Andromeda (mitologia)
Andromeda | |
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Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Andromeda (in greco antico: Ἀνδρομέδα, Androméda o Ἀνδρομέδη, Andromédē) è una figura della mitologia greca, figlia di Cefeo e di Cassiopea[1], sovrani d'Etiopia.
Il mito[modifica | modifica wikitesto]
Le disgrazie di Andromeda cominciarono il giorno in cui sua madre sostenne di essere più bella delle Nereidi,[2] un gruppo di ninfe marine particolarmente seducenti. Queste, offese, decisero che l'arroganza e la vanità di Cassiopea aveva decisamente superato i limiti e chiesero a Poseidone, il dio del mare, di punirla. Per punizione, Poseidone mandò il mostro marino Ceto (alcuni dicono anche un'inondazione) a razziare le coste dell'Etiopia del re Cefeo. Sbigottito per le devastazioni, con i sudditi che reclamavano una sua reazione, l'assediato Cefeo si rivolse all'Oracolo di Ammone per trovare una via d'uscita. Gli fu detto che per quietare il mostro doveva sacrificare la sua figlia vergine: Andromeda.
Ecco che allora l'innocente Andromeda fu spogliata nuda ed incatenata a una costa rocciosa a Giaffa per espiare le colpe della madre, che dalla riva guardava in preda al rimorso. Mentre Andromeda se ne stava incatenata alla rupe battuta dalle onde, pallida di terrore e in lacrime per la fine imminente, l'eroe Perseo, fresco dell'impresa della decapitazione della Gorgone Medusa, capitò da quelle parti in sella al suo cavallo alato Pegaso (o sui suoi sandali alati). Il suo cuore fu rapito alla vista di quella fragile bellezza in preda all'angoscia.
Il poeta latino Ovidio nel suo libro Metamorphoses ci dice che Perseo in un primo momento scambiò Andromeda per una statua di marmo. Ma il vento che le scompigliava i capelli e le calde lacrime che le scorrevano sulle guance gli rivelarono la sua natura umana. Perseo le chiese come si chiamasse e perché fosse incatenata lì. Andromeda, completamente diversa dalla sua vanitosa madre, in un primo momento, per timidezza, neanche gli rispose; anche se l'attendeva una morte orribile fra le fauci bavose di un mostro, avrebbe preferito, per modestia, nascondere il viso tra le mani se non le avesse avute incatenate a quella roccia.
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Perseus e Andromeda, vaso corinzio
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Loutrophoros con Perseo e Adromeda (Museo archeologico nazionale di Taranto)
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Perseo e Andromeda in un dipinto di Pompei, MANN. L'eroe solleva sopra la ragazza la testa mozza di Medusa.
Perseo continuò a interrogarla. Alla fine, per timore che il suo silenzio potesse essere interpretato come ammissione di colpevolezza, gli raccontò la sua storia, che interruppe improvvisamente, lanciando un urlo di terrore alla vista del mostro che, avanzando fra le onde, muoveva verso di lei. Prima di entrare in azione, Perseo chiese ai genitori di Andromeda la mano della fanciulla, poi si lanciò contro il mostro, lo uccise con la sua Harpe, liberò l'estasiata Andromeda e ne fece la sua sposa, nonostante fosse stata precedentemente promessa a suo zio Fineo. Al matrimonio, una lite tra i rivali finisce quando Perseo mostra la testa di Medusa a Fineo e ai suoi alleati, trasformandoli in pietra.
