Arcidiocesi di Caracas

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Arcidiocesi di Caracas o Arcidiocesi di Santiago de Venezuela
Archidioecesis Caracensis o Archidioecesis Sancti Iacobi in Venezuela
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Guarenas, La Guaira, Los Teques, Petare
 
Arcivescovo metropolitacardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo
AusiliariCarlos Márquez Delima[1],
Lisandro Alirio Rivas Durán, I.M.C.[2]
Presbiteri388, di cui 93 secolari e 295 regolari
9.663 battezzati per presbitero
Religiosi488 uomini, 838 donne
Diaconi25 permanenti
 
Abitanti4.395.530
Battezzati3.749.280 (85,3% del totale)
StatoVenezuela
Superficie814 km²
Parrocchie96
 
Erezione21 giugno 1531
Ritoromano
CattedraleSant'Anna
Santi patroniNostra Signora di Coromoto
IndirizzoApartado 954, Monjas a Gradillas, Plaza Bolívar, Caracas 1010-A, Venezuela
Sito webwww.arquidiocesiscaracas.com
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Venezuela
Il palazzo arcivescovile di Caracas.
La basilica minore e santuario della Santa Cappella di Caracas.

L'arcidiocesi di Caracas o arcidiocesi di Santiago de Venezuela (in latino: Archidioecesis Caracensis o Sancti Iacobi in Venezuela) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Venezuela. Nel 2021 contava 3.749.280 battezzati su 4.395.530 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende 4 dei 5 municipi che costituiscono il distretto metropolitano di Caracas: Libertador nel Distretto Capitale, e Chacao, Baruta e El Hatillo nello stato di Miranda.

Sede arcivescovile è la città di Caracas, dove si trova la cattedrale metropolitana di Sant'Anna, e tre basiliche minori: Santa Teresa, San Pietro apostolo e il santuario della Santa Cappella.

Il territorio si estende su 814 km² ed è suddiviso in 96 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica di Caracas, istituita nel 1803, comprende le seguenti suffaraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi del Venezuela o di Coro fu eretta il 21 giugno 1531 con la bolla Pro Excellenti Praeminentia di papa Clemente VII, subito dopo la conquista spagnola.[3]

Originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Siviglia, il 12 febbraio 1546 entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Santo Domingo.

La primitiva sede vescovile si trovava a Coro, dove rimase fino al 20 luglio 1637, quando fu trasferita a Santiago de León de Caracas.

Nel 1752 cedette una porzione del suo territorio, che di fatto era però amministrata dalla diocesi di San Juan di Porto Rico, a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica di Curaçao (oggi diocesi di Willemstad). Il 16 febbraio 1778 cedette un'ulteriore porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Mérida (oggi arcidiocesi).

Il 24 novembre 1803 fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana con la bolla In universalis Ecclesiae regimine di papa Pio VII. Originariamente aveva come suffraganee le diocesi di Guayana (oggi arcidiocesi di Ciudad Bolívar) e di Mérida.

Successivamente ha ceduto a più riprese porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione di nuove diocesi:

