10,5 cm leFH 18M

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
10,5 cm leichte Feldhaubitze 18M
10,5 leFH 18M
105 H 33
leFH 18M in azione in Jugoslavia
Tipoobice campale
OrigineGermania
Impiego
UtilizzatoriBandiera della Germania Germania
Bandiera della Finlandia Finlandia
Bandiera della Siria Siria
ConflittiSeconda guerra mondiale
Produzione
ProgettistaRheinmetall
Data progettazione1940-1941
CostruttoreRheinmetall
Date di produzione1941-1945
Entrata in servizio1941
Ritiro dal servizio1945
Descrizione
Peso1 985 kg
Lunghezza canna3,308 m
Calibro105 mm
Tipo munizionicartoccio bossolo
Peso proiettileHE: 14,81 kg
AP: 15,71 kg
Cadenza di tiro4-6 rpm
Velocità alla volata540 m/s
Gittata massima12 325 m
Elevazione-6°30'/+40°30'
Angolo di tiro56°
CaricaTNT
Peso della carica1,38 kg
Sviluppata da10,5 cm leFH 18
Sviluppi successivi10,5 cm leFH 18/40
voci di armi d'artiglieria presenti su Wikipedia

Il 10,5 cm leichte Feldhaubitze 18M, abbreviato in 10,5 cm leFH 18M[1], era una versione modernizzata dell'obice da campagna tedesco 10,5 cm leFH 18 e fu utilizzato dalla Wehrmacht durante la seconda guerra mondiale. La bocca da fuoco fu anche impiegata come armamento primario del semovente d'artiglieria Sd.Kfz. 124 Wespe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il leFH 18M sostituì il 10,5 cm leFH 18 come obice campale divisionale standard tedesco durante la seconda guerra mondiale. Fu progettato e sviluppato dalla Rheinmetall dopo l'inizio della guerra nel tentativo di ottenere una gittata maggiore dal leFH 18 basico. Le modifiche riguardavano l'aggiunta di un freno di bocca ed il potenziamento del sistema di rinculo, in modo da poter utilizzare cariche di lancio più potenti e nuovi proiettili a lunga gittata. Il pezzo così ottenuto iniziò ad equipaggiare i battaglioni indipendenti di artiglieria a partire da dopo la battaglia di Stalingrado nel 1943. Cinquantatré pezzi furono esportati in Finlandia, dove erano conosciuti come 105 H 33.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: 10,5 cm leFH 18.

Molti dei leFH 18M erano conversioni dei leFH 18, dei quali conservavano le originali ruote a raggi in legno, mentre quelli nuovi adottavano ruote in acciaio stampato; i modelli convertiti erano perciò adatti al solo traino animale e non a quello meccanico. Inizialmente venne installato un freno di bocca a deflettore singolo, relativamente poco efficiente; questo fu in seguito migliorato saldando due lamine nella parte posteriore delle luci, ma questa soluzione creava problemi con i primi modelli di granate APFSDS, in quanto i frammenti del sabot andavano ad incunearsi nelle aperture del freno di bocca; infine venne introdotto un nuovo freno di bocca a gabbia.

L'impiego su semoventi[modifica | modifica wikitesto]

La bocca da fuoco dell'obice leFH(M) 10,5 cm venne utilizzata a partire dal 1942 sullo scafo del trattore d'artiglieria di preda bellica francese Lorraine Schlepper (f). La modifica a semovente d'artiglieria riguardò 60 esemplari, che operarono prevalentemente sul fronte russo[2].

Lo stesso argomento in dettaglio: Wespe.

Maggiore importanza ebbe invece il Sd.Kfz. 124 Wespe, primo semovente immesso in servizio e progettato appositamente per tale scopo. Il Wespe montava la bocca da fuoco 10,5 cm leFH 18M in una struttura aperta montata sullo scafo del PzKpfw II, e, a partire dal 1943, operò su tutti i fronti ancora tenuti dall'esercito tedesco. Il Wespe fu costruito in 5213 esemplari fino al gennaio 1945[3].

Munizionamento[modifica | modifica wikitesto]

L'obice utilizzava la nuova granata a lungo raggio tipo FH Gr FERN. Questa era circa 25 mm più lunga della normale munizione usata sul leFH 18 ma il proietto aveva la sezione dietro alla corona di forzamento più corta per ospitare la maggiore carica di lancio nel bossolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nella nomenclatura tedesca dell'epoca: obice campale leggero calibro 10,5 cm modello 1918 modificato.
  2. ^ Chamberlain e Doyle, p. 10.
  3. ^ Engelmann, p. 5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gander, Terry and Chamberlain, Peter. Weapons of the Third Reich: An Encyclopedic Survey of All Small Arms, Artillery and Special Weapons of the German Land Forces 1939-1945, Doubleday, New York, 1979. ISBN 0-385-15090-3.
  • Hogg, Ian V. German Artillery of World War Two, Stackpole Books, Mechanicsville, 1997. ISBN 1-85367-480-X.
  • Engelmann, Joachim e Scheibert, Horst. Deutsche Artillerie 1934-1945: Eine Dokumentation in Text, Skizzen und Bildern: Ausrüstung, Gliederung, Ausbildung, Führung, Einsatz, C.A. Starke, Limburg/Lahn, 1974.
  • Chamberlain P. e Doyle H.L, A summary of the self-propelled weapons of the German Army 1939-45, Bellona, Bracknell, 1968.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]