Basilica di Santa Maria Assunta (Camogli)
Basilica di Santa Maria Assunta | |
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Stato | ![]() |
Regione | Liguria |
Località | Camogli |
Indirizzo | via dell'Isola |
Coordinate | 44°21′01.22″N 9°09′06.24″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Maria Assunta |
Arcidiocesi | Genova |
Consacrazione | 1826 e 1847 |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | XII secolo |
Completamento | XIX secolo |
La basilica di Santa Maria Assunta è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Camogli, in via dell'Isola, nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Recco-Uscio-Camogli dell'arcidiocesi di Genova.
Storia
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La chiesa parrocchiale fu costruita, secondo fonti storiche locali, nel XII secolo su uno scoglio-isola nelle immediate vicinanze del porticciolo del borgo marinaro.
La struttura ha subito nel corso degli anni diversi interventi ed ampliamenti, specie nel XVI secolo e nei primi decenni del XIX secolo, modificandone in parte l'originaria struttura religiosa.
Nel 1970 nelle tre nicchie della facciata rivolta verso la piazza principale sono state poste le statue raffiguranti i santi Prospero, Fortunato e la Madonna del Boschetto.
L'edificio fu consacrato nel 1826 dall'arcivescovo di Genova monsignor Luigi Lambruschini e ancora nel 1847 da monsignor Placido Maria Tadini.
Nel novembre del 1988 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Gli interni
[modifica | modifica wikitesto]L'interno della struttura religiosa è costituito da tre navate - in stile architettonico barocco - ed è interamente rivestita da pregiati stucchi in oro, marmi policromi così come il battistero e lampadari di cristallo. Nella volta sono conservati alcuni affreschi di fine Ottocento ad opera dei pittori Nicolò Barabino e Francesco Semino. L'altare maggiore, con l'Assunta , statua lignea barocca di Francesco Maria Schiaffino, fu realizzato dallo scultore Andrea Casareggio, mentre il coro ligneo è risalente al Settecento. Nei locali della sagrestia si trova una Deposizione del pittore Luca Cambiaso.
Le cappelle
[modifica | modifica wikitesto]Le cappelle della navata destra sono dedicate:

- alla Madonna del Rosario, sul fondo della navata, con il gruppo statuario della Madonna del Rosario con san Domenico e santa Caterina, dello scultore camogliese tardobarocco Francesco Maria Schiaffino;
- alle anime del Purgatorio con il quadro di Gerolamo Schiaffino raffigurante la Madonna col Bambino e Anime Purganti;
- a san Prospero conservando nell'altare marmoreo del 1788 il prezioso reliquario del XVI secolo, e le Virtù teologali di Francesco Ravaschio;
- al Sacro Cuore di Gesù ove è presente una statua dell'Ottocento ad opera di Ferdinando Palla, a san Gaetano con la scultura lignea della Vergine col Bambino.
Le cappelle della navata sinistra sono invece dedicate:
- al Crocifisso con pregiati affreschi del XVII secolo e una pala del tardo Cinquecento di Bernardo Castello raffigurante il Crocifisso con i santi Prospero e Caterina d'Alessandria;
- a san Giovanni Battista con altare in marmo e conservando una pala del XVII secolo di Domenico Fiasella raffigurante la Vergine col Bambino, santa Caterina e san Giovanni Battista;
- a san Pietro e san Fortunato con le reliquie del santo, la pala d'altare di Bernardo Castello raffigurante la scena della celebre Pesca miracolosa, statue dei santi Pietro e Paolo opera di Francesco Schiaffino;
- a san Giuseppe con un'opera di Giuseppe Palmieri;
- a sant'Erasmo e a Nostra Signora del Boschetto custodendo il quadro con Sant'Erasmo, santa Chiara e san Nicola, opera seicentesca di Giuseppe Badaracco;
- a sant'Antonio di Padova con statua del XX secolo di Guido Galletti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Touring club italiano, Liguria, Milano, Touring club italiano, 2009, ISBN 9788836548033.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla basilica di Santa Maria Assunta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda sul sito Genovanet.it, su genovanet.it.
- Scheda della parrocchia sul sito dell'arcidiocesi di Genova, su diocesi.genova.it (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2005).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305333702 |
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