Il 15 giugno 2011 la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha confermato Nostra Signora di Coromoto patrona principale dell'arcidiocesi.[4]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Rodrigo de Bastidas y Rodríguez de Romera † (21 giugno 1531 - 6 luglio 1541 nominato vescovo di San Juan)
    • Sede vacante (1541-1546)
  • Miguel Jerónimo de Ballesteros † (22 agosto 1546 - 1555 deceduto)
  • Pedro de Agreda (Sánchez Martín), O.P. † (27 giugno 1561 - 1580 deceduto)
    • Sede vacante (1580-1583)
  • Juan Manuel Martínez de Manzanillo, O.P. † (23 marzo 1583 - 1º gennaio 1592 deceduto)
    • Sede vacante (1592-1594)
    • Pedro Mártin Palomino, O.P. † (1º luglio 1594 - 23 febbraio 1596 deceduto) (vescovo eletto)
  • Domingo de Salinas, O.P. † (10 novembre 1597 - 10 giugno 1600 deceduto)
  • Pedro de Oña, O. de M. † (27 agosto 1601 - 27 giugno 1605 nominato vescovo di Gaeta)
  • Antonio de Alzega (Alcega), O.F.M. † (12 dicembre 1605 - 13 maggio 1610 deceduto)
  • Juan Bartolomé de Bohórquez e Hinojosa, O.P. † (17 luglio 1611 - 13 novembre 1617 nominato vescovo di Antequera e Oaxaca)
  • Gonzalo de Angulo, O.M. † (20 novembre 1617 - 17 maggio 1633 deceduto)
  • Juan López de Agurto de la Mata † (20 novembre 1634 - 24 dicembre 1637 deceduto)
  • Mauro Diego (Marcos) de Tovar y Valle Maldonado, O.S.B. † (3 ottobre 1639 - 16 dicembre 1652 nominato vescovo di Chiapas)
  • Alonzo de Briceño, O.F.M. † (18 agosto 1653 - 16 novembre 1668 deceduto)
  • Antonio González de Acuña † (17 novembre 1670 - 22 febbraio 1682 deceduto)
  • Diego de Baños y Sotomayor, O.M. † (15 febbraio 1683 - 15 maggio 1706 deceduto)
    • Sede vacante (1706-1714)
  • Francisco del Rincón, O.M. † (26 febbraio 1714 - 5 ottobre 1716 nominato arcivescovo di Santafé en Nueva Granada)
  • Juan José de Escalona y Calatayud † (15 marzo 1717 - 15 novembre 1728 nominato vescovo di Michoacán)
  • José Félix Valverde † (15 novembre 1728 - 24 febbraio 1741 deceduto)[6]
  • Juan García Abadiano † (25 maggio 1742 - 6 maggio 1747 deceduto)
  • Manuel Jiménez Bretón † (16 settembre 1748 - 30 marzo 1749 deceduto)
  • Manuel Machado y Luna † (22 settembre 1749 - 29 gennaio 1752 deceduto)
  • Francisco Julián de Antolino † (25 settembre 1752 - 6 agosto 1755 deceduto)
  • Diego Antonio Díez Madroñero † (24 maggio 1756 - 3 febbraio 1769 deceduto)
  • Mariano Martí † (29 gennaio 1770 - 20 febbraio 1792 deceduto)
  • Juan Antonio de la Virgen María y Viana, O.C.D. † (24 settembre 1792 - 14 agosto 1798 nominato vescovo di Almería)
  • Francisco de Ibarra † (14 dicembre 1798 - 19 settembre 1806 deceduto)
  • Narciso Coll y Prat † (17 gennaio 1808 - 25 febbraio 1822 nominato arcivescovo, titolo personale, di Palencia)
    • Sede vacante (1822-1827)
    • Domingo de Silos Santiago Apollinario Moreno, O.S.B. † (16 marzo 1818 - 30 novembre 1824 nominato vescovo di Cadice) (amministratore apostolico)
  • Ramón Ignacio Méndez † (21 maggio 1827 - 6 agosto 1839 deceduto)
  • Ignacio Fernández Peña † (15 luglio 1841 - 18 gennaio 1849 deceduto)
    • Sede vacante (1849-1852)
  • Silvestre Guevara y Lira † (27 settembre 1852 - 6 giugno 1876 dimesso[7])
  • José Antonio Ponte † (29 settembre 1876 - 6 novembre 1883 deceduto)
  • Críspulo Uzcátegui † (13 novembre 1884 - 31 maggio 1904 deceduto)
