Andrea De Maria
Andrea De Maria | |
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Sindaco di Marzabotto | |
Durata mandato | 24 aprile 1995 – 14 giugno 2004 |
Predecessore | Umberto Conti |
Successore | Edoardo Masetti |
Segretario della Camera dei deputati | |
Durata mandato | 9 ottobre 2019 – 12 ottobre 2022 |
Presidente | Roberto Fico |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 marzo 2013 |
Legislatura | XVII, XVIII, XIX |
Gruppo parlamentare | Partito Democratico |
Coalizione | XVII: Italia. Bene Comune XVIII: Centro-sinistra 2018 XIX: Centro-sinistra 2022 |
Circoscrizione | Emilia-Romagna |
Collegio | XVIII: 6 (Bologna-Mazzini) XIX: 7 (Carpi) |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2007) In precedenza: PCI (Fino al 1991) PDS (1991-1998) DS (1998-2007) |
Titolo di studio | Diploma di liceo scientifico |
Professione | Funzionario di partito |
Andrea De Maria (Bazzano, 5 ottobre 1966) è un politico italiano, deputato per il Partito Democratico dal 2013 e dal 9 ottobre 2019 segretario della Camera dei deputati.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Iscritto nel Partito Comunista Italiano, allora guidato da Enrico Berlinguer, da studente Andrea De Maria inizia a frequentare la sezione di Bologna della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), diventando poi consigliere di Quartiere e arrivando infine a ricoprire il ruolo di segretario provinciale dal 1989 al 1991, mantenendo la carica con la trasformazione della FGCI nella Sinistra Giovanile.
Alle elezioni amministrative del 1995 viene candidato ed eletto sindaco di Marzabotto, una delle Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, venendo poi rieletto alla successiva tornata elettorale del 1999. Nel 2002, durante il suo secondo mandato di sindaco, partecipa all'omaggio reso a Monte Sole dal Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi, dal Presidente della Repubblica Federale Tedesca Johannes Rau e ai familiari delle vittime dell'eccidio nazifascista, avvenuto nell'autunno del 1944. Per cinque anni è stato anche Presidente del Parco storico di Monte Sole ed è in tale veste che ebbe modo di conoscere Giuseppe Dossetti.
Concluso il mandato come sindaco di Marzabotto nel 2004, alle elezioni amministrative del 2004 viene eletto consigliere della provincia di Bologna per i Democratici di Sinistra nel collegio di Bologna-Borgo Panigale, ottenendo il 50,27% e divenendo vicepresidente della Provincia con deleghe a Bilancio e Città Metropolitana nella giunta di centrosinistra presieduta da Beatrice Draghetti. Nello stesso periodo è componente della Presidenza nazionale dell'Unione delle Province d'Italia, con delega alla finanza locale.
Nel 2006 viene eletto segretario dei Democratici di Sinistra della federazione di Bologna e collabora alla nascita del Partito Democratico, di cui sarà eletto primo segretario cittadino di Bologna, carica che ha ricoperto fino al giugno 2010. Alle elezioni amministrative del 2009 viene eletto consigliere comunale di Bologna nelle liste del PD, rimanendo in carica fino all'anno successivo.
È stato responsabile nazionale del Partito Democratico per le nuove forme dell'organizzazione e della comunicazione politica. A titolo volontario fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Gramsci dell'Emilia-Romagna e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Imbeni, di cui è stato uno dei soci fondatori.
Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato ed eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Emilia-Romagna in seconda posizione nelle liste del Partito Democratico e diviene Segretario del gruppo PD.
Il 16 settembre 2014 il Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi lo nomina Responsabile della Formazione Politica e componente della Segreteria Nazionale del Partito Democratico.
Alle elezioni politiche del 2018 viene candidato nel collegio uninominale Emilia-Romagna - 06 (Bologna - Zona Urbana Mazzini) per la coalizione di centro-sinistra in quota PD ed è rieletto deputato con il 37,22% dei voti, superando Paola Francesca Scarano del centrodestra (27,24%) e Alessandra Carbonaro del Movimento 5 Stelle (21,52%).
Il 18 marzo 2018 viene nominato componente della Presidenza del gruppo PD della Camera.
Il 9 ottobre 2019 viene eletto segretario di ufficio di presidenza della Camera dei Deputati con 352 voti.
Dal 21 gennaio 2022 è componente della Segreteria regionale del PD dell'Emilia-Romagna, con delega al Programma.
Alle elezioni politiche del 2022 viene rieletto alla Camera nel collegio uninominale Emilia-Romagna - 07 (Carpi) per il centrosinistra con il 37,82% dei voti (pari a 89.752 voti), superando Giuseppe Galati del centrodestra (36,98%) e Mattia Veronesi del Movimento 5 Stelle (10,54%).[1] Diventa poi tesoriere del gruppo PD alla Camera.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Il 7 settembre 2013 ha sposato con rito civile Irene Priolo, sindaco PD di Calderara di Reno, nella sala consiliare del Comune amministrato dalla moglie[2].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ ELEZIONI CAMERA 2022 RISULTATI ITALIA, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
- ^ Priolo e De Maria sposi a Calderara Le fedi le porta il cane Arnold, su ilrestodelcarlino.it.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andrea De Maria
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su andreademaria.eu.
- Andrea De Maria, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Andrea De Maria, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Andrea De Maria, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Andrea De Maria, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Andrea De Maria, su Camera.it - XVII legislatura, Parlamento italiano.
- Andrea De Maria, su Camera.it - XVIII legislatura, Parlamento italiano.
- Deputati della XVII legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati della XVIII legislatura della Repubblica Italiana
- Deputati della XIX legislatura della Repubblica Italiana
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