Beatrice Vio
Beatrice Vio | ||
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Beatrice Vio all'Europeo di scherma 2014 | ||
Nazionalità | ![]() | |
Scherma ![]() | ||
Specialità | Fioretto | |
Società | Fiamme Oro | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
2002- | Scherma Mogliano | |
Fiamme Oro | ||
Palmarès | ||
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Oro | Rio de Janeiro 2016 | Fior. in. |
Bronzo | Rio de Janeiro 2016 | Fior. sq. |
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Oro | Eger 2015 | Fior. in. |
Oro | Roma 2017 | Fior. in. |
Oro | Roma 2017 | Fior. sq. |
Oro | Cheongju 2019 | Fior. in. |
Oro | Cheongju 2019 | Fior. sq. |
Bronzo | Eger 2015 | Fior. sq. |
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Oro | Strasburgo 2014 | Fior. in. |
Oro | Strasburgo 2014 | Fior. sq. |
Oro | Casale Monferrato 2016 | Fior. in. |
Oro | Terni 2018 | Fior. in. |
Oro | Terni 2018 | Fior. sq. |
Argento | Casale Monferrato 2016 | Fior. sq. |
Statistiche aggiornate al 14 settembre 2016 |
Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, nota anche come Bebe Vio (Venezia, 4 marzo 1997), è una schermitrice italiana, campionessa mondiale ed europea in carica di fioretto individuale paralimpico.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nata a Venezia ma cresciuta a Mogliano Veneto, è seconda di tre fratelli[1]; pratica scherma (attività coltivata in parallelo allo scautismo) fin dall'età di cinque anni e mezzo. A fine 2008 all'età di 11 anni fu colpita da una meningite fulminante che le causò un'estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe, di cui si rese necessaria l'amputazione[1].
Dimessa dopo tre mesi e mezzo di degenza ospedaliera[2], riprese immediatamente la scuola. In seguito, si sottopose a riabilitazione motoria e a fisioterapia presso il centro protesi INAIL di Budrio (presso Bologna) e, circa un anno dopo l'insorgenza della malattia, riprese l'attività sportiva di schermitrice, anche di livello agonistico, grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto[3].
Da allora è apparsa come testimonial, in molti programmi televisivi, per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario insieme alla sua figura ispiratrice, la plurimedagliata Valentina Vezzali[1]. Nel 2009 la famiglia di Beatrice Vio fondò art4sport, ONLUS di sostegno all'integrazione sociale tramite la pratica sportiva di quei bambini che hanno subìto amputazioni.[4]
Nel 2012 fu tra i tedofori ai Giochi paralimpici di Londra[2]; in occasione di Expo 2015 Vio è stata scelta quale testimonial della Regione Veneto alla rassegna internazionale[5].
Il 18 settembre 2016 ha sfilato come portabandiera dell'Italia in occasione della cerimonia di chiusura della XV Paralimpiade di Rio 2016.
Nel settembre 2016 ha posato per la fotografa Anne Geddes per una campagna a favore della vaccinazione contro la meningite[6].
Il 18 ottobre 2016 ha fatto parte della delegazione italiana alla cena di Stato alla Casa Bianca, l'ultima offerta dall'amministrazione Obama[7].
Nel 2017 conduce su Rai 1 il programma La vita è una figata[8].
Ha ideato, insieme alla famiglia, l'evento "giochi senza barriere" insieme alla sua squadra formata da cantanti, sportivi e persone con disabilità[9].
Nel 2018 le viene conferito alla Camera dei deputati il Premio America della Fondazione Italia USA[10].
Nello stesso anno ha recitato come doppiatrice nel film Gli Incredibili 2; le è stata dedicata una Barbie in esemplare unico dalla Mattel[11].
Attività sportiva[modifica | modifica wikitesto]
Allenata dalle sue maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito[12], Vio disputò la sua prima gara ufficiale a Bologna nel maggio 2010; già nel 2011 fu campionessa italiana Under-20 e nel 2012 e 2013 fu campionessa italiana assoluta[13].
