Batillo (efebo)
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Bathyllus_drawing_a_portrait_of_Anacreon_%E2%80%93_A._L._Girodet_%281817%29.png/220px-Bathyllus_drawing_a_portrait_of_Anacreon_%E2%80%93_A._L._Girodet_%281817%29.png)
Batillo (in greco antico: Βάθυλλος?, Báthullos; in latino Bathyllus; circa 540 a.C. – ...) era un giovane efebo di Samo, di cui Policrate, tiranno di quest'isola, fu innamorato.
Anche Anacreonte ebbe per esso una colpevole passione che egli consacrò ne' suoi versi.[1]
Policrate avrebbe fatto innalzare dinanzi ad un'ara una statua a Batillo, in attitudine di un uomo che canta e suona la lira.[1]
Bathyllus si trova nelle opere di Orazio, che lo descrive come amante di Anacreonte.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Carlo Antonio Vanzon, Dizionario universale della lingua italiana, ed insieme di geografia ... mitologia &c.., tomo II, 1840, p. 82. URL consultato il 30 settembre 2018.
- ^ Orazio, Epodi, XIV.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Batillo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º settembre 2022.