Ceto (mitologia)

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Ceto
Perseo difende Andromeda dal ketos
Nome orig.κῆτος
Caratteristiche immaginarie
Speciemostro marino

Ceto (in greco antico: κῆτος?, kêtos) è un sostantivo generico che indica un qualunque mostro marino nella mitologia greca.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Questa creatura viene descritta variamente come un pesce colossale, ossia una balena, oppure come un ibrido tra pesce e serpente di mare; a volte aveva la testa se non anche le zampe anteriori di un animale terrestre, ad esempio di cinghiale (come nel vaso in testa all'articolo).

Creature simili nella mitologia greca sono il drago greco e, in misura minore, Scilla e Cariddi.

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Quando l'arrogante Cassiopea si vantò spudoratamente della sua bellezza, Poseidone, per volere della moglie Anfitrite, inviò Ceto a razziare le terre di Cefeo; per porre fine a tutto questo, il sovrano dovette offrire sua figlia Andromeda in sacrificio al mostro per ordine dell'Oracolo di Ammone. Fortunatamente, l'eroe Perseo accorse in aiuto della principessa e la salvò, uccidendo Ceto dopo un arduo combattimento.[1]

Un altro mito simile si raccontava su Eracle, che soccorse Esione da un altro ketos dinnanzi a Troia.[2]

Nella cultura successiva[modifica | modifica wikitesto]

Cetus, rappresentazione dell'omonima costellazione come il mostro marino. Johann Bayer, XVII secolo

Da ketos e dalla sua forma latineggiante cetus derivano:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Apollodoro, Biblioteca II, 4.
  2. ^ Ibidem II, 5.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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