Andromeda segue il marito nella sua isola natale di Serifo, dove salva sua madre, Danae. Successivamente vanno ad Argo, dove Perseo diventa il legittimo erede al trono. Ma dopo aver ucciso accidentalmente il re di Argo, suo nonno Acrisio, Perseo sceglie invece di diventare re della vicina Tirinto. Anni dopo Andromeda gli diede sette figli: Perse (progenitore dei Persiani secondo l'etimologia popolare), Alceo, Eleio, Mestore, Stenelo, Elettrione e Cinuro, così come due figlie, Autochthe e Gorgofone, madre di Tindaro e Icario, entrambi re di Sparta. I loro discendenti governano Micene da Elettrione fino a Euristeo, dopo di che Atreo ottenne il regno. Anche il grande eroe Eracle (corrispondente ad Ercole della mitologia romana) è un discendente, sua madre Alcmena è la figlia di Elettrione, mentre (come suo nonno Perseo) suo padre è il dio Zeus.
Alla morte di Andromeda, Atena (o Minerva secondo la mitologia romana) la pose nel cielo settentrionale come l'omonima costellazione, insieme a Perseo e ai suoi genitori Cefeo e Cassiopea, in commemorazione del coraggio di Perseo nell'aver combattuto Ceto.
Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]
L'episodio della liberazione di Andromeda sarebbe avvenuto a Ioppe (odierna Giaffa). Plinio il Vecchio sostiene infatti che sotto Cefo il regno dell'Etiopia si estendesse fino alla Siria. Flavio Giuseppe racconta nel libro terzo della Guerra Giudaica che ai suoi tempi si mostravano ancora le catene, rimaste sulle rupi marine, dove la fanciulla era legata. Pomponio Mela riporta che gli abitanti di Giaffa mostrassero anche i resti del mostro marino pietrificato (forse un ammasso corallino).
Nonostante le origini etiopiche, Andromeda è stata immortalata nelle opere pittoriche post-classiche perlopiù con la pelle bianca.
Pittura[modifica | modifica wikitesto]
- Liberazione di Andromeda - Dipinto di Piero di Cosimo (circa 1510)
- Andromeda - Dipinto di Rembrandt (1629)
- Perseo libera Andromeda - Dipinto di Pieter Paul Rubens (circa 1620)
- Perseo e Andromeda - Dipinto di Pieter Paul Rubens (1622)
- Andromeda - Dipinto di Francesco Furini (circa 1636)
- Andromeda - Dipinto di Tamara de Lempicka
- Andromeda - Dipinto di Filippo Lippi
Letteratura[modifica | modifica wikitesto]
Astronomia[modifica | modifica wikitesto]
- Il mito di Andromeda è così universalmente noto da essere stato immortalato anche nel cielo: esistono infatti le costellazioni di Andromeda, Perseo, Cassiopea, Cefeo, nonché la costellazione della Balena, che rappresenta il mostro marino. Infine la galassia M31 porta anch'essa il suo nome.
Musica[modifica | modifica wikitesto]
- Andromeda Heights - album dei Prefab Sprout (1997)
- Andromeda - canzone di Priestess, dall'album Brava (2019)
- Andromeda - canzone dei Gorillaz (2017)
- Andromeda - canzone di Elodie (2020)
- Andromeda (Ti consegno il mio Universo) - canzone di Michele Pastrello (2020)
- Andromeda - band Finlandese, poi Eternal Tears of Sorrow
Albero genealogico di Andromeda[modifica | modifica wikitesto]
Zeus | Danae | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Perseo | Andromeda | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Perse | Alceo | Hipponome | Elettrione | Anasso | Stenelo | Nicippe | Mestore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anaxo | Anfitrione | Alcmena | Zeus | Licimnio | Euristeo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ificle | Megara | Eracle | Deianira | Ebe | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Iolao | Tre figli | Illo | Macaria | Altri | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca II, 4.3, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Secondo un'altra versione del mito, Cassiopea aveva invece affermato che era sua figlia Andromeda ad essere più bella delle Nereidi.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andromeda
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Andromeda, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Andromeda, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 57408288 · CERL cnp00578206 · LCCN (EN) no2014132513 · GND (DE) 118649302 · J9U (EN, HE) 987007341638405171 · WorldCat Identities (EN) viaf-57408288 |
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