Vincitrice di alcune gare in Coppa del Mondo, del giugno 2014 è il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria "B" individuale e a squadre ai campionati continentali di Strasburgo[14], mentre del settembre successivo è il titolo mondiale Under-17 al campionato mondiale paralimpico di scherma di Varsavia (Polonia)[15].
Dell'ottobre 2014 è inoltre l'Italian Paralympic Award, premio conferito dal Comitato Italiano Paralimpico ai migliori atleti italiani paralimpici[16].
Il 19 settembre 2015 si è laureata campionessa mondiale paralimpica del fioretto individuale nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Eger (Ungheria)[17]. Pochi giorni più tardi ha anche vinto la medaglia di bronzo nella prova a squadre.
Nel maggio 2016 prende parte ai Campionati Europei di Casale Monferrato, conquistando l'oro nel fioretto individuale e l'argento in quello a squadre.
Il 14 settembre 2016 vince la medaglia d'oro nella prova individuale ai XV Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro, battendo in finale la cinese Zhou Jingjing per 15-7.[18]
Il 16 settembre 2016 conquista la medaglia di bronzo nella prova a squadre, assieme alle compagne Loredana Trigilia e Andreea Mogoș, al termine della finalina vinta per 45-44 contro Hong Kong.
L'8 novembre 2017 la schermitrice veneziana conquista il suo secondo titolo di campionessa mondiale paralimpica nel fioretto individuale, nel corso dei campionati di scherma di categoria tenutisi a Fiumicino[19]. A seguito di questa vittoria, decide di mettere all'asta la medaglia appena conquistata con lo scopo di raccogliere fondi a favore del Cesvi, organizzazione umanitaria che opera per la solidarietà internazionale[20].
Il 19 settembre 2018, battendo a Terni la russa Irina Mišurova in finale, si laurea campionessa europea per la terza volta consecutiva[21].
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
- Giochi paralimpici: 2
- individuale: 2016
- Campionati mondiali paralimpici di scherma: 3
- individuale: 2015, 2017
- a squadre: 2017
- Campionati europei paralimpici di scherma: 5
- individuale: 2014, 2016, 2018, 2019
- a squadre: 2014
- Campionati italiani paralimpici assoluti di scherma: 2
- individuale: 2012, 2013
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Mi hanno regalato un sogno, Milano, Rizzoli Libri, 2015, ISBN 978-88-586-7878-7.
- Se sembra impossibile allora si può fare, Milano, Rizzoli Libri, 2017, ISBN 978-88-17-09713-0.
- Protagonista in Rising Phoenix (documentario 2020), regia di Ian Bonhôte e Peter Ettedgui.[22][23]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
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Commendatore ordine al merito della Repubblica Italiana |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica[24]» — 2016 |
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Collare d'oro al merito sportivo |
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile cat. B (brevetto 675)» — 2016 |
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Collare d'oro al merito sportivo |
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile individuale e a squadre proposta CIP (brevetto 17)» — 2017 |
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Collare d'oro al merito sportivo |
«Campionessa mondiale paralimpica fioretto femminile cat. B proposta CIP (brevetto 65)» — 2019 |
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Medaglia d'oro al valore atletico |
«Campionessa mondiale scherma paralimpica fioretto femminile cat. B (brevetto 3734)» — 2015 |
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Medaglia d'argento al valore atletico |
«Campionessa europea scherma paralimpica fioretto femminile individuale e a squadre (brevetto 6577)» — 2014 |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Beatrice Vio "Bebe" promessa della scherma paralimpica, Ability Channel, 21 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2013).
- ^ a b Luca Pisapia, Tirare di scherma con quattro protesi, è Beatrice Vio tedofora alle Paralimpadi, in il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2012. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato il 21 luglio 2012).
- ^ Beatrice Vio tedofora alle Olimpiadi: la petizione inviata a Londra, Diretta Radio, 20 marzo 2012. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2012).
