5 Stelle Sardegna

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5 Stelle Sardegna
Logo dell'emittente
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StatoBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
Tipogeneralista
Data chiusura2018
EditoreGianni Iervolino
Sitowww.5stellesardegna.it

5 Stelle Sardegna è stata un'emittente televisiva regionale sarda che trasmetteva dalla città di Olbia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’emittente è nata ad Olbia nel 1978 sotto il nome di Teleregione Sarda, con una copertura limitata alla sola parte orientale della provincia di Sassari (Gallura).

Nell'ottobre 1985 acquista quasi interamente la rete di Canale 48, raggiungendo la copertura di tutto il Nord Sardegna, e cambia nome in Teleregione.

Il 19 febbraio 1988 nasce il circuito nazionale Cinquestelle, e Teleregione vi aderisce fin dalla fondazione.

Nel 1989 la proprietà rileva le frequenze appartenute all'emittente cagliaritana Odeon TV coprendo in questo modo le allora province di Cagliari ed Oristano.

Mediante ulteriori e successive acquisizioni e nuove accensioni di frequenze, da Teleregione nacquero altre due emittenti a copertura regionale, Univideo e Odeon TV (in pratica resuscitarono il marchio della fallita TV cagliaritana, che nulla ebbe a che vedere con l'omonimo network nazionale), con l'intenzione di creare un polo televisivo del nord Sardegna come risposta a quello dell'editore Grauso (con base a Cagliari).

Dal 28 giugno 1991 (fino alla primavera del 1997) anche Teleregione, così come le altre emittenti regionali italiane affiliate al circuito Cinquestelle, aderì al servizio di teletext Arianna: le pagine dalla 600 in poi erano gestite dalla syndication a livello nazionale (in collaborazione con Area e Colby), affittate a vari inserzionisti, mentre le restanti - gestite in questo caso dall'emittente olbiese - comprendevano informazioni di pubblica utilità, fra cui gli orari di partenza e arrivo in tempo reale dei voli Meridiana dagli aeroporti di Olbia - Costa Smeralda e di Alghero - Fertilia.

Nel marzo 1994, Teleregione prese il nome della syndication a cui apparteneva, diventando Cinquestelle Sardegna; le sorelle Univideo e Odeon TV presero il nome, rispettivamente, di Teleregione e Univideo (portando alla scomparsa del marchio Odeon TV, che fu poi riutilizzato brevemente a metà anni 90 (fino al 1997) nel tentativo di non perdere la concessione della terza rete).

Nel 2000, con la prima chiusura del network Cinquestelle, l'emittente ebbe un restyling nel palinsesto, nel logo e nel nome, acquisendo il nome definitivo di 5 Stelle Sardegna (nome che ha portato fino alla chiusura).

Il gruppo, nel corso degli anni, ha ceduto la rete sorella Teleregione (alla fine di gennaio 2005) a Telecom Italia, per estendere la copertura nazionale sia di LA7 che dell'allora primo multiplex DVB-T TIMB, oggi TIMB2) e l'ex Univideo (dalla fine di gennaio 2005 riutilizzata per diffondere Teleregione - allora legata al circuito Odeon - e nel giugno 2006 ceduta a La3 per un multiplex in DVB-H), mentre possedeva l'emittente radiofonica olbiese Radio Internazionale (tuttora esistente).

La crisi dell'emittente[modifica | modifica wikitesto]

A partire dagli anni 2010, 5 Stelle Sardegna accusa forti difficoltà economiche: in conseguenza di ciò i dipendenti entrano inizialmente in cassa integrazione, e diversi rimangono del tutto senza reddito a fine 2013 a causa di ritardi nei pagamenti sia da parte dell'INPS sia da parte della società proprietaria dell'emittente. Questa situazione porta il personale a indire 3 giorni di sciopero nel luglio 2014, lamentando il disinteresse dell'editore Iervolino ad elaborare un vero piano di risposta alla crisi e la sua scarsa partecipazione alla gestione dell'emittente, da tempo abbandonata all'impegno non retribuito dei lavoratori.[1] A fine novembre cinque giornalisti e tecnici posti in passato in cassa integrazione a zero ore vengono definitivamente licenziati.[2] Fra il 17 dicembre 2014 e il 6 gennaio 2015 la programmazione dell'emittente viene nuovamente sospesa per motivi di protesta, e riprende dopo un parziale accordo sindacale per ricevere almeno una parte degli arretrati,[3] mentre si cerca di ottenere il concordato preventivo per l'azienda editrice, al momento senza risultati.

L'estate 2015 vede il licenziamento di gran parte del personale e la sospensione delle trasmissioni sia di 5 Stelle Sardegna sia di Radio Internazionale: solo la seconda viene riattivata a settembre, in attesa dell'udienza per il concordato preventivo fissata per ottobre.[4] A fine agosto 2016 ľemittente risulta essere riattivata per trasmettere Radio Internazionale.[5]

Il 23 maggio 2018 l'emittente viene dichiarata fallita dal Tribunale di Tempio Pausania [6] [7] mettendo la parola fine all'emittente olbiese a quarant'anni dalla sua fondazione.

