Zenaida aurita

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Tortora di Zenaide
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Columbiformes
Famiglia Columbidae
Sottofamiglia Columbinae
Tribù Zenaidini
Genere Zenaida
Specie Z. aurita
Nomenclatura binomiale
Zenaida aurita
(Temminck, 1809)
Sinonimi

Columba aurita
(Temminck, 1809)

La tortora di Zenaide o tortora alibianche delle isole (Zenaida aurita Temminck, 1809) è un uccello della famiglia dei Columbidi originario delle Indie Occidentali e della penisola dello Yucatán[2]. Il nome generico e quello comune, attribuiti alla specie dal famoso ornitologo francese Carlo Luciano Bonaparte, commemorano sua moglie Zénaïde Bonaparte, figlia di Giuseppe Bonaparte e Julie Clary.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Diffusa in tutti i Caraibi, la tortora di Zenaide è una specie di tortora piuttosto tozza dal richiamo basso e lamentoso[3][4]. Misura 28-30,5 cm di lunghezza[5]; il peso si aggira sui 149-180 g nei maschi e sui 120-145 g nelle femmine[5]. Il suo piumaggio è prevalentemente bruno-rossastro o bruno-grigiastro sopra e bruno-rosato più chiaro sotto, con testa dalla tinta più virata sul cannella e parte posteriore del collo grigiastra[3][4][5]. Ai lati del collo vi è una macchia viola iridescente, e ai lati della faccia vi sono due strisce blu-violetto scuro, che appaiono nere se osservate a distanza[3][4][5]. Sulle ali vi sono delle macchie nere, e le remiganti secondarie esterne hanno le estremità bianche. La coda è piuttosto arrotondata, con una banda nera presso l’estremità e punte bianche sulle remiganti esterne[3][4][5][6]. Il becco è nero e zampe e piedi sono rossi[5].

La femmina presenta colori meno vivaci e più chiari del maschio, con dorso dai toni più grigi e macchie iridescenti sul collo più piccole. Gli esemplari giovani somigliano alla femmina adulta, ma sono privi delle macchie iridescenti sul collo e hanno le estremità delle penne del dorso e delle ali color camoscio[4][5]. Vengono generalmente riconosciute tre sottospecie di tortora di Zenaide: Zenaida aurita aurita, Zenaida aurita salvadorii e Zenaida aurita zenaida. La sottospecie Zenaida aurita zenaida è più scura e ha le estremità delle penne della coda grigio-bluastre invece che bianche, mentre Zenaida aurita salvadorii presenta una colorazione dai toni più grigiastri o bruno-oliva sul dorso, con una sfumatura rossastra appena leggermente visibile, ed estremità delle penne della coda bianco-grigiastre[5].

La tortora di Zenaide emette un gentile canto dalle tonalità lamentose, descritto come coo-oo, coo, coo, coo o hoo’ooo-oo oo-ooo[3][4][6]. Tale canto ricorda quello della tortora americana (Zenaida macroura), sua stretta parente, ma solitamente è leggermente più breve[3]. La tortara di Zenaide, inoltre, si può distinguere da quest’ultima anche per avere coda più corta e meno appuntita, zampe e piedi proporzionalmente più grandi e macchie bianche sulle ali[4][5][6].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante spesso nidifichi e stia appollaiata sugli alberi, la tortora di Zenaide generalmente va in cerca di cibo, e talvolta nidifica, al suolo[3][4][5]. Di solito viene avvistata da sola o in coppie, ma occasionalmente più formare piccoli stormi[4][5]. La sua dieta comprende una vasta gamma di frutti e di semi, ma è stata vista anche mangiare lombrichi, formiche e mosche. Inoltre, ingerisce talvolta pezzetti di sale dai depositi nel terreno o dai blocchi che vengono distribuiti al bestiame domestico, probabilmente per incrementare l’apporto di sodio[5].

La stagione della nidificazione varia a seconda della località, spaziando da marzo a dicembre in Dominica e da maggio ad agosto nelle isole Vergini, fino a tutto l’anno a Porto Rico[5]. Il nido può essere costruito su un albero o un arbusto, o addirittura sul terreno nelle isole dove i predatori sono pochi o del tutto assenti[3][4][5]. Generalmente vengono deposte due uova bianche[3][5], che vengono covate per 13-15 giorni[5].

Come altri piccioni e tortore, probabilmente anche la tortora di Zenaide nutre i pulcini appena sgusciati dall’uovo con un'insolita secrezione prodotta dal gozzo dell’adulto. Nota come «latte di piccione», questa sostanza è ricca di energia e nutrienti e permette alle piccole tortore di crescere rapidamente. In seguito la loro dieta viene incrementata con semi[7]. Entrambi gli adulti si prendono cura dei pulcini[7], che si involano a 13-15 giorni[5]. La tortora di Zenaide è in grado di riprodursi già entro il primo anno di vita, e ogni coppia può produrre fino a quattro nidiate all’anno[5].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La tortora di Zenaide è diffusa nei Caraibi e lungo la costa settentrionale della penisola dello Yucatán, in Messico[3][4][5]. La sottospecie Zenaida aurita aurita vive nelle Piccole Antille, da Anguilla a Grenada, mentre Zenaida aurita salvadorii vive nella penisola dello Yucatán e sulle vicine isole di Cozumel, Holbox e Mujeres. Zenaida aurita zenaida vive nelle Bahamas, a Cuba, nelle isole Cayman, in Giamaica, a Hispaniola, a Porto Rico e nelle isole Vergini Americane e britanniche[5]. In passato viveva anche nelle Florida Keys, negli Stati Uniti, zona dalla quale è attualmente scomparsa[3][5].

Diffusa generalmente in aree pianeggianti e costiere, la tortora di Zenaide abita le foreste aperte, i loro margini, le radure, le zone ricoperte da boscaglia, i campi coltivati, i giardini e le mangrovie[3][4][5][6]. Evita generalmente le foreste più fitte[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Se ne riconoscono tre sottospecie[2]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Zenaida aurita, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Columbidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m Bond, J. (1993) Birds of the West Indies. Houghton Mifflin Harcourt, Boston, Massachusetts.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l Howell, S.N.G. and Webb, S. (1995) A Guide to the Birds of Mexico and Northern Central America. Oxford University Press, Oxford.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v del Hoyo, J., Elliott, A. and Sargatal, J. (1997) Handbook of the Birds of the World. Volume 4: Sandgrouse to Cuckoos. Lynx Edicions, Barcelona.
  6. ^ a b c d Raffaele, H., Wiley, J., Garrido, O., Keith, A. and Raffaele, J. (2003) Birds of the West Indies. Princeton University Press, New Jersey.
  7. ^ a b Perrins, C. (2009) The Encyclopedia of Birds. Oxford University Press, Oxford.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Zenaida aurita, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
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