  • Juan Bautista Castro † (31 maggio 1904 succeduto - 7 agosto 1915 deceduto)
  • Felipe Rincón González † (10 agosto 1916 - 13 maggio 1946 deceduto)
  • Lucas Guillermo Castillo Hernández † (13 maggio 1946 succeduto - 9 settembre 1955 deceduto)
  • Rafael Ignacio Arias Blanco † (9 settembre 1955 succeduto - 30 settembre 1959 deceduto)
  • José Humberto Quintero Parra † (31 agosto 1960 - 24 maggio 1980 ritirato)
  • José Alí Lebrún Moratinos † (24 maggio 1980 succeduto - 27 maggio 1995 ritirato)
  • Antonio Ignacio Velasco García, S.D.B. † (27 maggio 1995 - 6 luglio 2003 deceduto)
    • Sede vacante (2003-2005)[8]
  • Jorge Liberato Urosa Savino † (19 settembre 2005 - 9 luglio 2018 ritirato)
    • Sede vacante (2018-2023)
  • Baltazar Enrique Porras Cardozo, dal 17 gennaio 2023[9]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 4.395.530 persone contava 3.749.280 battezzati, corrispondenti all'85,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 740.515 755.000 98,1 253 107 146 2.926 331 558 62
1959 1.334.461 1.538.290 86,7 464 142 322 2.875 566 1.261 96
1966 1.741.608 1.777.152 98,0 542 165 377 3.213 580 1.850 83
1970 2.290.793 2.290.793 100,0 737 297 440 3.108 617 1.650 93
1976 2.200.000 2.500.000 88,0 760 160 600 2.894 9 757 1.500 92
1980 2.473.000 2.839.000 87,1 651 132 519 3.798 10 712 1.453 96
1990 3.073.000 3.573.000 86,0 631 131 500 4.870 11 838 2.401 117
1999 2.724.692 3.205.520 85,0 603 103 500 4.518 14 743 1.200 121
2000 3.700.000 5.000.000 74,0 402 120 282 9.203 11 523 725 110
2001 3.700.000 5.000.000 74,0 363 118 245 10.192 11 523 725 110
2002 3.700.000 5.000.000 74,0 364 119 245 10.164 11 523 725 110
2003 4.579.000 6.189.170 74,0 365 120 245 12.545 13 476 1.198 105
2004 3.400.000 4.000.000 85,0 610 130 480 5.573 11 744 1.198 116
2006 3.528.000 4.150.000 85,0 559 140 419 6.311 13 730 1.332 111
2013 3.960.000 4.644.000 85,3 490 130 360 8.081 9 587 1.010 116
2016 4.129.000 4.841.000 85,3 453 113 340 9.114 24 520 1.002 118
2019 4.291.750 5.031.810 85,3 447 107 340 9.601 24 530 902 118
2021 3.749.280 4.395.530 85,3 388 93 295 9.663 25 488 838 96

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Cefala.
  2. ^ Vescovo titolare di Dardano.
  3. ^ Traduzione in spagnolo della bolla di erezione in: Nicolás Eugenio Navarro, Anales eclesiásticos venezolanos, Caracas, 1951, pp. 10-13.
  4. ^ Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto 15 giugno 2011, Prot. 413/11/L, vedi Notitiae, 2011, nn. 539-540, p. 64
  5. ^ (ES) Juan de Simancas, Diccionario Biográfico Español, online. Cf. Nicolás Eugenio Navarro, Anales eclesiásticos venezolanos, Caracas, 1951, pp. 69-70.
  6. ^ Il 24 novembre 1738 fu nominato vescovo di Michoacán, ma non accettò il trasferimento in Messico (Eubel).
  7. ^ Il 9 gennaio 1877 fu nominato arcivescovo titolare di Amasea.
  8. ^ Dal 7 luglio 2003 al 5 novembre 2005, giorno della presa di possesso di Jorge Liberato Urosa Savino, fu amministratore apostolico Pedro Nicolás Bermúdez Villamizar, vescovo ausiliare di Caracas.
  9. ^ Già amministratore apostolico dal 9 luglio 2018 al 28 gennaio 2023, giorno della presa di possesso dell'arcidiocesi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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