2,8 cm sPzB 41

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2,8 cm schwere Panzerbüchse 41
2,8 cm sPzB 41
Tipocannone controcarri
OrigineBandiera della Germania Germania
Impiego
UtilizzatoriBandiera della GermaniaWehrmacht
ConflittiSeconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaMauser Werke AG
Data progettazione1940
Date di produzione1940-1943
Numero prodotto2 797
Costo unitario4 520 Reichsmarks
Varianti2,8 cm sPzB 41 leFl 41
2,8 cm KwK 42
Descrizione
Peso229 kg
Lunghezza2,69 m
Lunghezza canna1,73 m
carreggiata838 mm
Altezza965 mm
Calibro28/20 mm
Tipo munizionicartoccio proietto
Cadenza di tiro30 colpi/min
Velocità alla volata1 400 m/s[1]
Tiro utile500 m
Elevazione-15°/+30°
Angolo di tiro70°
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Il 2,8 cm schwere Panzerbüchse 41, abbreviato in 2,8 cm sPzB 41[2], era un cannone ad anima conica tedesco della seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un soldato britannico esamina un esemplare catturato in Sicilia

Il principio della canna conica era stato brevettato nel 1903 dal progettista tedesco Karl Puff. Negli anni venti e trenta un altro ingegnere tedesco, Gerlich, condusse esperimenti con un fucile anticarro ad anima conica in calibro 7 mm, con una velocità iniziale di 1 800 m/s.

Sulla base di queste esperienze, nel 1939-1940 la Mauser-Werke AG sviluppò un'arma anticarro in calibro 28/20 mm, inizialmente designata Gerät 231 o MK.8202. Nel giugno-luglio 1940 un lotto sperimentale di 94 (altre fonti dicono 30) pezzi fu consegnato in prova allo Heer. Sulla base delle prove sul campo furono apportate alcune modifiche e nel 1941 iniziò la produzione di massa di quello che divenne il 2,8 cm schwere Panzerbüchse 41. Il prezzo di ogni arma si attestava su 4 520 Reichsmarks (per confronto, un 5 cm PaK 38 costava 10 600 Reichsmark). L'ultimo cannone fu prodotto nel 1943 per carenza di tungsteno per proiettili.

Il sPzB 41 venne assegnato alle divisioni motorizzate ed alle divisioni leggere di Jäger, Gebirgsjäger ed ai Fallschirmjäger della Luftwaffe. Alcuni cannoni furono forniti alle unita controcarri e del genio militare[3]. L'arma fu impiegata sul fronte orientale dall'inizio delle ostilità (la Wehrmacht disponeva di 183 pezzi il 1º giugno) fino alla fine della guerra; fu impiegata anche sul fronte nordafricano e sul fronte occidentale nel 1944-1945. A breve raggio il colpo del sPzB 41 poteva penetrare la maggior parte delle corazze della seconda guerra mondiale; un colpo fortunato poteva danneggiare carri pesanti come il KV-1 ed il IS-2.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il sPzB 41 fosse considerato come fucile anticarro pesante, era impostato come un tipico cannone anticarro. Come quest'ultima arma aveva meccanismo di rinculo, affusto ruotato e scudo. L'unica caratteristica in comune con i fucili anticarro era il puntamento completamente manuale, senza manovellismi di elevazione e brandeggio.

Il disegno era basato su una canna ad anima conica, con il calibro che si riduceva da 28 mm della culatta a soli 20 mm alla volata. Il proiettile era circondato da due flange esterne; procedendo verso la volata, le flange del proiettile venivano schiacciate, riducendo il diametro del proietto perforante decalibrato in tungsteno. La canna così costruita comportava velocità alla volata molto elevate, fino a 1 400 m/s. La volata era dotata di freno di bocca. L'otturatore a cuneo orizzontale si chiudeva automaticamente quando si inseriva la munizione. L'arma era dotata di tacca di mira per distanze fino a 500 m; poteva essere installato anche il mirino telescopico ZF 1×11 del 3,7 cm PaK 36.

Il sistema di rinculo era costituito da un cilindro idropneumatico con recuperatore a molla. L'affusto scudato a ruote, con code divaricabili, era dotata di sospensioni elastiche. Le ruote con pneumatici potevano essere rimosse in 30-40 secondi per abbassare e ridurre la sagoma dell'arma. Il pezzo poteva essere scomposto in cinque carichi, il più pesante dei quali raggiungeva 62 kg.

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2,8 cm schwere Panzerbüchse 41 auf leichter Feldlafette 41 (2,8 cm sPzB 41 leFl 41)[4]: variante per unità paracadutiste. Impiegava un affusto alleggerito, privo di sospensioni e di scudo; le ruote standard erano rimpiazzate con rotelle più piccole. Ne risultava un'arma pesante solo 139 kg (118 kg senza rotelle). L'affusto era dotato di settore orizzontale di 360° ed elevazione di -15°/+25°.
  • 2,8 cm Kampfwagenkanone 42 (2,8 cm KwK 42)[5]: arma adattata all'installazione su carro armato. Fu prodotto in 24 esemplari, ma non è chiaro se venne mai usato in combattimento.

