimonia di chiusura della XV Paralimpiade di Rio 2016.
Nel settembre 2016 posa per la fotografa Anne Geddes per una campagna a favore della vaccinazione contro la meningite[8].
Il 18 ottobre 2016 fa parte della delegazione italiana alla cena di stato alla Casa Bianca, l'ultima offerta dall'amministrazione Obama[9].
Nel 2017 conduce su Rai 1 il programma La vita è una figata[10].
Ha ideato, insieme alla famiglia, l'evento "giochi senza barriere" insieme alla sua squadra formata da cantanti, sportivi e persone con disabilità[11].
Nel 2018 le viene conferito alla Camera dei deputati il Premio America della Fondazione Italia USA[12].
Nello stesso anno recita come doppiatrice nel film Gli Incredibili 2; le è stata dedicata una Barbie in esemplare unico dalla Mattel[13]. È tifosa dell'AS Roma.
Nel maggio del 2023, Vio si laurea in Comunicazione e Relazioni Internazionali alla John Cabot University di Roma.
Attività sportiva[modifica | modifica wikitesto]
Allenata dalle sue maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito[14], Vio disputa la sua prima gara ufficiale a Bologna nel maggio 2010; già nel 2011 è campionessa italiana Under-20 e nel 2012 e 2013 è campionessa italiana assoluta[15].
Vincitrice di alcune gare in Coppa del Mondo, del giugno 2014 è il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre ai campionati continentali di Strasburgo[16], mentre del settembre successivo è il titolo mondiale Under-18 al campionato mondiale paralimpico di scherma di Varsavia (Polonia)[17].
Dell'ottobre 2014 è inoltre l'Italian Paralympic Award, premio conferito dal Comitato Italiano Paralimpico ai migliori atleti italiani paralimpici[18].
Il 19 settembre 2015 si laurea campionessa mondiale paralimpica del fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Eger, in Ungheria[19]. Pochi giorni più tardi vince anche la medaglia di bronzo nella prova a squadre.
Nel maggio 2016 prende parte ai Campionati Europei di Casale Monferrato, conquistando l'oro nel fioretto individuale e l'argento in quello a squadre.
Il 14 settembre 2016 vince la medaglia d'oro nella prova individuale ai XV Giochi paralimpici di Rio de Janeiro, battendo in finale la cinese Zhou Jingjing per 15-7[20].
Il 16 settembre 2016 conquista la medaglia di bronzo nella prova a squadre, assieme alle compagne Loredana Trigilia e Andreea Mogoș, al termine della finalina vinta per 45-44 contro Hong Kong.
L'8 novembre 2017 la schermitrice veneziana conquista il suo secondo titolo di campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale, nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Fiumicino[21]. A seguito di questa vittoria, decide di mettere all'asta la medaglia appena conquistata con lo scopo di raccogliere fondi a favore del Cesvi, organizzazione umanitaria che opera per la solidarietà internazionale[22].
Il 19 settembre 2018, battendo a Terni la russa Irina Mišurova in finale, si laurea campionessa europea per la terza volta consecutiva[23].
Il 28 agosto 2021 conquista la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Tokyo, battendo in finale per 15-9 la cinese Zhou Jingjing[24]. Il giorno seguente si laurea vicecampionessa olimpica nella prova a squadre, dopo che l'Italia era stata sconfitta per 45-41 dalla Cina.
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
- Medaglie ai Giochi paralimpici: 4
Oro Fioretto individuale: Rio 2016
Bronzo Fioretto a squadre: Rio 2016
Oro Fioretto individuale: Tokyo 2020
Argento Fioretto a squadre: Tokyo 2020
- Campionati mondiali paralimpici di scherma: 4
- individuale: 2015, 2017, 2019, 2023
- a squadre: 2017
- Campionati europei paralimpici di scherma: 5
- individuale: 2014, 2016, 2018, 2019
- a squadre: 2014
- Campionati italiani paralimpici assoluti di scherma: 2
- individuale: 2012, 2013
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Mi hanno regalato un sogno, Milano, Rizzoli Libri, 2015, ISBN 978-88-586-7878-7.
- Se sembra impossibile allora si può fare, Milano, Rizzoli Libri, 2017, ISBN 978-88-17-09713-0.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
- Rising Phoenix - La storia delle paralimpiadi, regia di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui (2020)[25][26]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
— 2014
— 2015
— 2016
— 2016
— 2017
— 2019
— 2021
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Le è stato dedicato un asteroide, 111571 Bebevio [28].
- Categoria Atleta paralimpico: 2016, 2018, 2021
- Categoria Legend paralimpica: 2022
- 2017
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bebes, su Bebe Vio. URL consultato il 2 maggio 2022.
- ^ a b Beatrice Vio "Bebe" promessa della scherma paralimpica, su abilitychannel.tv, Ability Channel, 21 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2013).