Programmi e volti noti[modifica | modifica wikitesto]

L'emittente aveva sede di trasmissione a Olbia, mentre fino al 2008 ha avuto una redazione a Sassari, Nuoro, Cagliari e Alghero. Fino ai primi anni 2000 è stata una tra le emittenti sarde con maggiori ascolti e la quarta per copertura del territorio regionale. La sua programmazione era basata in buona parte sull'informazione regionale, con un occhio di riguardo al nord Sardegna (Olbia, Sassari, Alghero, Nuoro), tenendo sempre una finestra aperta su Cagliari e la politica regionale.

L'emittente è servita come trampolino di lancio a molti intrattenitori sardi, infatti a 5 Stelle Sardegna hanno lavorato Ambra Pintore (ora conduttrice di Sardegna Canta su Videolina), Luigi Pelazza (oggi inviato di punta del programma televisivo Le Iene), il quale conduceva dalla redazione di Alghero un programma sulla falsariga de Le Iene, chiamato I rompiscatole, e Paul Dessanti, il quale condusse le trasmissioni Paul Bar, e Die pro Die.

Direttore dell'emittente dal 1992 è stato Giancarlo Zanoli che ha dato una veste sociale all'emittente con programmi e documentari che raccontavano il carcere e le comunità terapeutiche. Da qui ha mosso i primi passi anche Alessandra Addari poi volto noto di Videolina per la storica rubrica "Oggi al Mercato" che ha condotto per 20 anni. Ora Alessandra Addari è direttrice editoriale di Telecostasmeralda.

5 Stelle Sardegna produceva prima della crisi anche la trasmissione Stanza 101, talk show di politica, cronaca e costume a cura di Nardo Marino in collaborazione con Umberto Emanuele Ruggiu, e Checkpoint, trasmissione di approfondimento giornalistico sui fatti avvenuti in Gallura e nel nord Sardegna.

L'emittente inoltre ritrasmise numerosi programmi ad interesse nazionale prodotti da emittenti locali di altre regioni.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

In seguito al passaggio al digitale terrestre che è avvenuto in Sardegna nell'ottobre del 2008, al gruppo guidato da Gianni Iervolino (1945-2021) il Ministero delle Comunicazioni assegnò la frequenzaUHF 30, includendo nel suo pacchetto anche i canali del gruppo Canale Italia e l'emittente radiofonica Radio Internazionale. A gennaio 2009 all'interno del mux 5 Stelle Sardegna, è tornato il canale Teleregione Sardegna, assente dall'etere sardo dal 2004.

Fino al 2015 il multiplex di 5 Stelle Sardegna era formato dalle seguenti emittenti:

  • 5 Stelle Sardegna: Canale principale dell'omonimo multiplex, (LCN 11);
  • 5 Stelle Sardegna 2: Seconda rete del gruppo, trasmette repliche dei programmi di 5 Stelle Sardegna, (LCN 211);
  • 5 Stelle Sardegna 3: Terza rete del gruppo, trasmette prevalentemente televendite, (LCN 604);
  • Teleregione Sardegna: Quarta rete del gruppo, inizialmente aveva un palinsesto incentrato sulla cultura in Sardegna, ora trasmette repliche dei programmi di 5 Stelle Sardegna, (LCN 111);
  • Canale Italia 83: Emittente generalista padovana a carattere nazionale, (LCN 83);
  • Canale Italia 84: Emittente generalista padovana a carattere nazionale, (LCN 84);
  • Radio Internazionale: Storica emittente radiofonica gallurese, trasmette in tutta la Sardegna da Olbia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe e Pierpaolo Podda, La delicata situazione di Cinquestelle Sardegna, su Millecanali, 14 luglio 2014. URL consultato il 28 agosto 2019.
  2. ^ Cinquestelle Sardegna: licenziati 5 giornalisti, su Giornalistitalia, 25 novembre 2014. URL consultato il 28 agosto 2019.
  3. ^ Pierpaolo e Giuseppe Podda, Cinquestelle Sardegna tenta di ripartire, su Millecanali, 11 gennaio 2015. URL consultato il 28 agosto 2019.
  4. ^ Pierpaolo e Giuseppe Podda, Alcune interessanti news dalla Sardegna, su Millecanali, 12 settembre 2015. URL consultato il 28 agosto 2019.
  5. ^ Cinque Stelle tv riaccende il segnale Ma gli ex dipendenti aspettano ancora 11 stipendi arretrati, su OlbiaNotizie.it. URL consultato il 28 agosto 2019.
  6. ^ Giandomenico Mele, In vendita i ricordi elettronici di 40 anni di storia olbiese, su La Nuova Sardegna, 21 marzo 2021. URL consultato il 18 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2021).
  7. ^ Fabrizio Oronti, 20/2018 Tesar Srl in fallimento, su Portale dei creditori, 23 maggio 2018. URL consultato il 18 settembre 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]