Installazioni su veicoli[modifica | modifica wikitesto]

Sd.Kfz. 250/11 in forza alla Panzergrenadier-Division Großdeutschland sul fronte orientale, nel 1943

Il sPzb 41 fu montato su diversi veicoli, quali autovetture, semicingolati e autoblindo:[6]

Prestazioni[modifica | modifica wikitesto]

I cannoni a canna conica ebbero un uso limitato nella seconda guerra mondiale. La produzione di tali armi richiedeva tecnologie avanzate ed elevati standard produttivi. L'unico paese, ad eccezione della Germania, a produrle in massa fu la Gran Bretagna, con l'adattatore Littlejohn, che, pur non essendo un cannone conico in sé, utilizzava lo stesso principio. Un tentativo da parte di un ufficio di progettazione sovietico guidato da Vasiliy Grabin nel 1940 fallì a causa di problemi tecnici[7]. Negli Stati Uniti l'41 sPzB ispirò una serie di esperimenti con canne in calibro 28/20 mm e adattatori per il 37 mm Gun M3, iniziati nel settembre del 1941 e continuati per tutta la guerra senza applicazioni pratiche[8].

Il sPzB 41 combinava buona prestazione anticarro a corto raggio e un alto rateo di fuoco su un affusto leggero e scomponibile. Tuttavia, presentava anche diversi difetti come ad esempio:

  • la canna era difficile da fabbricare ed aveva una breve durata (circa 500 colpi);
  • il proiettile a frammentazione era molto debole;
  • il tungsteno era di difficile reperibilità;
  • il tiro utile era limitato;
  • l'effetto dietro la corazza era limitato.

Alcuni autori concentrano le loro critiche principalmente sulla breve durata della canna. Va tuttavia osservato che anche i cannoni ad alta velocità con la normale canna cilindrica avevano breve vita utile (lo ZiS-2 da 37 mm russo aveva una durata di 1 000 colpi). Alla fine in effetti il fattore che portò all'interruzione della produzione del sPzB 41 fu la carenza di tungsteno e non le carenze tecniche.

Munizionamento[modifica | modifica wikitesto]

Il sPzB 41 disponeva di due munizioni: la granata perforante 2,8 cm Pzgr.41 e la granata a frammentazione 2,8 cm Sprg.41. La Pzgr.41 aveva un nucleo in carburo di tungsteno, un rivestimento in più tenero acciaio e un cappuccio balistico in lega di magnesio. Il nucleo era lungo 40 mm, con 10,9 mm di diametro e conteneva il 9,1% di tungsteno.

Munizionamento disponibile[7]
Tipo Modello Peso (kg) Caricamento Velocità alla volata (m/s) Gittata (m)
APCNR-T 2,8 cm Pzgr.41 0,125 - 1 430 500
Frammentazione 2,8 cm Sprg.41 0,093 5 g di PETN stabilizzato 1 400 1 000
Capacità di penetrazione
Proiettile APCNR-T 2,8 cm Pzgr.41
Distanza (m) Ad angolo di impatto 60° (mm) Ad angolo di impatto 90° (mm)
100 52[7] – 69[9] 75[3]
300 46[7]
400 40[3]
500 40[7] – 52[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Melvin M., Jr. Johnson, Rifles and Machine Guns, William Morrow and Company, 1944, p. 385.
  2. ^ Nella nomenclatura tedesca dell'epoca: fucile anticarro pesante calibro 2,8 cm modello 1941.
  3. ^ a b c Ivanov A. Artillery of Germany in Second World War.
  4. ^ Fucile anticarro pesante calibro 2,8 cm modello 1941 su affusto campale alleggerito modello 1941.
  5. ^ Cannone per veicolo da combattimento calibro 2,8 cm modello 1942.
  6. ^ 2,8 cm sPzB 41 Gyártás és önjáró változatai, su fritzwaffen.blogspot.pt, Fritzwaffen. URL consultato il 28 luglio 2012.
  7. ^ a b c d e Shirokorad A. B. The God of War of the Third Reich.
  8. ^ Zaloga, Delf. Anti -tank US Artillery 1941-1945 , pp. 6-7.
  9. ^ a b Guns vs Armour, from Hogg, Ian V. German Artillery of World War Two.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gander, Terry and Chamberlain, Peter. Weapons of the Third Reich: An Encyclopedic Survey of All Small Arms, Artillery and Special Weapons of the German Land Forces 1939-1945, Doubleday, New York, 1979. ISBN 0-385-15090-3.
  • Hogg, Ian V. German Artillery of World War Two, Stackpole Books, Mechanicsville, 1997. ISBN 1-85367-480-X.
  • Shirokorad A. B. The God of War of the Third Reich. M. AST, 2002 (Широкорад А. Б. - Бог войны Третьего рейха. — М.,ООО Издательство АСТ, 2002., ISBN 978-5-17-015302-2).
  • Ivanov A. Artillery of Germany in Second World War. SPb Neva, 2003 (Иванов А. - Артиллерия Германии во Второй Мировой войне. — СПб., Издательский дом «Нева», 2003., ISBN 978-5-7654-2634-0).
  • Zaloga, Steven J., Brian Delf. US Anti-tank Artillery 1941–45 (2005). Osprey Publishing (New Vanguard 107). ISBN 978-1-84176-690-4.

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