- ^ a b Luca Pisapia, Tirare di scherma con 4 arti protesi, è Beatrice Vio tedofora alle Paralimpadi, in il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2012. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato il 21 luglio 2012).
- ^ Beatrice Vio tedofora alle Olimpiadi: la petizione inviata a Londra, su direttaradio.it, Diretta Radio, 20 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
- ^ Guido Giuliani, La storia di Bebe Vio: chi è la più famosa atleta paralimpica italiana?, su AccessiWay, 16 settembre 2021. URL consultato il 23 settembre 2021.
- ^ art4sport, su art4sport.com, Associazione art4sport ONLUS. URL consultato il 29 ottobre 2017 (archiviato il 6 agosto 2017).
- ^ Expo: la campionessa Bebe Vio ambasciatrice del Veneto, in Corriere del Veneto, RCS MediaGroup, 3 aprile 2015. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
- ^ Bebe Vio per Anne Geddes: gli scatti della campagna per le vaccinazioni contro la meningite, su deejay.it, 20 settembre 2016. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 4 dicembre 2019).
- ^ Renzi martedì sarà a cena da Obama con Benigni, Sorrentino e 4 donne dell'eccellenza italiana, in Repubblica.it, 15 ottobre 2016. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato il 16 dicembre 2016).
- ^ La vita è una figata, su raiplay.it. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 14 ottobre 2017).
- ^ Sara Ficocelli, Giochi senza barriere, la sfida dei supereroi, in Repubblica, 13 giugno 2018. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato il 14 ottobre 2017).
- ^ Fondazione Italia Usa, ecco i vincitori del Premio America, in Gente d'Italia, 23 settembre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ Arriva la Barbie Bebe Vio (e non è marketing) Archiviato l'8 dicembre 2019 in Internet Archive. vanityfair.it
- ^ Bebe e la scherma è il nostro primo progetto, in Newsletter Anno 2n. 1, Art4Sport, 1º marzo 2010. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Beatrice Maria Vio (PDF), su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Europei Strasburgo 2014 - III giornata - Beatrice "Bebe" Vio è campionessa europea. Bronzo nella sciabola per Rossella Gregorio, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 9 giugno 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Scherma paralimpica : Beatrice Vio è campionessa del mondo Under-17, argento per Emanuele Lambertini, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 26 settembre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Scherma paralimpica - Beatrice Vio premiata con l'Italian Paralympic Award 2014, su federscherma.it, Federazione Italiana Scherma, 9 ottobre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Giochi paralimpici 2015, Beatrice Vio vince medaglia d'oro di scherma, in Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2015. URL consultato il 24 settembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Paralimpiadi, magica Bebe Vio, oro nel fioretto., in il Corriere dello Sport, 14 settembre 2016. URL consultato il 14 settembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2017).
- ^ Mondiali paralimpici: è sempre Bebe Vio, medaglia d'oro nel fioretto individuale, in Repubblica.it, 8 novembre 2017. URL consultato l'8 novembre 2017 (archiviato l'11 novembre 2017).
- ^ Paralimpici, scherma, Bebe Vio: "La mia medaglia d'oro per beneficenza", in La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017 (archiviato il 12 novembre 2017).
- ^ Scherma paralimpica, inarrivabile Bebe Vio: oro europeo nel fioretto, in la Repubblica, 19 settembre 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
- ^ Bebe Vio da favola: è bis d’oro, su La Gazzetta dello Sport, 28 agosto 2021. URL consultato il 29 agosto 2021.
- ^ (EN) Carole Horst, Carole Horst, Netflix’s ‘Rising Phoenix’ Celebrates Top Paralympic Athletes, su Variety, 26 agosto 2020. URL consultato il 15 gennaio 2021.
- ^ (EN) Rising Phoenix (2020). URL consultato il 15 gennaio 2021.
- ^ Vio Sig.ra Beatrice Maria, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 5 agosto 2020.
- ^ (EN) IAU, WGSBN Bulletin del 20 settembre 2021, vol. 1 n. 8, pag. 7 (PDF), su iau.org. URL consultato il 27 novembre 2021.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Giacomo Garetto e Gerardo Bosco, Bebe Vio: On top of the world, in Undersea and Hyperbaric Medicine, vol. 44, n. 1, gennaio-febbraio 2017, pp. 79-80, PMID 28768089.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Bebe Vio
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bebe Vio
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su bebevio.com.
- Vio, Bebe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Registrazioni di Bebe Vio, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Bebe Vio, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Beatrice Vio / Beatrice Maria Vio, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.
- Benemerenze sportive di Bebe Vio, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Bebe Vio, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Bebe Vio, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Bebe Vio, su Comingsoon.it, Anicaflash.
- Bebe Vio, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Bebe Vio, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Bebe Vio, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72146937718013831587 · ISNI (EN) 0000 0004 9739 8093 · SBN VIAV146135 · LCCN (EN) no2016088009 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2016088009 |
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