Β-mannosidasi
Β-mannosidasi | |
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Malattia rara | |
Specialità | genetica clinica |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | Q77.1 |
OMIM | 248510 |
MeSH | D044905 |
Sinonimi | |
β-mannosidosi | |
La β-mannosidosi o deficit dell'enzima β-mannosidasi o semplicemente β-mannosidasi[1] (in inglese: Lysosomal beta-mannosidase deficiency o Beta-mannosidase deficiency), è una rara malattia genetica di tipo autosomico recessivo facente parte dell'eterogeneo gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale inquadrata nel sottogruppo delle Oligosaccaridosi.
La patologia è molto rara e si caratterizza per una immunodeficienza e deficit dello sviluppo, con possibili epilessie.
Epidemiologia
[modifica | modifica wikitesto]È geneticamente determinata da una trasmissione di tipo autosomico recessivo.
La β-mannosidosi ha una prevalenza inferiore a 1/1.000.000 di nati vivi. Nel mondo, nel 2008 sono stati segnalti solo 20 casi in 16 famiglie.[2] Per la carenza di casi documentati il quadro clinico non è del tutto conosciuto.[3]
Genetica
[modifica | modifica wikitesto]La β-mannosidosi è una malattia a trasmissione di tipo autosomico recessivo.[4] La mutazioni del gene Manba, che è situato sul cromosoma 4 locus q22-q25, è la causa nota della malattia; il gene Manba è codifica l'enzima β-mannosidasi. Le mutazioni in questo gene possono diminuire l'attività della β-mannosidasi, che causa nei tessuti dei pazienti affetti un accumulo dei disaccaridi del mannosio.[5]
Clinica
[modifica | modifica wikitesto]La malattia è simile alla α-mannosidosi e i pazienti identificati affetti mostrano immunodeficienza, ritardo mentale, ritardo dello sviluppo della parola, cambiamenti nello scheletro e perdita di udito. In alcuni casi vi è anche l'ipotensione e crisi epilettiche. Il sistema immunitario risulta indebolito e ciò provoca ricorrenti infezioni respiratorie.[3]
Diagnosi
[modifica | modifica wikitesto]La diagnosisi fa determinando l'attività enzimatica della β-mannosidasi nei leucociti o nei fibroblasti in coltura. Una analisi del DNA (come test genetico), si fa per avere una conferma. L'escrezione di maggiori quantità del disaccaride mannosio nelle urine è un segno della malattia, pur non essendo una prova certa. La diagnosi prenatale è sia biochimica che genetica.[3]
Terapia
[modifica | modifica wikitesto]Terapie causali per la malattia non se ne conoscono, è possibile un trattamento solamente sintomatico.
Medicina veterinaria
[modifica | modifica wikitesto]La malattia è stata scoperta e descritta nel 1981 per la prima volta su capre[6], solamente cinque anni dopo fu individuata la prima volta negli esseri umani.[7]
La malattia nelle capre è molto più grave che nell'uomo e porta alla morte prematura degli animali.[8] Nei bovini la malattia è stata individuata nel 1993.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Orphanet: Beta mannosidasi, su orpha.net.
- ^ Riise Stensland HM, Persichetti E, Sorriso C, et al., Identification of two novel beta-mannosidosis-associated sequence variants: biochemical analysis of beta-mannosidase (MANBA) missense mutations, in Mol. Genet. Metab., vol. 94, n. 4, agosto 2008, pp. 476–80, DOI:10.1016/j.ymgme.2008.04.010, PMID 18565776.
- ^ a b c Orphanet: Suche / Krankheit, su orpha.net.
- ^ Kleijer, Wj; Hu, P; Thoomes, R; Boer, M; Huijmans, Jg; Blom, W; Van, Diggelen, Op; Seemanova, E; Macek, M, Beta-mannosidase deficiency: heterogeneous manifestation in the first female patient and her brother, in Journal of inherited metabolic disease, vol. 13, n. 6, 1990, pp. 867–72, DOI:10.1007/BF01800211, PMID 2079835.
- ^ Uchino, Y; Fukushige, T; Yotsumoto, S; Hashiguchi, T; Taguchi, H; Suzuki, N; Konohana, I; Kanzaki, T, Morphological and biochemical studies of human beta-mannosidosis: identification of a novel beta-mannosidase gene mutation, in The British journal of dermatology, vol. 149, n. 1, luglio 2003, pp. 23–9, DOI:10.1046/j.1365-2133.2003.05365.x, PMID 12890191.
- ^ MZ. Jones, G. Dawson, Caprine beta-mannosidosis. Inherited deficiency of beta-D-mannosidase., in J Biol Chem, vol. 256, n. 10, maggio 1981, pp. 5185-8, PMID 7228876.
- ^ Levade T, Graber D, Flurin V, et al., Human beta-mannosidase deficiency associated with peripheral neuropathy, in Ann. Neurol., vol. 35, n. 1, gennaio 1994, pp. 116–9, DOI:10.1002/ana.410350119, PMID 8285582.
- ^ JR. Leipprandt, SA. Kraemer; BE. Haithcock; H. Chen; JL. Dyme; KT. Cavanagh; KH. Friderici; MZ. Jones, Caprine beta-mannosidase: sequencing and characterization of the cDNA and identification of the molecular defect of caprine beta-mannosidosis., in Genomics, vol. 37, n. 1, ottobre 1996, pp. 51-6, DOI:10.1006/geno.1996.0519, PMID 8921369.
- ^ KL. Lovell, MZ. Jones, Distribution of central nervous system lesions in beta-mannosidosis., in Acta Neuropathol, vol. 62, n. 1-2, 1983, pp. 121-6, PMID 6659869.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Istituto Superiore di Sanità: Centro Nazionale Malattie Rare, su iss.it. URL consultato il 28 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2011).
- www.orpha.net - Mannosidasi, su orpha.net.
- (EN) rarediseases.info.nih.gov/GARD, su rarediseases.info.nih.gov. URL consultato il 28 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2011).