- ^ art4sport, Associazione art4sport ONLUS. URL consultato il 29 ottobre 2017 (archiviato il 6 agosto 2017).
- ^ Expo: la campionessa Bebe Vio ambasciatrice del Veneto, in Corriere del Veneto, RCS MediaGroup, 3 aprile 2015. URL consultato il 24 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
- ^ Bebe Vio per Anne Geddes: gli scatti della campagna per le vaccinazioni contro la meningite, deejay.it, 20 settembre 2016. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 4 dicembre 2019).
- ^ Renzi martedì sarà a cena da Obama con Benigni, Sorrentino e 4 donne dell'eccellenza italiana, in Repubblica.it, 15 ottobre 2016. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato il 16 dicembre 2016).
- ^ La vita è una figata, su raiplay.it. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato il 14 ottobre 2017).
- ^ Sara Ficocelli, Giochi senza barriere, la sfida dei supereroi, in Repubblica, 13 giugno 2018. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato il 14 ottobre 2017).
- ^ Fondazione Italia Usa, ecco i vincitori del Premio America, in Gente d'Italia, 23 settembre 2018. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ Arriva la Barbie Bebe Vio (e non è marketing) Archiviato l'8 dicembre 2019 in Internet Archive. vanityfair.it
- ^ Bebe e la scherma è il nostro primo progetto, in Newsletter Anno 1 n. 1, Art4Sport, 1º marzo 2010. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Beatrice Maria Vio (PDF), Federazione Italiana Scherma. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Europei Strasburgo 2014 - III giornata - Beatrice "Bebe" Vio è campionessa europea. Bronzo nella sciabola per Rossella Gregorio, Federazione Italiana Scherma, 9 giugno 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Scherma paralimpica : Beatrice Vio è campionessa del mondo Under-17, argento per Emanuele Lambertini, Federazione Italiana Scherma, 26 settembre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Scherma paralimpica - Beatrice Vio premiata con l'Italian Paralympic Award 2014, Federazione Italiana Scherma, 9 ottobre 2014. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2014).
- ^ Giochi paralimpici 2015, Beatrice Vio vince medaglia d'oro di scherma, in Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2015. URL consultato il 24 settembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Paralimpiadi, magica Bebe Vio, oro nel fioretto., in il Corriere dello Sport, 14 settembre 2016. URL consultato il 14 settembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2017).
- ^ Mondiali paralimpici: è sempre Bebe Vio, medaglia d'oro nel fioretto individuale, in Repubblica.it, 8 novembre 2017. URL consultato l'8 novembre 2017 (archiviato l'11 novembre 2017).
- ^ Paralimpici, scherma, Bebe Vio: "La mia medaglia d'oro per beneficenza", in La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 2017. URL consultato il 12 novembre 2017 (archiviato il 12 novembre 2017).
- ^ Scherma paralimpica, inarrivabile Bebe Vio: oro europeo nel fioretto, in la Repubblica, 19 settembre 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
- ^ (EN) Carole Horst, Carole Horst, Netflix’s ‘Rising Phoenix’ Celebrates Top Paralympic Athletes, su Variety, 26 agosto 2020. URL consultato il 15 gennaio 2021.
- ^ (EN) Rising Phoenix (2020). URL consultato il 15 gennaio 2021.
- ^ Vio Sig.ra Beatrice Maria, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 5 agosto 2020.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Giacomo Garetto e Gerardo Bosco, Bebe Vio: On top of the world, in Undersea and Hyperbaric Medicine, vol. 44, n. 1, gennaio-febbraio 2017, pp. 79-80, PMID 28768089.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Beatrice Vio
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Beatrice Vio
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su bebevio.com.
- Beatrice Vio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Registrazioni di Beatrice Vio, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Beatrice Vio, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale.
- Benemerenze sportive di Beatrice Vio, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- (EN) Beatrice Vio, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72146937718013831587 · LCCN (EN) no2016088009 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2016088009 |
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